Sommario
Le noci di macadamia, come altri semi oleaginosi, potrebbero essere considerate non appropriate ad una dieta sana. Tuttavia, come molti altri frutti in guscio, nelle giuste dosi, costituiscono un apporto importante per il benessere, soprattutto per la qualità del loro contenuto di acidi grassi “buoni”.
Sempre per la qualità del loro contenuto di grassi monoinsaturi, le noci di macadamia sono state riconosciute come salutari per il cuore. Inoltre, grazie all’elevato contenuto di fibra alimentare, le noci di macadamia possono aumentare il senso di sazietà. Infatti, molte persone assicurano che è la noce più deliziosa del mondo, non solo per i vantaggi nutrizionali, ma per l’armonia del suo sapore.
Inoltre, le macadamie si utilizzano, soprattutto, come snack. Rappresentano uno spuntino gustoso e nutriente.
Noce di macadamia: cosa sono
La Macadamia è un genere di piante perenni della famiglia delle Proteaceae che comprende otto specie.
Di queste, sette sono native dell’Australia orientale, le noci di macadamia:
- claudiensi
- integrifolia
- grandis
- jansenii
- ternifolia
- tetraphylla
- whelanii.
Inoltre, esiste anche una specie della Nuova Caledonia (Macadamia francii). Infine, una nona specie indonesiana (ex-Macadamia hildebrandii) è stata ricollocata nel Genere Lasjia.
Invece, le specie coltivate di macadamia sono solo due:
- Macadamia tetraphilla, adatta per le aree subtropicali e temperate
- Macadamia integrifolia, coltivata nei paesi tropicali.
Botanica
Pianta
La pianta di macadamia è una sempreverde. Ama i terreni ricchi di minerali vulcanici e delle foreste solitamente in climi tropicali e subtropicali. La crescita avviene molto lentamente, come anche la sua produttività che inizia solo 6 o 7 anni dopo essere stata piantata.
Ma l’albero è anche molto longevo e può arrivare ben oltre 100 anni di età.
Una volta adulta, la fruttificazione della macadamia cresce di pari passo, continuando per tutto l’arco della vita. La pianta assume proporzioni maestose che possono raggiungere un’altezza di oltre 15 metri.
Le foglie
Le foglie hanno una forma lanceolata o ellittica dal margine lineare o seghettato. Sono lunghe da 6 a 30 cm ed hanno una larghezza tra i 2 e i 13 cm. Si presentano raggruppate in verticilli nel numero da 3 a 6. I fiori sono ermafroditi ad impollinazione entomofila e ornitofila, di colore bianco-rosa-porpora e prodotti in grappoli della lunghezza variabile tra i 5 e i 30 cm. Ogni fiore è lungo circa circa 1,5 cm.
In Australia la fioritura ha inizio a maggio, durante la stagione fredda e quando le giornate sono brevi.
Le noci
La Macadamia è un genere di pianta che può autoimpollinarsi, ma all’interno della stessa specie ci sono cultivar autocompatibili e cultivar autosterili. Trascorse 5/8 settimane dall’inizio della fioritura, le noci presentano le dimensioni di un pisello e molte di queste si distaccano e cadono al suolo, solo l’1% dei fiori procede nello sviluppo e diviene frutto maturo. La lignificazione del guscio comincia all’inizio di dicembre seguita da un rapido accumulo di olio fra dicembre e gennaio.
I frutti sono delle drupe, come le noci, di forma sferica che pendono dall’albero in lunghi grappoli, somiglianti a quelli dell’uva. Si presentano con un mallo esterno protettivo di colore verde che racchiude un guscio marrone molto duro, liscio o rugoso, che a sua volta racchiude uno o due semi, ciascuno sferico e grosso, con un diametro che va dai 2 ai 3 centimetri.
Il guscio è coriaceo e difficile da schiacciare. Gli aborigeni usavano sassi. John Waldron, un pioniere nel settore della frutticoltura, si serviva di incudine e martello per aprirli.
Una pianta adulta può produrre circa 50 kg di noci ogni anno.
Raccolta
La stagione della raccolta va da aprile a settembre. I frutti vengono raccolti a terra, dopo la caduta naturale per maturazione, o mediante raccolta meccanica. La propagazione avviene per seme, ma è preferibile l’innesto. L’albero di macadamia presenta una caratteristica tipica degli alberi tropicali: i nuovi fiori sbocciano quando ancora i frutti della precedente stagione stanno ancora maturando.
