Sommario
La sarcopenia è una perdita della massa muscolare e della sua funzionalità che rende la persona più fragile. Si deve principalmente all’invecchiamento, ma che può colpire anche le persone giovani, se affette da alcune malattie.
È un disturbo da non sottovalutare, poiché può comportare conseguenze disabilitanti e un aumento dei ricoveri ospedalieri.
Ma quali sono i sintomi della sarcopenia e con quali farmaci si può curare?
Sarcopenia: che cos’è
Dal punto di vista clinico, attualmente, non esiste una definizione univoca di sarcopenia. Pertanto, la descrizione medica più comune la definisce come una perdita di coordinazione e di massa muscolare correlate all’invecchiamento.
Il significato della sarcopenia, infatti, deriva da σάρξ (“sarc”, carne) e ἐρημία (“epemia”, mancanza), a indicare proprio la “mancanza di carne”, cioè di muscolo.
In particolare, si manifesta sopra i 75 anni d’età e in questo caso si parla di sarcopenia senile, ma può essere riscontrata anche in persone giovani se affette da alcune malattie. Statisticamente, nell’anziano coinvolge un anziano su cinque sotto i 70 anni e uno su tre oltre gli 80.
Sedentarietà, diminuzione della mobilità, andatura lenta, scarsa resistenza fisica sono le caratteristiche tipiche di questa condizione che in tempi brevi può causare scarso equilibrio e difficoltà a svolgere normali attività quotidiane come salire le scale.
Mentre, a lungo termine può portare a disabilità e mancanza di indipendenza, oltre ad aumentare il rischio di cadute, fratture o lesioni. Insieme alla perdita di massa muscolare, si evidenzia un aumento del tessuto adiposo e quindi del rischio d‘ipertensione, obesità o diabete.
Quando si verifica solo per l’età, senza un’altra causa specifica si dice sarcopenia primaria. Se, al contrario, si verifica insieme ad altri fattori diversi o in aggiunta all’invecchiamento, si tratta di sarcopenia secondaria.
Secondo la classificazione europea, ci sono 3 fasi della malattia determinate in base a 3 parametri: massa muscolare, forza muscolare e prestazioni fisiche.
- Il primo stadio è caratterizzato da una diminuzione isolata della massa muscolare.
- Il secondo stadio comporta una diminuzione della massa muscolare e della forza muscolare o delle prestazioni fisiche.
- Terzo stadio o sarcopenia grave. Questo perché tutti e tre i parametri sono interessati.
Quali sono i sintomi della sarcopenia?
A causa della diminuzione della massa muscolare, che porta a progressiva debolezza muscolare, si diventa meno resistenti alla fatica e più stanchi.
I primi segni di questo declino sono molto discreti e il più delle volte passano inosservati. Si parla di pre-sarcopenia e si manifesta con:
- Più difficoltà a salire le scale.
- Quadricipiti più sensibili.
- Equilibrio a volte un po’ alterato.
- Diminuzione dei riflessi.
Se non si presta attenzione a questi dettagli, la perdita muscolare avanza e può aggravarsi, portando ad una perdita delle capacità motorie.
In una fase più avanzata, la sarcopenia causa di solito:
- Stanchezza cronica.
- Perdita di appetito.
- Cadute/Fratture.
- Ospedalizzazione.
Quando la debolezza muscolare colpisce i muscoli intercostali, il diaframma e i muscoli della parete intestinale, possono manifestare sintomi quali disturbi digestivi e problemi respiratori.
Le zone del corpo maggiormente colpite da sarcopenia sono di solito il braccio e il polpaccio.
Cause della sarcopenia
Man mano che si invecchia, il corpo subisce diverse trasformazioni: ad esempio, dopo i 30 anni, la massa muscolare inizia a diminuire di circa lo 0,1-0,5% annuo, accelerando la riduzione oltre i 65 anni.
La sarcopenia, se non scaturisce da malattie preesistenti, è una malattia legata all’età e causata da diversi fattori:
- Atrofia muscolare, cioè la diminuzione del volume muscolare.
- Riduzione nella produzione di proteine essenziali alla massa muscolare.
