Sommario
Un omaggio alla primavera e alla festa della donna: la torta mimosa è una bontà delicata e bellissima da vedere, deliziosa e morbida da gustare. Una vera coccola per gli occhi ed il palato.
Un dolce buonissimo, ricoperto da tanti piccoli pezzettini di pan di Spagna che ricordano la forma dei fiori di mimosa. Un dolce che nel suo aspetto omaggia la bellezza e la grazia femminile e che racchiude un cuore pieno di piacere.
È la torta tipica dell’otto marzo ma è adatta in qualsiasi occasione e si presenta sempre con successo in molte ricorrenze; ma anche per un semplice fine pasto, o per accompagnare il rito del tè pomeridiano con una nota di colore e di sapore.
Come fare la torta mimosa
Si tratta di un dolce a strati abbastanza facile da realizzare ma raffinato nei suoi componenti. Per la torta mimosa semplice ti basterà ricordare che bisogna preparare:
- soffice e squisito pan di Spagna
- crema diplomatica (crema pasticcera e panna montata)
- bagna alcolica o analcolica e a volontà
- farcitura e decorazioni con ananas, fragole, mirtilli o cioccolato.
In pasticceria, il pan di Spagna è la base ideale per eseguire farciture e decorazioni su tutta la torta; è semplice da realizzare ma deve risultare alto, soffice e alveolato quando lo cucini. In alternativa, è possibile acquistarlo già pronto all’uso.
Ricetta della torta mimosa
Torta mimosa
Ingredienti
Per il pan di spagna
- 100 g farina 00
- 5 uova biologiche
- 150 g zucchero semolato
- 50 g fecola di patate
- 0,5 cucchiaino di miele
- sale fino q.b.
Per la crema diplomatica
- 5 tuorli
- 100 g zucchero semolato
- 70 g farina
- 400 ml latte intero
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 cucchiaio di scorza di limone
- 10 g zucchero a velo
- 100 ml panna fresca
Assemblaggio, bagna e decorazione
- 100 ml limoncello
- 130 ml acqua
- 100 g zucchero semolato
- zucchero a velo q.b.
Istruzioni
Pan di Spagna
- In una ciotola o nella planetaria versa lo zucchero, le uova, un cucchiaino di miele e un pizzico di sale. Sbatti con una frusta o uno sbattitore elettrico finché l’impasto inizia a sviluppare bollicine e a incamerare aria: ci vorranno circa 15 minuti. Questo passaggio è fondamentale, perché il composto dovrà quasi triplicare di volume e risultare spumoso. Solo a questo punto potrai incorporare gradualmente farina e fecola di patate setacciate, meglio se utilizzando un passino per farle cadere leggere, a pioggia. Mescola con movimenti delicati dal basso verso l’alto, facendo attenzione a non smontare il composto: è questa la spumosità che renderà soffice la base, senza necessità di lievito.Quando l’impasto è pronto, versalo in una teglia imburrata da 20-22 cm (meglio se a gancio) e cuoci nel forno statico preriscaldato a 180°C, sul ripiano basso, per circa 30 minuti. Una volta cotto, lascia raffreddare qualche minuto, quindi rimuovi con un coltellino la crosticina dorata dalla superficie e dai bordi. A questo punto, taglia il dolce in tre o quattro dischi, in base al numero di strati che vuoi ottenere, e metti da parte uno dei dischi: lo sbriciolerai successivamente per ottenere il classico effetto “mimosa”.
Crema diplomatica
- La crema diplomatica è una variante della crema pasticcera, arricchita con panna montata. Per prepararla, inizia montando i tuorli d’uovo con lo zucchero semolato e aggiungi la farina setacciata, amalgamando lentamente per evitare la formazione di grumi. Nel frattempo, in un pentolino, scalda del latte fresco intero con un cucchiaino di estratto di vaniglia e la scorza di limone. Porta quasi a ebollizione, quindi versa il composto di tuorli, zucchero e farina nella miscela calda, mescolando bene. Continua a mescolare per qualche minuto a fiamma bassa, finché il tutto non diventa liscio, cremoso e lucido. Quando hai ottenuto la consistenza desiderata, togli dal fuoco e lascia raffreddare, coprendo la crema con una pellicola trasparente per evitare che si formi la crosticina.
- Poi prosegui montando insieme lo zucchero a velo con la panna montata. Incorpora poi questo nuovo composto con la crema pasticcera, avendo sempre cura di mescolare dal basso verso l'alto.
Assemblaggio e decorazione
- Su un piatto da dessert, posiziona il primo disco di pan di Spagna e, con l’aiuto di un pennello, cospargilo con una bagna. Puoi scegliere una versione analcolica, come una miscela di acqua, zucchero e vaniglia, oppure una alcolica, come il rum o altri liquori; nel nostro caso abbiamo scelto il limoncello. Per preparare la bagna, porta a ebollizione l’acqua con lo zucchero in un pentolino, mescolando finché lo zucchero non si è completamente sciolto, ottenendo uno sciroppo. Una volta pronto, spegni il fuoco, aggiungi il limoncello e mescola ancora per qualche minuto.Successivamente, metti la crema diplomatica in una sac à poche e distribuiscila uniformemente sul primo disco, senza schiacciare. Copri con il secondo disco, pennella anche questo con la bagna preparata e, con la sac à poche, stendi la restante crema anche sui bordi del dolce.Per completare, distribuisci con cura i pezzettini o le briciole del pan di Spagna su tutta la superficie e attorno, creando l’effetto fiori di mimosa.Infine, metti la torta mimosa in frigo per almeno 30 minuti e, prima di servire, cospargila con zucchero a velo.