Le noci di macadamia vengono solitamente coltivate in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
Il frutto di macadamia ha molti sinonimi e viene anche chiamata Noce australiana, Noce del Queensland, Noce di Baphal, Noce di Bush, Maroochi, Noce di Bauple e Noce delle Hawaii.
Noci di macadamia: storia
La storia delle noci di macadamia nasce dal continente d’origine, ovvero l’Australia.
Molto tempo prima che i botanici ne registrassero la scoperta, gli aborigeni australiani la usavano come fonte alimentare e particolarmente di grassi. Nelle foreste pluviali del Queensland raccoglievano le noci oleose di un albero. Le chiamavano gyndl, jindilli, boombera, kindal-kindal o anche maroochi.
Proprio dagli aborigeni, che vantano una lunghissima storia culturale fatta di arte, miti, canti, leggende e riti, ci è giunta una leggenda che spiega uno dei nomi con cui vengono chiamate queste noci, ovvero “noci di Baphal”.
La narrazione proviene dalla tribù Budjilla, a cui apparteneva il ragazzo di nome Baphal che per primo portò la noce alla sua gente. Infatti, secondo la leggenda, avvenne subito dopo che il dio Yindingie aveva lasciato la Montagna e non c’era nessuno a tutelare la terra. Così Baphal partì per la Montagna per verificare che tutto fosse a posto.
Durante il cammino cadde e si ferì un piede. Il suo animaletto da compagnia, una lucertola, si rivolse al wallaby e gli chiese che fare.
Il saggio wallaby a sua volta cercò l’aiuto del canguro per portare acqua a Baphal. Poi si rivolsero all’acatua che raccolse noci dall’albero di macadamia così da nutrire Baphal. Infine, crearono un falò con le foglie dell’albero. La tribù di Baphal vide il fumo e mandò i soccorsi.
Da allora le noci chiamate con il nome del ragazzo entrarono nella tradizione alimentare della tribù.
Bauple nuts
Dopo avere scoperto la pianta durante una spedizione nelle foreste pluviali sud-orientali dell’Australia, più precisamente sul Monte Bauple nel Queensland australiano, il farmacista e botanico tedesco Barone Ferdinand von Müller (1825 – 1896), direttore del Giardino Botanico di Melbourne, insieme a Walter Hill, direttore del giardino botanico di Birsbane, offrirono al mondo una descrizione particolareggiata della pianta.
Da allora, i frutti divennero noti fra la popolazione con il nome di “Bauple nuts” (noci di Bauple). Ma i due studiosi ribattezzarono la pianta omaggiando nel nome l’amico scienziato e ingegnere scozzese John Loudon McAdam (1756-1836), da cui appunto “Macadamia”.
Inoltre, si deve a loro la classificazione delle due specie di macadamia maggiormente diffuse:
- Macadamia integrifolia dal guscio liscio
- Macadamia tetraphilla dal guscio ruvido.
Le altre specie di macadamia (come la Macadamia whelanii e Macadamia ternifolia) producono frutti non adatti al consumo umano, in quanto tossici per la presenza di un glicoside.
Tuttavia, la componente tossica comunque può essere rimossa seguendo un processo di lisciviazione. Questo metodo viene praticato anche dagli indigeni australiani, i quali utilizzano tutte le specie di macadamia, a dimostrazione della loro sapiente cultura nell’utilizzo della flora del loro territorio.
Coltivazione in Australia
In Australia, i primi tentativi di coltivazione della noce di macadamia risalgono al 1880. L’eccezionale resistenza del guscio comportò molte difficoltà e rallentamenti nell’automazione del processo di lavorazione di questo frutto.
Il primo tentativo commerciale delle macadamie venne organizzato attorno al 1880 da Mr. Charles Staff a Rous Mill, 12 km a sud est di Lismore, nel Nuovo Galles del Sud.
Nel 1881 alcune piante vennero introdotte nelle Hawaii dall’australiano William Herbert Purvis, che le piantò a Kukuihaele. A partire da questa piantagione si sviluppò una delle maggiori produzioni mondiali di macadamia. Infatti, il più grande produttore di queste noci, la Mauna Loa Macadamia Nut Corporation, fondò la piantagione hawaiana nel 1948.
