Sommario
L’echinacea è un fiore selvatico che cresce spontaneamente nei prati. Una volta, era molto usata dagli indiani per curare diversi disturbi e oggi è riconosciuta come pianta immunostimolante per rinforzare le difese immunitarie. Ne esistono tante varietà ma in fitoterapia solo 3 specie sono principalmente utilizzate: la purpurea, l’angustifolia e la pallida. Ma è soprattutto l’echinacea purpurea che suscita più interesse nella ricerca scientifica.
L’efficacia dell’echinacea nella cura del raffreddore è riconosciuta da molto tempo. Diversi studi hanno dimostrato che un’integrazione quotidiana durante i mesi invernali permetterebbe di diminuire l’intensità e la durata dei sintomi in modo significativo. D’altro canto, i benefici dell’echinacea nella prevenzione del raffreddore sono più discussi.
Infatti, gli studi scientifici sulla prevenzione del raffreddore o dell’influenza hanno dato risultati variabili perché l’effetto preventivo potrebbe variare da una persona all’altra. Inoltre, dipende anche dal tipo di virus e dalla preparazione usata. Invece sulla riduzione dei sintomi del raffreddore (mal di testa, mal di gola, debolezza e brividi), uno studio pubblicato nel 2007 afferma che un trattamento con l’echinacea ha accorciato di 1,4 giorni sia la durata dei sintomi che l’intensità.
Secondo l’OMS, che ha pubblicato uno studio nel 2002, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fitoterapia, altri usi avvalorati da dati clinici sono la cura delle infezioni del tratto urinario, la cicatrizzazione delle ferite e il trattamento di malattie infiammatorie della pelle per uso esterno. Mentre la cura di infezione fungine, artrite reumatoide e la diminuzione degli effetti collaterali da radioterapia fanno parte della medicina popolare e non hanno nessun valore scientifico.
Scopri lo studio italiano.
In ogni caso, sempre secondo l’OMS, alcuni soggetti non devono assumere l’echinacea e l’uso interno o esterno non deve superare la durata di 8 settimane.
Echinacea: cos’è
Il termine “parti aeree fiorite dell’echinacea purpurea” è la denominazione comune dei fiori della pianta echinacea purpurea. Le parti aeree fiorite per uso medicinale si ottengono da piante coltivate o spontanee. Mentre, i preparati a base di parti aeree fiorite della purpurea si ricavano spremendo il succo dai fiori freschi. Il succo spremuto può essere successivamente essiccato.
Definizione della European Medicines Agenzy.
L’echinacea è una pianta perenne, vive molti anni. Si riposa in inverno e ricomincia il suo ciclo in primavera. Appartiene alla famiglia delle Asteracee.
E’ una pianta resistente con dei fiori abbastanza grandi che somigliano alle margherite. Nel Nord America, da dove è originaria, esistono diversi tipi . Tuttavia, le 3 specie principali sono l’echinacea:
- angustifolia
- purpurea
- pallida.
L angustifolia è diffusa anche in Europa, i suoi fiori rosa/violaceo escono tra giugno e settembre principalmente nei prati. Anche la purpurea ha la fioritura da giugno a settembre, i suoi fiori sono di colore viola e la pianta è adatta a crescere nelle foreste. Mentre i fiori dell’echinacea pallida sono bianchi, crescono nei prati e hanno una fioritura anticipata rispetto alle altre due varietà, tra maggio e agosto.
Il nome echinacea è originato dalla parola greca ‘echinos‘ e significa ‘riccio‘.
Il termine fa probabilmente riferimento alla tipologia dei semi, che si trovano al centro della corolla e sono a punta.
Botanica
L’echinacea delle 3 specie (Purpurea, Pallida e Angustustifolia) è un’erbacea poliennale (riposa in inverno e fiorisce tra giugno e agosto), ha le foglie basali a rosetta e i suoi petali sono allungati, cadenti e dai colori diversi e accesissimi. Nel periodo della fioritura raggiunge gli 80 centimetri di altezza.
Inoltre, il frutto è un achenio di colore marrone chiaro. E’ una pianta resistente anche a temperature molto diverse.
E’ molto adattabile, cresce e fiorisce sia in montagna che in pianura e anche lungo le coste marine. Inoltre, è coltivata anche in Italia.
