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Ti aggiri tra gli scaffali del supermercato e noti la comparsa continua di prodotti nuovi e a te relativamente ignoti? Benvenuta nel gruppo! Sono i cibi trendy: le più recenti tendenze del gusto, gli alimenti più richiesti e alla moda, di fronte ai quali anche le grandi catene di distribuzione hanno dovuto inchinarsi, perché rispondono a nuove esigenze molto sentite dei consumatori.
Quali cibi mangerai nel prossimo futuro? Abbiamo immaginato di riempire il tuo carrello della spesa con alcuni dei cibi più trendy, per fare una panoramica completa e darti tutte le informazioni su ogni prodotto, completandole anche con un commento da parte del nostro nutrizionista, il prof. Luca Piretta.
Guarda la gallery e scopri come cambiano i consumi alimentari di oggi con la top ten dei gruppi di cibi più alla moda!
Cibi trendy: i nuovi latti
Latte di piselli
È l’ultimo arrivato nella grande famiglia allargata dei latti ed è derivato dai legumi, per l’esattezza dai piselli gialli. Questo tipo di latte viene prodotto utilizzando meno acqua rispetto a quello normale, con un conseguente impatto ambientale ridotto, inferiore anche a quello del latte di mandorla.
La consistenza è cremosa e il sapore dolce, ha un buon contenuto di proteine vegetali e anche di calcio, potassio e vitamina D, con un apporto ridotto di zuccheri rispetto al latte vaccino.
Latte di mandorle
Ormai consolidato tra i cibi trendy, il latte di mandorla non ha origine animale, perché derivato dalle mandorle e quindi utilizzato nella dieta vegetariana e vegan in sostituzione del latte vaccino. È una bevanda che nasce dalla tradizione siciliana, in origine preferita al latte di mucca perché si conserva più a lungo.
Non contiene colesterolo, né lattosio, ma ha un contenuto ridotto di proteine. In compenso è ricco di molti nutrienti, come fibre, vitamina E, magnesio, selenio, manganese, zinco, potassio, ferro, fosforo e calcio.
Attenzione alle calorie: ogni 100ml di latte di mandorla contiene ben 50 kcal!
Latte di avena
Questo latte è ricco di vitamina E, di zuccheri complessi e di potassio. Inoltre ha un basso contenuto calorico e, grazie alle tante fibre contenute, abbassa il livello dei trigliceridi nel sangue, contrastando il colesterolo cattivo. Come gli altri latti vegetali, contiene una quantità molto ridotta di proteine.
Il commento del nutrizionista sui nuovi latti:
“I nuovi latti in realtà di latte non hanno nulla se non l’aspetto. Sono alimenti che non hanno le proteine di alto valore biologico come quelle presenti nel latte di origine animale e non contengono neanche calcio e fosforo. Hanno l’unico vantaggio di non contenere il lattosio che può creare qualche fastidio a chi è intollerante.”
Cibi trendy: le acque profumate o vegetali
Acqua di cocco
Si tratta di una bevanda completamente naturale, ottenuta estraendo da giovani noci di cocco ancora verdi il liquido che contengono. È ricca di vitamine e sali minerali, mentre presenta un contenuto basso di zuccheri, grassi e calorie.
Da sempre consumata in Brasile, negli ultimi anni è diventata molto popolare negli Stati Uniti, perché dissetante, rinfrescante e ricca di potassio, quindi ideale dopo l’esercizio fisico.
Acqua di aloe
Le proprietà benefiche della pianta di aloe per la nostra pelle e per la nostra salute sono note. Bevuta come acqua vegetale è utile per depurare e purificare l’organismo, oltre che per fare il pieno di calcio, cromo, magnesio, potassio, sodio, zinco, vitamine e antiossidanti.
Acqua di betulla
L’acqua di betulla, o meglio la linfa dell’albero di betulla, ha proprietà antinfiammatorie, diuretiche e depurative. Inoltre contiene vitamina C, flavonoidi e diversi sali minerali. Viene spesso consigliata per la sua azione depurativa, in abbinamento con un’alimentazione disintossicante.