Anche in Australia, si dovette attendere fino alla metà del ventesimo secolo perché si diffondesse la coltivazione a scopo commerciale di macadamie, soprattutto nei territori del New South Wales e del Queensland.
Noci di macadamia: valori nutrizionali
Le proprietà delle macadamie ricalcano complessivamente quelle di altri semi come le arachidi e la frutta in guscio, soprattutto quelle della nocciola.
Infatti, rappresentano una fonte calorica sostanziosa (oltre 700 calorie per 100g), e la loro componente lipidica (tre quarti del loro peso) è molto rilevante.
Tuttavia, sta proprio nel loro profilo lipidico una delle qualità nutrizionali di maggiore interesse. Infatti, si presentano prevalentemente costituite da acidi grassi monoinsaturi (MUFA): ben 59g circa su 100g di macadamie, di cui 43g di acido oleico e 13g di acido palmitoleico.
Quest’ultimo, chiamato anche Omega7, è un acido grasso incredibilmente raro, ma anche incredibilmente prezioso per la salute. Una concentrazione talmente elevata di acido palmitoleico è unica.
Inoltre, il quadro lipidico, si completa con una modesta parte in acidi grassi polinsaturi (PFA) (1,5g circa, quasi esclusivamente acido linoleico) e con una ridotta parte di acidi grassi saturi (12g circa, principalmente acido palmitico).
Le noci di macadamia sono ricche di acido oleico e acido linoleico
Acido oleico e acido linoleico, rispettivamente meglio noti come omega-9 e omega-6, anch’essi sono sostanze grasse che forniscono diversi benefici al nostro organismo.
La porzione di carboidrati è modesta, con circa l’8% del peso, ed è composta quasi esclusivamente da saccarosio e da amido. Anche la parte fibrosa è notevole (l’8% del peso) per le funzioni benefiche svolge.
Minerali
Passando agli oligoelementi, le macadamie presentano un assortimento minerale di tutto rispetto, soprattutto per quanto riguarda nell’ordine:
- manganese
- rame
- magnesio
- fosforo
- ferro
- potassio
- zinco.
Vitamine
Nel corredo vitaminico risultano particolarmente abbondanti:
- Vitamina B1
- Tiamina
- Vitamina B6
- Piridossina.
Le altre vitamine del gruppo B, la vitamina E ed i folati, completano il quadro.
Questi semi nel complesso costituiscono una fonte di nutrienti molto ricca che, alla pari di altri frutti in guscio o di semi oleaginosi, si addicono particolarmente a chi necessita di un’alimentazione molto calorica ad elevato valore nutritivo, come ad esempio quella di un bambino, il cui organismo è in crescita, oppure di uno sportivo, che ha bisogno di molta energia.
Il quadro dei valori calorici delle macadamie non dovrebbe costituire motivo di preoccupazione se il loro consumo avviene nell’ambito di una dieta ben ponderata, secondo quantità che tengano conto dell’individuale fabbisogno energetico, soprattutto in relazione al valore nutritivo e agli effetti benèfici che ne possono derivare.
Noci di macadamia: benefici per la salute
Le noci di macadamia, per molto tempo, non hanno goduto di una buona immagine, per via del loro elevato contenuto di grassi.
La loro riabilitazione nel campo degli alimenti “buoni” si deve al progresso della ricerca scientifica, che ha individuato nella macadamia la preponderanza di un tipo di grasso monoinsaturo molto prezioso e amico della salute.
Questo grasso monoinsaturo aiuta a ridurre il colesterolo e diminuisce il rischio di malattie cardiache e ictus.
Inoltre, le noci di macadamia sono una delle rare fonti alimentari che contengono acido palmitoleico, un tipo di acido grasso monoinsaturo che può accelerare il metabolismo dei grassi, riducendo così la capacità del corpo di immagazzinare grasso, ed interviene in altre importanti funzioni.
Altre sostanze nutritive che costituiscono le macadamie si sono rivelate preziose per gli effetti sulla salute, a lungo e breve termine. Eccole nel particolare.