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Le varianti da provare
Si parte sempre dalla ricetta classica della torta mimosa per poi sbizzarrirsi a piacere. Ogni tradizione, anzi, ogni famiglia ne prevede una tutta sua. Si può realizzare con più varianti che la rendono ancora più golosa e permettono, inoltre, di creare bellissime decorazioni in contrasto cromatico.
Tra le più apprezzate e conosciute ricorda la torta mimosa all’ananas e (la più amata dai bambini!) e la torta mimosa al cioccolato – o con granella di cioccolato. Un tripudio di sapori dolcissimo e intrigante.
Piacevolissima la variante dell’Accademia di Luca Montersino – un’eccellenza da provare – che prevede invece l’utilizzo di:
- ananas fresco caramellato
- bagna di Maraschino
- crema chantilly.
Tra le altre, gustosissime, invece, assolutamente da provare la torta mimosa alle fragole, o magari la variante ai mirtilli, in cui il rosso o il viola dei frutti disposti sulla copertura gialla del pan di Spagna crea un ricamo di colori capace di allietare occhi e palato.
Proprietà della torta mimosa
Calorie ed energia
La torta mimosa è un’autentica squisitezza. Una fetta di torta mimosa apporta 228 calorie per 100 grammi ma è un piacere davvero irrinunciabile.
Basterà gustarla in orari in cui l’apporto calorico può essere ottimizzato; magari prima dell’attività fisica, oppure facendo attenzione a calibrarla con l’assunzione di altri cibi ipocalorici.
Valori nutrizionali
La torta mimosa è un dolce a tutto tondo non solo nel gusto ma anche perché ci permette di introdurre carboidrati, zuccheri, grassi, proteine e, nelle versioni con frutta fresca, persino vitamine.
Indubbiamente non è una torta dietetica e l’apporto calorico è piuttosto alto e non indicato per chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Pan di spagna: la base del “dolce mimosa”
L’ingrediente alla base della ricetta è il pan di Spagna, che prevede l’utilizzo di uova, zucchero, farina e fecola, che si uniscono per dare vita ad una base soffice e molto versatile. E’ possibile sperimentare la ricetta light del pan di Spagna per limitare l’apporto calorico.
E’ inoltre possibile sostituire lo zucchero con la stevia, dolcificante naturale.
Uova, alimento prezioso
Nella ricetta della torta mimosa non possono di certo mancare le uova, ingrediente base della nostra alimentazione e, in generale, della dieta mediterranea. Sono ricche di:
- sali minerali, tra cui fosforo – benefico per le ossa – e il ferro
- molte vitamine di primaria importanza, tra cui A ed E. Queste, in particolare, hanno il ruolo di antiossidanti per il nostro organismo
- infine, da non dimenticare la vitamina B12, che favorisce la produzione di globuli rossi e partecipa al metabolismo di grassi e proteine.
Le uova, però, sono sconsigliate – in dosi eccessive, s’intende – per chi soffre di colesterolo alto, dato che ne contengono parecchio (circa 370 mg ad unità).
Come servire a tavola la torta mimosa e in quale occasione
La torta mimosa è uno dei dessert più amati in occasione della festa delle donne, l’otto marzo; ma poiché è sempre festa delle donne, la torta è quindi ottima per essere gustata in ogni periodo dell’anno!
Una proposta sfiziosa dopo un pranzo o una cena, per delle ricorrenze particolari o semplicemente per coccolare il palato.
Viene accompagnata dal tè o dal caffè, preferibilmente distante dai pasti principali della giornata per godere tutta la sua bontà senza rimorsi. Una delizia da gustare anche con gli occhi, una delizia che ricorda la primavera.
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Torta mimosa, un’intuizione “reatina”!
La torta mimosa è una delizia tutta italiana, che ha le sue origini attorno alla metà del ‘900, grazie all’ideazione e alle mani di un appassionato pasticcere di Rieti. Corre voce, infatti, che nel 1952 Adelmo Renzi, ristoratore della città laziale, preparò per la prima volta questo dolce; fu subito molto apprezzato tra i suoi clienti.
Ma divenne famoso solo nel 1962, quando lo stesso Adelmo Renzi partecipò ad un concorso di pasticceria a Sanremo. In onore della magnifica città dei fiori pensò bene di concorrere con una torta che fosse come un omaggio floreale: prese così spunto per la realizzazione e le decorazioni dalle delicate spighe di mimosa.
La bontà della torta, unita alla raffinata decorazione, fu un vero e proprio successo: il primo posto alla kermesse non glielo tolse nessuno. L’entusiasmo e la risposta di buongustai ed esperti fece diventare ben presto questo dolce un simbolo: venne dichiarato il dolce della festa delle donne.