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In fisioterapia, la laserterapia è utilizzata per curare diverse patologie, sia croniche che acute, in modo del tutto indolore e privo di effetti collaterali. I principali effetti in fisioterapia sono antinfiammatori, antalgici, biostimolanti, e linfodrenanti.
Trattandosi di una terapia totalmente indolore, anzi perfino piacevole, il paziente che deve affrontare un ciclo di sedute può farlo in completa tranquillità e sapendo che subito dopo la seduta potrà svolgere normalmente qualsiasi attività quotidiana.
E’ sempre preceduta da una valutazione fisioterapica, durante la quale il professionista individua le terapie più adatte da eseguire e spiega in modo dettagliato come funzionano tutte le tecnologie che verranno utilizzate. Il fisioterapista imposta il macchinario a seconda dell’intensità e della profondità che vuole raggiungere con il laser e, fatto questo, appoggia il manipolo sulla parte del corpo da trattare, facendo dei piccoli e delicati movimenti per guidare il flusso di luce.
L’unica sensazione che potrebbe provare il paziente durante la terapia è quella di un piacevole calore, non tanto superficiale, sulla pelle, ma piuttosto in profondità nei tessuti.
Che cos’è la laserterapia?
La fisioterapia con laser è un tipo di trattamento di fisioterapia che permette di trattare un ampio spettro di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e cutaneo facilitandone la guarigione e in assenza di particolari controindicazioni e rischi per il paziente.
E’ una terapia fisica che applica al corpo umano una particolare forma di emissione elettromagnetica (luce infrarossa).
Il termine LASER sta infatti per Light Amplification Through the Stimulated Emission of Radiation: amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di radiazioni. Si tratta di una particolare forma di emissione elettromagnetica (di regola nello spettro visibile, dal rosso al viola), ma anche in quello non visibile infra-rosso.
Oggi è una delle metodiche più utilizzate in fisioterapia, che consente di raggiungere risultati rapidi e visibili fin dalle prime applicazioni.
Tuttavia, è importante che venga eseguita da un fisioterapista o professionista sanitario esperto, che abbia una comprensione approfondita dell’anatomia, della fisiologia e dell’utilizzo appropriato del laser per garantire risultati ottimali e sicurezza nel trattamento.
La sicurezza e l’efficacia della laserterapia dipendono dalla corretta applicazione e dalla scelta appropriata dei parametri del laser per ciascun paziente.
Tipi di laser e usi
Nella Laserterapia in fisioterapia troviamo principalmente due tipi di laser tra i più usati: il laser ND:YAG e il laser HE-IY (ileo neon e infrarosso).
I laser si differenziano in base alla potenza: ci sono quelli a bassa potenza (i cosiddetti laser a scansione), e quelli ad alta potenza (come, ad esempio, il laser Neodimio Yag).
- Il laser ND YAG è il più potente e il più giovane tra i due, nello specifico questo laser ad alta energia permette di trattare tutte le patologie più profonde, ha un effetto immediato e si possono quindi raggiungere dei risultati evidenti e veloci sul dolore e sull’infiammazione. Questo tipo di laser infatti riesce a spostare in profondità consistenti dosi energetiche per combattere patologie articolari croniche-degenerative.
- I tipi di laser HE-IY invece sono apparecchiature ad emissione continua o pulsata/intermittente di energia, sono i primi modelli che sono stati usati in fisioterapia o per la medicina fisica riabilitativa, sono sicuramente meno potenti dello YAG e naturalmente hanno un effetto meno rapido e profondo.
Il laser a scansione permette di trattare ampie zone del corpo e di farlo senza la presenza dell’operatore. Il trattamento si effettua combinando differenti potenze, differenti lunghezze d’onda e utilizzando le modalità continua o pulsata in modo combinato.