Le noci di macadamia aiutano le funzioni cerebrali
La componente grassa delle noci di macadamia è responsabile della loro consistenza burrosa. Come detto, per quasi l’80% si tratta di acidi grassi monoinsaturi.
Un acido grasso, in particolare, aiuta a proteggere il cervello: l’acido palmitoleico detto anche Omega7, tanto raro, quanto incredibilmente sano.
L’acido palmitoleico è un componente importante della mielina, il rivestimento grasso e protettivo attorno ai neuroni. Questa sostanza protegge la salute del cervello a lungo termine, prevenendo l’insorgenza delle malattie neurodegenerative e dei disturbi mentali.
Le noci di macadamia sono anche ricche di rame e tiamina, che supportano entrambi le funzioni cerebrali. Inoltre, il rame è funzionale per l’assorbimento e l’utilizzo del ferro, il quale costituendo l’emoglobina permette di portare l’ossigeno al cervello, mentre la tiamina (Vitamina B1) partecipa alla trasformazione dei carboidrati in energia. Questa energia fornisce al cervello il carburante di cui ha bisogno per migliorare le funzioni cognitive e l’umore.
Non solo, l’ottima fonte di vitamina E nella noce di macadamia costituisce un ulteriore elemento neuro-protettivo, oltre che antiossidante e ipolipemizzante.
Queste proprietà dipendono dalla presenza di un particolare gruppo di vitamina E, i tocotrienoli. In natura, sono state trovate otto sostanze con attività di vitamina E: α-, β-, γ- e δ-tocoferolo; e α-, β-, γ- e δ-tocotrienolo. Questi ultimi, ancora poco studiati, sono stati rivalutati e si è constatato che possiedono potenti proprietà complementari rispetto alle funzioni biologiche attribuite al tocoferolo, più comune nel corpo umano.
A concentrazione nano-molecolare, l’α-tocotrienolo previene la neuro-degenerazione. Un numero crescente di prove sostiene che i membri della famiglia della vitamina E sono funzionalmente unici.
Se vuoi approfondire, scopri lo studio.
Protezione cardiovascolare
Il consumo regolare di macadamia è associato a una riduzione del 26% nello sviluppo di malattie cardiovascolari.
Questo perché il contenuto di grassi sani contribuisce ad evitare depositi nelle arterie.
Inoltre, i composti di acidi grassi svolgono anche un effetto benefico sul colesterolo e sui trigliceridi, riducendo il rischio di malattie cardiache.
Questi dati emergono da uno studio condotto da un gruppo di ricerca nutraceutica presso l’Università di Newcastle a Callaghan in Australia. Un gruppo di persone ipercolesterolemiche sono state nutrite per un certo periodo di tempo con noci di macadamia. Al termine del test i ricercatori hanno rilevato che il consumo di noci di macadamia ha ridotto i livelli di colesterolo e ha migliorato a breve termine i biomarcatori di:
- stress ossidativo
- trombosi
- infiammazione.
Questi dati, combinati con gli effetti di riduzione del colesterolo delle noci di macadamia, suggeriscono che il consumo regolare di noci di macadamia può avere un ruolo nella prevenzione della malattia coronarica.
I semi di macadamia sono anche ricchi di vitamina E, un antiossidante liposolubile in grado di bilanciare i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di patologie cardiovascolari.
Per approfondire, scopri lo studio.
Noci di macadamia: producono senso di sazietà senza influire sul peso corporeo
La fibra legandosi all’acqua crea una sensazione di pienezza che aiuta a contenere l’assunzione di altri alimenti e, quindi, a perdere peso. Inoltre, i grassi sani possono aiutare a ridurre l’infiammazione, uno dei maggiori fattori che contribuiscono all’aumento di peso.
Anche l’esiguo contenuto di carboidrati contribuisce a rendere la macadamia un alimento che può essere inserito nelle diete per il controllo o la perdita del peso.
Partecipano alla salute delle ossa
Le noci di macadamia apportano ottime fonti di fosforo e magnesio, e discrete di calcio. Tutti questi micronutrienti partecipano al mantenimento in salute delle ossa, prevenendone la demineralizzazione.
Come consumare e conservare le noci di macadamia
La noce fresca di macadamia, una volta privata del suo durissimo guscio, va incontro a facile deterioramento e in poco tempo diventa rancida, soprattutto se lasciata per troppo tempo esposta a temperature ambientali calde. Per questo, i semi vanno conservati in un contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto. Le macadamie si possono anche congelare, qualora non si riesca a consumarle entro due o tre settimane.
