Sommario
L’alitosi o alito pesante è una condizione molto comune e spesso causa di disagio sia negli adulti che nei bambini. Tuttavia, anche se la sua causa principale risiede in una cattiva igiene orale, nella maggior parte dei casi, alcune situazioni specifiche possono celare condizioni sottostanti che vanno eliminate il prima possibile, motivo per cui è importante imparare a riconoscerle e differenziarle.
Fortunatamente è un disturbo che si può trattare. Scopri allora le cause e i rimedi per l’alito cattivo.
Alitosi o alito cattivo: cos’è
L’alitosi, comunemente nota come alito cattivo, è una condizione in cui l’alito emana un odore sgradevole. Può essere temporanea o cronica e creare un certo imbarazzo a chi ne soffre, soprattutto a livello sociale.
Si tratta di una condizione descritta fin dall’antichità poiché poteva essere addirittura considerata una possibile causa di divorzio di una coppia. Essa è un frequente motivo di consulto medico perché influisce sulla comunicazione e sulle relazioni interpersonali.
La prevalenza non è nota, ma alcuni studi la stimano al 30-50% tra i motivi di presentazione dal dentista, nell’Unione Europea così come negli Stati Uniti.
Nella maggior parte dei casi, si verifica a causa di un’igiene orale inadeguata, ma può avere altre origini che vanno comunque indagate. Di solito, con il trattamento della causa, il sintomo scompare.
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Alitosi: cause
Le cause dell’alitosi o dell’alito cattivo possono variare, ma spesso sono associate a una cattiva igiene orale o a problemi dentali, come le carie. L’alitosi può essere quindi causata da:
- Placca batterica e carie: sono entrambi aspetti che possono essere la causa dell’alito cattivo. I batteri che si accumulano nella bocca possono produrre composti chimici che causano l’odore sgradevole.
- Malattie gengivali: può essere determinata da malattie gengivali come la gengivite o la parodontite. Queste condizioni possono provocare infiammazione e infezione dei tessuti gengivali, producendo odori sgradevoli.
- Lingua bianca: una lingua coperta da uno strato biancastro può trattenere batteri e residui alimentari che contribuiscono all’alitosi.
- Infezioni orali: le infezioni come quelle del seno mascellare, tonsillari o nella cavità orale possono provocare l’alitosi.
- Secchezza della bocca: la ridotta produzione di saliva può causare l’alitosi. La saliva svolge un ruolo importante nel lavaggio dei batteri e nella neutralizzazione degli acidi nella bocca.
- Cattiva digestione: alcune condizioni gastrointestinali, come il reflusso acido o il bruciore di stomaco cronico, possono contribuire all’alitosi.
- Alimentazione: alcuni alimenti, come l’aglio, la cipolla o le spezie forti, possono causare temporaneamente l’alitosi a causa dei composti odorosi che vengono metabolizzati e rilasciati nel flusso sanguigno. Ma anche un regime in cui predominano grandi quantità di proteine e zuccheri in eccesso favorisce l’alitosi, così come le diete basate su un basso contenuto di carboidrati (tipico odore della chetosi metabolica).
- Fumo: l’alito spiacevole è solo uno dei sintomi del tabacco. Anche i denti possono macchiarsi e c’è un rischio maggiore di malattie gengivali e depositi di tartaro. Allo stesso tempo, il tabacco può influenzare la percezione dell’olfatto, motivo per cui spesso i fumatori potrebbero non essere consapevoli dell’odore del loro alito.
- Farmaci: alcuni componenti della chemioterapia, alcuni tranquillanti e integratori vitaminici possono aumentare il rischio di alitosi. Inoltre, antistaminici, antipertensivi e antibiotici seccano la mucosa orale, favorendo la comparsa dei cattivi odori.
- Carenza di alcune vitamine: l’odore sgradevole può apparire anche sullo sfondo di malattie causate dalla mancanza di nutrienti. Ad esempio, la carenza di vitamina C causa gengiviti e la carenza di vitamina A può portare alla formazione di tartaro dentale.
È importante sottolineare che l’alitosi può anche essere un segno di condizioni mediche sottostanti, come infezioni respiratorie, diabete, problemi epatici o renali. Quindi, se l’alitosi persiste nonostante una corretta igiene orale, sarebbe necessaria una visita dal dentista o dal medico per escludere altre cause potenziali.
Per combattere l’alitosi, è importante mantenere una buona igiene orale, che include la spazzolatura dei denti almeno due volte al giorno, l’uso del filo interdentale e l’utilizzo di collutori. È anche consigliabile sottoporsi a regolari controlli dentali e adottare una dieta sana ed equilibrata. In alcuni casi, può essere necessario il trattamento specifico delle condizioni dentali o gengivali sottostanti per risolvere l’alitosi.
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Rimedi per l’alitosi
Quali sono i rimedi per l’alito cattivo? Ci sono diversi trattamenti per ridurre o prevenire l’alitosi, sempre che non ci siano motivazioni associate a disturbi o malattie. In questi casi la cura sarà mirata e adeguata per risolvere la causa sottostante. Sarà in questo caso il medico a prescrivere la terapia più ideonea.
Ecco alcuni rimedi per contrastare l’alito cattivo.
- Mantieni una corretta igiene orale: spazzola i denti almeno due volte al giorno, utilizzando un dentifricio contenente fluoro. Assicurati di spazzolare anche la lingua, poiché può essere un terreno fertile per i batteri che causano l’alitosi.
- Utilizza il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo dalle aree difficili da raggiungere. Si può anche usare l’uso di uno scovolino per pulire meglio lo spazio interdentale.
- Pulisci o raschia la lingua: usa un raschietto per la lingua o un cucchiaino rovesciato per pulire delicatamente la lingua. Questo aiuta a rimuovere i batteri e i residui alimentari che possono causare l’alitosi.