Il laser Neodimio Yag utilizza una lunghezza d’onda fissa a 1064 nm. Il flusso di questo laser trasferisce energia all’interno dei tessuti, con capacità di penetrazione di 5-6 cm. Questo provoca delle modificazioni biochimiche a livello della membrana cellulare che generano effetti antinfiammatorio, antidolorifico, linfodrenande e biostimolante.
Rispetto al laser a scansione, il laser Neodimio Yag ha una potenza maggiore e una zona di applicazione limitata. Il trattamento può essere eseguito in maniera automatica fissando l’emettitore su un apposito supporto e mettendolo a contatto con la zona desiderata. Può anche essere eseguito direttamente dall’operatore ampliando così la zona trattata.
A cosa serve la laserterapia?
È utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni muscolo scheletriche, lesioni sportive e disturbi neurologici.
Viene solitamente impiegata come parte di un approccio terapeutico integrato per:
- Fornire sollievo al dolore.
- Accelerare la guarigione.
- Ridurre l’infiammazione.
- Migliorare la funzionalità dei tessuti coinvolti.
Sollievo dal dolore
Agisce sulle terminazioni nervose per ridurre la trasmissione dei segnali di dolore al cervello, fornendo un rapido sollievo da dolori muscolari, articolari, tendinei e neuropatici.
Può essere anche prescritta per alleviare il dolore associato a disturbi della schiena e del collo.
Questa azione analgesica è particolarmente utile per ridurre il dolore acuto o cronico associato a lesioni, condizioni degenerative e disturbi nervosi.
Guarigione di lesioni muscolari e tendinee
La luce laser accelera la produzione di collagene e promuove la rigenerazione dei tessuti, facilitando la guarigione di distorsioni, stiramenti, strappi muscolari, tendinite e borsite. Questo aiuta a riparare i tessuti danneggiati e a ridurre i tempi di recupero.
Riduzione dell’infiammazione
Ha un’azione antinfiammatoria che aiuta a ridurre il gonfiore e l’infiammazione nei tessuti interessati da lesioni o disturbi come l’artrite.
Sindrome dolorosa regionale complessa (SDRC)
Può essere utilizzata per gestire il dolore e migliorare la funzione nelle persone con SDRC, una condizione dolorosa cronica che colpisce una particolare regione del corpo.
Trattamento delle patologie articolari
La fisioterapia con laser può essere utilizzata per trattare diverse patologie articolari, come l’artrosi, aiutando a:
- Migliorare la mobilità articolare.
- Ridurre il dolore.
- Favorire la riparazione del tessuto cartilagineo.
Recupero dopo interventi chirurgici
E’ spesso utilizzata nella fase post-operatoria per ridurre il dolore e accelerare la guarigione delle ferite chirurgiche.
Gestione delle lesioni sportive
Gli atleti possono beneficiare della laserterapia per trattare lesioni sportive comuni e velocizzare il recupero e il ritorno all’attività fisica, come:
- Distorsioni.
- Stiramenti.
- Tendiniti.
- Contusioni.
Terapia neurologica
In alcuni disturbi neurologici, come la neuropatia periferica o la nevralgia, può essere utilizzata per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità nervosa.
Miglioramento della circolazione
Stimola il flusso sanguigno locale, migliorando l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti e accelerando il processo di guarigione.
Viene utilizzata sia in combinazione con altre terapie, come la fisioterapia, l’osteopatia e l’esercizio terapeutico, sia come trattamento autonomo, a seconda delle specifiche esigenze del paziente e della condizione trattata.
Problemi dermatologici
Può essere utilizzata per trattare condizioni della pelle, come acne, eczema e psoriasi.
Come funziona la seduta di laserterapia?
Il terapista, tramite un manipolo tenuto a breve distanza dalla cute, proietta un raggio piuttosto focale (l’area trattata è di pochi centimetri quadrati) di luce infrarossa che viene erogata con modalità pulsata. La profondità di penetrazione è nell’ordine di un paio di centimetri.
