Sommario
La cromoterapia è un trattamento in cui vengono utilizzati i colori come strumento per guarire da disturbi psicologici e fisici. L’idea alla base è che le onde elettromagnetiche di cui sono composti i colori, quando vengono assorbite dal corpo, generano delle oscillazioni nelle cellule. I colori agirebbero direttamente sulle cellule dell’organismo migliorandone il funzionamento.
Rientra tra le pseudo-scienze in quanto nessuno studio scientifico è mai riuscito a dimostrare l’efficacia di questo trattamento.
Nessun risultato è stato confermato né è stato possibile replicarlo. Ad oggi non sono stati trovati effetti collaterali collegati all’uso della cromoterapia, tuttavia è sempre bene non esagerare, come in tutte le cose.
È bene ricordare che è una terapia alternativa ma non sostitutiva di altre terapie. Questo significa che può affiancare altre terapie farmacologiche, sotto consiglio medico, ma non le può sostituire.
Cromoterapia: che cos’è?
La terapia del colore utilizza i colori, o meglio le onde elettromagnetiche di cui sono composti i colori, per riequilibrare il funzionamento del corpo.
Cromoterapia significa letteralmente “terapia dei colori” e utilizza i colori come strumento per il trattamento di disturbi psico-fisiologici.
E’ una tecnica che si inserisce nell’area della medicina alternativa o olistica. I colori, secondo la teoria alla base della cromoterapia, dovrebbero innescare delle reazioni nel nostro organismo che faciliterebbero la guarigione da uno specifico disturbo.
Si basa sul principio secondo cui i colori, essendo onde elettromagnetiche, possono essere “assorbiti” dall’organismo. È possibile assorbire i colori attraverso la visione, l’ingestione di alimenti e acqua, il contatto con superfici, abiti, oli.
Secondo la cromoterapia le onde elettromagnetiche sarebbero in grado di modulare l’attività delle cellule migliorandone il funzionamento.
Non vi sono prove scientifiche relative all’efficacia dell’utilizzo dei colori come strumento curativo e terapeutico per il trattamento di disturbi bio-psico-fisiologici.
Sebbene le evidenze a sostegno siano poche, sporadiche e varino da individuo a individuo, molti studi si sono concentrati sullo studio del colore (percepito e visto) per favorire il benessere fisico (stimolazione e regolazione di alcuni ormoni) e psicologico, ad esempio sul posto di lavoro, nel marketing o nella psicologia creativa dell’arte.
La terapia dei colori viene spesso utilizzata per il trattamento di ansia, dolori, spasmi, debolezza fisica.
Cosa dice la scienza
La cromoterapia si basa sull’idea che le vibrazioni delle onde elettromagnetiche, che caratterizzano ad esempio la luce colorata, vengano assorbite dal corpo.
Il corpo assorbendo la luce entra in risonanza con le onde elettromagnetiche ritrovando il suo equilibrio. Dalla mancanza di questo equilibrio dipenderebbero le patologie.
L’assorbimento delle onde elettromagnetiche andrebbe ad agire sul miglioramento dell’umore (depressione, tristezza), sulle capacità mentali e psicologiche (concentrazione, memoria, ansia), sul funzionamento fisiologico (stress, guarigione, cicatrizzazione).
Ad oggi non esistono delle prove che sia efficace come trattamento curativo per patologie psicologiche e soprattutto organiche.
La scienza ritiene che gli effetti sporadicamente rilevati possano essere ricondotti più ad aspetti di suggestione che di efficacia biologica del trattamento con i colori.
Come funziona e a cosa serve la cromoterapia?
La cromoterapia viene usata come rimedio per disturbi psicologici e fisiologici. Generalmente vengono utilizzati tre tipi di trattamenti che sono il trattamento oculare, fisico e cromopuntura.
Come funziona?
E’ una pseudo-scienza che utilizza la luce colorata o meglio le diverse lunghezze d’onda che la caratterizzano come strumento terapeutico.
Secondo la cromoterapia il colore può essere assorbito dall’organismo attraverso differenti modalità. Alcuni suggeriscono che il colore possa stimolare l’organismo tramite gli abiti, gli alimenti e la loro ingestione, la visione e così via.
