Sommario
In cosa consiste la dieta del limone? Al mattino, come spuntino, a pranzo, a merenda e dopo cena è prevista l’assunzione di una bevanda a base di succo di limone, sciroppo d’acero e peperoncino di Cayenna.
Gli alimenti consentiti nel menù (alcune varianti prevedono il digiuno per qualche giorno) sono carne bianca, verdura, frutta (anche a guscio), pesce, legumi, pasta e pane integrale, riso (sempre con limone) e formaggi freschi. Raccomandato l’uso dello zenzero, che contribuisce a sgonfiare la pancia, e del miele, che però sbilancia l’equilibrio calorico.
Funziona? Quanti chili si perdono? Fino a 3-4 in 7 giorni (9 in 14 giorni): è una dieta lampo, per dimagrire velocemente, ma senza raggiungere obiettivi benefici come la corretta educazione alimentare e il mantenimento del peso forma.
Questo schema alimentare non comprende l’impiego del bicarbonato e del limone bollito.
Fra le controindicazioni principali: reflusso, gastrite, iperacidità gastrica, gravidanza, allattamento. La dieta del limone è sconsigliata a bambini e anziani.
Dieta del limone: che cos’è?
Si tratta di un programma alimentare ipocalorico basato principalmente sull’assunzione di una bevanda prodotta a partire dal limone.
L’interesse manifestato dal pubblico per questo regime alimentare è cospicuo: prova ne è che rappresenta uno dei regimi più seguiti e commentati. Ciò dipende anche dal fatto che molte celebrità dello showbusiness hanno dichiarato di seguirlo.
Questo non attribuisce però alla dieta del limone caratteristiche di validità scientifica. Essa costituisce infatti uno schema dietetico poco funzionale dal punto di vista scientifico.
Lo schema prevede di assumere succo di limone praticamente per tutto il giorno, da solo e accompagnato da alimenti solidi: dal mattino quando ci si sveglia fino ai momenti che precedono il sonno notturno.
Le diete più simili sono quelle detossificanti, variabili nella loro proposta ma tutte basate sulla presenza di:
- Frutta come ananas, cocomero, uva (solo succo) e altri agrumi.
- Verdura fra cui carciofo, cavoli, cicoria, finocchi e broccoli.
Rispetto a questi regimi, la dieta del limone è più monotona, caratterizzata da un unico sapore e, pertanto, difficilmente tollerabile anche per brevi periodi.
La dieta del limone non ha effetto antinfiammatorio, ovvero non riduce la quantità di radicali liberi presenti nell’organismo al fine di contribuire a rallentare l’invecchiamento cellulare e prevenire malattie come i tumori e l’Alzheimer.
I regimi alimentari antinfiammatori sono caratterizzati dall’ampio uso di alimenti contenenti principi antiossidanti e dall’ampia variabilità delle categorie alimentari rappresentate.
Su quali basi si fonda
La dieta del limone si basa sulla presenza fissa di una bevanda preparata a partire da tale agrume, che deve essere bevuta fino a 5 volte al giorno.
Il fondamento è rappresentato dai benefici di questo agrume: le proprietà antisettiche, disinfettanti e di potenziamento delle difese immunitarie attribuite al limone.
Essendo il succo di tale frutto relativamente poco calorico (fornisce circa 22 calorie ogni 100 g) e molto aromatico, esso è ideale per entrare nella composizione di gustosi condimenti per verdura e pesce senza sbilanciare l’apporto energetico. Tipico è l’utilizzo, in questo regime alimentare, della citronette, la salsa preparata emulsionando con la forchetta il succo di limone nell’olio, usata per insaporire le insalate di verdura.
L’abbinamento con lo zenzero è un classico della cucina contemporanea, che massimizza le proprietà di entrambi gli alimenti. Oltre al sapore che attribuisce ai piatti e alle bevande cui viene aggiunto, lo zenzero vanta proprietà antifermentative, antinausea, digestive, che possono rappresentare un valido supporto nei regimi restrittivi.