Le specie diverse da quelle utilizzate per i rimedi medicamentosi hanno un solo utilizzo: quello ornamentale. Le piante sono originarie del Nord America e vengono coltivate, anche in Italia, sia per uso terapeutico che ornamentale.
Cresce principalmente in Europa e in America del Nord. Inoltre, sembra possedere varie virtù medicinali, come rimedio per le infezioni e alcune malatie virali, come il raffreddore.
In fitoterapia, si usa soprattutto la sua radice perché è molto ricca di:
- polisaccaradi complessi
- alcaloidi
- acidi grassi essenziali.
Storia dell’echinacea, la pianta degli Indiani d’America
Veniva utilizzata già dai nativi americani e dagli sciamani delle tribù del Nord America per le sue molteplici proprietà. Era considerata al pari di un’erba magica, perché con questa pianta curavano:
- ferite
- scottature
- morsi di serpenti e scorpioni
- mal di gola e tutte le malattie da raffreddamento.
Pianta sacra
I pellerossa nel nord America la consideravano sacra per i suoi poteri di guarigione. Gli stregoni delle tribù pellerossa facevano mangiare le foglie di echinacea a chi veniva morso da serpenti velenosi e mettevano sulle ferite un unguento preparato con le foglie della pianta fresca.
A quanto pare, questo trattamento medico riusciva a combattere il veleno nell’arco di pochi giorni. In Europa, la pianta e le sue proprietà mediche si diffusero solo nel XVIII secolo e venne catalogata tra le piante officinali nel 1916.
Nel tempo, sono state scoperte anche le sue proprietà cicatrizzanti, quando applicata su ferite, e purificanti, quando ingerita, per il sangue e contro i virus.
Infine, si di che abbia anche la capacità di stimolare il sistema immunitario e quindi di contrastare i batteri, i virus e i funghi. Per tutte queste ragioni, l’echinacea è simbolo di salute e di forza.
Primo studio scientifico
I primi studi medici scientifici su questa pianta risalgono al 1915, quando venne decretata per la prima volta la sua proprietà immunostimolante. Furono soprattutto i medici tedeschi a studiare le virtù di questa pianta, in particolare la specie Purpurea.
L’echinacea Purpurea è, tra le varie specie, quella più attiva in quanto ricca di acido cicorico, responsabile della sua presunta attività immunostimolante.
Echinacea: proprietà
Nelle radici e nei fiori, si concentrano i principi attivi, soprattutto l’echinoside, un derivato dell’acido caffeico che stimolerebbe, secondo alcuni, il sistema immunitario esercitando quindi un’azione :
- antivirale
- antibatterica
- fungicida.
Le sostanze contenute nella pianta che avrebbero queste proprietà sono:
- polisaccaridi: proprietà immunostimolante
- acido cicorico
- acido caffeico
- flavonoidi (come la luteolina, kaempferolo, quercetina, apigenina): proprietà antiossidanti.
- polifenoli: proprietà antiossidanti
- derivati dell’acido caffeico (echinacoside, acido clorogenico) e acido cicorico: azione immunostimolante
- glicoproteine, alchilamidi e polisaccaridi: azione antivirale
- polieni
- olio essenziale
- l’echinacoside: proprietà antibiotica e batterica
- l’echinaceina: proprietà antinfiammatoria corticosimile.
Echinacea: cosa cura
Rinforza il sistema immunitario
La teoria che l’echinacea sarebbe un efficace immunostimolante deriva da alcuni studi scientifici. Infatti, sarebbe stato dimostrato che l’effetto immunostimolante è esercitato per mezzo di tre meccanismi:
- attivazione della fagocitosi
- stimolazione dei fibroblasti
- aumento dell’attività respiratoria
Attenzione: l’echinacea è sconsigliata in caso di malattie del sistema immunitario. Inoltre, le persone che soffrono di asma o ipersensibili, sono suscettibili di essere allergiche alla pianta.
Tosse, raffreddore e febbre
Se assunta regolarmente, sembra in grado di combattere i primi sintomi del raffreddore e combattere efficacemente anche mal di gola, febbre e tosse.
Grazie alla concentrazione di flavonoidi, si dice che la pianta sia un antinfiammatorio ad ampio spettro. Quindi, rinforzerebbe le difese immunitarie contro i batteri che invadono bronchi, naso e gola.