Il commento del nutrizionista sulle acque vegetali:
“Più che acque devono essere considerate come tisane, perché più ricche di minerali e altri nutrienti e quindi, a mio parere, non possono essere consumate come l’acqua tradizionale. Ci sono pochissimi dati scientifici invece, sui vantaggi o eventuali rischi.”
Cibi trendy: le farine senza glutine
Farina di mais
Sembra un prodotto nuovo, ma in realtà la farina di mais la conosciamo tutti perché fa parte della tradizione culinaria italiana: con questa farina si prepara infatti la tanto amata polenta. Viene ottenuta dai chicchi della spiga di mais macinati in modo più o meno fino a seconda degli usi a cui sarà destinata.
Questa farina è ricca di carotenoidi, ha un’azione antiossidante ed è adatta per i celiaci, tuttavia è povera di vitamine del gruppo B.
Farina di ceci
Conosciuta sin dall’antichità, è molto usata nelle preparazioni culinarie del Medio Oriente. L’apporto nutrizionale della farina di ceci è assimilabile a quello dei ceci secchi: ricca di proteine, fibre e carboidrati, contiene anche l’acido linoleico, perfetto alleato per la salute del tuo cuore.
Si può usare come addensante in zuppe o hamburger vegetariani, come sostituto del pangrattato, per preparare piadine, biscotti e addirittura la pasta fresca.
Farina di amaranto
La farina che si ottiene dai piccoli semi della pianta di amaranto, è una farina senza glutine e altamente digeribile. È ricca di lisina, un aminoacido essenziale, di fibre, ferro e magnesio.
Ha un gusto molto deciso e per questo è ideale per addensare salse o per compattare ripieni, a cui conferisce un piacevole aroma.
Il commento del nutrizionista sulle farine senza glutine:
“Sono delle valide alternative per coloro i quali non possono mangiare glutine (celiaci e soggetti affetti da ipersensibilità ai cereali contenenti glutine). Per tutti gli altri individui non esiste alcun motivo, scientificamente valido, per rinunciare ai cereali contenenti glutine, che peraltro apportano una buona quota proteica.”
Cibi trendy: i prodotti disidratati
Frutta e verdura
Per sostituire snack poco salutari con spuntini più funzionali al benessere del tuo organismo, la nuova frontiera sono gli snack disidratati. Dalla già diffusa frutta secca a esperimenti più ambiziosi, come i broccoli, le carote, i peperoni in pezzi o in polvere e addirittura strisce aromatizzate di carne e pesce essiccati.
Il commento del nutrizionista sui prodotti disidratati:
“Bisogna ricordare che molti principi nutritivi di frutta e verdura si possono perdere con l’elaborazione e l’essicazione dei prodotti.”
Cibi trendy: i prodotti proteici e no carb
Pasta di Konjac
La pasta di Konjac, usata per fare gli spaghetti di Konjac, detti anche Shirataki, è prodotta in Giappone dalla radice di una pianta simile alla barbabietola. Questi spaghetti non contengono glutine e hanno pochissime calorie (20kcal per 100gr di prodotto).
Questa pasta speciale è composta essenzialmente da acqua e glucomannano, è ricca di fibre ed è una fonte di sali minerali come ferro, calcio, fosforo, zinco, cromo e rame.
Visto il ridotto apporto calorico bisogna farne un uso ragionato, consumandoli occasionalmente o integrandoli con altri pasti più completi.
Muscolo di grano
Possiamo definire questo cibo come l’equivalente italiano del seitan: entrambi sono una “carne vegetale” ad elevato contenuto proteico che proveniene dalla separazione del glutine dal grano. Nel caso del muscolo di grano viene aggiunta anche una farina di legumi, spezie e olio extra vergine di oliva.
A livello nutrizionale, non ha grassi saturi, conferisce un apporto calorico limitato, circa 153 calorie ogni 100 grammi e ha molte proteine che, a differenza del seitan, vengono assimilate grazie agli aminoacidi essenziali che contiene.
Bisogna però ricordarsi che il muscolo di grano, come il seitan, contiene glutine e quindi non è adatto per chi soffre di celiachia.