La combinazione zenzero-limone è particolarmente utile per ridurre le fermentazioni intestinali e sgonfiare la pancia.
Malgrado alcune fonti suggeriscano l’uso del miele, ciò può intaccare l’approccio ipocalorico.
Dieta del limone per dimagrire: a cosa serve e quando intraprenderla
Ma quanti chili si perdono con la dieta al limone? Tale regime alimentare promette di favorire il dimagrimento rapido (fino a 3-4 kg in 7 giorni) e il miglioramento degli stati di ritenzione idrica e cellulite, attraverso il contributo alla promozione del drenaggio dei liquidi corporei e della diuresi.
Uno degli scopi per i quali viene proposto è anche l’azione detossificante e depurativa generale. Queste proprietà si basano sulla presunta capacità del succo di limone di ridurre il pH fisiologico.
Fra i benefici vantati anche il miglioramento dell’aspetto della pelle.
Questo regime alimentare, dunque, funziona? Dipende da ciò che si sta cercando. I chili vengono persi, anche rapidamente, perché si tratta di una dieta ipocalorica.
Ma il mantenimento del peso non è garantito e, soprattutto, non si va nella direzione di una migliore educazione alimentare, lo strumento più importante ai fini della prevenzione del sovrappeso, dell’obesità e delle patologie metaboliche e cardiovascolari ad essi associate.
Per quanto riguarda le proprietà di acidificazione e detossificazione, si tratta di funzioni che il nostro organismo è normalmente in grado di esercitare anche da solo.
Durante la dieta è bene farsi seguire da un medico nutrizionista, per avere un protocollo personalizzato, adatto alle proprie esigenze e per prevenire eventuali conseguenze dannose.
Dieta del limone originale: ingredienti e ricetta principale
La bevanda cui fa riferimento tale dieta può essere preparata in 2 modi.
Il primo è semplicemente spremendo del limone e mescolandone 2 cucchiai con acqua. Il secondo, presente nella versione originale della dieta al limone ideata da Martine André e vero riferimento del regime dietetico, prevede l’uso di:
- 2 cucchiai di succo di limone, preferibilmente biologico e con buccia non trattata.
- 30 cl di acqua non fredda.
- 2 cucchiai di sciroppo d’acero.
- Un pizzico di peperoncino di Cayenna.
La presenza dello sciroppo d’acero permette di avere a disposizione un ingrediente molto nutriente ma meno calorico dello zucchero che abitualmente utilizziamo per dolcificare le bevande, il saccarosio. Tale ingrediente ha anche proprietà antiossidanti e, insieme al pepe, contribuisce ad attivare il metabolismo.
Per la forte presenza di questi due alimenti, la dieta è anche nota come “dieta del limone e sciroppo d’acero”.
La bevanda a base di limone deve essere bevuta 5 volte al giorno: mezz’ora prima di fare colazione, a metà mattina, durante il pranzo, con lo spuntino del pomeriggio e durante la cena.
La sera, la bevanda può essere sorbita calda come una tisana, con aggiunta (a piacere) di zenzero.
La bibita non prevede l’uso di limone bollito, il cosiddetto “canarino”.
Come funziona la dieta del limone: le varianti e i programmi alimentari
La dieta del limone è stata ideata dalla dottoressa francese Martine André nella versione in cui è stata descritta in questo articolo. Essa deriva dal protocollo messo a punto dallo statunitense Stanley Burroughs, che prevede un digiuno prolungato.
Esistono poi numerose varianti e modifiche allo schema originale: la più popolare è la dieta fast.
La Dieta Master Cleanse
La bibita è caratteristica anche della cosiddetta Dieta Master Cleanse, o Lemonade Detox Diet, ideata dallo statunitense Stanley Burroughs. Ne prevede l’assunzione nel corso della giornata in quantità variabili da 6 a 12 bicchieri.
Il succo deve essere bevuto senza aggiunta di altri alimenti, per un digiuno che si protrae al massimo per 10 giorni.
