Sommario
La tendinite, o meglio, la tendinopatia รจ una condizione clinica caratterizzata da dolore, gonfiore e limitazione funzionale del tendine e delle strutture adiacenti.
Contrariamente a quanto si pensava in passato, la tendinopatia non ha una natura infiammatoria. Infatti, i tipici marker infiammatori sono presenti solamente nello stadio iniziale e acuto della patologia, valori che andranno diminuendo nonostante la presenza di lesioni degenerative del tendine.
Per questo motivo il termine โtendiniteโ รจ spesso utilizzato impropriamente. โTendinopatiaโ รจ il termine esatto per descrivere il tendine sofferente. La tendinopatia racchiude una serie di altre patologie che possono essere confermate dopo lโesame istologico, tra le quali la tendinite.
Nella tendinopatia possiamo osservare una degradazione del collagene, oltre a una serie di eventi biologici complessi, che portano a un danneggiamento del tendine con conseguenze, in alcuni casi, profondamente debilitanti.
Tendinite: cos’รจ
Anatomia dei tendini
I tendini sono le strutture anatomiche che collegano i muscoli alle ossa. Originano dal muscolo e si inseriscono in una zona relativamente limitata. I tendini sono deputati alla trasmissione delle forze sviluppate dai muscoli con il fine di rendere possibile il movimento e stabilizzare lโarticolazione.
Sono costituiti da collagene, elastina, acqua, proteoglicani (componenti della matrice extracellulare) e dai tenociti, le cellule proprie del tendine. Ogni tendine รจ avvolto dalla guaina tendina, una sottile struttura che ricopre il tendine e gli permette di svolgere le sue funzioni oltre che facilitarne lo scorrimento.
ร una struttura molto robusta, accumula il 70% dellโenergia elastica totale e possiede la capacitร di allungarsi fino a circa il 4% della lunghezza a riposo. I tendini hanno un apporto di sangue ridotto rispetto ai muscoli e sono metabolicamente meno attivi (ecco perchรฉ i muscoli sono di color rosso mentre i tendini bianco-giallo). Per questi motivi presentano perรฒ una bassa capacitร di adattamento allโallenamento e questa caratteristica li rende โlโanello deboleโ della catena osso-tendine-muscolo.
Inoltre, sono predisposti a patologie, ad esempio la tendinite, e lesioni a seguito del loro fisiologico invecchiamento. ร noto come, con lโavanzare degli anni, i tenociti diventino meno funzionali e numerosi mentre la produzione di collagene tenda ad aumentare. La somma di questi processi fisiologici porta alla perdita della piena funzionalitร del tendine e quindi a un rischio aumentato di patologie e lesioni, solitamente nelle aree con apporto sanguigno minimo o assente.
I tendini piรน importanti per struttura, funzione e dimensione sono:
- tendine dโAchille
- cuffia dei rotatori della spalla
- tendine rotuleo del ginocchio.
Funzione dei tendini
La funzione primaria del tendine รจ quella di trasferire le forze prodotte dal muscolo alle ossa, permettendo cosรฌ il movimento delle articolazioni. Essendo piรน rigido rispetto al muscolo, il tendine รจ in grado di trasferire le forze non solo riducendo la dispersione dellโenergia ma immagazzinandola. Lโenergia elastica immagazzinata durante lโallungamento verrร rilasciata quando la trazione sul tendine cesserร , meccanismo indispensabile per il risparmio energetico durante i movimenti del corpo.
Il tendine pur essendo rigido presenta comunque una capacitร elastica. Con lโaumento del carico รจ possibile arrivare a un 4-5% di allungamento fisiologico. Oltre tale percentuale la struttura tendina inizierร a deformarsi e si andrร incontro a micro-rotture interne fino a una rottura completa negli stiramenti piรน estremi (oltre lโ8%).
Un muscolo con un tendine lesionato o debole avrร una funzione limitata, cosรฌ come sarร limitata la funzione dellโintera articolazione. Il motivo รจ la continua contrazione e accorciamento del muscolo che deve sopperire alla funzionalitร ridotta del tendine, questo si trasforma in una perdita di forza del muscolo stesso.
Inoltre, il tendine ha importanti funzioni propriocettive, รจ quindi coinvolto nel mantenimento e correzione della postura.