Più comunemente, i semi sono reperibili già:
- essiccati
- bolliti
- tostati
- al naturale
- conditi con sale.
Come per tutte le noci, è sempre meglio assaggiarle prima dell’uso per accertarsi che siano ancora fresche.
Olio di macadamia
Inoltre, dai semi di macadamia si ricava un ottimo olio. Al pari dell’olio di oliva è tra i condimenti più salubri, viene estratto in modo naturale per spremitura a freddo e filtraggio ed ha un gusto vincente.
Nelle zone di origine se ne ricava anche un pratico burro.
Una porzione media di noci di macadamia dovrebbe essere non superiore ai 30 grammi (circa una dozzina di semi) con un apporto calorico di quasi 230 kcal.
Latte di macadamia
Il latte di macadamia è privo di lattosio e glutine essendo un latte vegetale. Indicato nelle diete dei più piccoli o degli sportivi in quanto offre un pieno di energia. Adatto anche per chi ha problemi di colesterolo alto. Il latte di macadamia ha un gusto dolciastro.
Noci di macadamia: varietà
Le migliori varietà presenti sul mercato (Beaumont, Burdick, Cate, Elimback, Kelmac 1 e 2) appartengono alla Macadamia tetraphilla e sarebbero adatte alla coltivazione nell’Italia meridionale.
L’altra specie coltivata i cui semi si trovano in commercio è la Macadamia integrifolia, presente soprattutto nei paesi tropicali.
Sulle confezioni in etichetta è importante che venga indicato il nome del genere del prodotto, ovvero “Macadamia”.
Infatti, esistono in commercio prodotti che assomigliano alle preziose noci ma appartengono a piante simili, differenziate nel Genere solo di recente, come ad esempio il genere Virotia, originario della Nuova Caledonia o alcune specie del genere Catalepidia e del genere Lasjia, originarie del Queensland Nord-orientale, della penisola di Cape York e del Sulawesi (Indonesia).
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non risultano interazioni delle noci di macadamia con farmaci o altre sostanze. Tuttavia, se sei già allergico alle altre noci, è consigliabile evitare anche le macadamie.
Inoltre, la ricchezza in fosforo potrebbe rappresentare una preoccupazione per chi ha problemi renali. In tal caso, è bene chiedere un parere al medico curante sulla possibilità di farne regolare consumo.
Il consumo di questi semi non è controindicato in gravidanza. Per chi soffre di celiachia, i semi non rappresentano un problema in quanto sono naturalmente privi di glutine. Tuttavia, prima di consumarli è buona norma controllare l’etichetta per assicurarti che non siano stati esposti al glutine durante la lavorazione.
Noci di macadamia: nocive per i cani e gatti
Un suggerimento domestico è quello di tenere sempre le macadamie al di fuori della portata di cani o gatti.
Infatti, i semi possono essere tossici per questi animali inducendo una debolezza temporanea ma abbastanza grave, che impedisce loro di stare sulle zampe per oltre 12 ore. Le condizioni tornano alla normalità generalmente dopo due giorni dall’ingestione.
Come scegliere e comprare le noci di macademia
È in assoluto la noce più pregiata e costosa. Ciò dipende dal fatto che è una coltura complicata e la lavorazione delle noci è difficile.
Prima di entrare in produzione, le piante di macadamia impiegano circa 7 anni. Inoltre, le noci sono protette da un guscio spesso e durissimo che non permette di capire facilmente se il frutto è maturo. Quindi, la raccolta avviene cogliendo quelle mature che naturalmente cadono a terra oppure a mano, ad opera di personale specializzato, una media di 5 o 6 volte durante l’anno. Ciò rende il processo più lento e costoso.
Difficilmente si trovano in commercio le noci di macadamia ancora nei loro gusci. I semi freschi, privati del guscio, devono avere un colore giallo biancastro, pallido. Devono essere interi e croccanti.
Una volta raccolte, le noci di macadamia possono essere avviate alla lavorazione per una migliore conservazione, che prevede:
- rottura del guscio
- essiccatura
- bollitura
- tostatura.
