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Home » Salute » Patologie » Sarcopenia: che cos’è, cause, sintomi, cure e come prevenirla

Sarcopenia: che cos’è, cause, sintomi, cure e come prevenirla

Paola Botte by Paola Botte
19 Settembre 2022
in Patologie
sarcopenia: cos'è, sintomi,cause, soggetti a rischio, diagnosi e prevenzione
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Sommario

  • Sarcopenia: che cos’è
  • Cause della sarcopenia
  • Sarcopenia: fattori di rischio
  • Sintomi della sarcopenia
  • Quali sono i soggetti a rischio di sarcopenia?
  • Diagnosi della sarcopenia
  • Sarcopenia: cure e trattamenti
  • Come prevenire la sarcopenia

La sarcopenia è una condizione grave che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona in quanto riduce la sua capacità di svolgere semplici compiti della vita quotidiana come salire le scale o alzarsi da una sedia.

A partire dai 30 anni, tutti iniziamo a perdere massa muscolare e forza. Tuttavia, alcuni di noi le perdono più rapidamente a causa di una grave condizione chiamata sarcopenia, che diventa più comune con l’avanzare dell’età.

Può portare ad altri problemi di salute/complicazioni come l‘aumento del rischio di cadute e fratture, l’ospedalizzazione a seguito di infortunio, complicanze post-operatorie e un aumento del rischio di morte.

Sebbene sia inevitabile, la sarcopenia può essere limitata negli effetti. Ecco cosa fare per tenere sotto controllo i sintomi e ritardare la perdita quasi totale della massa muscolare.

Sarcopenia: che cos’è

Dal punto di vista clinico, attualmente, non esiste una definizione univoca di sarcopenia. Pertanto, utilizziamo la descrizione medica più comune che la definisce come una perdita di coordinazione e di massa muscolare correlate all’invecchiamento. Il termine “sarcopenia”, infatti, deriva da σάρξ (“sarc”, carne) e ἐρημία (“epemia”, mancanza), a indicare proprio la “mancanza di carne”, cioè di muscolo.

In particolare, si manifesta sopra i 75 anni d’età e in questo caso si parla di sarcopenia senile, ma può essere determinata anche in soggetti giovani, sarcopenia giovanile, se affetti da alcune patologie. Statisticamente, nell’anziano coinvolge un anziano su cinque sotto i 70 anni e uno su tre oltre gli 80.

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Sedentarietà, diminuzione della mobilità, andatura lenta, scarsa resistenza fisica sono le caratteristiche tipiche di questa condizione che in tempi brevi può causare scarso equilibrio e difficoltà a svolgere normali attività quotidiane come salire le scale.

Mentre, a lungo termine può portare a disabilità e mancanza di indipendenza, oltre ad aumentare il rischio di cadute, fratture o lesioni. Insieme alla perdita di massa muscolare, si evidenzia un aumento del tessuto adiposo e quindi del rischio d‘ipertensione, obesità o diabete.


Quando la condizione si verifica solo per l’età, senza un’altra causa specifica si dice sarcopenia primaria. Se al contrario si verifica insieme ad altri fattori diversi o in aggiunta all’invecchiamento, si tratta di sarcopenia secondaria.

Secondo la classificazione europea, ci sono 3 fasi della malattia. Sono determinate in base a 3 parametri: massa muscolare, forza muscolare e prestazioni fisiche.

  • Il primo stadio di sarcopenia o pre-sarcopenia è caratterizzato da una diminuzione isolata della massa muscolare.
  • Il secondo stadio comporta una diminuzione della massa muscolare e della forza muscolare o delle prestazioni fisiche. Aumenta anche il rischio di sviluppare gravi conseguenze (disabilità fisica, diminuzione della qualità della vita) a lungo termine.
  • Terzo stadio, si chiama sarcopenia grave. Questo perché tutti e tre i parametri sono interessati.
sarcopenia: che cos'è?

Cause della sarcopenia

La causa principale è il passare del tempo e l’invecchiamento, poiché i motoneuroni nel corpo muoiono gradualmente e non comunicano più col cervello.