Tendinite: epidemiologia
Tra i tendini piรน soggetti a lesioni troviamo:
- cuffia dei rotatori
- capo lungo del bicipite brachiale
- estensori e flessori del polso e delle dita
- tendine dโAchille.
La causa piรน comune dellโinfortunio al tendine รจ il sovraccarico, per questo motivo รจ un infortunio comune tra gli sportivi. Non a caso circa la metร degli infortuni nellโattivitร sportiva รจ dovuto al sovraccarico, ovvero volumi e intensitร di allenamento eccessivi, che non permettono al corpo di recuperare. Il recupero รจ un fattore chiave nellโadattamento tendineo perchรฉ questo รจ molto piรน lento dellโadattamento muscolare.
Vediamo quindi come gli sportivi che praticano corsa, tennis e sport in cui la corsa e il salto siano elementi predominanti, sono i piรน soggetti allo sviluppo di tendinopatie al tendine di Achille. Nei ballerini lโincidenza della tendinopatia al tendine di Achille รจ al 9%.
Invece, le patologie ai tendini della mano e polso colpiscono circa il 2% della popolazione, prevalentemente sportiva ma ne potrebbero soffrire anche le persone che svolgono lavori usuranti, ripetitivi e in ambienti freddi. Anche se non รจ stata evidenziata una diretta causa-effetto tra alcuni tipi di lavoro e le tendinopatie di mano e polso, รจ importante prestare attenzione agli atteggiamenti posturali durante lo svolgimento del lavoro, in particolare se parliamo di un lavoro statico in posizione seduta.
Invece, gli infortuni alla cuffia dei rotatori riguardano principalmente gli sport di lancio come il baseball e il giavellotto. Si tratta perรฒ di una patologia diffusa anche tra i tennisti e ginnasti.
Cause della tendinite
Se negli anni passati si pensava che la tendinopatia fosse solamente unโinfiammazione del tendine, oggi รจ stato dimostrato come alla base della tendinopatia non ci sia un โsempliceโ processo infiammatorio (se non nelle primissime fasi della patologia).
Per questo motivo non parliamo piรน di tendinite (infiammazione del tendine) ma di tendinopatia (patologia del tendine).
La tendinite rientra comunque tra le tendinopatie ma viene diagnosticata in seguito a esami strumentali. Questa nomenclatura ci lascia intendere come la tendinopatia abbia caratteristiche molto piรน complesse di un processo infiammatorio.
Quindi, la tendinopatia รจ una patologia di origine multifattoriale che puรฒ essere associata a numerosi fattori intrinseci ed estrinseci, soprattutto se parliamo di tendinopatia da sovraccarico (overuse), la piรน comune.
Fattori di rischio
Quindi, essendo una patologia multifattoriale, รจ la combinazione di uno o piรน fattori di rischio a determinarne lโinsorgenza.
Secondo le nuove evidenze scientifiche sappiamo come il tendine possa adattarsi bene a stimoli adeguati con carichi e riposi appropriati. Andrร invece verso un processo degenerativo quando questi elementi non verranno periodizzati e bilanciati.
Quindi, non parliamo solo di contesti sportivi ma anche lavorativi, per esempio un lavoro ripetitivo richiede delle pause frequenti e programmate per evitare un sovraccarico delle articolazioni utilizzate.
Intrinseci
- Etร e sesso
- Patologie pregresse su base ormonale e metabolica
- Sovrappeso/obesitร
- Ipertensione
- Problemi ortopedici come dismetria degli arti
- Squilibri muscolari
- Utilizzo di cortisonici e steroidi per lunghi periodi
- Alterata funzione dellโarticolazione, eccessiva rigiditร o iperlassitร .
Estrinseci
- Calzature inadeguate
- Lavori ripetitivi con compressioni ripetute e svolti a basse temperature
- Errata postura protratta nel tempo
- Microtraumi ripetuti sullโarticolazione
- Tipo di sport (salto, corsa ecc..)
- Volume e/o intensitร di allenamento eccessivi.
Quali sono i sintomi della tendinite
I segni e sintomi della tendinopatia sono caratteristici e lasciano pochi dubbi a un attento esame clinico.
I sintomi si presentano a livello locale e sono:
- dolore
- gonfiore
- calore
- sensazione di rigiditร (perdita di funzione parziale dellโarticolazione).
Seppure i segni e sintomi siano estremamente simili a unโinfiammazione acuta รจ bene ribadire come il processo infiammatorio sia protagonista sono nelle prime settimane della tendinopatia.