L’echinacea è prevalentemente raccomandata per combattere:
- raffreddore
- influenza
- malattie alle vie respiratorie.
Attualmente, la teoria la più attendibile è che funziona come stimolante delle funzioni immunitarie dell’organismo. Infatti, l’assunzione della pianta simulerebbe un’invasione microbica, tanto da fare reagire il sistema immunitario del corpo e combattere dunque l’infezione. Ovviamente, questo processo non può essere attivato tutto l’anno ma solo quando senti i primi sintomi di raffreddore e influenza.
Combatte le infezioni
La pianta sembrerebbe anche un buon rimedio per combattere diverse infezioni.
Secondo il National Institute of health (NIH), l’assunzione di echinacea e l’applicazione della crema sulla pelle possono ridurre la percentuale di infezioni vaginali ricorrenti del 15%.
Inoltre, l’echinacea è anche conosciuta per lenire le seguenti infezioni:
- herpes genitale
- infezioni delle gengive
- infezioni delle vie urinarie.
La purpurea come analgesico
L’echinacea purpurea era già utilizzata dagli indiani come analgesico.
E’ un coadiuvante efficace per combattere dolori di:
- pancia
- testa
- stomaco
- denti.
Problemi di pelle
L’echinacea ha delle virtù cicatrizzanti e antinfiammatorie. La pianta è usata in dermatologia per trattare piccole infiammazioni della pelle o favorire la cicatrizzazione. Infatti, questa pianta avrebbe proprietà antibatteriche che la rendono un efficace rimedio per trattare l’epidermide, lo strato superficiale della pelle.
Alcune creme antiacneiche possono contenere estratti di echinacea per favorire la cicatrizzazione dei brufoli.
Uno studio realizzato dal Dott. Armando Gonzàlez, ha confermato i seguenti benefici per:
- eczema
- infiammazione della pelle
- psoriasi
- punture d’insetti.
Herpes labiale
Le proprietà antivirali dell’echinacea rendono i preparati a base di quest’ultima utili coadiuvanti per la cura dell’herpes labiale che, tra l’altro, tende a ripresentarsi proprio quando le nostre difese immunitarie abbassano la guardia.
Favorisce la cicatrizzazione
Come trattamento esterno, l’uso dell’echinacea favorisce la cicatrizzazione delle ferite e delle infiammazioni cutanee come i furoncoli. Infatti, l’estratto di echinacea contribuisce a inibire la proliferazione dei batteri e a stimolare il collagene.
Applica direttamente sulla pelle la crema a base di echinacea o la tintura madre.
Echinacea in cosmesi
Puoi usare questa pianta come ingrediente nelle creme contro la cellulite e contro le smagliature, per le sue proprietà cicatrizzanti, rassodanti e rigeneranti. Per la stessa ragione, la pianta ha notevole efficacia anche nei prodotti cosmetici antiage e contro gli arrossamenti della pelle sensibile.
Cosa pensano le autorità della salute dell’echinacea
Agenzia Europea delle Medicinali
L’EMA considera utile l’uso della radice di echinacea purpura e della angustifolia nella cura del raffreddore.
In più, l’uso della radice sulla pelle è riconosciuto utile per la cura dei brufoli dell’acne.
EMA raccomanda l’uso solo agli adulti e ai bambini di più di 12 anni.
Organizzazione mondiale della Salute
L’OMS riconosce l’uso tradizionale della radice angustifolia e anche delle foglie di purpurea nel trattamento del raffreddore e delle infezioni alle vie respiratorie superiori perché hanno un’azione immunostimolante. Inoltre, riconosce l’efficacia nel trattamento delle vie urinarie e, per la purpurea, nel miglioramento della cicatrizzazione delle ferite e nel trattamento delle infiammazioni cutanee.
Ministero della Salute tedesca
La commissione E del Ministero della Salute tedesca riconosce l’utilità della purpurea nel trattamento di sostegno al raffreddore e anche per le infezioni alle vie respiratorie e urinarie. In uso esterno, per le ferite che cicatrizzano male o le ulcerazioni croniche.
Cooperazione Scientifica Europea in Fitoterapia
L’ ESCOP considera l’echineacea una terapia complementare anche nelle infezioni urinarie. Invece, sulla pelle, il suo uso è utile per le ferite superficiali.