I motoneuroni che muoiono causano il deterioramento delle fibre muscolari, in un processo chiamato atrofia. E’ di solito il risultato di questa ristrutturazione dell’unità motoria, insieme alla carenza di proteine e ai cambiamenti nei livelli ormonali.

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Le cause di origine patologica sono molteplici. Può manifestarsi in soggetti sedentari a seguito di un lungo periodo di inattività fisica oppure può accentuarsi con l‘incorrere della terza età, come già anticipato. E’ spesso causata dalla malnutrizione per difetto, causata da perdita di appetito e/o da cachessia.

Di seguito, vediamo nel dettaglio alcune delle principali cause.

Invecchiamento

La morte dei motoneuroni è un processo progressivo e irreversibile correlato all’età. Tra questi neuroni ci sono quelli motori della corteccia, del midollo spinale, dei nervi periferici e della giunzione neuromuscolare.

In particolare, la riduzione dei neuroni determina lo sviluppo di un processo neurodegenerativo cronico con cambiamenti del muscolo sia in termini strutturali che funzionali.

Cambiamenti ormonali

Anche il cambiamento degli equilibri ormonali tipico dell’età favorisce la progressiva perdita di muscoli.

La riduzione dei livelli di ormoni anabolici come il testosterone a favore di quelli catabolici come il cortisolo, determina un’infiammazione che causa la perdita di massa muscolare e la deposizione di tessuto adiposo.

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Infiammazione

L’età senile causa la produzione da parte del tessuto adiposo bianco di sostanze infiammatorie chiamate citochine che portano l’organismo di un anziano ad uno stato infiammatorio cronico.

Questo comporta un problema sia ai vari sistemi (vascolare, linfatico, ormonale e osseo) sia alla sintesi proteica che viene inibita favorendo proprio la comparsa di sarcopenia.

Malnutrizione

La sarcopenia è direttamente correlata alla malnutrizione. Con l’avanzare dell’età, le persone possono manifestare scarso appetito e diminuzione di assunzione di certi nutrienti.

Questa condizione, chiamata anoressia da invecchiamento, può portare l’anziano ad uno stato di malnutrizione e come conseguenza proprio alla sarcopenia e alla fragilità ossea.

Iniziare immediatamente un percorso di recupero alimentare e una dieta equilibrata diventa di fondamentale importanza per contrastare l’evoluzione della malattia.

sarcopenia: fattori di rischio

Sarcopenia: fattori di rischio

La massa muscolare può perdere la sua potenza per diversi motivi. I principali fattori di rischio della sarcopenia sono:

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  • Sedentarietà: l’immobilità fisica di anche solo poche settimane può ridurre notevolmente la massa muscolare e la sua forza.
  • Dieta inadeguata: l’assunzione di un’alimentazione povera di proteine e calorie causa non solo la perdita di peso ma anche la riduzione dei muscoli.
  • Malattie croniche: la sarcopenia si presenta, per esempio, in persone con malattia epatica o renale cronica, nel 20% delle persone con insufficienza cardiaca cronica, in malati di cancro o sotto trattamenti antitumorali, in pazienti diabetici.
quali sono i sintomi della sarcopenia

Sintomi della sarcopenia

E’ caratterizzata da una diminuzione della massa muscolare che porta a progressiva debolezza muscolare. Man mano che progredisce, si diventa meno resistenti alla fatica e più stanchi.

I primi segni di questo declino sono molto discreti e il più delle volte passano completamente inosservati. Su base giornaliera, la pre-sarcopenia si traduce in:

  • Più difficoltà a salire le scale.
  • Quadricipiti più sensibili.
  • Equilibrio a volte un po’ alterato.
  • Diminuzione dei riflessi.

Se non si presta attenzione a questi dettagli, lo spreco muscolare continua e la sarcopenia può aggravarsi portando ad una perdita delle capacità motorie.

In una fase più avanzata, la sarcopenia causa di solito:

  • Stanchezza cronica.
  • Perdita di appetito.
  • Cadute.
  • Fratture.
  • Ospedalizzazione.

Soprattutto per questi motivi rappresenta un fattore di fragilità per gli anziani.

