Sommario
Il reiki è un metodo giapponese che, attraverso l’imposizione delle mani, dovrebbe aiutare a ritrovare il benessere di corpo, mente e spirito.
Ci sono 5 principi da praticare e che si possono recitare mattina e sera.
Il reiki: cos’è
Secondo il maestro Gianluigi Costa, il reiki è un metodo per trovare la pace interiore e il Ben-Essere psico-fisico, attraverso:
- la meditazione
- seguendo dei principi etici e morali (Dharma)
- l’utilizzo dell’energia universale per riequilibrare tutte le energie disarmoniche del nostro corpo.
Il reiki è nato in Giappone come pratica spirituale, ma è diventato anche una terapia, soprattutto in Occidente. Il metodo utilizza l’imposizione delle mani, o Tea Te, per le sue molteplici possibilità di applicazione.
Se vuoi approfondire il tema leggi Reiki: cos’è, storia, principi, livelli, benefici e critiche.

Reiki: il significato del termine
Il termine “reiki” è di origine giapponese ed è formato da due sillabe.
La prima, “rei”, significa “qualcosa di misterioso, miracoloso e sacro”, per cui rappresenta l’Energia primordiale o Divina. Un’energia esistita ancora prima della creazione dell’universo. Da questo principio divino, sarebbe scaturito il Big Bang da cui deriverebbe il Creato in tutte le sue manifestazioni, o “Ki”.
La seconda sillaba della parola, appunto “Ki”, starebbe a indicare “qualcosa che non si vede” o “l’energia dell’Universo” o “atmosfera”.
I 5 Principi del reiki
I sostenitori del reiki rispettano 5 principi come basi per raggiungere il benessere:
- non ti arrabbiare
- non ti preoccupare
- sii grato
- svolgi il tuo lavoro con dedizione
- sii gentile verso tutti gli esseri viventi.
Un metodo segreto per attirare la fortuna e raggiungere la pace interiore. Per questo, il fondatore del Reiki Usui ha invitato a ripetere ogni giorno, a voce alta e nel proprio cuore, questi cinque concetti.
Reiki: come recitare i 5 principi
Per recitare i 5 principi, il praticante, alla mattina e alla sera, dovrebbe sedersi nella posizione del Gassho.
Si tratta di una forma di meditazione che si attua ponendo le mani giunte all’altezza del cuore. Si può assumere stando seduti a terra o su una sedia: l’importante è che la schiena sia ben dritta.
Può essere praticato prima di ogni trattamento terapeutico ma anche all’inizio di ogni seminario, oppure al mattino appena svegli e alla sera prima di andare a dormire. Ecco le formule da recitare:
Solo per Oggi
Kyo dakewa Ikaruna = Non ti arrabbiare
Shimpai suna = Non ti preoccupare
Kansha shite = Sii grato
Gyo wo hageme = Svolgi il tuo lavoro con dedizione
Hito ni shinsetsu ni = Sii gentile con tutte le persone
I cinque principi vanno pronunciati in prima persona: non sono adirato; non sono preoccupato, ecc.
L’incipit “solo per oggi” è un richiamo a vivere il presente, il “qui e ora”, senza pensare al passato o al futuro. Imparare a vivere nel presente significa imparare a vivere consapevolmente attimo per attimo, come insegna il Buddhismo Zen, nel quale il Reiki affonda le sue radici.
Reiki: sostenitori e critici
Alla base della dottrina, c’è la convinzione che l’energia universale, o divina, possa passare attraverso le mani del terapeuta. Infatti, con la semplice imposizione delle mani, il maestro di reiki riuscirebbe a guarire gli altri e sé stesso da molte malattie.
Il flusso vitale dovrebbe agire su:
- mente
- psiche
- spirito.
Per questo, il reiki è considerato una terapia olistica, anche se i seguaci ritengono che serva per trovare la pace interiore.
Secondo i sostenitori, il reiki riuscirebbe a neutralizzare lo squilibrio energetico da cui verrebbe generata qualunque malattia.
Tuttavia, secondo i critici, non esistono prove scientifiche dell’efficacia della tecnica che viene sconsigliata dalla Società Internazionale di Oncologia.
Fonti: Amo Reiki
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