Sommario
Quando si parla di cibi brucia grassi esistono una montagna di veritĂ o false credenze tra le quali è difficile districarsi. Purtroppo, sebbene so che questa notizia farĂ piacere a pochi, immaginare l’esistenza di un alimento che aiuti a sciogliere il grasso addominale è pura follia. Bruciare grassi è un processo indubbiamente piĂ¹ articolato.
Al contrario, esistono molte sane abitudini nonchĂ© abbinamenti di alimenti, che possono giocare un ruolo chiave nel mantenere il metabolismo costantemente attivo. Il lato negativo di ciĂ² è che rispettare queste pratiche puĂ² richiedere tempo e sicuramente necessita di un impegno costante. In primis mangiando sano ma senza dimenticare il ruolo chiave dello stile di vita e della pratica regolare dello sport.
Quindi, come alimenti brucia grassi, spazio a frutta, verdura, cibi integrali, alimenti proteici magri e grassi insaturi. Senza mai dimenticare il ruolo chiave dell’acqua!
Cibi brucia grassi: caratteristiche
Nell’ipotetica ricerca di cibi brucia grassi, questi dovrebbero possedere alcune caratteristiche imprescindibili.
- Alta capacitĂ saziante.
- Alto contenuto proteico.
- Medio contenuto glucidico (in particolare rappresentato da fibre solubili ed insolubili).
- Basso contenuto lipidico, prevalentemente derivante da grassi mono e polinsaturi.
- Alto contenuto di acqua ma assenza di alcol.
- Bassa densitĂ calorica.
Tanti fattori per bruciare grassi in modo sano. Tuttavia, non esistono singoli alimenti in grado di fornire tutte queste risposte. Dunque, sarĂ solamente la giusta combinazione di alimenti a poter rispondere al meglio al nostro desiderio di ridurre i depositi adiposi.
CapacitĂ saziante
Con tale termine, ci si riferisce alla quantità di cibo che è necessario ingerire per poter arrivare ad una fattiva inibizione dello stimolo dell’appetito.
Quest’ultimo concetto dipende dal grasso addominale e dalla risposta insulinemica. Nel primo caso, il concetto di grasso viscerale risponde alla cascata ormonale avviata dall’estensione delle pareti dello stomaco dopo l’arrivo del cibo.
Dunque, la scelta di alimenti in grado di occupare prima (e in minor quantitĂ ) tale volume puĂ² consentire di avvertire piĂ¹ velocemente il senso di appagamento da sazietĂ .
Parallelamente a ciĂ², non bisogna mai dimenticare che tutto ciĂ² che ingeriamo e digeriamo è in grado di scatenare il rilascio di insulina dal pancreas.
Il conseguente innalzamento dei valori di insulina rappresenta un passaggio chiave per interrompere il senso di fame. L’insulina viene rilasciata in modo proporzionale all’aumento ematico di glucosio, aminoacidi e acidi grassi.
Dunque è solo attraverso un corretto bilanciamento di tutti e tre i macronutrienti che si puĂ² arrivare ad una concreta capacitĂ saziante del pasto.
Composizione chimica
La composizione chimica di un alimento è ciĂ² che lo rende un valido brucia grassi.
Difatti, come ci insegna correttamente anche la dieta mediterranea, ogni macronutriente ha una sua specifica capacitĂ di apportare calorie.
In tale contesto, i carboidrati sono i nutrienti a minor apporto calorico in quanto sono in grado di fornire circa 3,75 K cal/g.
Ad essi seguono a ruota le proteine (4 kcal/g) e i grassi (9 kcal/g). Dunque, stando a questi numeri, si potrebbe essere portati a pensare che i carboidrati siano il cibo brucia grassi per eccellenza.
Allora per quale motivo vengono demonizzati al punto da essere considerati il primo responsabile dell’aumento del grasso di deposito? Perché la trasformazione delle macromolecole biologiche in grassi, effettuata dal fegato, dipende da processi che vanno ben oltre il semplice apporto calorico.
Ed ecco che quindi anche alimenti molto calorici, come la frutta secca, vengono spesso inseriti in un regime dietetico. Dunque, ciĂ² che rende brucia grassi un dato alimento, non è quasi mai l’alimento di per sĂ© bensì l’abbinamento che ne viene fatto in tavola.
Impatto metabolico
Per impatto metabolico si intende la reazione dell’organismo dopo l’assunzione di un alimento. Anche questo procedimento dipende direttamente dalla quantitĂ di insulina rilasciata dal pancreas in conseguenza di un pasto.