La Lemonade Detox Diet è un regime alimentare sbilanciato, che non ha fondamenti scientifici.
La dieta fast
È una versione breve della dieta al limone, che dura solo 24 ore, ideata per far riprendere l’organismo dopo un periodo di esagerazioni alimentari. Una sorta di reset del metabolismo.
La giornata inizia con l’ormai nota bevanda Master Cleanser e prosegue, a distanza di una mezz’ora circa, con l’assunzione di una macedonia composta da frutti rossi, mela, pera e 8 mandorle.
A metà mattina, di nuovo la limonata, a cui andranno abbinati una banana e un cucchiaio di semi di zucca. A pranzo è prevista un’insalata di legumi condita con citronette, l’emulsione di olio in succo di limone.
La consueta bevanda viene riproposta anche a merenda, accompagnata da ortaggi crudi (rapanelli, finocchi, sedano). Fino ad arrivare a cena, quando il regime fast prevede di mangiare un filetto di pesce alla griglia accompagnato da verdure lesse e condito con succo di limone.
La giornata finisce con la Master Cleanser sorbita in forma di tisana.
Dieta del limone: cosa mangiare
La dieta prevede che non siano saltati pasti e comprende piatti piuttosto semplici, di veloce preparazione e cottura breve, un escamotage per ridurre al minimo l’uso di condimenti.
La presenza costante del succo di limone inevitabilmente la rende poco tollerabile anche sotto il profilo del gusto con il passare dei giorni.
Gli alimenti consigliati e concessi
La dieta del limone comprende tutti gli alimenti, caratteristici di molti altri schemi alimentari, a minor apporto calorico unitario: verdure (in particolare carote, sedano e finocchi), legumi, carne bianca, pesce e formaggi magri.
Vi è presente anche la frutta a guscio (noci, mandorle), che di per sé non è ipocalorica, ma che, a fronte dell’ingestione di quantità solitamente limitate, consente di ottenere un apporto nutritivo di alto valore.
I condimenti utilizzati sono l’olio extravergine di oliva e il succo di limone. Insieme costituiscono la cosiddetta citronette, un’emulsione dal sapore fresco e gradevole che unisce le proprietà del limone al gusto rotondo e caldo dell’olio d’oliva, consentendo un risparmio calorico rispetto all’uso del solo olio.
L’olio viene di solito proposto in quantità di 1 cucchiaio.
Fra i cibi consentiti, anche:
- Yogurt bianco magro, sostituibile con yogurt di soia.
- Frutta fresca, specialmente kiwi, pere, mele, arance (di solito un frutto alla volta) e frutti rossi (una coppetta).
- Fiocchi d’avena (di solito la dieta ne prevede 2 cucchiai a colazione).
- Pane (30 g, quando previsto), pasta e riso integrali (60 g).
Gli alimenti consentiti sono ipocalorici e di facile digestione, per questo presenti un po’ in tutte le diete dimagranti.
I cibi vietati
Tale schema dietetico non è compatibile con l’assunzione di alcol.
Sono esclusi dagli alimenti consentiti i formaggi stagionati, le carni rosse e grasse, la frutta più zuccherina (uva, banane, castagne…), le patate.
Trattandosi di una dieta che ha come scopo secondario, oltre al dimagrimento, la detossificazione, sarebbe logico non fumare mentre la si segue.
Dieta del limone: esempio di menù settimanale
Il menù settimanale previsto è piuttosto limitante, perché poco vario nel gusto e nei sapori e molto impattato dalla presenza ubiquitaria del succo di limone.
Per contro, include pietanze preparabili molto rapidamente, per nulla impegnative dal punto di vista della reperibilità degli ingredienti.
