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Saccarosio: cos’รจ, dove si trova, tipi, eccesso di zuccheri e alternative piรน salutari

Lorenzo Traversetti by Lorenzo Traversetti
21 Gennaio 2021
in Alimenti dalla A alla Z
saccarosio: cos'รจ, dove si trova, tipi, eccessi di zuccheri, usi e storia
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Sommario

  • Saccarosio: cos’รจ
  • Saccarosio: proprietร  chimiche
  • Dove si trova lo zucchero in natura
  • Tipi di zucchero
  • Saccarosio nell’alimentazione
  • Saccarosio: consumo eccessivo e conseguenze per la salute
  • Alternative piรน salutari al saccarosio
  • Utilizzi alternativi del saccarosio
  • Processo produttivo del saccarosio
  • La storia dello zucchero

Il saccarosio รจ uno zucchero semplice, noto come disaccaride perchรฉ formato da due singole unitร  monomeriche, una di glucosio ed una di fruttosio.

Quando si parla di zuccheri, il primo pensiero va subito a quella sostanza granulare bianca che abitualmente usiamo in cucina. Ebbene, il re degli zuccheri ha un preciso nome chimico: saccarosio.

In natura รจ abbondantissimo ma esistono due piante in particolare che ne forniscono grandi quantitร , la canna da zucchero e la barbabietola. La canna da zucchero, dominante in sud America, fu la prima ad essere usata per estrarre il saccarosio.

Successivamente, con la diffusione dello zucchero in Europa, si scoprรฌ che questa sostanza chimica potesse essere estratta anche dalla barbabietola da zucchero.

In commercio รจ un vero dominatore del mercato. Nonostante ciรฒ, nel tempo, sono state proposte infinite alternative allo zucchero classico. Basti pensare al miele ma anche ad altre molecole naturali come la stevia o di sintesi, come ad esempio lโ€™eritritolo. Ciรฒ perchรฉ lo zucchero รจ molto utilizzato nellโ€™industria alimentare ma spesso se ne abusa. Purtroppo, moltissime patologie sono causate (o peggiorate) proprio dallโ€™abuso di questa dolce sostanza.

Saccarosio: cos’รจ

E’ una sostanza zuccherina estraibile da alcune piante. Nei secoli, le proprietร  di questa molecola chimica, hanno acquisito via via sempre piรน importanza.

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Basti pensare che, ad oggi, il saccarosio รจ considerato il composto organico puro prodotto in maggiori quantitร  nel Mondo.

Le due piante da cui viene estratto con maggiore efficienza sono:

  • barbabietola da zucchero (Beta vulgaris subsp. vulgaris convar. vulgaris var. altissima)
  • canna da zucchero (Saccharum officinarum).

Nonostante ciรฒ, esistono molte altre specie vegetali dalle quali รจ possibile estrarre questa sostanza, sebbene con minore efficienza.

saccarosio chimica

Saccarosio: proprietร  chimiche

Quando si parla dello zucchero da cucina, in realtร , si fa riferimento ad una molecola semplice ma con definite caratteristiche chimiche.

Proprietร  chimiche della molecola di saccarosio

Il saccarosio รจ una molecola nota come disaccaride in quanto risulta costituita dallโ€™unione chimica di due unitร  semplici, conosciute come monosaccaridi. Questa caratteristica chimica identifica una categoria di zuccheri definiti โ€˜sempliciโ€™ perchรฉ non vengono mai scissi in molecole piรน piccole.

Questi possono avere da 3 a 6 atomi di carbonio. In questa categoria rientrano zuccheri noti quali:

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  • ribosio
  • fruttosio
  • glucosio.

Sono proprio questi ultimi due a legarsi per formare una molecola di saccarosio. Questo legame ha una precisa formula chimica (C12H22O11), una massa molare di 342,30 g/mol e un punto di fusione di circa 185 ยฐC). La reazione alla base della produzione di una molecola di saccarosio prende il nome di condensazione ed รจ la seguente:

ฮฑ-D-glucopiranosio + ฮฒ-D-fruttofuranosio  ๏ƒ   saccarosio + acqua.

Il legame tra le due unitร  monometriche รจ molto stabile e puรฒ essere scisso solamente grazie ad una reazione chimica nota come idrolisi acida.

Quindi, questo รจ il motivo per il quale la digestione dello zucchero da parte del nostro sistema digerente avviene in modo cosรฌ rapido. Infatti, lโ€™aciditร  dello stomaco agisce come chiave di questo processo chimico, favorendolo.

Perchรฉ lo zucchero si scioglie in acqua?

In natura, il saccarosio รจ presente in forma solubilizzata in acqua. Basti pensare che la sua solubilitร  รจ pari a 2000 g/L a 20 ยฐC di temperatura.

