Sommario
Squisiti dolcetti, morbidissimi e dall’inconfondibile profumo di mandorle. Le madeleine, con la loro forma a conchiglia o a barchetta, sono perfette per una sana e nutriente prima colazione, per una merenda con tè o caffè, ma anche come dessert a fine pasto.
Nella ricetta classica o nelle varianti con glassa o gocce di cioccolato, le piccole, soffici e burrose madeleine sono un dolce facile da preparare e ottimo da gustare. Ma come sono fatti questi dolcetti tipici della Francia? Come sono nati e perché hanno riscontrato successo in tutto il mondo?
Cerchiamo di dare risposte alle nostre domande, partendo – ovviamente – dalla mitica ricetta originale. Iconica, per certi versi, e semplice da realizzare nella cucina fai da te. Basta seguire attentamente il procedimento step by step e rispettare due dettami su tutti:
- Ingredienti genuini e di ottima qualità , naturali e biologici; una regola che vale per tutte le ricette homemade.
- Utilizzare l’apposito stampo che conferisce alle madeleine la loro inconfondibile forma; senza questa, non si rispetta la preparazione originale.
Ricetta delle madeleine
Madeleine
Ingredienti
- 70 g burro
- 2 uova biologiche
- 80 g zucchero semolato
- 90 g farina 00
- 8 g estratto di vaniglia
- 2 cucchiaini di miele
- 1 limone biologico
- aroma di mandorla amara (circa una goccia per porzione)
Istruzioni
- In una ciotolina sciogli il burro, a bagnomaria o nel microonde, e poi lascialo raffreddare.
- In una terrina monta le uova con lo zucchero semolato, aggiungi l'essenza di vaniglia o l'estratto di vaniglia, l'aroma di mandorla amara, la buccia ben lavata e grattugiata di un limone biologico e il miele millefiori. Mescola con cura con una frusta, anche elettrica, fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.
- Ora versa a filo il burro freddo, la farina 00 e il lievito per dolci, setacciati, ed un pizzico di sale. Con una spatola monta gli ingredienti delicatamente finché sono perfettamente amalgamati e senza grumi.
- Copri la terrina con la pellicola e mettila a riposare in frigorifero per un'ora.
- Ungi con il burro uno stampino da madaleine e, aiutandoti con due cucchiai, versa in ciascun formino una piccola quantità di impasto, ricorda di lasciare spazio per permettere la lievitazione in cottura e far formare la tipica gobbetta.
- Inforna in preriscaldato ventilato a 180°; basteranno 10 minuti per una perfetta cottura. Togli quando si sarà formata la gobbetta e assicurati con la prova stecchino che l'impasto sia cotto.
- Togli le madeleine dallo stampino e falle raffreddare su una griglia: sono ottime da assaggiare sia calde, tiepide o fredde.
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Uso in diete e menù
Questo squisito e soffice dolcetto ben si presta ad essere inzuppato nel latte o nel tè della prima colazione. Da non sottovalutare come spuntino – preferibilmente la mattina – o come finger food alternativo nei buffet dei dolci.
Attenzione, però, a non subire l’effetto “una tira l’altra“, poiché una porzione media della ricetta di Melarossa apporta più di 350 kcal. Un valore medio-alto ma che si attesta nella media dei dolci e pasticcini della tradizione.
Consumate nella prima parte della giornata o con moderazione dopo i pasti, le madeleine sono un ottimo alimento per chi ha uno stile di vita sano e fa attività fisica.
Non sono invece indicate per chi soffre di glicemia alta, a causa del contenuto di zucchero, per chi soffre di ipercolesterolemia, per gli elevati valori di grassi e colesterolo contenuti, e per chi segue diete ipocaloriche particolarmente stringenti per perdere peso.
Le madeleine “già pronte”: quali sono le migliori?
La ricetta delle madeleine di Melarossa è rapida, semplice e intuitiva. Con un po’ di padronanza, in meno di mezz’ora è possibile sfornare la versione originale dei dolcetti francesi interamente fatta in casa.
Ma, si sa, non sempre si ha tempo di adoperarsi e lavorare di fantasia in cucina. A volte, per accompagnare un tè del pomeriggio o la classica colazione al mattino, si opta per i prodotti confezionati. E nell’universo di biscotti e dolci commerciali le madeleine occupano un posto d’onore.
Un’ottima soluzione in tal senso è affidarsi a marchi conosciuti e che possano rispettare il più possibile la sana preparazione tradizionale. Come, ad esempio, nel caso di Céréal, etichetta principe nella produzione di alimenti genuini e fatti con ingredienti selezionati, costantemente controllati e di alta qualità . Spiccano quindi le Madeleine Céréal senza glutine e senza lattosio, preparate solo con ingredienti scelti (come le uova di galline ruspanti, ad esempio). Un’ottima alternativa della ricetta fai da te, adatta anche ai celiaci… senza rinunciare al gusto, ovviamente.
