Nella cura della cistite ci sono diversi farmaci e integratori che possono venirti in aiuto. La cistite è un problema da non sottovalutare: vediamo quali sono i migliori integratori e farmaci da usare, sempre sotto consiglio medico, selezionati per noi dalla farmacista Emanuela De Giusti.
Cura della cistite: informazioni preliminari
Prima ancora di capire qual è la cura della cistite più efficace, ci sono diverse pratiche da attuare per prevenirla. La prima di queste pratiche è quella di osservare le regole di una corretta igiene intima e di mantenere una flora batterica equilibrata, anche attraverso il cibo. In questo modo impedirai ai batteri patogeni di replicarsi e di provocare l’infezione.
Nel caso di attacco acuto, che comporta febbre e perdite di sangue anche lievi, si rende necessaria l’assunzione di un antibiotico specifico. Questo deve essere scelto dal proprio medico curante, dopo un’esame delle urine.
Anche nel caso di recidive si rende necessario il parere del medico che potrebbe combinare varie terapie antibiotiche e non, mirate e a lungo termine.
Ma, in caso di cistiti non croniche, molto si può fare con gli integratori e un corretto stile di vita.

Cura della cistite: integratori più efficaci
La cistite può avere un andamento a fasi, ovvero presentarsi come un lieve fastidio per poi diventare un problema più serio.
Ai primi disturbi si può intervenire con integratori contenenti mannosio, acetilcisteina, mirtillo rosso titolato in PAC (le PAC sono proantocianidine, dei flavonoidi presenti nel Mirtillo rosso o Cranberry, a cui si deve l’attività antibatterica), semi di pompelmo, fermenti lattici e un integratore a effetto drenante.
Questi principi attivi possono a volte trovarsi nella stessa composizione o in composizioni diverse, anche in base ai dosaggi contenuti nell’integratore stesso.
D- mannosio
Il D-mannosio è uno zucchero semplice, estratto dal legno di betulla o larice, che attraversa il tratto gastrointestinale senza essere metabolizzato. Per questo non dà effetti collaterali e arriva immodificato nella vescica e nelle vie urinarie.
Si lega ai batteri che hanno generato l’infezione, nel 90% dei casi causata da Escherichia coli, che vengono quindi eliminati con le urine anziché annidarsi nelle pareti della mucosa.
Acetilcisteina
L’Acetilcisteina è un mucolitico derivato da un amminoacido naturale ad azione fluidificante sulle secrezioni mucose o mucopurulente delle vie respiratorie.
In quanto mucolitico, scioglie il biofilm del batterio e ne inibisce l’adesione alla parete vescicale e del tratto urinario.
Semi di pompelmo
I semi di pompelmo possono essere utilizzati ai primi sintomi in virtù delle loro proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali.
In particolare, sarebbe la naringenina la sostanza contenuta nel pompelmo in grado di “imitare” il lavoro dei farmaci sintetici utilizzati contro il diabete di tipo 2.
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- Dosaggio ≥ di 400 mg di bioflavonoidi / 100 ml con il metodo HPLC e ≥ di 2000 mg di...
- Qualità biologica ricca di antiossidanti a base di acerola biologica. Gusto gradevole.
Mirtillo rosso
Il mirtillo rosso o cranberry titolato in PAC, proantocianidine a 36 mg prodose, agisce riducendo la patogenicità dei batteri che aderiscono alle cellule uroteliali.
Svolge questa azione mediante alcune molecole, le adesine, che sono poste alle estremità di formazioni a fasci chiamate fimbrie o pili. Le PAC si fissano sulle fimbrie riducendo la patogenicità.
Drenanti e antisettici
I drenanti/antisettici come la verga d’oro, l’uva ursina, la vitis vinifera e la betulla vengono spesso associati nelle terapie per la cistite, sia in fase di cura che in fase di prevenzione.
Risultano molto gradevoli anche sotto forma di tisane, da prendere durante la giornata o la sera prima di andare a letto.
Probiotici
I fermenti lattici o probiotici, in associazione con i prebiotici o fibre prebiotiche, sono in grado di mantenere in buona salute la flora batterica intestinale e vaginale. In questo modo, impediscono la colonizzazione della vescica e delle vie urinarie dei batteri nocivi.
I fermenti lattici e le fibre prebiotiche aiutano a combattere la stipsi e a facilitare il transito intestinale. Inoltre, i fermenti lattici mantengono un buon equilibrio della flora batterica, riducendo anche le infezioni da Candida che possono contribuire all’insorgenza di cistiti.

Cura della cistite: integratori
Fra i vari rimedi consigliati per la cura della cistite, il D-mannosio è forse il migliore, perché privo di controindicazioni.