Questa reazione avviene in modo spontaneo ed รจ favorita dal punto di vista energetico. Infatti, in chimica, tutte quelle reazioni che consentono di formare legami piรน stabili degli originali, sono favorite.

Questo avviene perchรฉ dalla formazione di questi legami, si libera dellโ€™energia. Su questo presupposto, si fonda il legame tra saccarosio ed acqua. Si tratta di un legame polare in cui gli atomi di idrogeno dellโ€™acqua si legano ai gruppi OH dello zucchero. Questo processo avviene spontaneamente perchรฉ termodinamicamente favorito.

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saccarosio e barbabietola da zucchero

Dove si trova lo zucchero in natura

Il saccarosio รจ una molecola molto comune in natura. La si trova abbondantemente in moltissime piante sebbene vari di molto la sua concentrazione tra specie e specie.

Svolge il ruolo di scorta energetica. In poche parole, potremmo paragonarlo alla credenza nelle nostre cucine.

Difatti, al momento del bisogno, ovvero quando la pianta necessitร  di energia, attinge a queste riserve ausiliarie. Nella barbabietola da zucchero e nella canna da zucchero, il contenuto di zucchero nei loro tessuti, puรฒ aggirarsi intorno al 20%.

Poi, esistono altre specie che contengono quantitร  minori di saccarosio. Tra di esse, rientrano:

  • acero
  • mais dolce
  • palma da cocco
  • palma da datteri
  • sorgo dolce.

Come avviene la formazione di saccarosio nelle piante

Per far sรฌ che i nutrienti che la pianta assorbe dal terreno vengano convertiti in saccarosio, intervengono le singole cellule.

Piรน in dettaglio, due molecole precursori, lโ€™uridina difosfoglucosio e fruttosio 6-fosfato, vengono unite per produrre una molecola di saccarosio. Si tratta di una reazione nota come endoergonica, ovvero necessita di due intermediari.

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Il primo รจ dellโ€™energia, necessaria a formare un legame il quale, di suo, tenderebbe a rompersi piuttosto che crearsi. Mentre, il secondo รจ un complesso di enzimi che favoriscono questa reazione โ€˜contro gradiente energeticoโ€™.

Tra i principali enzimi di questo gruppo, spiccano:

  • UDPโ€“glucosio pirofosforilasi
  • sucrosio-fosfato sintasi
  • sucrosio fosfatasi.

Lโ€™efficienza della reazione dipende da molti fattori quali la luce, la temperatura, la quantitร  di acqua e di nutrienti. Infatti, in condizioni ottimali, la canna da zucchero puรฒ arrivare a produrre piรน di 2 chili di saccarosio in unโ€™ora.

tipi di saccarosio

Tipi di zucchero

In commercio รจ possibile trovare diverse forme di zucchero, le quali si diversificano soprattutto per la specie vegetale da cui viene estratto.

Le principali sono:

  • acero
  • barbabietola
  • canna
  • cocco
  • palma
  • uva.

Oltre a questo tipo di classificazione, lo zucchero puรฒ essere ordinato in base alla forma con la quale viene immesso in commercio.

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Agglomerato

Si tratta della classica zolletta, ovvero un parallelepipedo in cui i granelli di saccarosio vengono uniti da umidi. Solo successivamente, il prodotto finale viene essiccato per confermarne la forma e la consistenza.

Candito

Zucchero in forma di cristalli di dimensione di 1-2cm.

Setacciato

In questa categoria, rientra lo zucchero che tutti noi conosciamo. Infatti, si tratta del dolcificante per eccellenza. In questo caso, dopo la raffinazione del saccarosio, questo viene macinato e setacciato. Con questo procedimento si ottiene lo zucchero semolato.

Sciroppo

Si tratta di una soluzione zuccherina. Si ottiene semplicemente sciogliendo lo zucchero in acqua, in soluzioni acquose al 70%.

Istantaneo

Si tratta di una evoluzione dello sciroppo di saccarosio. In questo caso, lo sciroppo ad elevato grado di purezza viene privato dellโ€™acqua. In questo modo si ottiene un prodotto molto solubile.

Zucchero a velo

Si ottiene dallโ€™ulteriore lavorazione dello zucchero semolato. In questo caso, questโ€™ultimo viene ulteriormente macinato per assumere la consistenza voluta.

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Saccarosio nell’alimentazione

Lo zucchero รจ utilizzato in infiniti preparati alimentari, e non solo. Infatti, oltre che come dolcificante, viene anche usato come conservante in moltissime preparazioni alimentari. Nonostante ciรฒ, uno dei principali utilizzi del saccarosio si ottiene come conseguenza di un procedimento noto come caramellizzazione.

