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Nella passata di pomodoro c’è il calore del sole, c’è il profumo della terra. La regina delle conserve è un’antica tradizione italiana che si è fatta conoscere in tutto il mondo. Eppure in Italia rimane sempre un “rito” il giorno in cui si fa “a passata“, una festa che raduna tutta la famiglia per una vera e genuina passata di pomodoro fatta in casa.
Quindi come fare la passata di pomodoro? Scopri ricetta, storia e segreti di una preparazione mediterranea, per avere sulla tavola un sugo sempre buonissimo e 100% biologico.
Come fare la passata di pomodoro
Procurati una buona dose di pomodori della varietà che preferisci. Ricorda però che quelli piriformi hanno meno semini e sono meno acquosi; risultano ottimi anche i tondeggianti Tondino e Petomech. Sceglili rossi, maturi e sodi e senza ammaccature. Ricorda inoltre di non porli in frigorifero e cerca di lavorarli subito.
Qualsiasi sia la variante da te scelta – come frutto e come ricetta – ci sono poche e semplici regole da seguire. Ricorda sempre che uno strumento molto pratico e valido per velocizzare i tempi è il passapomodoro, il quale nulla toglie alla bontà della conserva.
La ricetta della passata di pomodoro
Passata di pomodoro fatta in casa
Ingredienti
- 10 kg pomodori
- sale marino q.b.
- zucchero semolato q.b.
Istruzioni
- La sera prima, lava bene i pomodori e mettili su una tovaglia ad asciugare.
- La mattina tagliali a pezzi scartando le parti dure o ammaccate e versali in una pentola bella capiente.
- Metti la pentola sul fuoco e fai andare a fiamma media mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno fino a quando non sono tutti belli morbidi e cotti.
- A questo punto scolali bene su uno scolapasta e poi mettili nel passaverdure per eliminare bucce e semi.
- Rimetti la conserva ottenuta nella stessa pentola e falla bollire ancora un pochino aggiungendo un pizzico di sale e un pizzico di zucchero. Travasala in vasi di vetro sterilizzati (ognuno ha il suo metodo: io li lavo in lavastoviglie a 65°), lasciala raffreddare un pochino e poi portali ad ebollizione, mettendoli nell’acqua fredda per 40 minuti dall’inizio del bollore.
- Lasciali poi raffreddare direttamente dentro alla pentola. Una volta che l’acqua è fredda, asciuga i barattoli e riponili in un luogo fresco (la cantina) fino al momento di utilizzarli.
Passata di pomodoro con il bimby
Chi ha proprio i minuti contati ma non vuole rinunciare alle tradizione può ricorrere al Bimby.
- Dopo aver lavato i pomodori tagliali a metà per la lunghezza, privali di semi e succo e versali nel boccale.
- Cuocili per 33 minuti poi frulla per 1 minuto a velocità 10.
- Con un imbuto travasa nei vasi sterilizzati, chiudili e capovolgili a testa in giù per creare il vuoto, una volta rigirati dovranno fare “clip clap”.
- Riponi in luogo fresco e asciutto.
- MADE IN FRANCE: questo prodotto è realizzato in Francia per una qualità superiore
- FACILE DA PULIRE: un passaverdure lavabile in lavastoviglie per una pulizia senza sforzo
- VERSATILE: ideale per preparare facilmente puree, zuppe e composte
Passata di pomodoro: calorie e valori nutrizionali
La passata di pomodoro è un vero toccasana per le sostanze contenute. Inoltre, consumata da sola apporta pochissime calorie: meno di 20 Kcal per 100 grammi. Se utilizzata per condire un piatto di pasta o insieme ad altri alimenti, vanno aggiunte all’apporto degli altri cibi.
Il pomodoro contiene diverse sostanze importantissime per il nostro corpo, molecole fondamentali per la salute.
- Carotenoidi, flavonoidi glicosilati e il licopene.
- Le vitamine E, C, B6 e B3.
- Gli acidi fenolici.
Inoltre è un’importante fonte di minerali e fibre: il tutto in pochissime calorie.
La storia mediterranea della passata verace
Il pomodoro è l’unico elemento indispensabile per la passata; un frutto, spesso scambiato per verdura, originario dell’America Latina, Messico e Perù. “Xitomatl” in azteco, da cui deriva l’inglese tomato. Solo dopo la scoperta del Nuovo Continente nel 1492, il pomodoro viene importato in Europa e, per più di mezzo secolo, non è considerato commestibile.
La salsa di pomodoro? L’Italia prima di tutti
Le prime tracce scritte di una salsa di pomodoro appaiono in un ricettario della cucina napoletana pubblicato nel 1773 da Vincenzo Corrado. Si narra però che a sperimentare le prime conserve, siano stati dei contadini di Parma, i quali cuocevano i pomodori dopo averli essicati al sole.
Da qui Francesco Cirio, famoso imprenditore napoletano, avvia la tecnica di produzione in scatola di Nicolas Appert. La bontà della salsa di pomodoro arriva sulle tavole di tutto il bacino mediterraneo e anche in Inghilterra, ma sempre e solo come salsa da accompagnare ad altre portate.
Nel 1807 Francesco Leonardi nell’Apicio Moderno, scrive del pomodoro come condimento per la pasta; ma solo nel 1844 la salsa di pomodoro con basilico, aglio e olio trova menzione nella “Cucina casereccia” dove si parla di Ragù, ma quello specifico napoletano.
L’habitat migliore per la crescita della pianta annuale del pomodoro è il sud Italia; soprattutto nell’Agro Nocerino Sarnese alle falde del Vesuvio, tra Salerno e Napoli. Qui, in una terra di origine vulcanica, è presente un microclima ideale per la produzione del famoso pomodoro San Marzano. Un frutto così ricco di sapore che dal 1996 ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta ed è chiamato “l’oro rosso della Campania“.
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Passata di pomodoro fatta in casa: una tradizione affinata nel tempo
Il percorso di una bottiglietta-barattolo di passata di pomodoro, inizia dalla cura nel procurarsi il prodotto appena raccolto, rosso, sodo e maturo. Ideali per la passata di pomodoro sono i pomodori San Marzano, le varietà Roma, Vesuvio, Napoli, Ventura.
Sono necessarie un’attenta selezione, poi il lavaggio accurato e la cottura che va sorvegliata con attenzione. Successivamente si procede alla spremitura, al filtraggio e all’imbottigliamento in contenitori sterilizzati. Una volta pronti, vengono messi a raffreddare talvolta in modo singolare, un vero e proprio “metodo della nonna”: sotto il calore di una coperta.
La tradizione della passata di pomodoro si tramanda di padre in figlio e il lavoro richiesto è ampiamente ripagato da una conserva colorata, sana e genuina. Una ricetta orgogliosamente italiana, che si riscopre in tante versioni diverse.
- Piatti gourmet.
- Come sugo per un piatto di pasta.
- Su deliziose bruschette.
- Per arricchire molte pietanze, dal pesce, alle zuppe, e per coronare la pizza.
La passata di pomodoro è inoltre la base di innumerevoli sughi all’italiana, tutti con lo stesso comune denominatore: il profumo del pomodoro, il suo rosso accattivante, il sapore dolce acidulo e la sua semplicità che lo rendono irresistibile.