La sintomatologia puรฒ essere acutizzata da una lesione o, ancor peggio, dalla rottura del tendine. In questo caso la patologia diventa estremamente debilitante per il paziente.
Una tendinopatia cronica risulta essere limitante per il paziente, anche nello svolgimento delle sue semplici attivitร quotidiane. Oltre a essere una vera sfida clinica per lo specialista.
Diagnosi
La diagnosi di tendinopatia si basa su unโattenta anamnesi del paziente, la sua storia clinica e un esame clinico. ร importante, come in un tutte le sedute diagnostiche, escludere eventuali altre patologie.
Il medico potrร procedere con esami di diagnostica per immagini nel caso in cui abbia dubbi sulla patologia e voglia confermare le sue ipotesi.
Con la diagnostica per immagini (ecografia, RMN) e/o lโesame istologico รจ possibile definire quale tipo di tendinopatia colpisce il paziente. Nel caso in cui fossero presenti dei processi infiammatori a carico del tendine, potrร essere diagnosticata la tendinite.
Come curare la tendinite
In caso di tendinopatia il trattamento รจ solitamente conservativo, fatta eccezione per i casi di rottura del tendine dove lโintervento chirurgico risulta necessario.
Nei primi giorni รจ consigliato procedere seguendo il protocollo RICE (Rest, Ice, Compression, Elevation). Evitare quindi, nel limite del possibile, tutte le attivitร che interessano lโarticolazione colpita e quelle che si pensa possano essere la causa del problema. Fasciature applicate da un professionista possono promuovere la guarigione del tendine. Alla compressione รจ opportuno associare degli impacchi di ghiaccio da circa 15 minuti, ripetuti anche 5-6 volte al giorno.
Infine, lโelevazione del segmento corporeo colpito favorisce il ritorno venoso, linfatico e la risoluzione del processo infiammatorio.
Farmaci
Durante il periodo acuto รจ possibile utilizzare farmaci antinfiammatori e integratori antiedemigeni (che impediscono la formazione di edemi), secondo le disposizioni del medico. Quindi, gli antinfiammatori (FANS) possono rivelarsi utili nelle prime settimane della comparsa della sintomatologia, quando il processo infiammatorio รจ ancora attivo.
Tuttavia, alla luce delle piรน recenti evidenze scientifiche e cliniche, il costo/beneficio dei FANS in caso di tendinopatia รจ spesso negativo, per questo motivo sono sempre meno utilizzati.
Fisioterapia
Un ruolo chiave nella gestione e risoluzione della tendinopatia lo gioca lโattivitร motoria e la fisioterapia.
Sono entrambi strumenti in grado di velocizzare lo stato di guarigione del tendine, evitare eventuali ripercussioni sullโarticolazione e altri sistemi corporei, ridurre il rischio di cronicizzazione e migliorare lo stato di salute generale del paziente.
Inoltre, il fisioterapista puรฒ lavorare con movimenti specifici (attivi e passivi) su:
- miglioramento della mobilitร dellโarticolazione
- rinforzo muscolare
- recupero dellโelasticitร del tendine colpito da tendinopatia.
Lโattivitร motoria e gli esercizi specifici, oltre alla seduta fisioterapica, devono essere svolti in autonomia dal paziente a casa. Lโobiettivo รจ quello di creare uno stimolo frequente sul tendine per promuovere il processo di guarigione. Esercizi che devono essere svolti anche dopo la scomparsa della sintomatologia.
Nel caso in cui la lesione tendinea sia estremamente grave (rottura) oppure se il trattamento conservativo non porta a un miglioramento della sintomatologia nellโarco di 6-12 mesi, la soluzione chirurgica si rivela essere la piรน indicata.
Prognosi e decorso
I tempi di recupero da una tendinopatia sono spesso lunghi. Parliamo di circa 12 mesi per un recupero completo, se il paziente รจ stato sottoposto al trattamento conservativo fin dai primi giorni della comparsa dei sintomi.
I tempi di recupero cosรฌ lunghi si trasformano spesso in una prova psicologica per il paziente, il quale deve imparare a convivere e gestire la sintomatologia oltre a dedicarsi quotidianamente agli esercizi di recupero.
Ti รจ piaciuto il nostro articolo? Condividilo su Pinterest.