Iniziare una dieta per dimagrire richiede motivazione, ma soprattutto l’impegno a cambiare stabilmente le proprie abitudini a tavola. In assenza di patologie, infatti, il sovrappeso è spesso legato al fatto che mangiamo male.
Il primo passo per dimagrire è quindi mangiare meglio. Ma che vuol dire “meglio”? Vuol dire seguire una dieta varia e completa, tarata sul proprio fabbisogno di nutrienti e calorie, perché se si mangia più di quello che si brucia la conseguenza è che si ingrassa, o non si perde peso. Insomma, il primo passo per perdere peso è cambiare cosa e quanto mangiamo. Ma è importante anche rivedere il modo in cui mangiamo. Per esempio adottare abitudini sane come quella di dividere l’apporto calorico della giornata in 5 pasti, per evitare attacchi di fame che possono indurci a mangiare fuori pasto. In sintesi, seguire i principi della dieta Mediterranea, quelli a cui si ispira anche la dieta Melarossa.
Spesso, però, travolti dal desiderio di dimagrire in fretta e senza fatica, ci lasciamo ingannare da tante false credenze sulla dieta. Si tratta di scorciatoie che promettono una perdita di peso veloce e indolore, ma che non hanno fondamento scientifico. E che anzi, a volte, costringono a fare sacrifici e rinunce inutili, oltre che pericolosi per la salute.
Dai cibi bruciagrassi ai trucchi miracolosi per perdere peso, le bufale sulla dieta sono tante. Lo dimostra anche l’Istituto Superiore di Sanità, che proprio ai falsi miti sulla dieta e l’alimentazione ha dedicato una sezione speciale del suo sito.
Tra le tante bufale sulla dieta, ne abbiamo scelte 3 tra le più diffuse e dure a morire. Eccole smontate punto per punto.
Mangiare carboidrati a cena fa ingrassare
Niente di più falso. Come spiega anche l’ISS, “non conta in che momento della giornata si mangiano carboidrati, ma piuttosto quanti se ne introducono quotidianamente e di quante calorie totali si compone la nostra dieta”. Ciò che è importante è quindi consumare i carboidrati in quantità adeguate al proprio fisico e al proprio stile di vita, più o meno attivo, e non escluderli dalla dieta pensando che facciano ingrassare, perché nelle quantità giuste per noi non sono un rischio per la linea, ma una fonte di energia irrinunciabile: secondo i principi della dieta Mediterranea, dovrebbero rappresentare il 45-60% delle calorie totali che assumiamo ogni giorno.
La credenza che demonizza il consumo di carboidrati a cena nasce principalmente da una convinzione errata. Quella secondo la quale se li assumi prima di andare a dormire, quindi in un momento in cui non farai attività fisica per smaltirli, questi nutrienti si trasformeranno in grasso. In realtà, il consumo energetico durante il sonno non è molto diverso da quello di un’attività mattutina sedentaria, come lo stare seduti alla scrivania. E, se proprio il tuo corpo non sfrutta subito l’energia dei carboidrati mangiati la sera, la metterà da parte per utilizzarla il giorno dopo. Insomma, se la somma totale dei carboidrati che assumi durante la giornata è adeguata al tuo fabbisogno, e se segui una dieta complessivamente ben bilanciata, dal punto di vista del peso è indifferente l’ora in cui li ingerisci.
Per dimagrire basta saltare i pasti
Questa falsa credenza nasce dall’idea che privare il tuo corpo di calorie e nutrienti farà diminuire la tua massa grassa. In realtà, un organismo privato di cibo si mette sulla difensiva e riduce i suoi consumi come reazione allo stato di carenza. Un meccanismo che rallenta il dimagrimento. In più, saltare i pasti determina un fisiologico calo di zuccheri nel sangue. Questo spinge il cervello a desiderare cibo e aumenta la voglia di carboidrati per mantenere gli zuccheri entro valori normali.
In sintesi, saltare i pasti rallenta il metabolismo e fa arrivare più affamati a tavola, con la conseguenza che si tende a mangiare di più, spesso abbuffandoci di cibo spazzatura. Una cattiva abitudine che non aiuta a dimagrire ma, anzi, rischia di far prendere peso.
Molto più efficace è invece suddividere l’apporto calorico in 5 pasti distribuiti lungo l’arco della giornata. Questo stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e aiuta a mantenersi più sazi nel tempo, riducendo il rischio di pericolosi fuoripasto.
Per saperne di più, guarda il nostro video, in cui il nutrizionista ti spiega perché è importante fare 5 pasti al giorno per dimagrire in salute.
L’ananas brucia i grassi
Anche questa credenza è sbagliata e nasce dal fatto che l’ananas contiene un enzima, la bromelina, in grado di rompere le molecole proteiche (attività proteolitica) degli alimenti rendendole più digeribili, oltre ad avere un effetto antiedematoso, antinfiammatorio e anti-trombotico. Ma questo non ha alcuna conseguenza sui grassi. Questo frutto può essere senz’altro utile quando si segue una dieta, perché favorisce la digestione e, essendo molto ricco d’acqua, svolge anche un’azione drenante che aiuta in caso di gonfiore e ritenzione idrica. Ma, di certo, non fa dimagrire.
Nel nostro articolo ti spieghiamo tutto sull’ananas e sui suoi effetti benefici, che sono tantissimi ma non comprendono nessuna miracolosa capacità di bruciare gli accumuli adiposi. Per quello, servono una dieta sana e un’attività fisica regolare.