La cromoterapia sostiene che la luce colorata, quando entra in contatto con il corpo, riesca a stimolarlo. Il corpo reagisce al colore producendo delle modificazioni a livello fisico e psicologico.
La cromoterapia può prevedere:
- Un trattamento fisico. In questo caso il trattamento consiste nell’irraggiamento dell’organismo con un fascio di luce a diverse lunghezze d’onda. Questo può essere diretto verso una zona specifica del corpo o indirizzato verso tutto il corpo. Si usa per trattare dolori articolari, problemi dermatologici, reumatologici, traumatologici.
- Un trattamento oculare. In questo caso la luce colorata viene assorbita tramite gli occhi, o meglio la palpebra. Il fascio di luce colorata viene proiettato sulla palpebra. Sembrerebbe essere utile anche come rimedio per la stanchezza e lo stress.
- Un trattamento agopunturale. In questo caso la guarigione avverrebbe tramite un uso combinato dell’agopuntura (che permette di arrivare agli organi interni tramite una rete di canali che giungono alla cute) e la cromoterapia.
A cosa serve?
La cromoterapia è una tecnica che utilizza i colori per indurre delle reazioni dell’organismo.
Ma secondo la scienza, non può curare in maniera diretta il corpo e il cervello come invece sostengono i cromoterapisti.
Tuttavia, se consideriamo che la percezione dei colori, come abbiamo visto, è molto soggettiva e dipende da diversi fattori socioculturali e personali oltre che fisici, allora possiamo sostenere che può influenzare indirettamente il funzionamento dell’organismo.
La cromoterapia sembrerebbe essere utile per:
- Rilassare il corpo e la mente.
- Migliorare l’umore e contrastare stress e ansia.
- Ridurre l’insonnia.
- Ritrovare la concentrazione.
- Aumentare la soglia del dolore.
Come terapia aggiuntiva, da associare ad altri trattamenti, potrebbe essere utile, previo consulto medico, nel trattamento di:
- Disturbi dell’umore, depressione.
- Ansia patologica.
- Iperattività.
- Disturbi del sonno (regola il ciclo sonno-veglia) e sessuali.
- Autostima.
- Disturbi psicosomatici lievi.
Psicologia e colori
La cromoterapia si basa sull’idea che i colori possano influenzare direttamente il funzionamento del cervello e dell’organismo.
Tuttavia, la somministrazione o l’“assorbimento” dei colori di per sé non possono essere efficaci per guarire da malattie e patologie.
Psicologicamente e culturalmente esistono dei colori che ognuno di noi associa a degli eventi o a dei significati più o meno condivisi. Ad esempio, il colore rosa è spesso associato alle donne mentre il blu agli uomini.
Vi sono poi delle associazioni con i colori che facciamo in base all’esperienza personale di vita: il nostro colore preferito può essere il giallo perché da piccoli ci è stato regalato un pulcino e così via.
Infine, esistono delle associazioni che facciamo quasi tutti e che potremmo definire universali: il rosso viene spesso associato alla passione, il giallo al calore, il blu alla pace e alla tranquillità e il verde alla calma.
Queste associazioni probabilmente vengono da un mix tra esperienze personali e sociali che tuttavia sembrano essere coerenti tra culture anche diverse. È ovvio che associare il rosso alla passione significa assegnare a questo colore una valenza emotiva positiva o negativa (in base anche alle nostre esperienze e al contesto).
La percezione dei colori, in quest’ottica, può influenzare i nostri stati d’animo e agire indirettamente sul nostro benessere psicofisiologico.
Cromoterapia: i significati dei colori e gli effetti sul corpo
Ogni colore genera, nell’organismo, un particolare effetto e beneficio. Conoscere il significato e l’utilità di ogni colore è molto importante per modulare la risposta voluta nel nostro corpo.
La cromoterapia utilizza il colore come strumento per accedere al sistema cognitivo. Il modo in cui elaboriamo i colori e il significato che gli attribuiamo dipende per la grande maggioranza dalle esperienze della nostra vita e dal contesto socioculturale in cui viviamo.