Il commento del nutrizionista sui prodotti proteici e no carb:
“Alcuni alimenti, come il muscolo di grano, sono delle valide alternative per chi non vuole consumare proteine animali, senza però rinunciare all’aspetto (e per certi versi anche al sapore) della carne. In altri casi, come la farina di Konjac, la composizione nutrizionale è così diversa da non poter fare un confronto nutrizionale. Si ha il vantaggio di poche calorie (è una radice), ma anche di pochi principi nutritivi e di reazioni indesiderate non essendo un alimento al quale il nostro organismo è tradizionalmente abituato.”
Cibi trendy: i nuovi oli
Olio di colza
Questa tipologia di olio vegetale è oggi molto dibattuta e oggetto di grandi discussioni per gli effetti sulla salute. Fino alla fine degli anni ’70, in circolazione si trovava una versione dell’olio di colza contente oltre il 50% di acido erucico, acido grasso saturo dannoso per la salute. Oggi invece, l’ultima versione dell’olio di colza, si chiama olio di Canola (da Canada e Oleic Acid) e contiene lo 0% di acido erucico e l’80% di acido oleico, una composizione simile a quella dell’olio di oliva.
Secondo alcune ricerche, l’utilizzo dell’olio di colza ridurrebbe il rischio di malattie cardiovascolari, grazie agli Omega 3 che contiene. Rimane però un olio non spremuto a freddo e che viene ottenuto mediante processi di raffinazione che prevedono l’impiego di calore e solventi.
Molto diffuso in Francia, in Italia viene usato soprattutto per friggere – grazie al punto di fumo elevato – e nell’industria alimentare come ingrediente.
Olio di semi di lino
Questo olio ha le stesse proprietà contenute nei suoi semi: ovvero un’ottima quantità di Omega 3, Omega 6 e vitamina F. Grazie a questi acidi grassi essenziali, l’olio di semi di lino contribuisce ad abbassare il colesterolo e protegge dalle malattie cardiovascolari.
Va consumato crudo e usato come integratore per condire insalate, verdure o minestre, ricordandosi che due cucchiai è la dose massima giornaliera consigliata.
Olio di nocciola
È tra gli oli più profumati, perché mantiene l’aroma tipico delle nocciole ed è utilizzato sia a scopi alimentari sia sulla pelle per le sue proprietà emollienti e nutritive. Come l’olio di semi di lino, è un alimento molto ricco di “grassi buoni”, in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi nel sangue.
È anche un potente antiossidante, grazie alla buona quantià di vitamina E e alla presenza di flavonoidi, che rendono potente la sua azione di contrasto contro i radicali liberi.
Il commento del nutrizionista sui nuovi oli:
“L’olio extra vergine di oliva rimane sempre insuperabile in qualità e in valori nutrizionali. Tutti gli altri oli hanno una composizione in acidi grassi meno salutare e bilanciata e devono essere rettificati chimicamente per essere commestibili.”
Cibi trendy: prodotti fermentati e probiotici
Kefir
Il kefir è un liquido opaco che somiglia allo yogurt ottenuto da diverse specie di batteri lattici e di lievito che vengono fermentati con del latte di capra e di mucca. Svolge un ruolo ri-equilibratore sulla flora batterica intestinale e in questo modo sembra anche che possa stimolare il sistema immunitario.
Il vero kefir è fatto in casa, ma non essendo un alimento diffuso nella nostra alimentazione, è difficile trovare granuli di kefir.
Miso
Il miso, usatissimo nella cucina orientale, è un derivato fermentato della soia ricco di proteine vegetali e privo di grassi e colesterolo. È anche un concentrato di sali minerali e ricco di enzimi e fermenti vivi che lo rendono ideale per rafforzare la flora batterica eil benessere intestinale.
Si può aggiungere a piatti caldi o minestre: per non perdere i suoi fermenti vivi, l’importante è che non venga bollito.
Kombucha
Un nome esotico per un cibo trendy altrettanto misterioso. Cos’è il kombucha? Si tratta di un tè nero o verde zuccherato e fatto fermentare tramite una cultura di lieviti e batteri, una sorta di “fungo” vivente che da luogo a una bevanda da alcuni ritenuta miracolosa per i suoi effettivi curativi ed esaltata in particolare per la sua attività probiotica.
Il commento del nutrizionista sui prodotti fermentati e probiotici:
“I probiotici contenuti in questi prodotti non hanno nessun vantaggio rispetto a quelli contenuti nel classico yogurt.”