Alcuni alimenti, se consumati in eccesso, possono favorire un rilascio superiore al necessario di questa molecola, come ad esempio:
- alcol etilico.
- Grassi.
- Carboidrati.
Ebbene, non eccedere in questi alimenti significa rispettare un pasto a basso impatto metabolico. La conseguenza immediata è una minore lipogenesi. Dunque, alimenti che non eccedano nell’apporto dei tre nutrienti citati in precedenza possono essere considerati cibi brucia grassi.
Cibi brucia grassi: quali sono e azione brucia grassi
Piuttosto che parlare di alimenti brucia grassi sarebbe importante parlare di alimenti termogenici o inibitori della fame.
Molti alimenti possiedono queste caratteristiche. Per questo motivo, nella tabella qui sopra, abbiamo fatto un po’ di chiarezza.
Di seguito, l’alimento e la molecola (o le molecole) che svolgono un’azione benefica sui depositi adiposi (definibile come brucia grassi in gergo).
- Ananas: ricco in bromelina, una molecola proteolitica che riduce l’infiammazione tipica delle zone caratterizzate da depositi adiposi.
- Arancia, kiwi e limone: la vitamina C stimola la produzione di carnitina che a sua volta favorisce la lipolisi.
- Broccoli, peperoni, rucola e spinaci: la vitamina C stimola la produzione di carnitina che a sua volta favorisce la lipolisi.
- Cacao: catechine, stimolanti metabolici.
- Caffè: caffeina, stimolante metabolico.
- Carne magra: ricca in proteine e contenente tutti e 8 gli aminoacidi essenziali, forte azione termogenica.
- Cipolla: la sua digestione comporta un consumo calorico piĂ¹ alto rispetto alle calorie fornite dall’alimento (calorie negative).
- Curcuma: la curcumina contrasta l’accumulo di adipe negli adipociti.
- Insalata (in particolare la lattuga): la sua digestione comporta un consumo calorico piĂ¹ alto rispetto alle calorie fornite dall’alimento (calorie negative).
- Mango: le catechine stimolano il metabolismo dei grassi aumentando la termogenesi.
- Mela e pera: contengono grandi quantitĂ di pectina, una fibra solubile che vanta proprietĂ contrastanti la litogenesi e favorenti la lipolisi.
- Pepe nero: la piperina è una sostanza dalla nota azione termogenica.
- Peperoncino: la capsaicina, oltre ad un’azione antidolorifica, stimola la lipolisi.
- Pesce, crostacei e molluschi: la presenza di iodio stimola la produzione di ormoni tiroidei sollecitando il metabolismo.
- Pompelmo: la sua digestione comporta un consumo calorico piĂ¹ alto rispetto alle calorie fornite dall’alimento (calorie negative).
- Sedano: la sua digestione comporta un consumo calorico piĂ¹ alto rispetto alle calorie fornite dall’alimento (calorie negative).
- Tè verde: catechine, soprattutto l’Epigallocatechina gallato, stimolante metabolico.
- Zucchine: la loro digestione comporta un consumo calorico piĂ¹ alto rispetto alle calorie fornite dall’alimento (calorie negative).
Bruciare grassi: gli alimenti termogenici e quelli che bloccano la fame
E’ impensabile immaginare l’esistenza di un alimento che possa aiutare la combustione del grasso endogeno.
Nonostante ciĂ², va sottolineato anche il fatto che il concetto di metabolismo è molto complesso e sottende un’infinitĂ di processi fisiologici e biochimici.
In questa intricata rete di reazioni chimiche intervengono tante molecole dalla diversa azione. Alcune di esse servono a fare sì che la reazione avvenga in modo piĂ¹ rapido e spesso svantaggioso dal punto di vista energetico.
Queste molecole si chiamano enzimi, e per funzionare hanno bisogno di altri ‘attori’, noti come cofattori. Ad esempio, tra i piĂ¹ noti rientra lo iodio ma accanto a lui se ne possono trovare tanti altri.
Solo fornendo al corpo tutti i tasselli di questo puzzle si puĂ² sperare di mantenere in salute il proprio metabolismo. Se dovessimo immaginare una categorizzazione dei cibi in base alla loro azione metabolica, possiamo classificarli nelle seguenti due categorie.
- Alimenti che bloccano la fame.
- Alimenti termogenici.
Il segreto per avvertire meno fame è duplice. Da un lato bisogna riempire lo stomaco. Dall’altro, è indispensabile fare in modo e maniera che la digestione si realizzi con i giusti tempi, evitando il ritorno precoce della fame.
