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Tomahawk, un nome quasi impronunciabile, eppure così diffuso oggi tra gli amanti della carne.
La Tomahawk infatti è una bistecca gigante, chiamata così perché ha una forma che ricorda un’ascia da battaglia dei Nativi americani, da cui prende il nome.
Ma che caratteristiche ha questa carne così scenica, tanto da avvalersi dell’appellativo di “bistecca di brontosauro” e ricercata dai ristoranti più rinomati?
Quali sono le sue proprietà nutrizionali, organolettiche e salutistiche? Addentriamoci nel mondo di questa bistecca spettacolare per conoscerne meglio tutte le sfaccettature, a cominciare dalle sue origini, i benefici e come prepararla al meglio con ricette semplici ma di grande effetto.
Cos’è la Tomahawk: le caratteristiche della carne
La bistecca Tomahawk, conosciuta per le sue dimensioni gigantesche, è una costata di manzo, cioè un taglio di carne rossa che si ricava dalla parte anteriore della lombata, precisamente dalla quinta alla prima vertebra dorsale fino al collo.
La particolarità che l’ha resa così famosa è stata la trovata originale di lasciare intatto tutto l’osso della costola nella sua intera lunghezza di circa 30 cm, che nelle costate comuni viene invece tagliato. Questo osso lungo è in genere lasciato intatto durante la preparazione della carne, dando alla bistecca un aspetto distintivo e scenografico.
La bistecca è cucinata alla griglia o in padella e spesso servita per condividerla, date le sue dimensioni. È diventata una scelta popolare nei ristoranti di carne di alta qualità e tra gli appassionati di grigliate che cercano un’esperienza culinaria robusta e gustosa.
Da dove proviene la bistecca di brontosauro?
La carne proviene dai grandi manzi australiani selezionati delle razze Black Angus, il pregiatissimo Wagyu e loro incroci. Sono le migliori in assoluto di quel territorio, anche se le scenografiche bistecche si possono ricavare pure da altre razze. L’allevamento di questi animali è allo stato brado e sono alimentati ad erba per gran parte della loro vita, per poi terminare con un finissaggio di mais e grano di alta qualità.
Questo consente di aumentare la tenerezza e la marezzatura, cioè il grasso intramuscolare che conferisce il noto aspetto marmorizzato, che è indice di alta qualità, dando estrema morbidezza e il sapore intenso molto persistente, tanto apprezzato e ricercato dagli esperti.
Infatti il segreto del successo di questa carne non è solo l’apparenza, data dalla sua forma attraente, con pezzature oltre i 2 kg e spessore di almeno 5 cm, ma anche i suoi aromi tipici, molto simili al pregevolissimo manzo kobe.
Questo grazie alle proprietà delle razze da cui deriva, che donano una carne con fibre sottili e di una tenerezza unica.
L’alimentazione controllata fa il resto, generando le infiltrazioni di grasso uniformemente diffuse tra le fibre, che contribuiscono a creare tanta gustosità e succulenza da avere la sensazione che si sciolga in bocca.
Bistecca Tomahawk: quanta mangiarne a dieta?
Il dosaggio raccomandato di carne rossa è di 1/2 volte a settimana..
La bistecca Tomahawk originale può vantare pezzature molto grosse, ma il suo consumo saltuario non ha alcuna controindicazione, anzi può dare sicuramente un contributo risolutivo nel soddisfare esaurientemente le esigenze nutrizionali laddove possano esserci delle pericolose carenze.
Valori nutrizionali tratti dal database USDA per 100 grammi di costata di manzo, cotta alla griglia e pronta da mangiare.
Valori nutrizionali e calorie della bistecca Tomahawk
Essendo una costata di manzo, la Tomahawk possiede tutte le proprietà nutrizionali della carne rossa bovina.
Troviamo dunque ben rappresentate le proteine nobili con tutti gli amminoacidi essenziali, minerali ad altissima biodisponibilità come ferro eme, zinco, calcio e selenio, e tutte le vitamine del gruppo B, tra cui la fondamentale B12 che chi rinuncia alla carne deve integrare.
Nello specifico delle razze australiane tradizionalmente utilizzate e grazie alla loro alimentazione composta sia dal pascolo sulle grandi praterie nella fase iniziale, che da grano e mais nella fase di ingrasso, la carne si distingue per le sue preziose sostanze nutraceutiche benefiche per la salute.