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Ingredienti e proprietà della ricetta delle madeleine
Burro, vaniglia e limone
L’elemento fondamentale di questa ricetta è il burro. La quantità presente può variare dal 40 fino al 90% sul peso della farina. Il burro è una fonte di grassi (per la maggior parte i cosiddetti grassi saturi) e una fonte di dosi elevate di colesterolo. Per questa ragione è bene non consumarne quantità eccessive.
Questo alimento contiene anche antiossidanti e piccole quantità di minerali utili per la salute di ossa e denti.
Da non dimenticare anche la presenza della vaniglia, in particolare dell’estratto, che dona un retrogusto inconfondibile alle madeleine. La principale responsabile di questo effetto gustativo è data dalla vanillina; un polifenolo con proprietà antiossidanti capace di contrastare l’azione dei radicali liberi.
Sebbene presente in piccole quantità , un altro ingrediente essenziale è il limone. Vero toccasana delle preparazioni in cucina e per il nostro organismo; ciò grazie soprattutto all’alto contenuto di vitamina C (80 mg per 100 g). Un agrume che rafforza il sistema immunitario e presenta inoltre proprietà antiossidanti.
L’importanza delle uova biologiche
Infine, da citare le uova, che danno la giusta consistenza alla pasta. Un ingrediente fondamentale per la salute, poiché ricco di sali minerali: tra questi spiccano il fosforo, necessario per la formazione delle ossa, e il ferro. Le uova contengono, inoltre, diverse vitamine, tra cui la A che, insieme alla vitamina E, agisce da antiossidante.
Sono anche una fonte di vitamine del gruppo B; in particolare di vitamina B12, che favorisce la produzione di globuli rossi e partecipa al metabolismo di grassi e proteine. Dato l’elevato livello di colesterolo (attorno ai 370 mg a uovo), coloro che soffrono di ipercolesterolemia devono ridurne il consumo.
Madeleine: un pezzo di storia della tradizione dolciaria transalpina
Le madeleine, o “petite madeleine“, sono un dolce classico della pasticceria francese. Tipiche del comune di Commercy, in Lorena, fecero presto conoscere la loro bontà in tutta la Francia, per poi espatriare ed essere apprezzate in tutta Europa.
Molte le ipotesi sulla loro origine: la più famosa storia-leggenda narra di una certa Maddalena che offriva questi dolci, cotti nel guscio delle capesante, simbolo del pellegrinaggio, ai fedeli diretti a Santiago de Compostela.
Di certo, verso la metà del 1700, a Commercy, nelle cucine della residenza di Stanislao, re di Polonia e duca di Lorena, i cuochi erano sempre in grande attività innovativa per soddisfare l’insaziabile golosità di dolci del sovrano. Non a caso nacquero qui i primi Ali Babà – antenati dei classici babà , divenuti nei secoli tipici della pasticceria napoletana – e si narra che anche le Madeleine siano state sfornate per la prima volta a corte con grande soddisfazione del Re.
Dal castello di Commercy alle stanze della Reggia di Versailles il passo fu breve, visto che la figlia di Re Stanislao, Maria LeszczyÅ„ska, era moglie di Re Luigi XV. Per la delicatezza e bontà di questi dolcetti, sembra che la regina li offrisse sempre ai suoi ospiti, accompagnandoli al tè pomeridiano. Un’altra ipotesi racconta che Re Luigi XV, di passaggio allo Chateau de Commercy, assaggiò queste piccole delizie e ne fu tanto estasiato da chiamarle con il nome della pasticcera che le aveva create: Madeleine Paulmier, appunto.
La ricetta passò di cuoco in cuoco. Il suo segreto uscì dalle cucine reali e diventò di tutti, trovando un grandissimo gradimento fra la gente di ogni ceto. Luigi Napoleone, nel 1852, le scelse come dolce all’inaugurazione della linea ferroviaria Parigi-Strasburgo; il cancelliere Bismarck ne parlò nel suo taccuino quando occupò Commercy nel 1870; ma è Marcel Proust, nel suo libro “Alla ricerca del tempo perduto“, a renderle famose anche dal punto di vista letterario, quando, inzuppando una madeleine nel tè, risveglia e rivive i ricordi della sua infanzia. Una prova in più della genesi prestigiosa e amatissima delle nostre amate madeleine.
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I contenuti sono stati redatti da Melarossa in collaborazione con Céréal. Nell’articolo sono presenti prodotti a fini promozionali.