Sottoporsi a una seduta di laserterapia non comporta una preparazione nelle ore o giorni che la precedono, e non prevede limitazioni al termine della stessa.
È sufficiente recarsi presso l’ambulatorio o lo studio del fisioterapista specializzato in laserterapia, stendersi o sedersi sul lettino, scoprire il punto interessato dal trattamento, e attendere circa 10-20 minuti, durante i quali il professionista applicherà il laser con un apposito strumento.
Il laser non provoca dolore, è però possibile avvertire solo una sensazione di calore o un lieve formicolio.
Al termine del trattamento si può tornare tranquillamente a casa e riprendere le normali attività, facendo solo cura a non esporre il punto coinvolto al sole.
Il numero di sedute e la frequenza del trattamento dipendono dalla condizione specifica e dalla risposta individuale del paziente. In alcuni casi, possono essere necessarie più sedute settimanali, mentre in altri potrebbe essere sufficiente un trattamento meno frequente.
Quanto costa la laserterapia?
La laserterapia è indicata anche all’interno di una terapia riabilitativa, ad esempio dopo la rimozione di apparecchi gessati o in seguito ad interventi chirurgici ortopedici.
La durata della singola seduta, il numero totale di sedute e la frequenza tra di esse sono tutti fattori importanti che devono essere decisi e programmati in fase di valutazione sulla base della problematica da trattare.
Nella maggior parte dei casi, le sedute hanno cadenza quotidiana. Solitamente si tratta il paziente con 5, 6 sedute fino alle 10 sedute per le problematiche più importanti ed il costo può variare dai 20 ai 60 euro in base alla tipologia di laser, il tempo di utilizzo e la potenza del raggio per il trattamento.
Benefici della laserterapia
Ha tanti benefici come:
- Riduzione dell’infiammazione (effetto antinfiammatorio).
- Riduzione del dolore (effetto analgesico).
- Aumento dell’attività metabolica.
- Riduzione di versamenti ed ematomi.
- Stimolazione della cicatrizzazione (biostimolazione).
- Aumento della vasodilatazione.
- Stimolazione del linfodrenaggio.
Non vi sono veri e propri effetti collaterali della laserterapia.
Raramente si possono verificare effetti collaterali momentanei come arrossamenti della pelle, prurito, edema, comparsa di piccoli ematomi e, in rari casi, leggere ustioni.
A chi è sconsigliata la laserterapia?
La Laserterapia è generalmente considerata una procedura sicura e ben tollerata da molti pazienti, ma ci sono alcune condizioni e situazioni in cui potrebbe essere controindicata o richiedere una valutazione e un’attenzione particolare.
La laserterapia è sconsigliata a chi ha:
- Patologie tumorali: non dovrebbe essere utilizzata direttamente sulla zona in cui è presente un tumore o nelle immediate vicinanze, poiché potrebbe interferire con la crescita o la progressione del tumore.
- Patologie emorragiche: le persone che soffrono di patologie emorragiche o prendono farmaci anticoagulanti dovrebbero essere trattate con cautela, poiché il laser potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.
- Fotofobia: la fotofobia è una sensibilità eccessiva alla luce, e i pazienti con questa condizione potrebbero trovare fastidiose le luci del laser durante il trattamento;
- Ipersensibilità alla luce: individui con condizioni che li rendono estremamente sensibili alla luce, come l’orticaria solare, dovrebbero evitare la laserterapia.
- La tiroide iperattiva: non dovrebbe essere applicata direttamente sulla ghiandola tiroidea in caso di ipertiroidismo.
- Una gravidanza: anche se è generalmente considerata sicura durante la gravidanza, la sicurezza per il feto non è completamente confermata, quindi dovrebbe essere evitata, soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza.
- Ha lesioni oculari: il laser non dovrebbe essere utilizzato direttamente sugli occhi o nelle vicinanze, poiché potrebbe danneggiare la retina o altre strutture oculari sensibili.