Questo significa che uno stesso colore può evocare immagini e pensieri in una persona e in un’altra avere un significato del tutto opposto. Premesso questo, vi sono delle categorie di colore che generalmente vengono associate a determinate sensazioni.
Ad esempio, i colori caldi, come il rosso, l’arancione e il giallo, spesso vengono associati a sensazioni positive, all’idea di calore, passione, stimolazione.
Al contrario i colori freddi, come il blu e il verde, sono associati a sensazioni di tranquillità e rassicurazione. I colori, dunque, evocano sensazioni ed emozioni, non a caso, infatti, nel marketing viene dato molto peso alla scelta del colore di un dato brand.
La cromoterapia si basa sull’idea che i colori intervengono nella guarigione del corpo. Ognuno di questi colori corrisponde al funzionamento di una parte del corpo.
Terapia dei colori: simbologia del colore rosso
I colori come il rosso, l’arancione e il giallo sono percepiti e definiti come colori “caldi” perché ricordano il calore, l’estate, il sole e la passione.
Il rosso è il colore energizzante che viene comunemente associato al fuoco, al sangue, al pericolo o emergenza, al Natale, alla passione, all’eccitazione, all’audacia, alla rabbia e all’aggressività.
È stato suggerito che il rosso possa attivare il sistema nervoso, favorire l’attività cardiocircolatoria, aumentare i battiti cardiaci, attivare il metabolismo, aumentare la pressione sanguigna.
Il rosso è associato alla rabbia (forse perché le persone quando si arrabbiano diventano rosse in viso) e alla paura (emergenza: a vigili del fuoco, avvisi e divieti).
La paura e la rabbia sono emozioni che attivano il sistema nervoso permettendo all’organismo di prepararsi a rispondere allo stimolo avversivo in maniera adeguata e pronta. Queste emozioni mettono il corpo in uno stato di allerta e di attivazione. Teoricamente, dunque, essendo il rosso associato psicologicamente alla rabbia, alla passione e all’emergenza, è in grado di aumentare l’attivazione fisiologica e modulare indirettamente l’attività cardiocircolatoria.
Nella cromoterapia il rosso viene utilizzato contro alcuni disturbi come depressione, asma e impotenza oltre che per le forme croniche di dolore. Infine, il rosso sembra avere degli effetti anche sulla motivazione e sulla performance sportiva.
Giallo
Il giallo è associato al sole, all’ispirazione, all’allegria, all’ottimismo, all’originalità. Molto spesso il giallo viene utilizzato nelle campagne pubblicitarie per comunicare attività, dinamismo, energia e positività.
Questo colore sembra aiutare a mantenere e ritrovare la concentrazione, l’autocontrollo e l’ottimismo. Il giallo sembrerebbe agire sull’eliminazione delle tossine, sembrerebbe avere un effetto positivo sulla digestione, sulla riduzione del gonfiore addominale e sulla purificazione dell’intestino e del sangue.
Secondo la cromoterapia, il giallo sarebbe un ottimo colore per chi pratica attività sportiva perché favorirebbe il miglioramento del tono neuro-muscolare e agirebbe sui riflessi migliorandoli.
Inoltre, questo colore avrebbe anche un effetto rilassante e per questo potrebbe essere utilizzato anche per ridurre i livelli di stress e ansia, come rigenerante e per ritrovare l’armonia.
Arancione
L‘arancione è associato al caldo, alla vivacità e all’esuberanza. E’ uno dei colori rappresentativi dell’autunno e quindi del cambiamento, del rinnovo. Essendo a metà strada tra il giallo e il rosso rappresenta una sintesi dei due colori e della loro valenza.
Questo colore è associato all’allegria, alla felicità, all’estroversione, alla dinamicità e viene per questo utilizzato contro nevrosi, fobie, depressione.
L’arancione secondo la cromoterapia avrebbe degli effetti benefici sul funzionamento della milza e della tiroide, agirebbe anche sull’ottimismo e sull’alleviamento dei dolori lombari e delle tensioni muscolari.