Caramello e processo di caramellizzazione

Il processo di caramellizzazione รจ una trasformazione chimica che non riguarda solamente il saccarosio ma tutti gli zuccheri.

Infatti, รจ una reazione in cui lo zucchero viene portato ad alte temperature. Il risultato finale รจ la formazione di sostanze chimiche che conferiscono il colore scuro tipico del caramello.

Questo prodotto รจ molto usato nellโ€™industria alimentare, non solo come dolce ma anche come colorante alimentare. La temperatura di caramellizzazione รจ importantissima.

Infatti, a 160-170ยฐC si forma il caramello chiaro, a temperature di 165-177ยฐC il caramello scuro mentre a temperature superiori a 250ยฐC si ottiene il cosiddetto carbone di zucchero.

Questโ€™ultimo, anche per via del suo contenuto in sostanze tossiche, non puรฒ essere usato in ambito alimentare.

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Principali consumatori al Mondo

Il consumo medio mondiale di zucchero รจ di 70 grammi al giorno.

Si tratta di una quantitร  molto alta. In piรน, questa รจ cresciuta del 46% rispetto a 30 anni fa quando si attestava a 48 grammi al giorno.

1g di zucchero fornisce 4 Kcal, in un giorno si puรฒ arrivare ad assumere fino a 280 Kcal esclusivamente sotto forma di zucchero.

Tra i primissimi produttori di zucchero rientrano:

  • Argentina
  • Australia
  • Brasile
  • Messico
  • Stati Uniti.

Basti pensare che in questi 4 Paesi si arriva a consumare il doppio della quantitร  di zucchero (da 35 a 40 cucchiaini da tรจ a persona al giorno) rispetto alla media mondiale (17 cucchiaini da tรจ).

saccarosio: consumo eccessivi e patologie

Saccarosio: consumo eccessivo e conseguenze per la salute

In Italia, il consumo annuo pro capite di zucchero รจ di circa 24 kg, piรน basso della media europea che รจ di circa 32 kg. Le linee guida nazionali ed internazionali fissano la quantitร  complessiva di zuccheri semplici assunti nell’arco della giornata al 10% delle calorie totali.

Ad esempio, per una dieta da 2000 calorie sarebbe bene non superare i 50 g di zuccheri semplici al giorno (occhio, anche il fruttosio rientra in questa categoria).

Inoltre, gli effetti legati allโ€™abuso di zuccheri alimentari sono molteplici. Basti pensare che lโ€™Organizzazione Mondiale della Sanitร  associa lโ€™abuso di zucchero a moltissime patologie. Vediamo le principali.

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Obesitร 

Si tratta indubbiamente di una delle principali problematiche connesse con il consumo eccessivo di saccarosio.

Obesitร  non significa solamente eccesso ponderale e di massa grassa bensรฌ un’aumentata incidenza di tantissime patologie correlate.

Il consumo di zucchero semplice fa sรฌ che il nostro organismo riceva grandi quantitร  di glucosio e fruttosio. Si tratta di zuccheri a rapidissimo assorbimento, ovvero in grado di stimolare il pancreas al rilascio di insulina.

Non cโ€™รจ da stupirsi se il consumo eccessivo e costante di zucchero, possa portare il corpo ad avere delle difficoltร  a gestire questa quantitร  di sostanza.

Il risultato รจ un incremento della trasformazione dello zucchero in grassi di deposito ma anche lโ€™incremento del grasso epatico (steatosi epatica) e una condizione nota come insulino resistenza.

Inoltre, se protratto nel tempo, lโ€™abuso di saccarosio potrebbe portare anche alla comparsa del diabete alimentare.

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Diabete

Come detto in precedenza, si tratta di una possibile conseguenza dellโ€™obesitร . Il diabete corrisponde ad una vera e propria alterazione metabolica. Questโ€™ultima puรฒ essere causata da disordini alimentari.

Tra di essi, il principale e proprio rappresentato dallโ€™eccessivo consumo di zuccheri semplici.

Carie dentale

I batteri utilizzano il glucosio ed altri zuccheri semplici, come prima forma di nutrimento.

Quindi, il consumo di eccessive quantitร  di queste sostanze, soprattutto se connesso con una scarsa igiene del cavo orale, puรฒ favorire la proliferazione di questi batteri.

Il loro metabolismo prevede che lโ€™utilizzo del saccarosio causi la produzione di cataboliti, in primis acido lattico. Questa sostanza, in quanto acida, รจ in grado di danneggiare lo smalto dentale demineralizzando progressivamente il dente.

In aggiunta, il saccarosio รจ in grado di creare uno strato sui denti il quale ostacola la rimozione dei batteri con la saliva e con le comuni pratiche di igiene orale.