COLAZIONE | SPUNTINO | PRANZO | MERENDA | CENA | |
LUNEDÌ | Limonata Caffè d’orzo + macedonia di frutta con 3 fette biscottate integrali | Limonata + 8 mandorle | Riso integrale (60 g) con dadolata di verdure crude o grigliate + limonata | Limonata + 2 biscotti d’avena | Zuppa di ceci al rosmarino + spinaci scottati + 1 porzione di formaggio magro + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
MARTEDÌ | Limonata Caffè d’orzo + 3 fette biscottate integrali con un velo di marmellata senza aggiunta di zuccheri | Limonata + gambi di sedano | Ciotola di fagioli borlotti al pomodoro + insalata di verdure miste alla citronette + 30 g di pane integrale tostato + limonata | Limonata + 1 kiwi | Filetto di pesce cotto al vapore allo zenzero fresco + verdure miste lessate + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
MERCOLEDÌ | Limonata Caffè d’orzo + 1 yogurt bianco magro + 2 cucchiai di fiocchi d’avena + coppetta di frutti rossi | Limonata + 1 mela tagliata a fettine sottili | Fusilli integrali (60 g) con datterini e basilico + insalata di fagiolini lessati alla citronette + limonata | Limonata + 2 biscotti d’avena | Tagliata di petto di pollo al cartoccio allo zenzero fresco + insalata di cetrioli, rapanelli e finocchi alla citronette + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
GIOVEDÌ | Limonata Caffè d’orzo + 2 cucchiai di fiocchi d’avena e latte di soia | Limonata + coppetta di frutti rossi | Riso integrale (60 g) al profumo di limone + broccoli lessati + limonata | Limonata + fragole al profumo di limone | Crema di zucca + piatto di verdure miste grigliate + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
VENERDÌ | Limonata Caffè d’orzo + 2 fette di pane integrale tostato + 1 mela a fettine sottili | Limonata + 1 cucchiaio di semi di girasole o zucca | Trancio di pesce al vapore + insalata di verdura miste alla citronette + 30 g di pane integrale tostato + limonata | Limonata + 2 biscotti d’avena | 2 uova morbide (7 minuti di cottura) + 30 g di pane integrale tostato + zucchine e finocchi al vapore alla citronette Limonata |
SABATO | Limonata Caffè d’orzo + 2 fette di pane integrale tostato + 1 pera a fettine sottili | Limonata + 8 mandorle | Zuppa di legumi + 30 g di pane integrale tostato + limonata | Limonata + 1 kiwi a cubetti | Fettine di petto di tacchino grigliato + verdure miste lessate a cubetti condite con citronette + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
DOMENICA | Limonata Caffè d’orzo + 1 yogurt bianco magro + 2 cucchiai di fiocchi d’avena | Limonata + macedonia di frutti rossi | Farfalle integrali (60 g) al sugo di pomodoro e basilico + insalata di verdure crude miste alla citronette | Limonata + 2 biscotti d’avena | Filetto di pesce grigliato al limone con le sue zestine + ciotola di rucola alla citronette + 30 g di pane integrale tostato Limonata |
Chi può intraprenderla e perché
La dieta al limone è sconsigliata a chi soffre di reflusso gastroesofageo, gastrite, iperacidità di stomaco. In tutti questi casi, infatti, l’ingestione continua di alimenti e bevande acidi accentua lo stato di irritazione della mucosa dello stomaco.
In particolare, l’indicazione a sorbire tutte le sere la bevanda a base di limone aumenta il rischio che durante la notte il contenuto gastrico risalga verso la gola. Questo può scatenare i sintomi di irritazione e dolore all’esofago e aumentare la possibilità che si verifichino apnee ostruttive del sonno.
Un altro aspetto critico è rappresentato dal rischio di aggressione allo smalto dei denti correlato alla forte presenza nello schema alimentare di cibi e bevande a pH basso.
Fra le controindicazioni citate dai nutrizionisti, troviamo l’età pediatrica, la gravidanza, l’allattamento e l’età avanzata.
Anche se alcune fonti raccomandano di seguire questo regime per periodi lunghi fino a 14 giorni e più, tale indicazione è sconsigliata dagli esperti.
Quanti giorni seguire la dieta del limone?