Sembrerebbe che sia un toccasana per gli sportivi, riduce i crampi muscolari, agisce sull’inappetenza e stimola il metabolismo.
Blu
Il blu insieme con il verde sono definiti colori “freddi”. Il blu generalmente viene associato al cielo, all’acqua, al ghiaccio, al freddo.
Al contrario del rosso, sembra avere un effetto calmante e rilassante, un colore che fa sentire a proprio agio. Probabilmente questo fenomeno è legato all’associazione che si fa tra il colore blu e l’oceano o il cielo.
Grazie al suo effetto positivo sembrerebbe essere utile per contrastare stress, ansia e insonnia.
Uno studio, ad esempio, suggerisce che il colore blu possa avere un effetto positivo sulla riduzione della pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca (contrariamente al rosso).
Agirebbe direttamente sul sistema parasimpatico, inibirebbe la produzione di adrenalina, diminuirebbe la pressione, i battiti e il ritmo respiratorio favorendo una situazione di calma e rilassamento.
Inoltre, a livello psicologico, questo colore sembrerebbe essere associato alla tranquillità, all’armonia e alla spiritualità.
Alle volte però questo colore viene anche associato a tristezza e solitudine.
Cromoterapia: significato del verde
Il verde è associato alla calma, alla natura, alla speranza, alla freschezza, alla fortuna, alla giovinezza ma anche all’immaturità e all’inesperienza.
Dal punto di vista esperienziale ha un collegamento diretto con la natura e conseguentemente con il benessere e la salute. Nelle campagne pubblicitarie quando un prodotto è riciclabile o ecosostenibile, avrà il simbolino verde.
Allo stesso modo quando qualcuno è bravo nella coltivazione delle piante, le quali crescono bene e in salute si dice che ha un pollice verde.
Il verde, quindi, è il colore del benessere e della salute fisica e psicologica. Secondo la cromoterapia, questo colore riuscirebbe a contribuire a calmare l’emicrania e le patologie dei nervi agendo direttamente sul sistema nervoso.
Questo colore sarebbe un ottimo rimedio contro ansia e agitazione, disturbi del sonno e disturbi gastrointestinali.
Terapia dei colori: cosa significa il viola
Il viola è un colore a metà strada tra un colore freddo e un colore caldo essendo composto da blu e rosso. Il viola è associato all’ombra, al lutto, alla sfortuna, al mistico e al potere.
È anche un colore associato alla psiche, alla creatività, un colore che favorisce l’immaginazione e la spiritualità. Sembrerebbe essere coinvolto nella guarigione o prevenzione delle sciatalgie e nevralgie.
Il viola sembrerebbe implicato nell’attivazione del sistema immunitario, nella cicatrizzazione e nella riduzione della ritenzione idrica.
Inoltre, esso sembrerebbe aiutare a ridurre la stanchezza e i dolori grazie al suo effetto analgesico.
Bianco e nero
Il bianco è associato alla pulizia, alla neve, alla freschezza, alla bandiera, allo spirito e alla purezza. Indica anche la presenza di qualcosa sa riempire, della libertà di scelta e immaginazione.
In cromoterapia sembrerebbe essere efficace per risollevare l’umore, per ridurre la stanchezza e superare i momenti difficili e traumatici. Il bianco aiuterebbe a raccogliere le energie, rifocillare la mente e renderla più creativa.
Invece, il nero è associato alla notte, al vuoto, alla morte, alla paura e alla negatività.
Molto spesso nel linguaggio parlato utilizziamo la parola “nero” per indicare qualcosa che ha un’accezione negativa:
- “Vedere tutto nero” (vedere la situazione con pessimismo).
- “Essere neri” (essere arrabbiati all’inverosimile).
- “Essere una pecora nera” (distinguersi dalla massa in maniera negativa).
Il nero, tuttavia, NON viene utilizzato in cromoterapia.
Benefici della cromoterapia
E’ adatta a qualsiasi fascia d’età e a qualsiasi persona voglia praticarla. Non è priva di rischi se praticata con materiali non professionali. Il consulto medico è sempre raccomandato in presenza di disturbi preesistenti neurologici o visivi.