Questo evita che il prodotto si deteriori e che gli acidi grassi diventino rancidi.
Altra destinazione è invece la produzione di olio di macadamia o burro.
Per questa ragione è bene saper scegliere un prodotto di qualità, già sgusciato e che sia stato lavorato nel modo migliore. È bene diffidare del prodotto troppo a buon mercato. Per approvvigionarsi, si possono utilizzare i siti di vendita online, ma si trovano anche confezioni nei negozi specializzati e nei supermercati ben forniti della grande distribuzione.
Usi alternativi
I gusci delle noci di macadamia, duri come sassi, hanno un potere calorifico che si avvicina a quello della lignite. Una società australiana usa i gusci per produrre energia. Questa viene impiegata negli stabilimenti di lavorazione delle noci i quali restituiscono alla centrale di produzione elettrica i gusci per produrre altra elettricità. Si tratta del primo progetto waste-to-energy (energia dai rifiuti) realizzato in Australia.
Le componenti grasse dell’olio di noce di macadamia risultano preziose non solo a livello alimentare, ma anche per la cosmesi.
L’olio estratto dalle noci è facilmente assorbito dalla pelle, alla quale dona un aspetto luminoso e una morbidezza setosa.
Inoltre, l’acido palmitoleico contenuto è un buon antiossidante e rallenta l’invecchiamento della pelle. L’olio fornisce anche una leggera protezione dai raggi solari e viene utilizzato nelle creme solari. È anche usato negli unguenti e nella produzione di saponi, lozioni e shampoo.
Maschera fai-da-te con olio di macadamia
L’olio di macadamia nutre le pelle secche e sensibile.
Ingredienti:
- olio di macadamia 1 cucchiaio
- yogurt greco 1 cucchiaio
Versa gli ingredienti in una ciottola e mischia bene. Quando il composto è ben amalgamato, spalmalo sul viso struccato e lascia in posa per 15 minuti. Sciacquare bene.
Maschera per i capelli con olio di macadamia
L’olio di macadamia è anche un ottimo nutriente per i capelli sciupati e secchi.
Istruzioni
Applicare l’olio di macadamia come un impacco prima dello shampoo. Bagnare leggermente le lunghezze, applicare sui capelli e massaggiare delicatamente.
Avvolgere tutto in una cuffia o in un asciugamano e lasciare in posa per 15 minuti. Non sciacquare con acqua troppo calda.
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Olio di macadamia: usi in cucina
Anche in cucina offrono tante opportunità per arricchire di sapore e croccantezza molti piatti dolci e salati.
Per il loro sapore dolciastro, dalle note ricche e sofisticate, sono l’ideale per la preparazione di:
- dolci
- biscotti
- gelati
- torroni
- confetti
- praline al cioccolato.
Possono accompagnare alcuni piatti salati o dei contorni, donando loro un sapore esotico. Ad esempio, le noci di macadamia sono perfette per creare un contrasto croccante in un’insalata, inserendole a fettine. Si possono sminuzzare e aggiungere all’impanatura per una pietanza a base di pesce o per un petto di pollo in crosta di macadamia.
L’olio delle noci di macadamia può essere usato per condire insalate e piatti estivi. Grazie al suo alto contenuto di grassi monoinsaturi ed al suo aroma, l’olio di semi di macadamia sta rapidamente diventando una prelibatezza e una ricercatezza che affascina anche gli chef più quotati.
Infatti, quest’olio ha un punto di fumo più elevato rispetto all’olio di oliva che lo rende adatto in cucina per un uso a temperature elevate, senza che si degradi e che perda il suo sapore.
Quindi, può costituire un ottimo sostituto di un altro olio vegetale o del burro durante la cottura o per un soffritto.
Al posto di quelle fresche e se non si riescono a trovare noci di macadamia senza sale, si possono utilizzare quelle salate sottoponendole ad un rapido risciacquo. Per accentuarne il sapore, è sufficiente eseguire una leggera tostatura in forno a bassa temperatura fino a quando i semi diventano fragranti e leggermente dorati.
Infine, per ottenere un condimento speciale per insalate verdi o un’indivia o un radicchio grigliato, puoi provare ad unire l’olio di macadamia con un albume, succo di lime, zucchero di canna e un pizzico di curry in polvere.
Link esterni
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria: CREA.
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