Cibi che riempiono lo stomaco
I cibi migliori per riempire lo stomaco sono ovviamente la frutta e la verdura, per via dell’apporto in fibre e dell’acqua.
Ad essi è bene aggiungere alimenti proteici magri (carni e pesci magri oltre ai legumi). Infine, non andrebbe mai tralasciato il ruolo dei grassi buoni, ovvero i polinsaturi ed i monoinsaturi. Infatti, sono nutrienti molto calorici ma utili al metabolismo ed alle piĂ¹ disparate funzioni fisiologiche del nostro corpo.
Se consumati nelle giuste quantitĂ , potrebbero essere definiti come ‘grassi che aiutano a bruciare i grassi’!
Alimenti che ritardano il ritorno della fame
Il vero e proprio re di questa categoria di alimenti è la fibra vegetale.
La fibra è un elemento in grado di spalmare nel tempo l’assorbimento dei nutrienti. Il risultato sarà duplice. Per un verso, abbassando il picco glicemico post-prandiale, si permetterà al corpo di usare l’energia assunta con il cibo, senza necessità di fare riserva.
Dall’altro lato, impiegando piĂ¹ tempo a digerire, la necessitĂ di mangiare nuovamente verrĂ posticipata. In questo modo si mangerĂ effettivamente per necessitĂ evitando di cadere nella fame nervosa o nella fame ‘da gola’.
Alimenti termogenici: i cibi brucia grassi naturali
Il metabolismo corrisponde a quella serie di reazioni che consentono l’accrescimento dell’organismo. Tutto ciĂ² ha un effetto, ovvero quello di produrre calore e tale reazione dĂ il nome a questa categoria di alimenti.
Infatti, sono quei cibi per i quali il processo digestivo porta alla produzione di maggiore calore (e dunque maggiore dispendio energetico).
Difatti, esistono degli alimenti che per essere assimilati dall’organismo richiedono energie importanti. Questi alimenti prendono il nome di ‘termogenici’ in quanto, richiedendo piĂ¹ energia, spingono il metabolismo ad ottenerla anche dalla combustione dei grassi accumulati.
Gli stessi ortaggi che comunemente andrebbero consumati hanno queste proprietà . Ma il termogenico per eccellenza è l’alimento proteico.
Il 30% dell’energia derivante dalle proteine viene usato per la loro digestione e ‘solo’ il 70% rimane disponibile per l’organismo. Ben inferiori sono i valori per i glucidi (7%) e per i lipidi (3%).
Alimenti termogenici: classifica dei cibi brucia grassi naturali
Proviamo a vedere meglio alcuni rappresentanti di queste due categorie di alimenti.
1 – Aceto di mele
L’acido acetico di cui è ricco l’aceto di mele ha un’azione inibitoria sulla formazione di nuove cellule adipose.
In aggiunta, sembrerebbe che contribuisca ad incrementare la velocitĂ con la quale il corpo utilizza i depositi adiposi. Insomma, il prototipo degli alimenti brucia grassi.
2 – Alga Wakame
L’azione lipolitica è favorita da una molecola nota come fucoxantina. Questo carotenoide, di cui è ricca la Wakame, per la sua azione antiossidante, sembrerebbe vantare funzioni brucia grassi molto veritiere. Occhio a non esagerare nel suo consumo se si soffre di tiroide, per via della ricchezza in iodio.
3 – Ananas
E’ probabilmente di uno dei piĂ¹ noti alimenti brucia grassi. In realtĂ , si tratta di un falso mito. La molecola responsabile di questa credenza è la bromelina. Infatti, è una molecola dalle note proprietĂ antinfiammatorie.
Tra di esse rientra anche la capacità di favorire la digestione limitando l’assorbimento dei grassi alimentari e favorendo la digestione delle proteine.
4 – Frutta (in particolare frutti di bosco, mele, pere, agrumi, kiwi)
Sono alimenti molto ricchi in acqua.
In quanto tali, soprattutto se mangiati 30 minuti prima di iniziare il pasto, possono avere una forte azione inibente sulla fame.
5 – Lattuga, canasta, iceberg, scarola
Sono insalate a foglia verde coriacea. Da un lato, queste verdure risultano difficili da digerire per via della grande quantitĂ di fibre indigeribili.
Questo aspetto le rende perĂ² dei veri alleati contro i depositi adiposi. Infatti, la loro digestione richiede tempi molto lunghi e, di conseguenza, prolunga la sazietĂ post-prandiale. Inoltre, sono vere e proprie riserve di acqua alimentare.