Secondo alcuni studi può avere benefici sia sul corpo che sulla mente delle persone che la praticano. La cromoterapia può essere utile per migliorare l’umore, per riattivare il sistema immunitario e intestinale, per sollecitare il sistema cardiocircolatorio, per favorire la cicatrizzazione e aumentare l’arousal delle persone.
Per arousal intendiamo lo stato di attivazione del sistema nervoso. Alcuni studi hanno dimostrato che modulando l’arousal individuale è possibile migliorare le capacità mnemoniche e attentive di una persona.
Ad esempio, è stato dimostrato anche che il verde potrebbe essere utilizzato per stabilizzare le emozioni essendo collegato all’armonia, al contrario del rosso che contribuisce al rilascio di adrenalina nel corpo.
Uno studio cinese ha dimostrato come la somministrazione di onde elettromagnetiche ha presumibilmente permesso di favorire la guarigione da lesioni cutanee di leishmaniosi.
In particolare, nello studio, effettuato su un solo bambino di 10 anni, è stata somministrata della luce blu (onde elettromagnetiche corrispondenti alla gamma del blu) per ridurre il dolore, e successivamente il rosso per aumentare l’attivazione e innescare i processi di guarigione cutanea.
Un altro studio ha suggerito che l’uso combinato di alcuni medicinali con la cromoterapia aiuterebbe a ridurre il dolore e a migliorare lo stato funzionale delle articolazioni nell’artrosi del ginocchio.
Cromoterapia: come avviene il trattamento
La cromoterapia è somministrata da professionisti della medicina olistica. Essa può essere applicata anche nella vita quotidiana attraverso l’utilizzo dei colori negli ambienti.
Professionale
La cromoterapia prevede che il tecnico, una volta effettuata l’anamnesi del cliente e aver preso informazioni inerenti la patologia che si intende curare, inizi con la procedura.
Il colloquio con il cliente serve a raccogliere informazioni utili a conoscere il paziente, i suoi disturbi, le sue preferenze in termini di colori e di associazioni con eventi della propria vita.
È importantissimo rivolgersi a esperti di medicina olistica dopo un consulto medico di base. La cromoterapia si rivolge a tutti coloro che vogliono recuperare il benessere psicofisico aiutandosi con trattamenti olistici e alternativi.
Grazie al colloquio si cerca di individuare anche il colore del problema o dei problemi.
La cromoterapia può essere applicata attraverso:
- Una doccia con pannelli e soffioni con luce colorata.
- Bagni turchi o idromassaggio.
- Utilizzo di gemme e cristalli.
- Irradiazioni luminose effettuate tramite laser colorati o filtri che vengono proiettate sulla pelle o sulle palpebre.
- Utilizzo di oli e prodotti pigmentati.
- Luce solare e l’acqua solarizzata.
- Meditazione e la visualizzazione dei colori.
La sessione varia da 5 a 45 minuti.
Generalmente una seduta di cromoterapia costa dai 25 ai 75 euro in base al trattamento da effettuare. Se parliamo di cromopuntura il prezzo sale e oscilla tra i 100 e i 400 euro a seduta e dura dai 60 agli 80 minuti.
Cromoterapia e patologie
Con il colloquio si individua la categoria di appartenenza della patologia. Quindi si cercherà di capire se la patologia è calda o fredda.
La patologia sarà fredda quando l’organismo è freddo, congelato, spento, mentre sarà calda quando l’organismo è molto attivo, infuocato e iperattivo. Una volta individuato il colore del disturbo, si utilizzeranno i colori opposti a questo.
Quindi se il disturbo è caldo, come nel caso dell’agitazione dello stress o della pressione alta, dovranno essere utilizzati prima colori a metà strada come l’arancione.
Solo in un secondo momento dovranno essere utilizzati colori opposti a quelli del disturbo per riportare l’equilibrio e riarmonizzare l’organismo.
Quindi nel caso del nostro esempio potrà essere utilizzato il blu, un colore freddo che agirebbe inducendo tranquillità, calma, riduzione della pressione sanguigna e dei battiti cardiaci.