Quando la debolezza muscolare colpisce i muscoli intercostali, il diaframma e i muscoli della parete intestinale, possono manifestarsi sintomi quali:

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  • Disturbi digestivi.
  • Problemi respiratori.

Le sedi corporee maggiormente colpite da sarcopenia sono di solito il braccio e il polpaccio.

sarcopenia e massa muscolare

Quali sono i soggetti a rischio di sarcopenia?

E’ una condizione molto comune in quanto colpisce il 10% degli adulti sopra ai 50 anni, soprattutto se sono soggetti poco allenati o addirittura sedentari.

Dal punto di vista epidemiologico, il totale della perdita di massa magra cambia da uomo a donna. Laddove un uomo ha un calo del 18%, una donna ce l’ha del 27%. 

Per avere un’idea più realistica, basti pensare che il 40% delle donne tra i 55-64 anni, il 45% tra i 65-74 anni e il 65% tra i 75-84 anni non è più in grado di sollevare un peso di 4.5 kg. In entrambi i casi il calo inizia intorno ai 45 anni per diventare più rapido intorno ai 75 anni.

Molti studi hanno dimostrato che è spesso accompagnata dall’aumento della massa grassa e del tessuto connettivo. Questa condizione chiamata steatosi è molto preoccupante nelle persone anziane, in quanto la sarcopenia è spesso accompagnata da obesità. Non è raro infatti il fenomeno dell’obesità sarcopenica.

In persone anziane che svolgono costante attività fisica, la perdita muscolare sembra sia più leggera, anche se in ogni caso è impossibile fermare il declino delle prestazioni. Tra i 20 e gli 80 anni, per esempio, le prestazioni diminuiscono del 40% nei corridori di resistenza e del 60% nei sollevatori di pesi.

Diagnosi della sarcopenia

Esistono criteri e strumenti precisi per definire la sarcopenia nella pratica clinica, ma prima di analizzarli specifichiamo che il sospetto di sarcopenia dovrebbe insorgere tutte le volte che un paziente riferisce sintomi tipici della malattia del muscolo. Ne sono un esempio le cadute, il senso di debolezza, fatica a camminare, difficoltà ad alzarsi da una sedia oppure atrofia muscolare.

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Il percorso diagnostico per confermare il sospetto del medico deve poi seguire alcuni step racchiusi nell’acronimo F-A-C-S (Find-Assess-Confirm-Severity).

Find Case

Si tratta del primo passaggio in cui il medico somministra il questionario Sarc-F utile a individuare i pazienti a rischio e introdurre il trattamento specifico.

Assess

E’ la seconda fase, quella in cui viene misurata la forza attraverso l’uso di due test. Il primo è l’Hand Grip che misura la forza isometrica massima esercitata dai muscoli dell’avambraccio grazie all’utilizzo di un dinamometro calibrato palmare.

Il secondo, il “Chair test” serve a valutare la forza dei muscoli quadricipiti e misura quanto tempo ci mette un paziente per alzarsi e risedersi da una sedia 5 volte di seguito tenendo le mani incrociate. Tra un atto completo e l’altro si fa un intervallo di 30 secondi.

Confirm

Nella terza fase si potrebbero usare esami diagnostici come l’MRI e la TC ma vengono sostituiti dalla Dexa in quanto meno costosa. La Dexa, ossia Densometria Assiale a Raggi X, è in grado di determinare i livelli di massa muscolare scheletrica e appendicolare regolandoli in base a peso, altezza o BMI.

Il vantaggio di questo metodo è che offre un risultato quasi immediato. Il deficit è che i risultati potrebbero essere falsati dall’idratazione del paziente, oltre al fatto che lo strumento non è portatile.

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Per questo motivo, spesso viene preferita la bioimpedenziometria (BIA) che è uno strumento economico e portatile e fornisce risultati standardizzati sulla popolazione anziana europea.