6 – Peperoncino
La reazione termogenica dopo l’ingestione del peperoncino è facilmente associabile alla sensazione di piccante sul palato. In realtà , a favorire questo feedback metabolico è la presenza di una molecola nota come capsaicina.
Si è visto che questo composto organico contribuisce al rapido scioglimento dei grassi nonché del tessuto adiposo e della cellulite.
7 – Pompelmo
Questo frutto viene spesso prescritto nelle diete, poichĂ© blocca il senso di fame aiutando quindi a sopportare quantitĂ minori di cibo. CiĂ² è dovuto al suo bassissimo contenuto calorico ed alla sua ricchezza in acqua.
Occhio solamente a non consumarlo nel momento in cui si assume una terapia farmacologica in quanto potrebbe limitarne l’efficacia.
Scopri il nostro approfondimento sul pompelmo.
8 – Pesci, crostacei e molluschi
Questi elementi favoriscono il funzionamento degli enzimi tiroidei regolando la produzione degli ormoni prodotti da (o grazie) a questa ghiandola.
Dato che la tiroide gioca un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo si potrebbe pensare che i cibi contenenti iodio possano essere definiti brucia grassi.
In realtĂ , sarebbe probabilmente piĂ¹ corretto definirli cibi metabolismo-stimolanti.
9 – Tè verde
Possiede al suo interno delle molecole note come catechine, dalla forte azione modulatoria sul metabolismo. La piĂ¹ famosa di queste molecole è l’epigallocathechina gallato, un potente antinfiammatorio.
In poche parole, la molecola agisce limitando lo stato di infiammazione legato alle zone di accumulo di grasso. Tutto ciĂ² con effetti benefici sui depositi adiposi.
Scopri il nostro approfondimento sul tè verde.
Confronto tra giornata brucia grassi e giornata scorretta
MENĂ™ BRUCIA GRASSI | MENU ACCUMULA GRASSI |
COLAZIONE Yogurt bianco magro Fiocchi d’avena Frutti di bosco | COLAZIONE Latte intero Fette biscottate con della crema spalmabile al cioccolato e alle nocciole (con tanti zuccheri semplici) |
SPUNTINO Una mela con la buccia | SPUNTINO Crackers o gallette |
PRANZO Riso integrale con i funghi Petto di pollo al limone Lattuga (meglio se usata per aprire il pasto) Poco pane integrale Olio EVO | PRANZO Trancio di pizza Wustel di suino Carote cotte Pane in cassetta o conservato in alcol Olio EVO |
SPUNTINO Yogurt bianco magro bastoncini di crusca | SPUNTINO Yogurt magro alla frutta Cereali da colazione con zuccheri aggiunti |
CENA Filetto di cernia in padella con pomodorini ed olive nere Spinacino condito con limone Pane integrale tostato Olio EVO | CENA Cotoletta fritta (anche se cotta al forno perché prefritta) Patatine fritte o verdure ripassate in padella Grissini o crackers Olio EVO |
SPUNTINO Cioccolato fondente >70% cacao | SPUNTINO Biscotti o dolce o gelato |
Sport ed azione brucia grassi
Quando si parla di sport e di capacitĂ di stimolare il metabolismo, si tende ad utilizzare una misura di riferimento. Nello specifico, sto parlando del volume massimo di ossigeno consumato per minuto (Vo2Max).
Questo parametro descrive la massima potenza aerobica ed è equivalente alla massima quantitĂ di ossigeno che puĂ² essere utilizzata nell’unitĂ di tempo da un individuo, nel corso di un’attivitĂ fisica.
A tal riguardo, esiste una zona d’impegno fisico che determina l’utilizzo prevalente degli acidi grassi a scopo energetico. Mi riferisco a quella compresa tra il 65 e 75% della frequenza cardiaca massima, corrispondente al 50-60% delVo2Max.
Chiaramente si tratta di una soglia indicativa perchĂ© la frequenza delle pulsazioni puĂ² variare anche molto da persona e persona.
Scopri la top ten degli sport brucia grassi.
I cibi brucia grassi e sana alimentazione: come comportarsi
Credere all’esistenza di alimenti in grado di stimolare la lipolisi equivarrebbe a compiere una generalizzazione decisamente fuorviante. Sarebbe come immaginare di usare dell’olio per togliere delle macchie di unto da una superficie… pura utopia!
Esiste un solo modo per evitare di aumentare la propria massa grassa e, perché no, ridurre quella presente. Questo corrisponde al condurre quotidianamente un corretto stile di vita, rispettando alcune sane abitudini.