Cromoterapia per la casa
La cromoterapia o terapia dei colori può essere eseguita anche a casa, ad esempio, nella scelta dei colori dell’arredamento o delle pareti tenendo presente il significato di ogni colore.
La cromoterapia può essere utilizzata in diversi modi nella nostra vita quotidiana: nel nostro abbigliamento, a tavola, o quando facciamo la doccia utilizzando dei soffioni che emettono luci colorate durante l’emissione dell’acqua.
Sicuramente il modo migliore per applicare la cromoterapia alla casa è quello di utilizzare le pareti come strumento di colore.
Il modo più semplice sarebbe quello di colorare le pareti utilizzando un colore che rispecchi i tuoi sentimenti e necessità quando stai in quella particolare stanza. Mi spiego meglio, la camera da letto è un posto di riposo mentre il soggiorno un luogo di riposo e di ritrovo.
Colorare le pareti delle stanze in base alle esigenze specifiche e funzionali della stanza sembra la soluzione migliore. Ad esempio, potresti colorare di verde o azzurro pastello le pareti della camera da letto, il luogo del riposo, della tranquillità e della calma.
Anche nella stanza da bagno dovranno essere preferite le tinte non troppo accese che suggeriscono calma e tranquillità, come per la stanza da letto. Invece, In cucina e nella sala da pranzo potresti utilizzare colori caldi e più accesi che energizzano, rinvigoriscono, favoriscono la creatività e l’appetito.
Quindi, in questa stanza sarebbero da preferire colori quali il giallo, il rosso, l’arancione. In bagno e in cucina possono essere utilizzati anche colori chiari che indicano pulizia e purezza.
Altri suggerimenti
I colori devono essere scelti non solo in base al loro significato e al loro effetto cromoterapico ma anche in base alle esigenze di chi frequenta maggiormente quella stanza (cameretta, studio, soggiorno ecc.) in modo da seguire le sue inclinazioni e preferenze di colore.
Ad esempio, se vuoi utilizzare la cromoterapia per colorare le pareti della stanza di tuo figlio sicuramente dovrai utilizzare colori che facciano stare bene lui e non te.
Va tenuto anche conto del fatto che spesso non si può modificare autonomamente e facilmente il colore delle pareti, come nel caso delle case in affitto temporaneo o delle case con spazi piccoli. Il colore bianco o in generale i colori chiari infatti aiutano a far sembrare più spazioso e grande un ambiente.
Colorando le pareti con colori come il rosso o il blu si potrebbe rimpicciolire percettivamente lo spazio dando una sensazione claustrofobica. In questo caso si può giocare e utilizzare gli accessori (tessuti, quadri, tappeti, tovaglia, cuscini), il mobilio, l’arredamento, le lampade colorate e non dimentichiamoci delle finestre e dei pozzi di luce.
Si può giocare anche con i colori del soffitto o del pavimento.
La cromoterapia funziona?
La cromoterapia è considerata una pseudo-scienza e i suoi effetti sporadici riscontrati sono attribuiti a un effetto di suggestione dei pazienti. Sebbene non vi siano prove degli effetti diretti della luce sul corpo e sulla mente, sicuramente i colori agiscono indirettamente sull’organismo.
Per la scienza è una pratica non riconosciuta. La sua efficacia non è corroborata da prove che ne attestino la validità e l’attendibilità.
Alcuni ricercatori hanno cercato di studiare l’effetto delle onde elettromagnetiche caratterizzanti i colori sull’organismo. Questi studi hanno suggerito che la cromoterapia favorisca la guarigione mentale e fisica direttamente attraverso l’assorbimento diretto di queste onde elettromagnetiche. Nessuno di questi studi, tuttavia, è stato replicato.
Sebbene molti autori abbiano cercato di riprodurre gli stessi risultati partendo dalle stesse patologie e utilizzando le stesse procedure, nessuno è riuscito nell’intento. I dati a supporto dell’efficacia della cromoterapia sono sporadici e non ripetibili, i risultati non sono affidabili e le ricerche non sono valide.
Alcuni autori spiegano l’efficacia sporadica della cromoterapia per alcune patologie (psicosomatiche alle volte) con il così chiamato “effetto placebo”.
