In questo periodo di quarantena legata all’emergenza Coronavirus, la casa, da rifugio, può trasformarsi in un amplificatore di conflitti, che possono acuirsi a causa della prolungata convivenza forzata.
Ma l’ambiente domestico, in questo momento, è un porto sicuro e rappresenta tutto il nostro mondo. Per questo dobbiamo fare in modo di starci nel modo migliore possibile. E’ importante superare le resistenze che a volte ci portano a scontrarci con l’altro, che sia un genitore, un fratello, una sorella, un marito o un figlio che condividono il nostro spazio. In questo momento, infatti, è essenziale sostenersi a vicenda, dialogare, condividere le emozioni, belle e brutte, per superare insieme l’isolamento.
L’Ordine degli Psicologi ci viene in aiuto con dei consigli per gli adolescenti, gli anziani, la coppia, per darci una mano a gestire al meglio la convivenza e le difficoltà di questo periodo. Ne abbiamo parlato con la nostra psicologa, Floriana Ventura, nel corso di una videochiacchierata sulla pagina Facebook di Melarossa.
Gli adolescenti
Gli adolescenti rappresentano una delle fasce di età che stanno soffrendo di più le limitazioni dovute a questa emergenza. I ragazzi hanno bisogno di stare nel gruppo dei pari, di vivere il mondo esterno e di essere attivi, quindi soprattutto ora che la quarantena si sta prolungando avvertono di più la fatica. Un primo consiglio per aiutarli è parlare con loro e condividere i dolori di questo periodo, ma anche le gioie, perché questa condizione non ha solo aspetti negativi. Dato che durante l’adolescenza inizia a svilupparsi un pensiero più riflessivo, è utile stimolarlo, facendo leva sulle spiegazioni di questa pandemia che la scienza ci fornisce, sempre con un approccio di condivisione, comprensione e ascolto attivo. Un altro aspetto importante è monitorare le loro emozioni, il loro umore, in modo da riuscire a star loro vicino se ci accorgiamo che la tristezza prende troppo il sopravvento.
La coppia
La coppia, anche se ben collaudata, è un’altra categoria che può sentirsi un po’ soffocata da questa convivenza forzata. Per affrontarla e superarla al meglio, sono due gli aspetti importanti: risolvere eventuali malintesi, subito, in modo che non si ingigantiscano e che una piccola scaramuccia non diventi un dramma, e condividere obiettivi. Possono essere obiettivi piccoli, come fare sport insieme, l’essenziale è che facciano sentire la coppia vicina, unita. Se ci sono dei figli, è fondamentale prendersene cura insieme, dividendosi equamente i compiti, specie in un momento come questo in cui bambini e ragazzi, sempre a casa con noi, richiedono tempo e attenzioni maggiori. Per l’equilibrio della coppia è anche importante lasciare spazio alla progettualità, pianificando qualcosa per il futuro, per esempio un viaggio: questo la aiuta a proiettarsi in avanti, oltre questa emergenza e questa clausura forzata.
Gli anziani
Gli anziani sono un’altra delle categorie più fragili, non solo perché sono più esposti al contagio ma anche per le conseguenze psicologiche della quarantena. Questo vale ancora di più per gli anziani che vivono soli, per cui è più difficile affrontare questo momento. E’ importante cercare di aiutarli a contrastare l’isolamento, restando in contatto con loro anche a distanza, sentendoli spesso o, se possibile, andando a trovarli: questo è un modo per evitare che la solitudine diventi troppo invalidante.
Un aiuto viene offerto dalle tante iniziative di solidarietà che sono state promosse in questo periodo, per esempio all’interno dei condomini, dove i giovani offrono il loro aiuto per la spesa o per tenere compagnia agli anziani soli, magari con una telefonata.
Anche nel caso degli anziani, come per gli adolescenti, è importante prestare attenzione al loro umore, per intervenire se li sentiamo più cupi o giù di morale.
Come dare sostegno ai propri cari e aiutarli a superare la tristezza da isolamento
Un consiglio importante, che vale per gli anziani ma anche per i ragazzi e per tutti i tuoi cari: se li vedi più tristi del solito, o se la tristezza dura per troppo tempo, prova a intervenire con piccole attenzioni. Ecco qualche consiglio:
- Chiedi loro se vogliono il tuo aiuto, per non imporre un sostegno che non desiderano avere.
- Se la risposta è “sì”, scegli un momento in cui siano disposti a comunicare con te e a condividere il loro disagio.
- Lascia che si sfoghino, anche piangendo se ne sentono il bisogno, in modo che l’emozione scorra via.
- Ascoltali in modo empatico, senza criticare o giudicare.
- Offri loro il tuo punto di vista se sono disponibili ad ascoltarlo, dai un consiglio, ma senza imporre.
- Prova ad alleggerire la situazione, senza mai banalizzare la sofferenza, ma facendo leva sull’ironia.
E’ importante che i tuoi cari sappiano che ci sarai sempre per loro, che possono contare sul tuo aiuto e sul tuo sostegno per distrarsi e vivere questa situazione in modo un po’ più sereno.
Fonte: Floriana Ventura
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