Il riso rosso fermentato è sempre più conosciuto come integratore naturale per ridurre il colesterolo. Deriva dal riso rosso, fermentato con un lievito speciale e contiene sostanze attive simili a quelle delle statine, i farmaci più usati contro il colesterolo alto.
Ma funziona davvero? E soprattutto: meglio le statine o il riso rosso fermentato?
Scopri come agisce, per quanto assumerlo, quali controindicazioni considerare e quando può essere utile per tenere sotto controllo il colesterolo in modo naturale.
Cos’è il riso rosso fermentato
Il riso rosso fermentato nasce dalla fermentazione del riso comune con un lievito chiamato Monascus purpureus. Questo processo fa cambiare colore ai chicchi, che diventano di un intenso rosso, e produce sostanze note come monacoline, tra cui la più conosciuta è la monacolina K.
E’ una molecola chimicamente simile alla lovastatina, una statina naturale che aiuta a ridurre il colesterolo LDL, cioè il cosiddetto “colesterolo cattivo”. Per questo, il riso rosso fermentato e il colesterolo sono strettamente collegati: il primo aiuta a gestire i livelli del secondo in modo naturale.
Oltre a questa sostanza, contiene anche antiossidanti, isoflavoni e steroli vegetali, che contribuiscono a proteggere cuore e arterie.
Riso rosso fermentato per il colesterolo: funziona davvero?
Diversi studi scientifici hanno confermato che assumere regolarmente riso rosso fermentato può ridurre il colesterolo LDL fino al 15-25%. L’efficacia dipende però dal dosaggio, dalla durata del trattamento e dallo stile di vita.
Non si tratta di una soluzione “miracolosa”, ma di un supporto naturale utile se associato a una dieta equilibrata e a una costante attività fisica.
Chi si chiede se sia meglio il riso rosso fermentato o le statine, deve sapere che le statine restano il trattamento di riferimento per chi ha valori di colesterolo molto elevati o patologie cardiovascolari. Tuttavia, il riso rosso può rappresentare un’alternativa per chi non tollera i farmaci o vuole un approccio più naturale, sempre su consiglio medico.
Integratori di riso rosso fermentato: come funzionano
Il riso rosso fermentato è spesso utilizzato sotto forma di integratore alimentare, disponibile in capsule o compresse. Si tratta di un rimedio naturale molto diffuso per contribuire a ridurre il colesterolo, ma è importante ricordare che non tutti gli integratori di riso rosso fermentato sono uguali.
Uno degli aspetti fondamentali da considerare è la qualità del prodotto. Gli integratori più efficaci devono contenere una quantità precisa di monacolina K, la sostanza attiva che agisce sul colesterolo LDL. Per questo è consigliabile scegliere integratori di marchi affidabili e, se possibile, con controlli di qualità certificati, per garantire sicurezza ed efficacia.
Molti prodotti combinano il riso rosso fermentato con altri ingredienti, come il coenzima Q10, un antiossidante naturale che sostiene la funzione muscolare e la produzione di energia nelle cellule. Questa associazione aiuta a ridurre il rischio di dolori muscolari, uno degli effetti collaterali più comuni sia delle statine, sia di questo prodotto.
È bene sapere che, essendo un integratore alimentare, non è regolamentato come un farmaco. Ciò significa che la quantità di principio attivo può variare sensibilmente da un prodotto all’altro. Per questo è importante informarsi, leggere sempre le etichette e chiedere consiglio al medico su per quanto assumerlo e sulle eventuali controindicazioni.
Ecco di seguito alcuni dei migliori integratori di riso rosso fermentato presenti sul mercato secondo Amazon.
1 – Armolipid Plus
- BENESSERE NATURALE: il riso rosso fermentato contiene monacoline utili per supportare l’equilibrio…
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- INGREDIENTI NATURALI: berberis aristata, policosanoli, coenzima Q10 e astaxantina, da fonti naturali…
ArmoLIPID Plus è un integratore che contiene berberis aristata per il controllo dei trigliceridi, monacolina K dal riso rosso fermentato per regolare il colesterolo e policosanolo, una miscela di alcoli grassi naturali derivati da canna da zucchero, crusca di riso e cera d’api, utile per la salute cardiovascolare.
2 – Normolipid forte
- Normolip 5 forte: integratore alimentare utile per mantenere i normali livelli di trigliceridi e del…
- Formula: a base di monacoline del Riso rosso fermentato, contiene inoltre Cardo Mariano, con…
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Questo integratore alimentare è utile per mantenere i normali livelli di trigliceridi e supportare il metabolismo del colesterolo nel sangue. La sua formula si basa sulle monacoline da riso rosso fermentato, ma include anche il cardo mariano, che svolge una funzione epatica e antiossidante.
3 – Natural Colest
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4 – Erba Vita
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Le capsule Monoplanta di Erba Vita sono integratori alimentari di origine vegetale, pensati per garantire un apporto costante di principi attivi e mantenere nel tempo la loro qualità. Il prodotto è disponibile in confezioni da 60 capsule facilmente ingeribili. La dose consigliata è di 2 capsule al giorno, da assumere preferibilmente al mattino o nel primo pomeriggio.