Alimentazione sana
Mangiare bene per evitare di aumentare i depositi adiposi non vuol dire ridurre l’apporto calorico. Questa equazione spesso inflazionata ha senso solamente nel caso in cui chi la applichi venga da un periodo di sregolatezze alimentari. Mi riferisco a persone che spesso consumano alimenti ad alto potere calorico e basso valore nutrizionale quali cibi spazzatura e dolci.
Ad eccezione di ciĂ², avere uno stile nutrizionale corretto significa fornire al proprio corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Infatti, mangiare poco si associa anche ad un non soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali di diversi micronutrienti.
Ne vien da sĂ© che se non forniamo la giusta benzina alla nostra macchina corpo, non possiamo aspettarci che la stessa funzioni al meglio. Immaginando un paragone automobilistico, è come se noi provassimo ad alimentare la nostra vettura con il carburante piĂ¹ performante ma senza controllare anche il livello dell’acqua nel radiatore. Il risultato sarebbe un motore che non funzionerebbe come dovuto.
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Lotta alla sedentarietĂ
Questo punto rappresenta la vera chiave per ottenere una risposta utile contro il grasso accumulato.
Difatti, lo stile di vita attivo non puĂ² prescindere dal trascorrere delle giornate non sedentarie. Se immaginiamo lo stile di vita dei nostri avi, ovvero quello che piĂ¹ si avvicina al prototipo di stile di vita dell’uomo, questo era suddiviso in due fasi.
Da un lato, vi era l’immancabile riposo, esclusivamente notturno. Dall’altro lato, le giornate erano suddivise in attività e compiti finalizzati alla ricerca del cibo, alla difesa, alla sistemazione dell’alloggio e alla cura dei rapporti interpersonali.
Purtroppo, con la modernizzazione e con l’innovazione tecnologica sempre crescente, la sedentarietà sta prendendo il sopravvento in modo dilagante. E con essa, l’obesità !
Praticare sport
La pratica di uno sport puĂ² essere considerata, con merito, un’estensione del paragrafo precedente. Difatti, avere questa sana abitudine non sporadica nell’arco della settimana, permette di far combaciare la necessitĂ di lavorare, spesso in modo sedentario dietro ad una scrivania, con l’incombenza di fare movimento.
Bere con regolaritĂ
Ebbene si, potrà sembrare strano ma l’acqua ha un ruolo chiave nel garantire un buon metabolismo.
Addirittura, recenti studi arrivano ad ipotizzare un aumento del metabolismo di circa il 25% a 30 minuti dall’assunzione di mezzo litro d’acqua a temperatura ambiente.
In piĂ¹, va sottolineato che assumere regolarmente acqua aiuta a percepire il giusto senso di sazietĂ . Infatti, sovente capita di fare confusione e di considerare la sete come uno stimolo della fame.
Evitare l’alcol
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e capace di indurre dipendenza superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali piĂ¹ conosciute. L’alcol, pur apportando circa 7 Kcal per grammo, non è classificabile come un nutriente.
Difatti, contrariamente alle proteine, ai carboidrati o ai grassi alimentari, il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni. Al contrario, risulta invece fonte di danno diretto delle cellule di molti organi tra cui i piĂ¹ vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale.
Questo tipo di danno puĂ² avere a sua volta una ricaduta diretta sull’aumento del peso e della massa grassa.
Evitare il fumo
Una ricerca dell’università Charles R. Drew di Los Angeles (Stati Uniti) ha confrontato tra loro due gruppi di persone di pari sesso ed età .
Per la precisione, ha confrontato un gruppo di fumatori e un gruppo di ex-fumatori nel periodo immediatamente successivo all’interruzione di tale vizio. CiĂ² che ne è venuto fuori è incredibile.
Infatti, in coloro che non hanno ripreso a fumare si è evidenziata una concreta riattivazione metabolica.
Mantenersi attivi mentalmente
Il funzionamento del cervello richiede un enorme dispendio energetico da parte dell’organismo. Proprio per questo motivo, quando studiamo o siamo impegnati attivamente in un lavoro puĂ² capitare di avvertire piĂ¹ fame. Non ci si deve spaventare di questa sensazione.
Al contrario, andrebbe assecondata fornendo al nostro corpo i giusti nutrienti. In questo modo, sembrerĂ strano, ma anche studiare potrĂ essere equiparato ad uno stile di vita sano per il metabolismo, dunque brucia grassi.
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