Sommario
Il body shaming è la pratica di deridere qualcuno per il suo aspetto fisico attraverso commenti e giudizi altamente negativi. Lo scopo è quello di far vergognare la vittima per una o più caratteristiche fisiche che possiede.
E’ un fenomeno sempre più diffuso in particolare sul web e sui social sebbene si riscontri anche nella vita reale. Il body shaming può essere praticato da chiunque, rivolto a chiunque e per qualunque motivazione.
Le persone maggiormente vulnerabili e soggette a questi comportamenti sono coloro le cui caratteristiche fisiche non collimano con gli standard di bellezza accettati.
Non è solo un giudizio superficiale dato senza pensare o con lo scopo di insultare, le parole che diciamo hanno un peso che viene accolto ed elaborato da chi le riceve. Molto spesso le vittime sono adolescenti in cui le conseguenze, negative di per sé, vengono accentuate ed aggravate.
Cos’è il body shaming: significato e definizione
Body shaming significa deridere qualcuno per il suo corpo con lo scopo di farlo vergognare. Tutti possono essere body shamer e tutti possono esserne vittime indipendentemente dalla posizione sociale o lavorativa, dal genere e dall’età.
E’ un termine ormai sempre più frequente, composto dalla parola inglese “body” che significa “corpo” e “shaming” che significa “mettere alla berlina”, “deridere”, “umiliare”.
Il significato del termine body shaming è letteralmente “deridere qualcuno per il suo corpo”. Il body shaming viene definito, dunque, come l’insieme di tutte quelle considerazioni, opinioni, frasi, giudizi e commenti fortemente negativi e non richiesti sull’aspetto fisico di qualcuno.
Lo scopo è far vergognare e umiliare l’altro. Qualsiasi caratteristica corporea (che non si allinea con i canoni estetici socialmente condivisi) può essere presa di mira e diventare oggetto di body shaming. Tra queste rientrano:
- Adiposità o magrezza.
- Altezza o bassezza.
- Virilità o femminilità.
- Peluria.
- Dimensioni di parti del corpo.
- Calvizie.
- Presenza di ausili medici come busti, apparecchi ortodontici e così via.
Tutto ciò che non è bello o tipico rende più vulnerabili al body shaming. La bellezza e i canoni estetici, però, sono socialmente determinati, cioè, dettati dalla cultura di appartenenza e/o dal periodo storico.
In linea generale, però, con la diffusione di internet, l’avvento dei social media, l’avanzamento della tecnologia e delle app di editing e dei filtri, i canoni estetici promossi, a cui veniamo continuamente esposti, sono diventati sempre meno raggiungibili.
Chi non rientra in questi canoni è destinato ad essere un reietto, qualcuno non degno di essere preso in considerazione, emarginato, criticato. Crescendo in una società del genere interiorizziamo questi concetti e questi pensieri come giusti e li riproponiamo a volte anche senza consapevolezza.
Body shaming: caratteristiche di base
Il body shaming è l’atto di umiliare e far vergognare una persona per il suo aspetto fisico. Body shaming NON è un consiglio o giudizio dato con compassione e partecipazione alle emozioni e vita altrui.
Può essere praticato attraverso:
- Critiche aperte, insulti e commenti negativi ed espliciti sul corpo di qualcuno.
- Paragoni con commenti negativi tra l’aspetto fisico di chi abbiamo di fronte e l’aspetto fisico di terze persone o di oggetti inanimati (sembri una botte), animali (sembri una balena).
- Allusioni, doppi sensi.
- Immagini con caricature.
- Meme in cui si affianca la foto della persona a quelle di un animale (maiale, balena, foca ecc.) oppure a oggetti inanimati o fantastici (piedi – piedi di orco; piedi – formaggio; piedi – pinna).
- Ingiurie.
Tutti possono essere presi di mira indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla bellezza, dallo status sociale e dalla popolarità.
La motivazione può essere qualunque e riguardare qualsiasi caratteristica fisica che il body shamer (colui che deride) reputa “brutta” o “sbagliata”. Le caratteristiche che possono essere oggetto di body shaming sono molteplici:
- Caratteristiche fisiche generali (basso, alto, magro, grosso, muscoloso, gracile, bello).
- Caratteristiche fisiche particolari (occhi grandi, piccoli, a mandorla, tondi, glutei e seno grande o piccolo, di forma particolare ecc.).
- Femminilità e mascolinità.
- Colore della pelle.
- Etnia.