- Usa un collutorio antibatterico: come il cloruro di cetilpiridinio o l’olio dell’albero del tè. Questi prodotti possono aiutare a ridurre i batteri responsabili dell’alitosi.
- Mantieni idratata la bocca: bevi acqua a sufficienza, anche 2 litri al giorno, per mantenere la bocca idratata. La produzione di saliva aiuta a combattere i batteri e a ridurre l’alitosi. Puoi anche succhiare caramelle o masticare gomme senza zucchero per stimolare la produzione di saliva.
- Evita cibi speziati: come aglio, cipolla, spezie forti, caffè e alcolici. Limita anche il consumo di cibi zuccherati, poiché lo zucchero può favorire la crescita batterica. Programma visite dentali regolari: controlli dentali regolari sono utili per identificare e trattare eventuali problemi dentali o gengivali che potrebbero contribuire all’alitosi.
- Smetti di fumare: se sei fumatore, cerca di smettere. Il fumo può contribuire all’alitosi e compromettere la salute orale generale.
- Se porti protesi dentarie, devono essere adeguatamente igienizzate. Rimuovile a ogni pasto, se mobili, e lavale con detersivo per piatti o pratiche pastiglie effervescenti immergendole in un bicchiere d’acqua.
- Cambia lo spazzolino ogni 3-4 mesi o anche più spesso se le setole diventano opache o perdono la loro forma originale.
- Esegui 1-2 volte l’anno un controllo odontoiatrico per l’esame dei denti e una pulizia profonda.
Alitosi nei bambini
L’alitosi nei bambini è comunemente causata da: scarsa igiene orale, carie, malattie gengivali, disidratazione, consumo di cibi particolarmente speziati, alcune condizioni mediche, disturbi come reflusso acido o tonsille (ipertrofiche) ingrossate, effetti collaterali di alcuni farmaci.
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Essa può scatenare la preoccupazione di alcuni genitori che si rivolgono al pediatra così come può diventare un argomento imbarazzante tra adolescenti. Pertanto, essere consapevoli delle cause comuni può aiutare ad alleviare molto lo stress associato a questa condizione.
I bambini che soffrono di reflusso sono soggetti al rigurgito degli acidi dello stomaco e dei cibi parzialmente digeriti.
Se sospettate una condizione simile, se il bambino presenta spesso mal di stomaco e vomito di causa difficile da stabilire, sarà utile consultare il pediatra per valutare se è necessario modificare la dieta o se c’è bisogno di farmaci specifici.
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Tonsille ipertrofiche o adenoidi
Un’altra causa frequente di alitosi possono essere le tonsille ipertrofiche o adenoidi. Infatti, quest’ultime, che si trovano nella parte posteriore della gola, possono ospitare molti batteri che proliferano localmente causando cattivo odore.
Le tonsille di grandi dimensioni possono anche essere la causa del russamento e dell’apnea notturna, specie nei bambini. Il consiglio rimane quello di parlarne con il proprio pediatra per valutare insieme i sintomi e considerare una visita dallo specialista otorinolaringoiatra.
Medicinali
Infine, alcuni farmaci possono portare a una diminuzione del flusso di saliva nella cavità orale, aiutando i batteri che normalmente abitano la mucosa a proliferare, causando alitosi.
Fare attenzione a quanta acqua bevono i nostri piccoli ed eventualmente incoraggiarli a idratarsi di più costituisce un valido metodo per escludere una causa di alitosi che sembra ovvia ma può non esserlo.
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Tipi di alitosi
L’alitosi può essere occasionale o cronica. Un’altra classificazione la vede divisa in alitosi, pseudoalitosi e alitofobia tipica.
- Alitosi tipica: la variante classica, in cui l’odore sgradevole può apparire a causa dell’accumulo di batteri, infezioni, cibo, ecc.
- Pseudoalitosi: in questo caso, il soggetto non ha propriamente il disturbo, ma è sicuro del contrario. Non essendoci un vero problema, il trattamento consiste nel cercare di convincere il soggetto; è piuttosto rara e si verifica in circa il 15% dei casi.
- Alitofobia: si ha quando una persona è stata trattata con successo, ma la percezione di una respirazione spiacevole continua; in questo caso, è necessaria una terapia psicologica.
Quali sono i sintomi associati all’alitosi
I sintomi associati all’alitosi possono essere:
- Presenza di una membrana biancastra sulla superficie dorsale della lingua.
- Bocca secca.
- Depositi di tartaro alla base dei denti.
- Saliva densa e necessità di pulire costantemente la laringe schiarendosi la voce.
- Alito cattivo al mattino e sensazione di bruciore alla lingua.
- Sapore aspro o metallico permanente.
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Come si diagnostica l’alitosi?
Prima di ogni intervento medico è assolutamente necessario eseguire un esame clinico generale: anamnesi ed esame orale che deve comprendere:
- Osservazione della lingua.
- Quantità e la qualità degli eventuali depositi di tartaro.
- Aspetto delle gengive.
- Tonsille.
- Igiene orale.
- Presenza di xerostomia (secchezza delle fauci).
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Dopo la visita medica, possono essere raccomandati diversi test per stabilire una diagnosi esatta:
- Metodi organolettici: l’odore nell’aria espirata percepito da una distanza di 10 cm.
- Determinazione della quantità di solfuro di idrogeno nell’espirazione.
- Gascromatografia: determina la presenza di zolfo emesso.
Nel caso della diagnosi di alitosi intraorale, il dentista deve fornire istruzioni personalizzate e ottimizzare le tecniche di igiene del paziente che comprendono lo spazzolamento regolare e l’igiene interdentale.
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Fonti: