Stretching polpacci: benefici e i migliori esercizi per prevenire infortuni

stretching polpacci: i migliori esercizi per allungarli e prevenire infortuni

Sommario


Lo stretching per i polpacci è un insieme di esercizi mirati a migliorare la flessibilità e la mobilità della muscolatura della parte inferiore della gamba, in particolare il muscolo gastrocnemio e il muscolo soleo. Questi muscoli sono spesso coinvolti in attività quotidiane come camminare, correre e saltare.

E’ fondamentale fare gli esercizi di stretching per polpacci per prevenire infortuni come contratture e strappi. Questi esercizi vanno praticati prima e dopo ogni sessione di allenamento perché aiutano a ridurre la tensione muscolare, sopratutto se hai i polpacci induriti e contratti.

Molti sperano di snellire i polpacci con lo stretching, ma ci sono alcuni sport che rischiano di sortire l’effetto inverso rispetto a quello desiderato, potenziando la massa muscolare. Inoltre l’efficacia dello stretching per polpacci grossi è limitata in quanto la dimensione dei muscoli è influenzata principalmente dalla genetica, dal tipo di attività sportiva e da altri fattori come l’alimentazione.

Stretching polpacci: anatomia

I muscoli del polpaccio sono 2, il gastrocnemio e il soleo.

  • Gastrocnemio: questo è il muscolo più evidente e visibile del polpaccio. È suddiviso in due parti, una mediale (interna) e una laterale (esterna). Entrambe le parti del gastrocnemio si uniscono per formare il tendine di Achille, che si collega al tallone. Il gastrocnemio è responsabile dell’estensione plantare del piede (sollevamento del tallone) e partecipa anche nella flessione del ginocchio.
  • Soleo: è situato sotto il gastrocnemio ed è un muscolo più profondo. Anch’esso partecipa all’estensione del piede, ma è particolarmente attivo durante i movimenti che coinvolgono il ginocchio piegato, come quando sei seduto o in posizione accovacciata.
Anatomia del polpaccio

Stretching polpacci: perché è importante praticarlo?

In generale, la pratica dello stretching prima e dopo l’allenamento è importante perché prepara il corpo allo sforzo, riduce il rischio di infortuni e favorisce il recupero.

Lo stretching dei polpacci è fondamentale per prevenire traumi e migliorare la salute muscolare in diversi modi. Ecco alcune ragioni principali:

  • Aumento della flessibilità muscolare: il polpaccio è coinvolto in molte attività quotidiane e sportive che richiedono movimenti della caviglia. Mantenere i muscoli dei polpacci flessibili con lo stretching è importante per prevenire infortuni come contratture e strappi durante lo sport.
  • Prevenzione degli strappi muscolari: lo stretching regolare migliora l’elasticità muscolare e riduce il rischio di danni causati da eccessivo stress o sforzo muscolare.
  • Miglioramento della circolazione: lo stretching per i polpacci polpacci migliora anche la circolazione sanguina. Una buona circolazione è essenziale per la salute muscolare e per prevenire la rigidità.
  • Migliore rendimento: fondamentale nelle attività dove corri e salti, come tennis, calcio per migliorare le tue performance. Più i muscoli dei polpacci sono elastici e più puoi raggiungere una maggiore agilità e prestazioni ottimali.  

L’uso del foam roller in combinazione con lo stretching può essere un approccio efficace per migliorare la flessibilità muscolare, ridurre la tensione e favorire il recupero nella zona dei polpacci.

Stretching polpacci: i migliori esercizi

I polpacci sono muscoli ed è molto importante sciogliere la tensione prima e dopo l’allenamento. Lo stretching per polpacci al muro è uno degli esercizi più praticati nel dopo corsa ma anche negli sport di resistenza.

I migliori esercizi sono quelli isometrici perché allungano le fibre muscolari come nello Yoga e nel Pilates. A differenza dello stretching dinamico, in cui il muscolo viene allungato attraverso un movimento controllato, nello stretching isometrico, si mantiene la posizione e il muscolo viene allungato senza che avvenga alcun cambiamento nella sua lunghezza.

1 – Stretching polpacci al muro

stretching polpacci al muro

Partenza in piedi di fronte al muro, appoggia le mani alla parete, porta una gamba dietro distesa mantenendo sempre il tallone sul pavimento.

Piega l’altra gamba e spingi con tutte e due le mani in direzione del muro: avvertirai subito la sensazione di “stiramento” del polpaccio della gamba distesa dietro.

Mantieni la posizione per circa 30 secondi e cambia gamba. Ripeti l’esercizio per 3 volte.