In altre parole, l’effetto placebo è un effetto psicologico per cui il paziente trova giovamento per un disturbo a seguito di un trattamento che è privo di effetti biologici.
Ad esempio, se una persona ingerisce una tic-tac fornita dal medico credendo che sia la cura per la sua patologia, la persona manifesterà dei giovamenti.
Il paziente è talmente convinto dell’efficacia di una terapia o farmaco che manifesta miglioramenti (percepiti o reali) senza l’assunzione dei farmaci o prima ancora che essi possano causare modificazioni.
Effetti
La cromoterapia a casa sembrerebbe essere efficace se si prendono in considerazione:
- Il significato e l’effetto del colore sull’organismo.
- L’effetto percettivo che il colore ha sull’ambiente (i toni scuri possono essere utilizzati solo in zone ampie per non rendere percettivamente più piccolo e cupo l’ambiente).
- Effetto personale che hanno sull’umore (sulla base delle esperienze personali pregresse ad esempio).
In questo contesto, dunque, la cromoterapia potrebbe essere efficace già pochi minuti dopo la seduta, al massimo dopo qualche ora.
Essendo una procedura che si svolge con l’utilizzo di lampade speciali in un ambiente conosciuto non è considerata una terapia invasiva né pericolosa, salvo indicazioni mediche differenti specifiche per ogni caso.
Per questo, in linea generale può applicarsi a qualunque fascia di età agendo indirettamente sul funzionamento di mente e corpo.
Rischi medici e psicologici
La cromoterapia, essendo una terapia che si basa sull’utilizzo dei colori e della luce come trattamento, si ritiene non abbia e non possa avere effetti collaterali. Si è tentati di pensare: “male che vada non avrà alcun effetto”.
Il primo rischio è quello di interpretare e utilizzare la cromoterapia come terapia alternativa nel senso di terapia sostitutiva di trattamenti farmacologici.
Questo sarebbe un grave errore. La cromoterapia è una pseudoscienza e come tale dovrebbe essere trattata.
Può aiutare a migliorare l’umore e il benessere ma non può sostituirsi a dei trattamenti certificati, validati e affidabili nella cura di patologie invalidanti e ingravescenti come il cancro, la sclerosi o altre patologie anche meno gravi.
Sicuramente può aiutare i pazienti a sentirsi meglio dal punto di vista umorale ma non può rappresentare un trattamento principale. Il cromoterapista, inoltre, deve tener conto della presenza nel paziente di patologie pregresse a carico del sistema nervoso (epilessia fotosensibile), dell’occhio, della sensibilità alla luce. Il consulto medico è sempre consigliato.
Un altro svantaggio della cromoterapia consiste nel fatto che i colori possono nascondere un significato intrinseco e personale che è diverso da individuo a individuo. Questo significa che uno stesso colore come, ad esempio, l’azzurro, che dovrebbe avere un effetto calmante, per alcuni può avere un effetto totalmente differente provocando agitazione.
Rischi organici
La cromoterapia la si può effettuare ovunque ormai. Con l’avanzare della tecnologia anche le modalità di progettazione degli apparecchi per somministrare questa luce colorata sono cambiate.
Al giorno d’oggi è facile trovare lampade al led, economiche, con un basso consumo e con la possibilità di cambiare colorazione in base alle necessità. Le si possono comprare al supermercato, su siti, nei negozi.
Ma bisogna fare attenzione a ciò che si compra o a chi ci si rivolge.
Alcuni report e ricerche hanno dimostrato che la luce blu e bianca del Led possiede delle particolari caratteristiche che sono potenzialmente dannose per la retina dell’occhio umano. Infatti, proprio per questo motivo sono stati introdotti (circa dal 2010) degli standard che le lampade a Led devono rispettare per garantire la sicurezza pubblica, almeno in Europa.
Gli studi per migliorare la salute e meglio prevenire i danni provocati da alcuni tipi di luce, ancora poco noti, sono ancora in corso.
Certamente le lampade che vengono utilizzate per la cromoterapia rispetteranno questi standard, tuttavia, è sempre meglio accertarsene come anticipato.