5 – Colest San Plus
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Questo integratore combina riso rosso fermentato, fonte di monacolina K utile per il controllo del colesterolo, con coenzima Q10, che supporta la produzione di energia cellulare. Contiene folato per il metabolismo dell’omocisteina e la funzione immunitaria, cassia nomame per regolare trigliceridi e colesterolo, astaxantina ad azione antiossidante, melograno ricco di polifenoli e berberina, utile per la salute cardiovascolare.
Per quanto assumere il riso rosso fermentato
Per periodi limitati e sotto controllo medico, perché, pur essendo un rimedio naturale, contiene molecole simili a quelle dei farmaci. In genere il trattamento dura da alcune settimane a pochi mesi, ma la durata dipende dai valori di colesterolo e dalle condizioni individuali.
Meglio le statine o il riso rosso fermentato?
Quando si parla di ridurre il colesterolo, la scelta tra statine e riso rosso fermentato è spesso oggetto di confronto. Le statine sono farmaci prescritti dal medico e rappresentano la terapia più efficace e studiata per abbassare il colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”. Agiscono bloccando l’enzima HMG-CoA reduttasi, responsabile della produzione di colesterolo nel fegato, e la loro efficacia è supportata da numerosi studi clinici.
Il riso rosso fermentato, invece, è una soluzione naturale che contiene monacolina K, una sostanza chimicamente identica alla lovastatina, il principio attivo di alcune statine. Per questo motivo, anche il riso rosso fermentato e il colesterolo sono strettamente collegati: può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo, ma può provocare effetti collaterali simili a quelli dei farmaci, come dolori muscolari, disturbi gastrointestinali o, più raramente, problemi al fegato.
A differenza delle statine, però, gli integratori non sono standardizzati: la quantità di monacolina K può variare molto da un prodotto all’altro, rendendo più difficile controllare il dosaggio e, di conseguenza, l’efficacia del trattamento.
Anche la regolamentazione è diversa. Le statine sono sottoposte a severi controlli di sicurezza e devono essere prescritte dal medico, mentre il riso rosso fermentato è venduto come integratore alimentare, quindi non è soggetto agli stessi criteri di approvazione e monitoraggio. Ciò significa che qualità e quantità del principio attivo possono cambiare da un marchio all’altro.
Per alcune persone, in particolare per chi ha una lieve ipercolesterolemia o non tollera le statine, il riso rosso fermentato può rappresentare un’alternativa naturale. Tuttavia, è fondamentale chiedere consiglio al medico per valutare i benefici, le controindicazioni e per quanto assumerlo, considerando anche le possibili interazioni con altri farmaci.
Riso rosso fermentato controindicazioni
Può comportare alcuni rischi per la salute e, sebbene sia considerato un rimedio naturale per ridurre il colesterolo, non è privo di effetti collaterali. I disturbi più comuni includono bruciore di stomaco, vertigini e flatulenza. In casi più seri, sono stati segnalati problemi al fegato ed effetti simili a quelli causati dalle statine.
Un altro aspetto da considerare è che può interagire con altri farmaci, poiché interferisce con alcuni enzimi epatici. In generale, l’assunzione di integratori è sconsigliata nei seguenti casi:
- Gravidanza e allattamento.
- Patologie renali o epatiche.
- Ipersensibilità alle statine, che può causare effetti collaterali muscolari anche con il riso rosso fermentato.
È importante ricordare che la monacolina K contenuta negli integratori agisce nello stesso modo della lovastatina, quindi il suo uso va limitato nel tempo e sempre su indicazione medica.
Infine, chi segue già una terapia con statine di sintesi non dovrebbe assumere riso rosso fermentato: ciò equivarrebbe a raddoppiare la dose del farmaco e, di conseguenza, anche il rischio di effetti indesiderati.
FAQ (domande comuni)
1 – Che benefici ha il riso rosso fermentato?
Aiuta a ridurre il colesterolo LDL grazie alla presenza di monacolina K, una sostanza naturale simile alle statine.
2 – Che controindicazioni ha il riso rosso?
Non è adatto a chi assume farmaci ipolipemizzanti, ha problemi epatici, è in gravidanza o allattamento. Va evitato anche in caso di intolleranza alle statine.
3 – Che differenza c’è tra statine e riso rosso?
Le statine sono farmaci con dosaggi controllati e supervisionati, mentre il riso rosso è un integratore con principio attivo naturale, ma a dosaggio variabile e meno monitorato.
4 – Quali sono gli effetti collaterali della monacolina K?
Può causare dolori muscolari, disturbi gastrointestinali e, più raramente, problemi al fegato, come le statine.
Conclusioni
Il riso rosso fermentato si ottiene dalla fermentazione del riso con il lievito Monascus purpureus. Questo processo produce una sostanza chiamata monacolina K, simile alla lovastatina, che aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
Per questo motivo, è spesso utilizzato per migliorare la salute cardiovascolare. Tuttavia, può causare effetti collaterali, per questo è importante consultare un medico prima di assumerlo.
Fonti
- R. Sato, SREBPs: protein interaction and SREBPs, in FEBS J., vol. 276, 2009, pp. 622-627.
- J. Ye, Regulation of cholesterol and fatty acid synthesis (PDF), in Cold Spring Harb. Perspect. Biol., vol. 3, 2011, p. a004754.
- J.D. Horton, SREBPs: activators of the complete program of cholesterol and fatty acid synthesis in the liver, in J. Clin. Inv., vol. 109, 2002, pp. 1125–1131.
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