Negli ultimi giorni non si fa che parlare di uova contaminate e dei rischi per la nostra salute. È il caso Fipronil, l’antiparassitario per animali domestici che può contaminare uova, prodotti derivati (creme, maionesi ecc.) e alimenti che le contengono (come pasta all’uovo, carbonara o merendine).
Quali sono i reali rischi di questa contaminazione per la nostra salute?
Mentre prosegue l’ampio e articolato piano di controllo predisposto dal Ministero della Salute – per monitorare uova e derivati di provenienza estera e di produzione nazionale – abbiamo chiesto chiarimenti alla nostra nutrizionista, la dottoressa Stefania Giambartolomei.
Cos’è il Fipronil?
E’ un’insetticida di ambito veterinario per acari, pulci e zecche. Il suo uso è vietato sugli animali destinati alla catena alimentare.
È presente negli antiparassitari di uso comune per gli animali domestici. Per cui i proprietari di cani e gatti, ne vengono a contatto usualmente anche in quantità maggiori rispetto a quelle rilevate nelle uova.
Infatti, la sua tollerabilità per gli animali e l’assenza di rischi apprezzabili per l’uomo in caso di contatto, è stata ampiamente verificata dall’Unione Europea. Allo stesso tempo però, l’Unione europea ha vietato l’uso del Fipronil negli allevamenti, nei pollai e sugli animali da produzione.
Se il Fipronil non è tossico, viene allora da chiedersi perché se ne vieta l’utilizzo negli allevamenti di alcuni animali.
“Il motivo – spiega la dottoressa Giambartolomei – è che non sono stati ancora stabiliti scientificamente i livelli residuali massimi che non costituiscono rischio per l’uomo, anche in caso di consumo quotidiano per tutta la vita.”
Qual’è la dose massima tollerata?
Viene considerata accettabile un’assunzione massima pari a 0,009 milligrammi di Fipronil al giorno per chilogrammo di peso corporeo.
Al momento, la concentrazione massima di Fipronil identificata nelle uova, è pari a 1,2 milligrammi per chilogrammo di uova. I conti sono presto fatti: un adulto medio di 70 chili può quindi consumare fino a 7-10 uova contaminate al giorno (pari a circa 500 grammi), per restare comunque entro i limiti di sicurezza.”
Quindi, mangiare un uovo solo o una spruzzata di maionese non è pericoloso, così come ingerire modeste quantità di alimenti contaminati.
Quali sono i sintomi di intossicazione?
I sintomi che si possono osservare nell’uomo a seguito di esposizione a forti dosi, singola o ripetuta, sono
- ipereccitabilità
- irritabilità
- tremori
- a uno stadio più grave, letargia e convulsioni.
I sintomi sono reversibili una volta terminata l’esposizione. Gli organi più frequentemente colpiti sono: tiroide, fegato e reni. La sostanza, una volta ingerita, è assorbita a livello intestinale e, una volta terminata l’esposizione, si elimina senza lasciare sequele irreversibili.”
Uova contaminate: i rischi per la salute dell’uomo
Il Fipronil è un insetticida a bassa tossicità per l’uomo e la sua pericolosità è legata a due fattori. Alla quantità di uova contaminate ingerite e al tempo di esposizione a tale contaminazione.
Naturalmente sono più a rischio i bambini e le persone anziane. I primi perché, avendo un peso corporeo più basso, necessitano di una dose minore per risultare intossicati. I secondi perché metabolizzano la sostanza tossica con maggior difficoltà.
E se le uova vengono cotte? La cottura non altera la struttura chimica della sostanza, dunque è irrilevante per quanto riguarda la contaminazione da Fipronil. Ma è bene chiarire che, tutti i limiti di consumo citati, riguardano una quantità di uova molto superiore rispetto alla normale assunzione di chi segue una dieta bilanciata.
Impara a leggere le indicazioni di provenienza delle uova
Saper leggere correttamente le indicazioni di provenienza delle uova è sempre importante, perché ti permette di conoscere tutti i dettagli dell’alimento che stai scegliendo di portare in tavola.
Il cosiddetto “codice delle uova” è un sistema di etichettatura, obbligatorio in tutta Europa, che ti specifica provenienza, allevamento, grandezza e categoria di appartenenza delle uova.
Il codice si compone di 11 caratteri alfanumerici: guarda la tabella per capire a cosa si riferisce ogni numero. È più semplice di quanto sembri a prima vista.
Se vuoi approfondire ulteriormente, leggi il nostro articolo dove troverai tutte le spiegazioni nel dettaglio.
In arrivo la certificazione “Fipronil free”
La Coldiretti ha reso noto che è stato avviato un controllo a tappeto su tutti i singoli capannoni di galline ovaiole, allo scopo di certificare, attraverso laboratori accreditati, l’assenza di contaminazioni dall’insetticida Fipronil.
Il protocollo operativo è stato attivato da Assoavi, l’associazione che rappresenta l’intera filiera dell’uovo in Italia e si tratta di fatto di una “certificazione Fipronil free”.
L’obiettivo è di assicurare al consumatore un prodotto sano e salubre e di tutelare i produttori di uova che intendono garantire le proprie produzioni nei confronti di comportamenti illegali.
Dove trovare le informazioni sui prodotti a rischio
Puoi trovare tutte le “allerte alimentari” e gli “avvisi di sicurezza” su cibi e alimenti sul sito del Ministero della Salute.
Gli avvisi riguardano i prodotti segnalati in Italia e dagli altri Stati europei, ritirati dal commercio o richiamati. A disposizione degli utenti anche i comunicati stampa relativi a controlli e notizie su uova contaminate e derivati.
Anche i siti delle associazioni di consumatori, possono essere un buon modo di tenersi informati su eventuali allarmi alimentari.