Inoltre, sebbene a breve termine non siano stati riscontrati effetti dannosi dopo le sessioni di cromoterapia, è meglio non abusarne, la moderazione è sempre un utile consiglio.
La cromoterapia, dunque, non può essere pensata come esente totalmente da rischi.
Origini, curiosità e avanguardia nella cromoterapia
E’ una tecnica che risale all’antico Egitto, utilizzata anche in Grecia e in India come rimedio a diversi disturbi. Oggi viene utilizzata anche nel campo dell’estetica per ridurre gli inestetismi della pelle.
La cromoterapia è un metodo di cura antichissimo che risale all’antico Egitto dove veniva utilizzata come terapia per alcune patologie della pelle.
Nell’antico Egitto ogni colore era associato a una funzionalità dell’organismo.
Ad esempio, il nero simboleggiava la morte, il mondo dell’oltretomba e quindi la resurrezione e la fertilità. Il rosso era associato alla forza e all’energia sia negativa che positiva, quindi al vigore ma anche alla collera. Il giallo era associato al sole, all’immortalità.
I Greci, invece, associavano ai colori gli elementi fondamentali: acqua, terra, fuoco e aria. A questi quattro elementi erano associati quattro prodotti del corpo: bile gialla, sangue, flegma e bile nera.
Questi fluidi corporali erano mescolati tra loro e determinavano la salute dell’individuo quando erano in equilibrio. Il rosso era associato al cuore e al vigore governato dall’aria, il bianco era associato al flegma, un prodotto del cervello, governato dall’elemento acqua.
Il giallo era associato alla bile gialla prodotta dalla cistifellea, all’irascibilità e alla collera, era governata dal fuoco.
Infine, il nero era associato alla bile nera prodotta dalla milza, all’umore melanconico, alla tristezza, e governato dall’elemento terra. In base al disturbo che un individuo manifestava venivano utilizzati i colori per riportare l’equilibrio nell’organismo.
In India i colori sono stati associati ai chakra, dei centri nevralgici situati in diverse parti del corpo in cui l’energia si accumula. Con l’illuminismo, la terapia dei colori non ha più goduto dell’interesse della classe medica e venne declassata a pseudoscienza fino al giorno d’oggi.
Cromoestetica: che cos’è
Negli ultimi anni si parla di cromoestetica, una branca della cromoterapia che applica i principi della cromoterapia alla cura degli inestetismi.
In questo caso l’inestetismo è causato da un disequilibrio all’interno delle cellule che può essere ripristinato ridando armonia al corpo tramite i colori.
Nella cromoestetica, proprio come nella cromoterapia, si individua il problema e i colori necessari per la sua risoluzione. Vi sono diversi trattamenti.
Si può agire utilizzando la luce colorata irradiandola direttamente sulla zona del corpo che presenta l’inestetismo.
Oppure si può ricorrere all’aiuto di oli pigmentati, bende colorate, quando è richiesto l’uso combinato dell’azione manuale con l’azione dei colori. Riproponendo gli stessi benefici dei colori nella cromoterapia, il rosso verrà utilizzato per ri-energizzare una pelle stanca, intossicata, poco omogenea, poco compatta e poco tonica.
Il blu, invece, verrà utilizzato per pelli sensibili e delicate, per ridurre le infiammazioni, le rughe e gli effetti dello stress sul viso. Il verde sarà utilizzato per riequilibrare una pelle mista, per ridarle ossigeno e tonicità, prevenendo l’invecchiamento e le discromie.
Invece, l’arancione sarà utilizzato per la pelle grassa, come anche il giallo, il quale tuttavia, sarà impiegato anche per riattivare il sistema linfatico, gastrointestinale, di purificazione della pelle, del sangue e del corpo.
Fonti
- Meola, K. V. (2005). The psychology of color. Psychology, 3(3), 41-44.
- Azeemi, S. T. Y., Yasinzai, M., & Raza, S. M. (2011). A case history of treatment of cutaneous leishmaniasis by chromotherapy. Chinese Medicine, 2(2), 43.