- Età.
Il Body shaming è un reato?
Sebbene in Italia il body shaming non si configuri come reato in sé, in alcuni casi esso potrebbe integrare diverse fattispecie di reato come l’ingiuria e il cyberbullismo.
- Il body shaming si configura come cyberbullismo quando la denigrazione, l’offesa, viene realizzata o diffusa in via telematica creando disagio e danno alla vittima.
- Ingiuria: il body shaming può configurarsi come ingiuria quando va a ledere la dignità della persona offesa e il suo onore. In questo caso si può procedere, se si dovessero concretizzare i presupposti, con la richiesta di un risarcimento danni e un’ammenda in caso di ingiuria aggravata.
- Diffamazione e sostituzione di persona: quando il body shaming viene perpetrato pubblicamente e lede o scredita la reputazione di una persona, potrebbe configurarsi il reato di diffamazione. Se si insulta qualcuno pubblicamente in un gruppo whatsapp, su Facebook, Instagram o altri social, si commette diffamazione. Tale reato può essere punito sia con la reclusione che con una ammenda pecuniaria.
Se i commenti e gli insulti provengono da un profilo social falso si potrebbe aggiungere alle accuse anche il reato di sostituzione di persona.
- Stalking: se i commenti negativi e denigratori sono perpetrati costantemente nel tempo, contengono al loro interno minacce (anche velate) e determinano modificazioni delle abitudini della vita della vittima (per paura), si potrebbe configurare il reato di stalking.
- Altri reati sono istigazione al suicidio e diffusione illecita di immagini o video.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul cyberbullismo.
Tipologie con esempi
Esistono diverse tipologie di body shaming:
- La persona viene presa in giro non necessariamente per il sovrappeso. La derisione e l’umiliazione possono riguardare qualsiasi caratteristica corporea dall’etnia al sesso, dalla quantità di muscoli alla presenza di peluria, seno, acne ecc.
- “Fat shaming”: la persona viene umiliata e presa in giro per il sovrappeso o la localizzazione del grasso corporeo. “Sei dimagrit*, ora stai meglio!”.
- “Thin shaming” o “skinny shaming”: viene presa di mira la persona sottopeso o con un disturbo alimentare. “Sei uno scheletro, dovresti mangiare”.
- Body hair shaming: la causa della derisione è la presenza di peluria, soprattutto nelle donne. “Dovresti fare qualcosa per quei peli, sembri una scimmia”, “quanti peli hai sulle braccia, non è igienico”.
- “Pretty shaming” e nell’”attractiveness shaming” la persona viene presa in giro e discriminata per la sua bellezza e fascino. “Se non fosse stato per la tua bellezza non saresti arrivata da nessuna parte”; “sai cosa si dice delle bionde?”, “non sei solo carina allora”, “cosa ci fa una come lei con uno come lui?”.
- “Food shaming”: la persona viene derisa per la quantità di cibo che ingerisce. “Ma dove lo metti tutto quel cibo?”, “Una persona non dovrebbe mangiare tanto”.
- “Skin shaming”: viene attuata una discriminazione e una derisione di una persona per l’aspetto della sua pelle (psoriasi, vitiligine, acne). “Con quella pelle a macchie sembri una mucca”.
Chi è la vittima ?
Il body shaming può riguardare qualsiasi caratteristica fisica della persona. Questa pratica può interessare qualunque persona di qualsiasi età o genere. Si potrebbe pensare che siano solo le donne ad essere le vittime del body shamer.
Tuttavia, anche gli uomini sono spesso derisi e umiliati per le loro caratteristiche fisiche (poca mascolinità, scarsa muscolatura, grandezza parti del corpo ecc.). Sebbene in linea generale tutti possano rappresentare delle potenziali vittime, la fascia più vulnerabile è sicuramente quella degli adolescenti. In questa fase di vita, infatti, la propria autostima e la propria identità vengono costruite.
L’adolescente si confronta con l’altro, cerca rassicurazioni in merito alle sue capacità e caratteristiche personologiche e fisiche. Tali rassicurazioni provengono solo in minima parte dai genitori, la cui influenza è stata già espletata nel periodo antecedente l’adolescenza.
Il confronto con i pari, gli amici, i conoscenti, influenza in maniera preponderante le proprie credenze e i propri pensieri in merito a ciò che si è e a ciò che si sa fare. La formazione dell’autostima si otterrà partendo da questi presupposti che, se inficiati dalla body negativity, porteranno all’interiorizzazione e alla giustificazione del body shaming come “azione normale”.