Troviamo quindi i CLA, i Coniugati dell’Acido Linoleico, il glutatione e il coenzima Q10, antiossidanti presenti proprio nel particolare grasso della carne, oltre che vitamine liposolubili A, D, E, K e acidi grassi polinsaturi omega 3 a catena lunga EPA e DHA.
Energia | 234 kcal |
Proteine | 28 g |
Grassi totali | 12,7 g |
Grassi saturi | 4,93 g |
Monoinsaturi MUFA | 5,2 g |
Polinsaturi MUFA | 0,472 g |
Carboidrati | 0 g |
Calcio | 22 mg |
Ferro | 1,7 g |
Magnesio | 24 mg |
Fosforo | 223 mg |
Potassio | 355 mg |
Sodio | 59 mg |
Zinco | 5,06 mg |
Rame | 0,076 mg |
Selenio | 30,1 µg |
Tiamina (Vitamina B1) | 0,081 mg |
Riboflavina (Vitamina B2) | 0,146 mg |
Niacina (Vitamina B3) | 7,3 mg |
Acido pantotenico (Vitamina B5) | 0,552 mg |
Vitamina B6 | 0,612 mg |
Folato (Vitamina B9) | 9 µg |
Vitamina B12 | 1,45 µg |
Vitamina E | 0,44 mg |
Vitamina K | 1,5 µg |
Colesterolo | 92 mg |
Benefici e proprietà della bistecca Tomahawk
La bistecca Tomahawk, come tutta la carne rossa bovina, vanta una chiara superiorità nutritiva, che si traduce in comprovati effetti benefici sulla salute.
A cominciare dal suo elevato valore proteico, a fronte della completa assenza di carboidrati e indice glicemico pari a zero, che la rendono un alimento adatto alle diete dimagranti.
Grazie al suo effetto saziante e alle sue proteine ad alto valore biologico che potenziano la massa muscolare e il metabolismo, in una dieta sana e varia può essere mangiata anche da chi segue una dieta ipocalorica.
Proteine nobili per prevenire la sarcopenia
Per la presenza degli aminoacidi a catena ramificata, leucina, isoleucina e valina, essenziali per la sintesi proteica, ai massimi livelli proprio nella carne rossa, le sue proteine animali si sono rivelate più efficaci delle proteine vegetali nel prevenire la sarcopenia, cioè il decadimento della massa muscolare che avviene con l’avanzare dell’età.
La Tomahawk alimento per gli sportivi
Queste proprietà, oltre al suo contenuto in carnosina, carnitina e creatina, rendono questa carne un alimento molto ricercato anche dagli sportivi, per avere l’efficienza di un alimento super denso di nutrienti in grado di facilitare il recupero dalla fatica fisica e massimizzare le performance atletiche a tutti i livelli.
Carne ricca di sali minerali
La carne rossa bovina come quella di Tomahawk è imbattibile per il livello di assorbimento e utilizzo dei sali minerali come il ferro eme, per cui è stato dimostrato che oltre ad esserne quasi l’unica fonte davvero affidabile e in grado di prevenire e combattere l’anemia, contribuisce ad aumentare anche l’assorbimento del ferro non-eme dei vegetali, quando consumati contemporaneamente nello stesso pasto.
Grassi buoni
La carne di questa succulenta bistecca è anche una delle migliori fonti di acidi grassi essenziali insaturi, cosiddetti “buoni”, monoinsaturi e polinsaturi omega 3, come quelli dell’olio extravergine d’oliva e del pesce, benefici per la salute cardiovascolare e per le difese immunitarie.
Questo grazie all’alimentazione particolare degli animali che arricchisce la carne di sostanze nutraceutiche in grado di allontanare il rischio di patologie e migliorare la salute in generale.
Tra queste troviamo ben rappresentati il coenzima Q10, la taurina, il glutatione e i Coniugati dell’Acido Linoleico, CLA, dei potenti antiossidanti che si trovano in maggior quantità proprio nella carne rossa bovina e in particolare nel suo grasso di marezzatura, che abbonda nella carne Tomahawk, conferendole proprietà antitumorali, antinfiammatorie, anti invecchiamento, anti-arteriosclerosi, antidiabetiche e potenziano il sistema immunitario.