È uno zucchero che non viene assorbito dal nostro corpo, come invece succede per altri zuccheri come il fruttosio o il saccarosio.
Il D-mannosio si comporta in un certo senso come un antibiotico naturale senza gli effetti collaterali di questi farmaci. La sua presenza, infatti, ostacola l’adesione dei batteri alla mucosa della vescica, che vengono espulsi con la pipì.
Il D-mannosio si può trovare in commercio sotto forma di integratore alimentare. Di solito viene associato ad altri principi attivi che aiutano il benessere vie urinarie come, ad esempio, il mirtillo. Un’alternativa di intervento contro le infezioni delle vie urinarie che può essere usata anche da chi ha problemi di glicemia alta o di diabete.
Attenzione: benché si parli di integratori e non di farmaci, è comunque importante evitare il fai da te e rivolgersi sempre al proprio medico prima di intervenire.
I migliori integratori a base di D- mannosio.
Attenzione: nessuno di questi integratori si può usare in gravidanza, ad eccezione dei fermenti lattici. Se sei in dolce attesa devi comunque rivolgerti al ginecologo se ci sono sintomi di cistiti in atto.
1 – Nocist intensive
- Integratore alimentare a base di estratti di mirtillo rosso e betulla
- Favorisce la funzionalità delle vie urinarie e il drenaggio dei liquidi corporei
- Con D-Mannosio ed N-Acetilcisteina
Un integratore che contiene D-Mannosio, acetilcisteina e mirtillo. Si consiglia di prendere una bustina la sera, dopo i pasti. Una volta finite le bustine, si può proseguire con:
Nocist prevent capsule: non contiene mannosio ma la betulla, che ha un effetto drenante. In questo caso è necessario prendere 2 capsule con abbondante acqua la sera.
2 – Cistonorm
- L'azione sinergica dei nutrienti contenuti in cistonorm è utile per la funzionalità delle vie...
- Si consiglia l'assunzione di una bustina al giorno di cistonorm sciolta in un bicchiere d'acqua (200...
- Per una buona profilassi, ai cambi di stagione o in momenti di forte stress, si consiglia...
Un integratore che contiene semi di pompelmo e vitis vinifera, cioè la vite rossa, che è dotata di grandi proprietà anti infiammatorie. Contiene anche mirtillo, che protegge i capillari e ha a sua volta proprietà antinfiammatorie e antiflogistiche.
Il dosaggio corretto è una bustina la sera per 20 giorni, successivamente una bustina la sera per 10 giorni al mese per 3/4 mesi.
3 – Cistilene Aboca
In questo caso si tratta di un integratore che contiene molti estratti fitoterapici: uva ursina, verga d’oro, cannella, salvia, oli essenziali come quelli del ginepro e dei chiodi di garofano, che svolgono un’azione antisettica.
In particolare la verga d’oro è usata per le sue proprietà diuretiche, astringenti e antinfiammatorie ed è dunque indicata soprattutto in caso di cistite e calcoli renali.
Ma anche la cannella aiuta a combattere le infezioni batteriche e a ridurre i processi infiammatori, così come la salvia. Infine, il principio attivo che permette all’uva ursina di curare efficacemente la cistite è l’idrochinone: un potente antibatterico in grado di disinfettare le vie urinarie.
L’integratore si può prendere 2 volte al giorno (due capsule in totale) negli orari preferiti.
4 – Florberry
Un prodotto a base di mirtillo, Lactobacillus paracasei e fibre prebiotiche (2 g), privo di glutine e lattosio. La dose corretta è una bustina al giorno sciolta in mezzo bicchiere di acqua, da prendere preferibilmente la sera prima di coricarsi, o al mattino a digiuno.
In alternativa, con le stesse modalità di assunzione, un integratore equivalente è il Lactocist, a base di fermenti lattici vivi, D-mannosio da betulla ed estratto di mirtillo rosso.
Il Florberry può anche essere preso in fase di prevenzione, con 1 bustina al giorno per 10 giorni per 3-4 mesi consecutivi specialmente nei mesi più caldi o quando si è in viaggio.
5 – Basenpulver Pascoe
- Integratore alimentare a base di sali carbonati e zinco
- Senza Zuccheri
Vale la pena di accennare anche al problema dell’eccessiva acidità delle urine che può essere causa di irritazioni, fastidi e cistiti.
Per prevenire la cistite, infatti, non si può prescindere da un corretto stile di vita e da un’alimentazione ricca di fibre che limiti al massimo gli zuccheri, i latticini e l’alcol.
Per alcalinizzare le urine e mantenere un ambiente alcalino si può assumere il Basenpulver della Pascoe, integratore con calcio, magnesio, sodio e potassio, tutti sali minerali che contribuiscono al ripristino e al mantenimento dell’equilibrio acido-basico dell’organismo.