Chi pratica body shaming
Può verificarsi ovunque, tanto nel mondo reale quanto in quello virtuale dove l’anonimato e lo schermo facilitano la deresponsabilizzazione delle azioni che si compiono e delle parole che si pronunciano.
Può essere praticato da chiunque senza distinzione di genere. Il body shamer può essere una persona sconosciuta che interagisce con noi attraverso le piattaforme social oppure qualcuno che conosciamo, come il nostro vicino o il nostro compagno di classe.
Inoltre, è una pratica che spesso è perpetrata anche sotto il tetto della propria casa dai genitori, dai fratelli e dalle sorelle.
Come riconoscere il body shaming
Frasi tipiche
- Sei disgustoo/ il tuo corpo, o viso, è disgustoso.
- Sei così grasso/ sei uno scheletro.
- Ti si vede la cellulite.
- Le tue gambe scheletriche fanno paura/ le tue gambe sembrano delle cosce di maiale.
- Con quel corpo e quelle gambe non troverai mai qualcuno che ti possa stare al fianco.
- Hai davvero un viso da angelo/ Peccato per il tuo fisico (o peso), sei davvero carina.
- Hai i piedi storti, grandi, da orco.
- Hai davvero intenzione di mangiare così tanto/hai davvero intenzione di mangiare così poco?
- Wow, sei dimagrit*! Brav*, ancora qualche chilo e starai ancora meglio.
- Ma quanti tatuaggi piercing ti sei fatto? Chissà a letto che scintille!
- Dovresti fare più attività fisica.
- Le donne vere hanno le curve/ gli uomini sono muscolosi.
- Guarda quella quanti peli, siamo all’età della pietra.
- Beato te che hai il coraggio di indossare quei vestiti così aderenti.
- Quel vestito/pantaloni le stanno proprio male.
- Perché non si fa la tinta, sembra Matusalemme.
Ruoli nel body shaming
Il body shaming si configura come una forma di bullismo. Come nel bullismo, anche nel body shaming vi sono attori (body shamer), vittime e spettatori.
- L’attore o body shamer è il bullo della situazione, è colui o colei che mette in atto le azioni e i commenti negativi relativi al corpo della o delle vittime. Il body shaming può essere agito da persone vicine e conosciute (genitori, familiari, amici) o da persone sconosciute (followers).
- La vittima è la persona che subisce il body shaming.
- Lo spettatore è la persona che osserva e assiste alla derisione ma che non fa nulla per evitarla o fermarla. La presenza degli spettatori rappresenta un possibile amplificatore per il fenomeno, spingendo e sollecitando il body shamer a continuare a perpetrare le sue azioni.
Infatti, la presenza di spettatori viene percepita dal bullo come “supporto” alle proprie azioni innescando la reiterazione di queste.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul bullismo.
Le cause
Le cause sono da ricercarsi nell’interazione di differenti fattori che si alimentano vicendevolmente.
- Cultura e tolleranza. La cultura di apparenza e la società determinano gli standard di bellezza a cui bisogna adeguarsi. La flessibilità o meno della società in cui si vive è alla base dello sviluppo dei fenomeni di body shaming. Infatti, la presenza di alti livelli di intolleranza verso la diversità autorizza le persone ad emarginare e criticare gli altri.
- Marketing. La pubblicità ci dice cosa comprare e cosa no, cosa è meglio per noi e come “migliorarci”. Ci dicono di comprare le creme anticellulite e il presupposto di ciò è che la cellulite sia sbagliata, brutta, antiestetica, non accettabile. Ci dicono che è bene prendere pastiglie per dimagrire, creme per le rughe e per l’acne, fondotinta e silicone. Ci insegnano che invecchiare, essere curvy, l’acne, sono cose di cui vergognarsi e a cui porre rimedio. Interiorizziamo questi pensieri e li riproponiamo come nostri nei giudizi e nei commenti che facciamo, nelle azioni e negli insegnamenti che diamo.
- Insoddisfazione personale e bassa autostima. Alcune persone non riescono a gestire con efficacia la frustrazione legata ai propri fallimenti o ai propri problemi quotidiani e scaricano tutto questo sugli altri. Altre persone non sono in grado di esprimere i propri sentimenti ed emozioni. È più facile insultare qualcuno e colpirlo dove può essere ferito, soddisfacendo la voglia di vendetta, piuttosto che ammettere di essere ferito e turbato dal torto subito.