Istituto della Salute Americana
L’ INH reputa che nessun utilizzo delle echinacee sia stato provato in modo convincente ma i risultati ottenuti fino ad ora suggeriscono di fare studi complementari nella prevenzione delle infezioni respiratorie (raffreddore, rinofaringite, ecc.).
Echinacea: modalità d’uso
Ovviamente gli effetti dei prodotti a base di echinacea mutano in base alla composizione e alla combinazione delle 3 specie (Purpurea, Pallida e Angustustifolia). Di conseguenza sono diverse anche le formulazioni a base di echinacea. Abbiamo quindi:
- pomate e unguenti
- tintura madre
- succo ottenuto dalla spremitura della pianta
- gocce
- olio essenziale
- capsule con estratti secchi di radice di echinacea
- tisane e decotti
- collirio.
Le parti aeree fiorite per usi medicinali sono ottenute da piante coltivate o trovate in natura. Le preparazioni di echinacea sono fatte spremendo il succo dell’erba fresca. Dopodiché, può anche essere essiccato. Mentre, i medicinali a base di echinacea sono disponibili in forme liquide o solide da assumere per via orale. Infine, ci sono le creme da applicare sulla pelle.
Insieme alle radici di altea, aiuta anche a alleviare i disturbi che derivano dalla cistite. Puoi usarla per i lavaggi locali, con effetti anti infiammatori ed emollienti oppure bere una tisana per una funzione antibatterica.
Il decotto di echinacea può essere calmante come impacco sulle parti del corpo irritate e anche calmante della tosse e del mal di gola.
Ad esempio, l’echinacea unita alla rosa canina (molto ricca di vitamina C) è ottima contro i raffreddori.
Tisane e decotti a base di echinacea
In caso di raffreddore, puoi preparare una tisana lasciando in infusione, per circa 10 minuti, 1 grammo di radici in una tazza di acqua bollente. Puoi berne fino a 4 tazze al giorno.
Un’altra soluzione è di preprare un decotto di echinacea. Versa 1 grammo di radice in 150 ml di acqua e fai bollire per 5 minuti. Filtra e bevi fino a 3 tazze al giorno.
Come utilizzare la tintura madre di echinacea
Puoi trovare anche la pianta sotto forma di tintura madre (estratto di piante).
Appena senti i primi sintomi di raffreddore, aggiungi mezzo cucchiaino di tintura in un bicchiere d’acqua o in una tisana, fino a 4 volte al giorno.
Succo di spremitura dell’echinacea
I preparati a base di parti aeree fiorite dell’echinacea purpurea si ricavano spremendo il succo dai fiori freschi. Il succo spremuto può essere successivamente essiccato.
Dose orale giornaliera di Echinaceae Purpureae consigliata dall’OMS: 6-9 mL di succo di spremitura per non più di 8 settimane consecutive.
Per un utilizzo efficace dei prodotti è sempre consigliabile confrontarsi con il proprio medico, naturopata, o erborista.
Precauzioni e controindicazioni
Se usi l’echinacea per curarti e i sintomi persistono per più di 10 giorni, consulta il tuo medico.
Se soffri di asma o di allergie, chiedi consiglio al tuo medico prima di usarla: infatti, chi è allergico alle piante della famiglia delle Asteracee, può avere problemi con questa pianta.
Sempre secondo I’OMS, i medicinali a base di echinacea devono essere usati solo dagli adulti e dagli adolescenti di età superiore ai 12 anni. Infatti, nei bambini, meglio evitare i trattamenti con echinacea tranne se l’ha consigliato il medico. Invece, puoi trattare le ferite, anche dei bambini, con la crema.
Inoltre, se fai uso di farmaci immunosoppressori, antitumorali o se sei stato sottoposto a trapianti, deve evitare i trattamenti con questa pianta per la sua azione immunostimolante.
Inizia sempre la terapia a base di echinacea con parsimonia per verificare che non sei allergico.
Se assumi antivirali, paracetamolo e corticosteroidei, chiedi consiglio prima al tuo medico. Durante la gravidanza e l’allattamento, non consumare l’echinacea.
Articolo in collaborazione con l’erborista Alessia Onorati della Piccola Erboristeria.
Ti è piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.