Severit

 Il quarto step misura la performance fisica sia dal punto di vista funzionale che muscolare. I test sono:

  • Gait Speed o test della marcia in cui si cronometra il tempo che il paziente impiega a percorrere 4 m a passo normale.
  • SPPB che racchiude il test della marcia, la valutazione dell’equilibrio e il test della sedia.
  • Il test del cammino su 400 m che valuta la capacità e la resistenza al cammino. La persona deve percorrere 20 m per 20 volte ad un passo il più veloce possibile con al massimo due pause.
  • TUG test che valuta la funzionalità fisica ed è predittivo della mortalità. Durante il test il paziente deve alzarsi da una sedia, salire le scale, camminare per 3 m, girarsi, tornare indietro e risedersi.
sarcopenia: cure e trattamenti

Sarcopenia: cure e trattamenti

Non esiste un trattamento specifico per la sarcopenia, ma alcuni metodi sono usati per ritardarne la comparsa.

Terapia ormonale sostitutiva

L’uso degli ormoni aiuta ad aumentare la massa magra. I possibili trattamenti sono con: testosterone, che aiuta ad aumentare anche la forza nelle gambe; ormoni della crescita, che possono aumentare la massa muscolare e la forza nelle persone con ipopituitarismo; estrogeni.

Trattamento nutrizionale

Le diete ricche di proteine e altri nutrienti forniscono forza e diminuiscono il rischio di progressione della sarcopenia.

L’apporto proteico adeguato per l’anziano sarebbe di circa 1-1,3 g/kg di peso corporeo. Per fare un esempio, un anziano di 70 kg dovrebbe assumere circa 90 g di proteine al giorno.

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Esercizio fisico

L’allenamento e l’esercizio fisico sono fondamentali per contrastare la sarcopenia, migliorando la forza, la resistenza e l’equilibrio.

È necessario che il paziente esegua una routine di allenamento di diverse settimane, che è molto efficace nell’aumentare la massa muscolare e l’indipendenza.

I migliori esercizi contro la sarcopenia sono quelli di resistenza come gli allenamenti con i pesi e gli elastici. Tuttavia anche la camminata o il ciclismo danno un significativo contributo.

Integratori

I pazienti possono assumere anche integratori come:

  • Vitamina D per limitare i danni ai tessuti ossei e ai muscoli.
  • Collagene per proteggere le articolazioni e aumentare la massa muscolare.
  • Creatina e l’omega-3 per mantenere la massa muscolare
  • Le proteine del siero del latte.

A questo bisognerebbe aggiungere un’importante limitazione del consumo di alcol e di sigarette. Infatti, bassi livelli di vitamina D insieme al fumo e all’alcol sono collegati alla sarcopenia e al suo sviluppo.

Come prevenire la sarcopenia

L’avanzare dell’età è accompagnato da alterazioni nel metabolismo delle proteine corporee, che possono essere contrastate agendo sui 2 principali stimoli dell’anabolismo proteico: l’attività fisica e il consumo di proteine.

Per quanto riguarda l’attività fisica, qualsiasi è benefica ma senza dubbio gli esercizi di resistenza, come manubri ed elastici, se praticati in modo moderato e con costanza migliorano di molto la forza muscolare e le capacità fisiche.

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L’ideale sarebbe eseguire almeno 2-3 sessioni settimanali da 30 minuti

Dal punto vista alimentare, per proteggere i muscoli dagli effetti più gravi della sarcopenia, bisogna mangiare tante proteine. Quante? Sicuramente gli anziani più dei giovani.

Siamo intorno a 1,2-1,5 g/kg al giorno. Questo succede perché con l’età avanzata c’è una resistenza anabolica all’effetto del pasto e quindi la quantità di proteine necessarie per innescare la sintesi proteica deve essere più alta.

Quando parliamo di proteine, dobbiamo specificare quali. Non tutte sono uguali ed è consigliato assumerne di qualità come per esempio quelle del latte che sono a rapido assorbimento e sono ricche di leucina, un amminoacido che stimola la sintesi proteica.

Fonti
  1. Nutritionalacademy.
  2. SIMG.
  3. Quando il muscolo influenza direttamente il succesfull aging – dr. Damiano Galimberti.
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Paola Botte

Paola Botte

Giornalista, videomaker, OSS e istruttrice di Krav Maga. Credo nel lavoro di squadra, nella forza del web, nella determinazione e professionalità.

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