Come combattere il body shaming
Il body shaming è una pratica da considerarsi altamente dannosa e pericolosa per la salute della vittima. L’arma più potente per combattere questo fenomeno sicuramente è la prevenzione da attuare nelle scuole, nelle proprie case in famiglia, nei centri sociali e sportivi.
Prevenire significa aiutare a conoscere e far comprendere ai ragazzi e alle ragazze il fenomeno, le sue conseguenze e le sue modalità di manifestazione.
Lavorare sulle social skills degli adolescenti, sulla loro autostima e self-efficacy può essere un’utile strategia per contrastare i possibili effetti del body shaming. Fare prevenzione significa informare ma anche sensibilizzare le persone in relazione al problema.
Il Body Positivity è un movimento nato proprio per contrastare il body shaming e si basa sull’idea di diversità e unicità. Chi promuove questo movimento cerca di mettere in mostra il proprio corpo a prescindere dal fatto che si allinei con gli standard di bellezza canonici.
Mostrare le proprie curve, le proprie smagliature, l’acne o le lentiggini non dovrebbe essere motivo di scherno o vergogna. Il Body positivity non ha a che fare esclusivamente con il peso o la corporatura, ma con tutte quelle “imperfezioni” che la società ha deciso siano tali.
Avere la pelle liscia e levigata, i denti allineati e bianchi, non avere cellulite, non avere disomogeneità nella colorazione della pelle sono tutti fattori che la body positivity cerca di ridimensionare e riportare alla realtà.
Le imperfezioni ci rendono umani ma soprattutto unici e paradossalmente tutti uguali nel possederle.
Cosa fare in caso di body shaming
- Non scoraggiarti, non farti influenzare e non cedere alle aggressioni verbali.
- Cerca di ridurre l’importanza e l’influenza che questi commenti hanno su di te e sulla tua vita.
- Parla con qualcuno di come ti senti, di cosa stai vivendo e condividi la tua esperienza. Rivolgiti a un professionista della salute se lo ritieni necessario e valuta se rivolgerti alle autorità competenti.
- Raccogli e documenta tutti i commenti, le derisioni, le umiliazioni. Fai screenshot di conversazioni, commenti, immagini.
- Pratica e promuovi la body positivity.
Le conseguenze del body shaming
Il body shaming ha potenzialmente delle conseguenze devastanti sulla vittima sia sul breve che sul lungo periodo.
L’esposizione costante ad atti di body shaming può portare a conseguenze molto gravi sul piano psico-fisiologico. Molte ricerche hanno dimostrato una forte correlazione negativa tra il body shaming e la fiducia nel proprio corpo.
Questo significa che maggiore è il body shaming che viene esercitato su una persona, più la vittima perderà fiducia nel suo corpo. I dati dimostrano anche un aumento del rischio di insorgenza di disturbi alimentari, disturbi d’ansia e depressivi e rischio di suicidio.
Lo stress, l’assenteismo scolastico e lavorativo sono molto frequenti in queste situazioni.
Le conseguenze per la vittima sono evidenti e molto negative e comprendono:
- Interiorizzazioni di convinzioni disfunzionali relative al proprio corpo e all’aspetto fisico ideale.
- Alterazioni dell’immagine corporea.
- Vergogna e svalutazione di Sé, insicurezza.
- Calo dell’autostima e della fiducia in sé stessi.
- Isolamento, emarginazione, ritiro sociale.
- Sentimenti di tristezza.
- Irritabilità, nervosismo, rabbia verso sé stessi e gli altri.
- Aumento dell’ansia e dello stress.
- Disturbi del comportamento alimentare, come anoressia o bulimia.
- Disturbo da dismorfismo corporeo, vigoressia.
- Disturbi dell’umore come la depressione.
- Insoddisfazione.
- Autolesionismo, ideazione suicidaria, tentativi di suicidio e suicidio.
Fattori di rischio
Il body shaming è una pratica la cui manifestazione viene ostacolata o facilitata dalla presenza di alcuni fattori di rischio.
- Il fattore di rischio principale è rappresentato dal possesso di una caratteristica fisica particolare che non rientra nei canoni di bellezza socialmente accettati. La cultura di appartenenza definisce cosa è accettabile e cosa non lo è, cosa va bene o è bello e cosa non lo è.