- Cambiamenti ormonali, in particolare degli ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni) e dell’ormone della crescita. Ad esempio, nelle donne in menopausa, il calo di estrogeni comporta un incremento del grasso addominale e una perdita di massa muscolare magra.
- Processi infiammatori cronici tipici dell’avanzare dell’età, che contribuiscono al deterioramento muscolare.
- Uno stile di vita non ottimale, che può portare a una nutrizione inadeguata o a una scarsa attività fisica negli anziani.
- Malnutrizione. Con l’avanzare dell’età, le persone possono manifestare scarso appetito e diminuzione di assunzione di micro e macronutrienti. Questa condizione, chiamata anoressia da invecchiamento, può portare l’anziano ad uno stato di malnutrizione e come conseguenza proprio alla sarcopenia e alla fragilità ossea.
Tra i principali fattori di rischio della sarcopenia, invece, ci sono:
- Sedentarietà: l’immobilità fisica di anche solo poche settimane può ridurre notevolmente la massa muscolare e la sua forza.
- Dieta inadeguata: l’assunzione di un’alimentazione povera di proteine e calorie causa non solo la perdita di peso ma anche la riduzione dei muscoli.
- Malattie croniche: la sarcopenia si presenta, per esempio, in persone con malattia epatica o renale cronica, nel 20% delle persone con insufficienza cardiaca cronica, sotto trattamenti antitumorali e nei diabetici.
Quali sono i soggetti a rischio di sarcopenia?
E’ una condizione molto comune e colpisce il 10% degli adulti sopra ai 50 anni, soprattutto se poco allenati o sedentari.
Dal punto di vista epidemiologico, il totale della perdita di massa magra cambia da uomo a donna, laddove un uomo ha un calo del 18%, una donna ce l’ha del 27%.
Per avere un’idea più realistica, basti pensare che il 40% delle donne tra i 55-64 anni, il 45% tra i 65-74 anni e il 65% tra i 75-84 anni non è più in grado di sollevare un peso di 4.5 kg. In entrambi i casi il calo inizia intorno ai 45 anni per diventare più rapido intorno ai 75 anni.
Molti studi hanno dimostrato che è spesso accompagnata dall’aumento della massa grassa e del tessuto connettivo, quindi anche da obesità. Non è raro infatti il fenomeno dell’obesità sarcopenica.
Nell persone anziane che svolgono costante attività fisica, la perdita muscolare è più contenuta, anche se è impossibile arrestare il declino delle prestazioni. Tra i 20 e gli 80 anni, ad esempio, le prestazioni diminuiscono del 40% nei corridori di resistenza e del 60% nei sollevatori di pesi.
Come si può curare la sarcopenia?
Al momento, non c’è una terapia ufficialmente riconosciuta per curare la sarcopenia. Tuttavia da tempo sono in atto ricerche farmacologiche per esplorare se gli ormoni possano aiutare a preservare la massa muscolare e la forza, nonostante il processo di invecchiamento.
Nondimeno, ci sono strategie anche naturali efficaci per mitigare la sarcopenia. Questi approcci includono l’esercizio fisico regolare e una dieta adeguata alle necessità del tessuto muscolare.
Oltre alla terapia ormonale sostitutiva, anche le diete ricche di proteine e altri nutrienti forniscono forza e diminuiscono il rischio di progressione della malattia. L’apporto proteico adeguato per l’anziano sarebbe di circa 1-1,3 g/kg di peso corporeo. Per fare un esempio, un anziano di 70 kg dovrebbe assumere circa 90 g di proteine al giorno.
Quindi, cosa mangiare per la sarcopenia? Alimenti che apportano proteine dall’alto valore biologico come quelle del pesce, crostacei, pollame, tagli magri di manzo e bovino, carne di vitello e uova. Senza dimenticare dalle 3 alle 5 porzione di frutta e verdura.
Fondamentali sono poi l’allenamento e l’esercizio fisico per contrastare la sarcopenia, migliorando la forza, la resistenza e l’equilibrio. È necessario seguire una routine di allenamento di diverse settimane e i migliori esercizi sono quelli di resistenza come gli allenamenti con i pesi e gli elastici. Tuttavia anche la camminata o il ciclismo danno un significativo contributo.
