Sommario
Gli spaghetti al nero di seppia sono un piatto di grande effetto: non solo buono, anche curioso per chi lo sperimenta per la prima volta. La pasta si presenta totalmente nera. Per alcuni l’effetto crea diffidenza ma praticamente tutti si ricredono in fretta non appena assaggiato: una bontà dal profumo di mare e dal gusto intenso. Non a caso questo è uno dei primi piatti più apprezzati in Italia.
Una portata tanto amata da essere stata rivisitata e diventata un piatto gourmet, cavallo di battaglia nei ristoranti stellati. Una ricetta semplice dalla doppia origine: veneta e siciliana. Le seppie, molluschi dal gusto accattivante e morbido, oltre ad essere consumate in varie ricette come secondi piatti, diventano un sublime condimento per spaghetti: “bigoi” in Veneto, linguine o altra pasta lunga nel resto dello stivale.
Cos’è il nero di seppia?
Ma cos’è il nero di seppia? Si tratta del liquidi che il cefalopode utilizza per confondere i predatori quando si sente in pericolo. Un’arma di difesa sorprendentemente “buona” per noi umani.
Il periodo migliore per trovare un pescato freschissimo e corposo va da marzo a maggio; ma in alternativa si potrà ricorrere al prodotto surgelato. Servire gli spaghetti al nero di seppia sarà un’esperienza speciale per bambini ed amici: un piatto gustoso ma soprattutto curioso.
Una sola avvertenza: avere a fine pasto la bocca nera come dopo una scorpacciata di more fa parte del gioco!
Ricetta degli spaghetti al nero di seppia
Spaghetti al nero di seppia
Ingredienti
- 190 g spaghetti
- 300 g seppie
- 180 g pomodori pelati
- 1 spicchio d’aglio
- 1 piccolo scalogno
- 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- peperoncino q.b.
- prezzemolo fresco tritato q.b.
- vino bianco q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
Istruzioni
- Con i guanti e con le forbici, pulisci le seppie, staccando con delicatezza la sacca contenente il nero, vale a dire l’inchiostro. Togli osso, occhi e becco e risciacqua con cura. Taglia a striscioline le seppie, lasciando interi i tentacoli che ti serviranno a fine cottura.
- In una padella grande abbastanza, versa l’olio extravergine di oliva, l’aglio intero e lo scalogno tritato finemente. Fai imbiondire per qualche minuto.
- Una volta “colorati” gli ingredienti, unisci le seppie, sfuma con del vino bianco e lascia evaporare mescolando delicatamente. Poi togli l’aglio.
- Dopodiché versa i pomodori pelati, e il peperoncino e aggiusta di sale e pepe; fai cuocere finché le seppie non saranno abbastanza tenere. La cottura sarà di minimo 30 minuti.
- Solo completata la cottura potrai unire le sacche d’inchiostro; rompile con una forchetta e mescola il sugo sempre con molta cura.
- Nell’acqua bollente versa gli spaghetti e cuoci al dente. Poi scolali e versali direttamente nella padella delle seppie, amalgamando per bene. Servi gli spaghetti al nero di seppia guarnendo con i tentacoli delle seppie e del prezzemolo fresco tritato.
Le varianti della pasta con nero di seppia
Gli spaghetti al nero di seppia diventano piatto unico ed appagano in modo sostanzioso ma leggero. La preparazione non presenta particolari difficoltà: serve solo un po’ di attenzione e abilità nel rimuovere il sacco nero del mollusco, che non deve rompersi.
Esistono tante varianti di questa ricetta; ricorda che quella veneziana non prevede l’uso del pomodoro, del concentrato e del peperoncino. Una ricetta senza i tesori del sud ma altrettanto buona e, forse, un pizzico più delicata.
Le strategie per avvicinarsi a questo piatto sono molteplici.
- Per chi ha poco tempo, si trovano in commercio le bustine di nero di seppia già pronto; basterà preparare un bel soffritto di cipolla sminuzzata sottile in olio extravergine di oliva, versare il nero pronto, sfumarlo con del brandy e lasciarlo cuocere alcuni minuti; poi versarvi gli spaghetti cotti, mescolare e guarnire con prezzemolo tritato.
- Un’altra rapida possibilità è utilizzare gli spaghetti neri già confezionati con il nero di seppia. Si trovano come pasta fresca o come pasta essiccata; saranno degli ottimi spaghetti al nero di seppia senza seppie, che potrai condire con sugo di gamberi sgusciati, tagliati a pezzi e spadellati con aglio, peperoncino e pomodorini pachino.
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Uso nelle diete e nei menù
Questo piatto è l’ideale da consumare a pranzo: la pasta con il nero di seppia prevede degli ingredienti semplici e salutari. Si tratta quindi di un piatto sano e gustoso ma, essendo un primo, contiene una buona dose di carboidrati: circa 67,3 g (di cui zuccheri 3,6 g). Per questa ragione è bene non abbondare se stai seguendo una dieta dimagrante, dosando sempre attentamente le dosi indicate dal tuo nutrizionista.
Gli spaghetti con il nero di seppia sono un primo piatto completo poiché una porzione apporta circa 490 calorie e fornisce: proteine, grassi, carboidrati, zuccheri e fibra. Si tratta di una preparazione a base di pesce e presenta tante proprietà salutari tipiche delle ricette di mare.
Scopri anche la ricetta del risotto al nero di seppia, una lontana parente degli spaghetti assolutamente da provare!
- Lavorato a mano e privo di conservanti
- Prodotto in Sardegna
Proprietà del nero di seppia
L’ingrediente principale di questa ricetta è il nero di seppia: un vero e proprio toccasana antiossidante, antimicrobico che aiuta a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna.
Una fonte di proteine ad alto valore biologico che apporta molti aminoacidi. Questo “inchiostro” è un autentico elisir della salute; contiene la taurina e la dopamina, neurotrasmettitori associati al benessere psicofisico.
Presenta inoltre altre preziose sostanze e sali minerali, soprattutto un buon contenuto di ferro, ideale per i soggetti anemici.
Pasta al nero di seppia: origini umili
L’utilizzo del nero di seppia ha origini umili e nasce dalle tradizioni povere dei pescatori di alcune zone costiere del catanese e del veneziano. Le seppie, che venivano pescate in buone quantità, erano cibo del popolo e si cercava di scartare meno prodotto possibile; da qui l’usanza di utilizzare anche il saporito inchiostro nero contenuto nella sacca del mollusco, come condimento per la sua stessa carne.
Solo più tardi si pensò che la seppia così preparata poteva essere un ottimo condimento anche per la pasta. Sembra che le prime ricette degli spaghetti al nero di seppia siano nate nella Sicilia orientale unendo all’inchiostro, olio, aglio, pomodorini e prezzemolo: una bontà!
Messinesi, siracusani e catanesi ne rivendicano ancor oggi l’invenzione, tanto da personalizzare il piatto a seconda della località. Anche nella laguna di Venezia la ricetta ha origini molto antiche; d’altronde il mare fin sulla costa dalmata è sempre stato generoso di questo prodotto ittico. Anche qui iniziarono con l’usare l’inchiostro per condire le seppie, e solo molto tempo dopo si pensò di unire le seppie al condimento della pasta: i cosiddetti “bigoi”, i grossi spaghetti veneti. La ricetta veneta non prevede mai l’uso di pomodori.