Variante: sempre al muro, nella stessa posizione dell’esercizio precedente: piega la gamba che è dietro cercando sempre di mantenere il tallone a terra, sentirai allungare più verso il tendine d’Achille. Mantieni la posizione per almeno 30 secondi e cambia gamba. Ripeti l’esercizio per 3 volte.

2 – Stretching polpacci con elastico fitness

stretching polpacci con elastico fitness

Sdraiati supino sul tappetino Yoga con gambe e braccia tese. Alza contemporaneamente i piedi e le braccia. Infila l’elastico fitness sotto la pianta dei piedi con i piedi a martello. Mantieni la posizione per circa 5 secondi. Ripeti 3 volte.

Varianti:

  1. Seduto a gambe tese e schiena dritta, posiziona l’elastico sotto la punta del piede destro a martello e tienilo con ambedue le mani. Piega le braccia e, mantenendo la schiena dritta e le gambe tese, tira la punta del piede destro verso di te tendendo l’elastico. Ripeti l’esercizio con il piede sinistro.
  2. Disteso a terra, solleva una gamba a 90 gradi, metti il piede a martello, posiziona l’elastico sotto la punta e, tenendolo con entrambe le mani, tira il piede verso di te. Ripeti l’esercizio dall’altra parte.

3 – Cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana)

stretching polpacci:  esercizi yoga per polpacci induriti

Mettiti a quattro zampe con le ginocchia alla larghezza del bacino, la testa nel prolungamento della colonna vertebrale, lo sguardo a terra per non contrarre le cervicali.

Tieni la posizione ed inspira profondamente, espirando porta i glutei verso i talloni mantenendo le mani a terra e stendendo le braccia. Spingi sui palmi delle mani e porta il bacino verso l’alto mantenendo le gambe piegate e appoggiati sulla punta dei piedi. 

Inspirando, distendi le gambe, appoggia i talloni a terra e spingi il bacino in alto, allungando la schiena. Distribuisci in modo uniforme il peso del corpo sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi. 

Mantieni la posizione per almeno 10 secondi ed esegui dei respiri profondi lavorando anche sull’allungamento della schiena, delle braccia e della parte posteriore delle gambe. 

4 – La pinza (Pascimottanâsana)

stretching polpacci: posizione della pinza

Siediti sul tappetino con le gambe unite e distese in avanti. Tieni la schiena dritta in modo da sentire bene l’appoggio sui glutei. Inspira. Porta le braccia in alto ed espira. Mantieni l’allungamento per qualche secondo e inspira. 

Espirando porta il busto in avanti e afferra con entrambe le mani i piedi a martello. Porta la schiena più che puoi verso le gambe, mantenendo la colonna dritta. Mantieni la posizione per 10 secondi. Poi sciogli la posizione. 

5 – Stretching polpacci – La posizione del delfino

stretching dei polpacci: la posizione del delfino

Somiglia alla posizione della V rovesciata. Partenza a quattro zampe, appoggia i gomiti  a terra con i palmi delle mani rivolti verso il tappetino. Inspira ed espirando alza il bacino, gambe tese, e appoggia la punta dei piedi a terra per creare un triangolo. 

Mantieni la posizione del delfino per 10 secondi.

6 – La posizione della testa verso il ginocchio (Janu Sirsasana)

stretching dei polpacci: i migliori esercizi

Siediti sul tappetino con le gambe distese in avanti e la schiena ben dritta. Tieni le braccia distese lungo il corpo con i palmi delle  mani rivolti verso il basso. 

Piega la gamba sinistra portando il piede all’altezza del ginocchio destro o se riesci dell’inguine. Inspira e distendi le braccia in alto. Espira e inspira di nuovo cercando di allungarti verso l’alto. 

Espirando piegati in avanti. Fai partire il movimento dalla parte bassa della schiena e dai fianchi, mantenendo la colonna dritta. Afferra con ambedue le mani il piede a martello cercando di mantenere la gamba tesa. 

Mantieni la posizione per 10 secondi. Cambia gamba.

7 – Semi capovolta (Viparita Karani)

stretching polpacci:  come fare la semi capovolta

Espirando, porta le gambe verso il soffitto sostenendo la schiena con le mani. Mantieni le gambe distese e rilassate: le caviglie devono essere all’altezza degli occhi. 

Appoggia la schiena sulle mani. Mantieni la posizione con respirazioni lente e profonde. Mantieni le punte a martello cercando di portare le punte verso terra. La posizione va mantenuta per almeno 10 secondi.

Per sciogliere la posizione, porta i piedi oltre il capo, gambe distese, braccia sul tappetino, e lentamente riappoggia la schiena, vertebra dopo vertebra, e infine le gambe.

Fonti
  1. Esercizi per la riabilitazione post traumatica.

 

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