Come cucinare la Tomahawk
Cucinare la Tomahawk è una vera arte, considerando che il suo unico destino è quello di finire sulla griglia.
È così infatti che dà il meglio di sé, ma ci sono delle regole da seguire affinché questa modalità di cottura sia sana e vengano conservate tutte le sostanze nutritive. Vediamo allora come prepararla.
Innanzitutto bisogna che la carne sia a temperatura ambiente, altrimenti l’interno resterà freddo se la poniamo sulla griglia appena tolta dal frigo. Quindi si consiglia di prepararla almeno un paio d’ore prima della cottura.
Appoggiarla dunque sulla griglia ben calda e lasciar cuocere dai 5 agli 8, fino ai 10 minuti per lato a seconda dello spessore e 5 minuti lungo i bordi, per un totale di 20-30 minuti.
Si può usare un termometro da cucina per capire quando siamo arrivati ad una perfetta cottura “al sangue” e cioè quando l’interno della carne raggiunge i 55-60°C. Il grasso di marezzatura oltre a dare sapore ha anche la fondamentale funzione di proteggere la carne e non bruciarla in cottura, cosa basilare affinché la nostra Tomahawk sia nutriente e salutare.
Marinatura
A questo scopo può essere utile procedere anche ad una marinatura della carne in olio, aglio, bacche di ginepro, alloro, salvia, rosmarino, sale grosso e pepe con cui massaggiarla per un’ora prima di appoggiarla sulla griglia caldissima. In questo modo affronta meglio le alte temperature. Il consiglio è di usare un barbecue provvisto di coperchio. In questo modo si sfrutta l’effetto “forno”, intrappolando il calore che cuocerà in modo uniforme la carne senza carbonizzarla.
La Tomahawk è già molto saporita di per sé, per cui non ha bisogno di troppi condimenti. Pertanto meglio evitare salse troppo pesanti, che coprirebbero inutilmente il sapore. Basta servirla semplicemente con olio extravergine d’oliva e sale grosso, insieme a contorni leggeri come carciofi, patate o verdure grigliate.
Il tutto accompagnato da un buon vino rosso strutturato del territorio di origine, come gli australiani Cabernet Sauvignon e Syrah. Migliora la digestione grazie ai polifenoli, oltre ad essere uno dei piaceri della vita.
Tomahawk: origini e lavorazione della carne
La bistecca Tomahawk ha ormai conquistato i cuori degli appassionati della carne in tutto il mondo e in Italia, contendendosi il primato con la classica bistecca Fiorentina.
Il segreto che l’ha resa una carne di pregio, non è solo nel suo effetto scenico, ma soprattutto nella sua storia, sia come allevamento dell’animale che come lavorazione della carne.
Le sue origini sono australiane, ma si è diffusa prima negli Stati Uniti e poi in Europa, grazie al suo sapore irresistibile, tipico delle razze bovine di partenza e delle modalità di alimentazione.
I manzi infatti sono Black Angus e Wagyu, la pregiata razza bovina giapponese, molto diffusi in Australia e negli USA, che danno una carne di qualità grazie al metodo di allevamento.
I bovini vengono allevati allo stato brado, liberi di pascolare sulle grandi pianure australiane e alimentati con foraggi locali.
Il periodo finale di ingrasso e finissaggio viene invece trascorso in stalla, per 60-90 giorni prima della macellazione e sono alimentati con grano e mais di alta qualità.
Questo consente lo sviluppo armonico di una imponente e globosa muscolatura, dalle fibre compatte e sottili, oltre che la formazione omogenea della marmorizzazione, cioè delle venature di grasso di infiltrazione intramuscolare.
Questo darà alla carne la marezzatura, la consistenza morbida e il sapore caratteristico tanto ricercato, che ha fatto la fortuna di questo taglio pregiato eccezionale.
Oggi anche questa bistecca ha subito un’evoluzione, in quanto si possono impiegare pure altre razze da carne, come quelle europee, specialmente irlandesi e polacche, che sono le più adatte.
La lunga frollatura di 30 giorni contribuisce a dare il tocco finale che renderà l’incontro e l’esperienza con questa carne davvero indimenticabili.
Fonti
- USDA.
- Carni sostenibili– Il valore della carne.