Non mancano, infine, integratori come:
- Vitamina D per limitare i danni ai tessuti ossei e ai muscoli.
- Collagene per proteggere le articolazioni e aumentare la massa muscolare.
- Creatina e l’omega-3 per mantenere la massa muscolare
- Le proteine del siero del latte.
A questo bisognerebbe aggiungere un’importante limitazione del consumo di alcol e di sigarette. Infatti, bassi livelli di vitamina D insieme al fumo e all’alcol sono collegati alla sarcopenia e al suo sviluppo.
Diagnosi della sarcopenia
La raccolta dell’anamnesi e l’esame obiettivo sono fondamentali per arrivare a una diagnosi, che però va confermata attraverso specifici esami strumentali.
Tra questi c’è l’assorbimetria a raggi X a doppia energia, nota come Dexa, spesso affiancata da un test sulla velocità di camminata, per valutare il livello di sarcopenia e monitorarne l’evoluzione nel tempo.
La Dexa, un tipo di indagine radiografica, consente di misurare la densità ossea e la mineralizzazione, oltre a fornire dati precisi sulla composizione corporea, quantificando la massa magra e la massa grassa in varie zone del corpo.
I criteri diagnostici per la sarcopenia sono:
- Massa muscolare di almeno due deviazioni standard al di sotto del valore medio per la massa muscolare nella popolazione giovane adulta.
- Velocità di camminata inferiore a 0,8 metri al secondo.
- Forza di presa della mano inferiore a 30 kg negli uomini e a 20 kg nelle donne.
Esistono quindi criteri e strumenti precisi per definire la sarcopenia nella pratica clinica. Tuttavia il sospetto di sarcopenia dovrebbe insorgere tutte le volte che una persona riferisce sintomi tipici della malattia del muscolo. Ne sono un esempio le cadute, il senso di debolezza, fatica a camminare, difficoltà ad alzarsi da una sedia oppure atrofia muscolare.
Come prevenire la sarcopenia
L’avanzamento della sarcopenia si può contrastate agendo sui 2 principali stimoli dell’anabolismo proteico: l’attività fisica e il consumo di proteine.
Per quanto riguarda l’attività fisica, qualsiasi va bene ma senza dubbio gli esercizi per mantenersi in salute e di resistenza, come manubri ed elastici, se praticati in modo moderato e con costanza, migliorano di molto la forza muscolare e le capacità fisiche.
L’ideale sarebbe eseguire almeno 2-3 sessioni settimanali da 30 minuti
Dal punto vista alimentare, per proteggere i muscoli bisogna mangiare tante proteine. Quante? Sicuramente gli anziani più dei giovani. Siamo intorno a 1,2-1,5 g/kg al giorno. Anche perché in età avanzata si verifica una specie di “resistenza” all’effetto del pasto e quindi la quantità di proteine necessarie per innescare la sintesi proteica deve essere più alta.
Ma non tutte le proteine sono uguali ed è consigliato assumerne di alta qualità biologica, come quelle del latte che sono a rapido assorbimento e sono ricche di leucina, un amminoacido che stimola la sintesi proteica.
Conclusioni
La sarcopenia è un disturbo legato all’invecchiamento che comporta una progressiva riduzione della massa muscolare e della forza.
Questo fenomeno naturale inizia generalmente dopo i 30 anni, accelerando dopo i 65. I sintomi includono una diminuzione della capacità di svolgere attività quotidiane, affaticamento, perdita di stabilità e un aumentato rischio di cadute e fratture.
Si tratta quindi di una condizione che può influenzare negativamente la qualità di vita, rendendo più complesse le semplici azioni quotidiane.
Identificarne precocemente i segni è fondamentale per adottare misure preventive, come l’esercizio fisico mirato e una dieta adeguata, per mitigarne l’impatto.
Fonti
- Nutritionalacademy.
- SIMG.
- Quando il muscolo influenza direttamente il succesfull aging – dr. Damiano Galimberti.