Cibi trendy: gli ortaggi
Kale e melanzana bianca
Amatissimo dalle celebrities americane, il cavolo kale – chiamato in Italia cavolo nero o riccio – è una varietà molto antica di cavolo verde, ricco di vitamine, sali minerali, fibre e davvero poco calorico.
La melanzana bianca invece è originaria della Turchia ed è parente stretta della melanzana più comune a buccia viola, da cui si differenzia per il colore candido. Il bianco di questo ortaggio denota la completa assenza di antociani e lo avvicina per proprietà organolettiche ad altri ortaggi, come ad esempio i carciofi.
Daikon
Il daikon è una radice, molto simile alla carota, ma di colore bianco, con un gusto simile a quello della rapa. È salito alla ribalta perché si ritiene abbia proprietà di bruciagrassi naturale, tanto che in Giappone viene servito insieme alle fritture.
Inoltre è ricco di vitamina C, ha poche calorie e vanta proprietà diuretiche, depurative e drenanti.
Fagiolo di soia
I fagioli di soia o edamame sono dei fagioli di soia acerbi che vengono cotti al vapore o lessati. Dal sapore delicato, sono un’ottima fonte di proteine (11gr ogni 100gr di prodotto), di fibre e di vitamina E. I giapponesi suggeriscono di mangiarlo come snack al posto delle patatine!
Il commento del nutrizionista sugli ortaggi:
“È difficile dare un commento scientifico di salute, in quanto i dati a disposizione appartengono alle medicine non tradizionali e quindi non valutati con metodo scientifico.”
Cibi trendy: le alghe
In base alle specie a cui appartengono, le alghe hanno una diversa quantità di sostanze che le caratterizzano, anche se sono tutte molto ricche di iodio.
Arame, Dulse, Hiziki
L’Arame è ricca di potassio e prima di essere consumata deve essere lasciata ammollo in acqua e poi bollita per qualche minuto.
La Dulse, dal caratteristico colore rosso, è ricca di ferro, ha un gusto piccante e per questo spesso viene usata come condimento di legumi e verdure.
La Hiziki, è caratterizzata da un elevato contenuto di calcio: 100gr di hiziki possono contenere quasi fino a 1400mg di calcio!
Kelp e Klamath
La Kelp viene consigliata come trattamento anticellulite per i suoi effetti diuretici. Inoltre presenta anche proprietà antinfiammatorie.
La Klamath è la numero 1 per contenuto di acidi grassi essenziali – Omega 3 e 6 – e ha anche un buon contenuto di proteine. È possibile trovarla essiccata in tavolette per essere usata come integratore.
Nori, Spirulina e Wakame
La Nori vince su tutte le altre alghe per il contenuto di proteine ed è tra le più conosciute perché utilizzata per la preparazione dei maki.
La Spirulina, alga dal colore verde-azzurro, viene usata molto per la preparazione di integratori con effetto depurativo e disintossicante e si trova anche come ingrediente del gomasio.
La Wakame è l’alga delle donne per eccellenza, perché previene l’osteoporosi grazie al contenuto di calcio e magnesio. Viene utilizzata tradizionalmente per la preparazione della zuppa Miso.
Il commento del nutrizionista sulle alghe:
“Credo che in linea di principio sia poco sensato cercare proprietà salutistiche in prodotti che non appartengono alla nostra tradizione perché i nostri geni sono stati selezionati per rispondere meglio a ciò che hanno sempre trovato a disposizione. Pertanto la risposta del nostro organismo può essere assolutamente imprevedibile (nel bene e nel male).”
Cibi trendy: vino in lattina
Questo prodotto, merita di essere citato tra i cibi trendy a testimonianza del cambiamento dei consumi alimentari dei più giovani, che magari apprezzano una bevanda come il vino, ma allo stesso tempo vogliono un servizio più veloce, disimpegnato e flessibile di quello offerto dalla tradizionale bottiglia.
Il commento del nutrizionista sul vino in lattina:
“La conservazione in lattina è meno salutare del vetro per via del nichel, che può creare problemi a chi è allergico. Inoltre, non si può comunque escludere qualche reazione chimica con i polifenoli rispetto a un materiale più inerte come il vetro.”