- Caratteristiche personologiche come una bassa autostima e una bassa autoefficacia determinano una maggiore vulnerabilità ai giudizi provenienti dall’esterno. Questi, a loro volta, agiranno sull’autostima stessa, sull’accettazione di sé e sull’immagine corporea e del proprio io.
- Caratteristiche genitoriali e stili educativi. La presenza di genitori ipercritici e ipergiudicanti verso le performance o l’aspetto fisico dei propri figli influenza negativamente l’autostima di questi. Gli adolescenti e i bambini continuamente esposti a critiche sui propri e gli altrui difetti interiorizzano i messaggi sottostanti tali critiche e li ripropongono da adulti.
- Pressione sociale ed esposizione prolungata e continua ai social media che promuovono e supportano dei canoni di bellezza sempre più elevati ed irraggiungibili.
- Abusi, traumi psicologici e fisici, fallimenti scolastici o lavorativi, periodi altamente stressanti, possono aumentare la propria vulnerabilità al body shaming agendo sia sull’autostima che sull’immagine corporea.
Differenza tra body shaming maschile e femminile
Il body shaming è una pratica che può essere praticata sia da uomini che da donne e può rivolgersi ad entrambi i sessi. Le persone più vulnerabili sono coloro che possiedono una bassa autostima e una distorsione della propria immagine corporea.
Le ricerche sull’immagine corporea fino a qualche anno fa si focalizzavano principalmente sulle donne, mostrando queste una maggiore vulnerabilità ai disturbi del comportamento alimentare e dell’immagine fisica.
Disturbi, a loro volta, correlati con il body shaming. Tuttavia, negli ultimi anni, sempre maggior attenzione è stata posta sugli uomini suggerendo che entrambi i sessi possono esperire una discrepanza tra il proprio io reale (ciò che sono, le loro forme) e l’io ideale. Maggiore è la discrepanza tra i due “io”, maggiore sarà la vulnerabilità agli effetti negativi del body shaming.
Se io sono soddisfatta del mio corpo, lo accetto e mi piace, qualora subissi body shaming, le sue conseguenze più negative avrebbero poco impatto sulla mia autostima e sul mio benessere psicofisico.
Uomini vs donne quali differenze
Sia uomini che donne generalmente vengono derisi e giudicati negativamente quando sono in sovrappeso o di bassa statura. Nel body shaming femminile i commenti negativi e i giudizi si concentrano maggiormente sulla (mancanza di) bellezza, magrezza e giovinezza. Per gli uomini invece l’attenzione si sposta sulla muscolatura, sulla forza e virilità.
Le aspettative e gli standard che sia uomini che donne devono rispettare non riguardano esclusivamente caratteristiche quali il peso o l’altezza ma anche i ruoli sociali e gli attributi specifici culturalmente decisi. Ad esempio, uomini in contatto con le loro emozioni che esprimono i propri sentimenti potrebbero essere percepiti come poco mascolini. I commenti, in questo caso, potrebbero essere “non sei abbastanza uomo”, “non hai gli attributi”.
Anche la presenza di un disturbo mentale come la depressione, accomunata alla debolezza, potrebbe rappresentare un pretesto per il body shamer. La mascolinità, come d’altronde il concetto di femminilità, non si riferisce esclusivamente all’aspetto fisico ma anche all’aspetto caratteriale di una persona.
Si riveleranno dunque più soggette al body shaming tutte le donne che mostrano (anche transitoriamente) attributi stereotipicamente mascolini come rabbia, determinazione, aggressività, ambizione. Ma anche muscolatura accentuata, altezza marcata e peluria abbondante o presente su zone come viso, seno e pancia.
Per il body shamer qualunque attributo “sbagliato” è da deridere. Il paradosso è che persino la bellezza potrebbe rappresentare qualcosa da deridere. Non è difficile, infatti, sentire frasi come: “tutto muscoli e niente cervello”, “oltre alle gambe non c’è altro”, “può solo fare il toy boy”.
Come prevenire il body shaming
Prevenire il body shaming è possibile partendo da noi stessi. Fare attenzione ai campanelli d’allarme, riconoscere il body shaming e sapere come combatterlo e contrastarlo sono i primi passi da compiere.
Alle volte è possibile cogliere alcuni segnali d’allarme che ci permettono di comprendere e capire se noi o chi abbiamo a cuore è vittima di body shaming.
A cosa fare attenzione
Il body shaming non va confuso con atteggiamenti e frasi che, pur riferendosi all’aspetto fisico, sono dettate da premura e attenzione nei nostri confronti. Un “forse è il caso di mangiare meglio” detto da nostra madre vedendoci mangiare sempre cibo fast food è diverso che se detto da una persona che non conosciamo e ci ha visto per la prima volta.