In ogni caso, questo regime dovrebbe essere seguito per periodi di tempo relativamente brevi, da 3 giorni a una settimana al massimo. Sono sconsigliati regimi di questo tipo protratti per 14 giorni, come indicato da alcune fonti.
È importante ricordare di consultare il proprio medico prima di adottare regimi alimentari come la dieta al limone. Molte persone evitano di parlarne con il medico di base o con il farmacista, perché temono di essere giudicate male, di essere guardate dall’alto in basso e criticate per le proprie scelte, ritenute poco razionali in termini scientifici.
Ma si tratta di un errore che può causare seri problemi di salute. Non lasciate che il vostro benessere sia lasciato in balia dei pregiudizi: la scelta finale sarà sempre vostra, ma affrontando l’argomento con professionisti competenti avrete raccolto informazioni per poter prendere una decisione più equilibrata.
Dieta del limone: cosa dice la scienza in merito
Questo schema alimentare, di per sé ipocalorico, consente di dimagrire velocemente, soprattutto nella fase iniziale. Per questa ragione viene classificato anche come dieta lampo.
Ma, trattandosi di un protocollo non equilibrato, può causare problemi di salute nelle persone sane o peggiorare disturbi già esistenti.
Inoltre, il rischio di recuperare i chili perduti una volta sospesa la dieta è serio. Ciò può innescare un pericoloso effetto yo-yo, che consiste nell’alternanza di fasi di dimagrimento e periodi in cui i chili vengono ripresi, che nuoce al metabolismo.
Che senso hanno le diete detossificanti e depurative
Per quanto riguarda l’azione depurativa e detossificante, ricordiamo che il nostro organismo è già in grado di ripulirsi da solo delle tossine accumulate in seguito alle reazioni metaboliche. Il fegato e i reni sono organi deputati proprio alla rimozione dal sangue delle sostanze di scarto e alla loro eliminazione attraverso urine e feci.
Non ha senso, pertanto, intraprendere regimi detox, soprattutto nel caso in cui si goda di un buono stato di salute generale.
Detto questo, è bene non impattare in ogni caso sulla capacità detossificante del nostro corpo, evitando abitudini e cibi poco salutari e privilegiando gli alimenti ricchi di antiossidanti e gli stili di vita equilibrati.
Nel caso in cui, invece, si sia affetti da problemi agli organi cosiddetti emuntori, i reni e il fegato, è opportuno evitare completamente regimi alimentari fai-da-te, che potrebbero inasprire il disturbo o dare luogo a interazioni con i farmaci assunti.
Scopri i consigli del nutrizionista sul bere acqua e limone a digiuno.
Che senso ha la dieta acidificante
Sulle proprietà acidificanti del limone, così come nel caso di altre sostanze usate allo scopo, ci sarebbe poi da aggiungere una serie di riflessioni.
Il nostro organismo si mantiene in equilibrio grazie all’azione di una serie di sensori che rilevano il pH del sangue in ogni momento. Questo significa che quando assumiamo una bevanda acida (o basica, ovvero di pH superiore a 7) il nostro sangue non diventa immediatamente più acido (o più basico) della norma.
In questi casi, infatti, entrano in funzione sistemi tampone che riportano il pH ai livelli fisiologici. Tutti questi meccanismi fanno parte di un fenomeno definito omeostasi, in base al quale qualsiasi fattore perturbante attiva sistemi che tendono a riportare automaticamente i parametri fisiologici nella norma.
Naturalmente questo non significa che è possibile bere o mangiare sostanze a qualsiasi pH senza incorrere in rischi per la salute, perché se vengono superati i limiti di neutralizzazione del corpo si verificano comunque conseguenze negative. Ma vuole piuttosto dire che, in condizioni di buona salute generale, il sangue si mantiene al corretto pH senza necessità di interventi esterni di sorta.
Per le stesse ragioni, sono considerati privi di fondamento scientifico anche gli schemi alimentari che implicano l’introduzione di bicarbonato.
La dieta del limone funziona? Controindicazioni e rischi
Come già ampiamente discusso nei paragrafi precedenti, la dieta del limone rappresenta un regime alimentare non bilanciato.