Questo integratore si può anche assumere in via preventiva, ad esempio prima di un lungo viaggio dove può essere difficile urinare e idratarsi spesso o avere un’alimentazione corretta.
Cura della cistite: i farmaci
La prima regola della cistite è: prevenzione.
Infezione fra le più frequenti, spesso si tratta con lunghe terapie che non risolvono il problema ma portano ad uno squilibrio tra i diversi tipi di flora residente, aumentando il rischio di infezioni.
Inoltre, l’utilizzo eccessivo degli antibiotici ha portato ad un aumento di fenomeni di resistenza batterica e all’alterazione degli ambienti intestinali e vaginali favorendo l’instaurarsi delle infezioni ricorrenti a livello urinario e vaginale.
Quindi, è importante concentrarsi sulla prevenzione, adottando strategie comportamentali utili a diminuire l’incidenza di infezioni urinarie: alimentazione corretta, idratazione e pulizia prima di tutto.
Oltre alla prevenzione, quando il medico lo ritiene opportuno è importante impostare una corretta terapia antibiotica: l’obiettivo è sradicare il patogeno, rispettando il più possibile il microambiente presente ed evitando l’insorgenza di resistenze.

Cura della cistite: la terapia medica
Prima di tutto è importante fare una distinzione delle infezioni delle basse vie urinarie. Possiamo trovarci davanti 3 tipi di condizioni:
- non complicata. La forma classica, dalla “semplice” presenza asintomatica di batteri nelle urine all’infezione della vescica.
- Complicata. Si tratta di un’infiammazione che avviene in compresenza di alcuni fattori associati come per esempio cistite emorragica, presenza di catetere e altri. In particolare, la cistite emorragica è un processo infiammatorio, infettivo o di altra natura, che interessa la muscosa della vescica urinaria, provocando perdite di sangue e coaguli attraverso l’urina.
- Cistite cronica ricorrente: 2 o più episodi di cistite non complicate del basso apparato urinario negli ultimi 6 mesi o 3 o più episodi nel corso dell’ ultimo anno.
In caso di cistite, il tuo medico sceglierà la terapia antibiotica basandosi sulla storia clinica e su alcuni esami delle urine chiamati “Urinocoltura ed antibiogramma”.
Questo esame permette di capire quale batterio è responsabile e quale antibiotico è più indicato.
E’ molto importante soprattutto per le cistiti complicate perché i possibili patogeni coinvolti sono molti di più rispetto alle infezioni non complicate. Inoltre, in questi casi, i germi hanno maggiori possibilità di resistere se la cura non è adeguata.
Gli antibiotici che si possono usare sono diversi:
- fluorochinoloni (oggi indicati solo per le cistiti complicate dopo che l’Agenzia Italiana del farmaco ha sconsigliato l’uso per infezioni non complicate)
- Nitrofurantoina
- Fosfomicina
- Cotrimossazolo.
Sarà il medico a scegliere quello più appropriato.

Cura della cistite: trattare le infezioni recidivanti
Le infezioni recidivanti sono le più complicate da trattare per i medici: è molto complicato impostare la terapia più efficace e, soprattutto, arrecano un danno alla salute della persona e alla qualità di vita, personale e di coppia.
Rappresentano una condizione relativamente frequente, soprattutto tra le giovani donne: secondo i dati degli ultimi studi in merito, il 20-30% delle donne che hanno avuto un episodio di cistite possono sviluppare una cistite cronica.
La ricorrenza dell’infezione è spesso dovuta a cause comportamentali (associate alla vita sessuale), a condizioni fisiologiche come la gravidanza e la menopausa o cliniche come il prolasso e l’incontinenza urinaria, oltre che a recenti terapie antibiotiche.
Dopo aver risolto l’evento acuto, è possibile impostare con il proprio medico una terapia per prevenire le recidive. La terapia si può basare su diversi punti:
- profilassi con antibiotici
- Strategie comportamentali (modifica dello stile di vita, idratazione, corretta alimentazione)
- Profilassi non-antibiotica (utilizzando sostanze come D-mannosio, lattoferrina cranberry, probiotici e prebiotici, ecc.).
L’utilizzo di queste strategie in maniera sinergica risulta vantaggioso poiché diminuisce il numero e la gravità degli episodi di cistite.
Come abbiamo visto, le opzioni terapeutiche possibili sono diverse: per curare la cistite, di qualsiasi natura sia, è fondamentale quindi studiare in maniera approfondita i segni ed i sintomi che si presentano. È importante quindi consultare il medico così da impostare la terapia più adeguata.
Articolo scritto in collaborazione con la farmacista Emanuela de Giusti e con la dottoressa Flavia Costanzi, medico chirurgo in formazione specialistica in Ginecologia ed Ostetricia.
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