Se la questione ci riguarda in prima persona e pensiamo di essere vittima di body shaming, innanzitutto dobbiamo cercare di capire se effettivamente si tratta di questo.
Una volta appurato questo cerchiamo di non scoraggiarci, di allontanarci da coloro che reputiamo tossici per la nostra vita e rivogliamoci a professionisti della salute, e, quando le circostanze lo prevedono, alle autorità competenti.
Per capire se chi abbiamo intorno è vittima di body shaming facciamo attenzione ad alcune piccole cose:
- Irascibilità, aggressività e ansia durante l’utilizzo e dopo aver usato i social media o essere usciti.
- Vergogna, cambiamenti nel modo di vestirsi. Vestiti larghi, anonimi, uso di accessori per camuffare zone particolari.
- Make-up eccessivo e uso eccessivo e insolito di creme, unguenti, pratiche estetiche.
- Modifiche del regime alimentare che diventa insolito (dieta ferrea e ristretta anche quando non necessario, abbuffate).
- Cambiamenti repentini di peso e ingiustificati.
- Quantità di attività fisica (aumento delle ore trascorse in palestra e non solo).
- Problemi e difficoltà nelle relazioni sociali che possono essere limitate e instabili.
- Disturbi psicosomatici, del sonno, alimentari, dell’umore.
Come contrastare il fenomeno
Il body shaming può essere contrastato e per farlo è necessario partire da noi stessi. La società necessita di un cambiamento e noi possiamo contribuire a farlo.
Il primo passo è sicuramente informarsi su ciò che è o non è body shaming. La sensibilizzazione verso questo argomento è fondamentale. Molto spesso non siamo neanche coscienti di aver commesso body shaming né consapevoli delle conseguenze che le nostre parole hanno su chi abbiamo attorno.
Parlare con i propri figli, con gli amici, i partner e i familiari, scambiare la propria opinione sull’argomento è importante quanto istruttivo. È indispensabile insegnare ai propri figli l’importanza di coltivare le proprie passioni, di apprezzare il proprio corpo con i pregi e i difetti, la bellezza altrui e di accettare e condividere l’unicità.
Dovremmo essere di esempio per chi ci circonda e per le generazioni future e non insegnare che il corpo e l’aspetto fisico sono l’unico fattore a determinare il successo sociale, scolastico, lavorativo e di vita.
Cosa puoi fare nel tuo piccolo
- Aiuta a sensibilizzare sull’argomento.
- Sostieni la diversità e l’unicità, tieni bene a mente che la salute fisica e mentale possono non andare di pari passo con la forma fisica e l’aspetto.
- Cerca di essere meno critico nei confronti del tuo corpo, delle tue azioni, dei tuoi comportamenti e di quelli degli altri. Cerca di essere comprensivo con te stesso, complimentati quando hai successo e sii orgoglioso dei tuoi traguardi. Quando fallisci, non scoraggiarti e non esagerare nelle critiche; che siano sempre costruttive e non distruttive.
- Riformula i giudizi e i pensieri che ti dai in maniera positiva eliminando le parole negative o che qualificano il pensiero come negativo. Non prendere in giro, pesa le parole e il modo in cui le dici.
- Controlla e ridimensiona ciò che vedi sui social media. I filtri e le app di editing favoriscono l’idealizzazione del concetto di bellezza e innalzano i canoni estetici a livelli irreali. La vita reale è differente.
- Preferisci contenuti che promuovano pensieri positivi e non supportino il body shaming, che rappresentino il corpo e l’aspetto fisico come una delle caratteristiche di una persona e non l’UNICA.
- Migliora le tue social skills come autostima, autoefficacia, regolazione emotiva, assertività.
- Sbarazzati delle persone tossiche o ridimensiona il loro potere sulla tua autostima. Circondati di positività e persone che danno il giusto peso al fisico e ai valori.
- Promuovi la body positivity.
Fonti
- Affanni, V. (2023). Body shaming e adolescenza: rischi e conoscenze contemporanee rilevanti per l’intervento educativo.
- Gam, R. T., Singh, S. K., Manar, M., Kar, S. K., & Gupta, A. (2020). Body shaming among school-going adolescents: prevalence and predictors. International Journal Of Community Medicine And Public Health, 7(4), 1324.