La vellutata di finocchi è un primo piatto casalingo dal gusto avvolgente e saporito. Servita calda, è l’ideale soprattutto nel periodo invernale; con la sua deliziosa cremosità, ritempra con leggerezza e apporta tanti benefici grazie soprattutto al finocchio, ortaggio ricco di proprietà depurative.
Gustata a pranzo o a cena, accompagnata a stuzzicanti crostini di pane tostato e a un goccio d’olio extravergine di oliva, è molto indicata per chi desidera seguire una dieta light, abbinata a un secondo a base di carne o pesce.
Per un gusto più intenso e per chi non ha necessità di badare troppo alle calorie, la vellutata di finocchio si presta ad essere arricchita con cubetti di guanciale o pancetta rosolati e scaglie di grana. Diventa, invece, un piatto raffinato con l’aggiunta dello zafferano (come nella nostra versione), in cui l’aroma speziato ben si amalgama con il sapore dolce del finocchio.
Sappi che per una buona vellutata di finocchi dovrai per prima cosa preparare un ottimo brodo vegetale. Per renderlo davvero completo, usa acqua salata arricchita con carota, sedano, cipolla rossa, qualche pomodoro, delle patate e dei grani freschi di pepe nero. Il consiglio è quello di seguire la ricetta di Melarossa del brodo vegetale: una preparazione tradizionale e leggera che ben si sposa con il procedimento della vellutata di finocchi. Per il resto, segui il nostro step by step!
La ricetta della vellutata di finocchi
Vellutata di finocchi
Ingredienti
- 800 g finocchi
- 300 g patate
- 1 l brodo vegetale
- 3 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
- 1 scalogno
- 1 spicchio d'aglio
- 60 ml vino bianco
- 1 bustina di zafferano
- 30 g Grana padano grattugiato
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
- timo q.b.
- finocchietto selvatico q.b.
- crostini di pane q.b.
Istruzioni
- Per prima cosa prepara il brodo e lascialo insaporire – caldo – mentre ti occupi degli altri ingredienti.
- Procurati dei finocchi freschissimi – meglio quelli lunghi – lavali e togli le parti verdi, il fondo ed eventuali foglie esterne troppo coriacee; dividili in due ed affettali sottili.
- Procedi poi con le patate: sbucciale e riducile a pezzetti sottili.
- Sbuccia lo scalogno o, se preferisci, il porro o la cipolla, e tritalo. Ponilo in una casseruola con un po' d'olio extravergine di oliva e fai rosolare bene assieme ad uno spicchio d'aglio che toglierai una volta appassito.
- Versa ora il finocchio affettato, mescola e fai saltare qualche minuto a fuoco medio; poi procedi allo stesso modo con le patate. Quando è tutto insaporito e amalgamato, sfuma con un bicchiere di vino bianco, lascialo evaporare ed aggiungi il brodo vegetale caldo.
- Regola di sale e pepe, copri e fai cuocere finché il composto non risulterà tenero e senza grumi duri. Circa 20-25 minuti.
- Ora con un mixer ad immersione frulla fino a ridurre tutto in purea. Poi aggiungi lo zafferano che renderà dorata la vellutata; se preferisci, in alternativa puoi usare la paprika dolce.
- Riporta sulla fiamma per qualche minuto e fai addensare e restringere per qualche minuto, aggiungendo anche del Grana Padano per mantecare.
- Impiatta decorando con timo e finocchietto selvatico e un giro di crostini di pane. Servi la vellutata di finocchi caldissima.
Note
- Al posto delle patate puoi anche usare la panna, ovviamente contando anche un’aggiunta di calorie al piatto.
- Servi sempre la vellutata con i crostini di pane tostato, perché la consistenza vellutata li avvolgerà esaltando il gusto del piatto.
Proprietà nutrizionali e calorie
La vellutata di finocchi è un primo piatto vegetariano leggero e gustoso. Ideale come purificante e depurativo, soprattutto se limitiamo la quantità di panna o preferiamo l’uso delle patate. Grazie al basso apporto calorico, una porzione fornisce circa 230 kcal (al netto dei crostini di pane), quindi è consigliato nelle diete dimagranti.
Le qualità del finocchio
Il finocchio è un ortaggio salutare, ricco di proprietà benefiche per l’organismo. È composto per il 93% di acqua e contiene molte fibre che favoriscono il senso di sazietà, se consumato prima dei pasti principali, e favoriscono la corretta funzionalità intestinale.
- Ha proprietà antinfiammatorie, diuretiche e carminative, facilitando la digestione e riducendo la formazione di aria nello stomaco e nell’intestino: valido rimedio contro meteorismo, flatulenza e colite.
- Fornisce pochissime calorie ed è privo di grassi e colesterolo.
- Inoltre è ricco di vitamine A e C, antiossidanti che contrastano i radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare e le malattie correlate, aiutando a prevenire anche il rischio dei tumori.
- Apporta benefici anche per la salute del cuore. Contiene buone quantità di sali minerali come calcio, fosforo, potassio, ferro, magnesio, zinco e selenio, tanto utili al nostro fabbisogno giornaliero.
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Vellutata di finocchi, per una ricetta della tradizione
La vellutata di finocchi è un piatto della tradizione contadina presente in tutta Italia; utilizza ingredienti poveri, è facile e rapido da preparare. L’ingrediente base è il finocchio, secondo le fonti, proveniente dall’Asia Minore, diffuso in tutta l’area mediterranea fin dai tempi degli antichi Egizi, dei Greci e degli Arabi. Nella storia greca e romana era simbolo di forza e fortuna, tanto che i gladiatori lo consumavano prima delle battaglie in arena e venivano preparate ghirlande di finocchio per i vincitori.
Nel Medioevo i tavernieri facevano mangiare un gambo di finocchio ai clienti prima di servire il vino, in modo che il suo sapore coprisse i difetti del vino. Da ciò deriva la parola “infinocchiare”, ovvero raggirare, far credere ciò che non è.
L’incontro del finocchio con l’arte delle zuppe è comune alle altre verdure tipiche delle aree rurali. La vellutata è una minestra legata che si ottiene frullando le verdure fino a diventare vellutate nella consistenza, e addensata con patate, panna o amidi. Nelle ricette tradizionali, delle quali esiste traccia fin dal 1553, nasce come salsa per accompagnare le carni. Col passare del tempo diventa a tutti gli effetti la base legante di ottime minestre in cui deve sempre essere presente un roux, cioè una base fatta di burro o olio, farina 00 o altro amido che, con l’aggiunta di latte caldo, diventa besciamella. Mentre il brodo è a tutti gli effetti lo starter di una vellutata di verdure.
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