Il rischio principale è che le frustrazioni alimentari accumulate nel periodo di restrizioni scatenino, al termine della dieta, un comportamento opposto. Ciò porta nella maggior parte dei casi a riprendere il peso perso, quando non addirittura ad accumulare chili aggiuntivi.
Esistono poi rischi di altro tipo per la salute. Intanto, bisogna fare i conti con l’acidità di stomaco e il reflusso, che possono comparire anche nelle persone che non soffrono di disturbi gastrici. Inoltre, è bene ricordare che l’ingestione continua di cibi acidi rappresenta un’aggressione per lo smalto dei denti, un comportamento che può promuovere la formazione della carie.
Dal punto di vista psicologico non va molto meglio. La dieta del limone rischia di procurare la mancanza di forze tipica di alcuni regimi ipocalorici senza garantire la variabilità dei sapori e dei gusti.
La frustrazione e la mortificazione che derivano dalla monotonia nella scelta dei cibi e dall’imposizione di un sapore unico possono avere effetti molto penalizzanti sull’effettivo raggiungimento del peso forma.
Inoltre, nella dieta del limone è insito un ulteriore punto debole. Gli schemi alimentari, soprattutto quando restrittivi, dovrebbero avere fra i loro scopi la rieducazione alimentare del paziente, aspetto cui la dieta del limone non ottempera.
Il confronto con la dieta mediterranea
La dieta mediterranea alla quale si ispira la dieta Melarossa è spesso e legittimamente presa ad esempio per valutare l’appropriatezza dei regimi alimentari, prevede l’assunzione di una gamma ampia e variegata di cibi. Questa è una delle sue caratteristiche principali ed è anche la differenza più evidente che emerge rispetto alla dieta del limone.
Pur essendo il limone stesso un frutto tipico delle aree mediterranee esso è presente nella dieta mediterranea solo come uno dei tanti cibi consentiti. La sua ricchezza in antiossidanti e le sue proprietà antisettiche lo rendono un valido supporto sia nell’alimentazione che nel mantenimento del benessere, senza attribuirgli però una centralità così esclusiva.
Per contro, la presenza di alimenti quali le carni bianche, i cereali integrali, i legumi e quella (consistente) degli ortaggi sono elementi ricorrenti nei due regimi. Con una differenza: la dieta mediterranea prevede l’uso di una gamma molto più vasta di vegetali.
Uno dei focus più importanti di quest’ultima è costituito dalla ricchezza in antiossidanti, tipica anche della dieta del limone, dove però la fonte unica è rappresentata dal succo di tale frutto.
Cenni storici
Il limone è un frutto ottenuto dall’incrocio fra l’arancio amaro e il cedro, anticamente ritenuto una sorta di panacea valida nel trattamento di numerose malattie.
Nell’Estremo Oriente, è stato usato fin dall’antichità per la sua attività antisettica. Un uso che è continuato nell’antica Grecia, quando era usato per tenere le tarme e gli altri insetti dannosi lontani dai tessuti.
Il limone non deve avere goduto di molto successo nell’antica Roma. Nel periodo storico caratterizzato dai fasti della città eterna il suo uso si è infatti notevolmente ridotto.
Esso fu recuperato dagli Arabi intorno all’anno Mille, sia a scopo alimentare che terapeutico, e reintrodotto in Italia attraverso i fiorenti traffici navali commerciali dell’epoca.
Il succo di limone è stato ampiamente utilizzato anche a fini cosmetici, per lucidare le chiome e schiarire la pelle discromica, detergere e profumare la pelle e allontanare i parassiti.
Fonti
- Mi Joung Kim et al. Lemon detox diet reduced body fat, insulin resistance and serum hs-CRP level without hematological changes in overweight Korean women. Nutrition Research. (2015).
- D. Freitas et al. Lemon juice, but not tea, reduces the glycemic response to bread in healthy volunteers: a randomized crossover trial. European Journal of Nutrition. (2021).