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Alternative piรน salutari al saccarosio

Ci sono diverse alternative al saccarosio come dolcificante, sia naturali sia di sintesi. In assoluto, il miele รจ la principale. A tal riguardo, 100g di zucchero possono essere sostituiti da 80g di miele.

Alternative naturali al saccarosio

La quantitร  di dolcificante da usare varia tra sostituto e sostituto. Infatti, il gusto derivante potrebbe subire delle minime variazioni non tali da stravolgere il sapore generale del piatto.

  • agave (75g per 100g di saccarosio)
  • datteri (120g per 100g di saccarosio)
  • sciroppo dโ€™acero (80g per 100g di saccarosio)
  • stevia (40g per 100g di saccarosio).

Il ruolo del fruttosio

Spesso si sente ripetere che il fruttosio sia la migliore alternativa al saccarosio. Ebbene, questa รจ una veritร  parziale.

Infatti, il fruttosio รจ uno zucchero con un indice glicemico piรน basso rispetto al saccarosio. Ciรฒ significa che รจ associato ad una minore velocitร  di innalzamento della glicemia ematica.

Perรฒ, allo stesso tempo, il fruttosio viene metabolizzato dal fegato. Ciรฒ comporta che, in condizioni di aumento dellโ€™assunzione di fruttosio, questo possa aggravare altre patologie tipiche di pazienti che non digeriscono correttamente gli zuccheri, in primis, i diabetici.

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Quindi, il risultato rischierebbe di essere un incremento di:

  • sovrappeso
  • ipertrigliceridemia
  • steatosi epatica.

Dunque, soprattutto in questi casi, meglio utilizzare il saccarosio piuttosto che il fruttosio. Discorso diverso riguarda il consumo di frutti (i quali ovviamente contengono fruttosio).

In questo caso, la presenza di fibre vegetali, aiuta a regolare lโ€™assimilazione del fruttosio, riducendo di molto gli effetti collaterali legati allโ€™assunzione di questo zucchero.

Alternative sintetiche al saccarosio

Le principali sono:

  • acesulfame
  • aspartame
  • eritritolo
  • xilitolo
  • sorbitolo
  • sucralosio.

Tra tutti queste sostanze, lโ€™eritritolo รจ quello che piรน si avvicina al gusto e alle proprietร  del saccarosio. In questo caso, 130g di eritritolo sono la giusta quantitร  per sostituire 100g di saccarosio.

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Qual รจ lo zucchero migliore?

Spessissimo si sente ripetere le domande: quale zucchero รจ il migliore? Le alternative al saccarosio sono migliori o peggiori?

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Ebbene, tutte queste sostanze, che siano naturali o di sintesi, scatenano degli effetti comparabili a quelli dato dal saccarosio. Dunque, in generale, non esiste una soluzione migliore dellโ€™altra.

Nonostante ciรฒ, un aspetto andrebbe sempre tenuto in considerazione. Difatti, i dolcificanti, soprattutto quelli di sintesi o quelli particolarmente ricchi in fruttosio, hanno una maggiore probabilitร  di stimolare il pancreas a rilasciare insulina.

Dunque, se proprio si dovesse identificare il miglior dolcificante per eccellenza, il miele รจ la migliore delle opzioni. Ad esso, segue il saccarosio.

Unโ€™ultima precisazione riguarda la stevia. Questo dolcificante รจ naturale e non ha calorie.

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Meglio lo zucchero raffinato o quello di canna?

Non esistono distinzioni tra i due tipi di saccarosio. La differenza dipende solamente dal contenuto in melassa ma il potere dolcificante e le proprietร  nutrizionali, sono esattamente identiche!

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usi allternativi del saccarosio

Utilizzi alternativi del saccarosio

I principali utilizzi del saccarosio sono limitati allโ€™industria alimentare, sotto forma di dolcificante o di caramello. A ciรฒ, si aggiungono perรฒ anche degli utilizzi secondari di questo composto universale:

  • additivo per adesivi o per materie plastiche
  • in medicina per le sue modeste proprietร  diuretiche
  • nellโ€™ambito della biotecnologia come melassa
  • molecola di sintesi di altri composti quali aminoacidi, enzimi, antibiotici
  • molecola base di sintesi dellโ€™etanolo nei processi fermentativi
  • substrato base per lโ€™ottenimento di un biocarburante (bioetanolo).
saccarosio: produzione

Processo produttivo del saccarosio

Le modalitร  di estrazione del saccarosio possono variare di molto se si parte dalla barbabietola oppure dalla canna.

Saccarosio estratto dalla barbabietola da zucchero

Il procedimento di estrazione consta di 6 passaggi chiave.

  1. La raccolta va effettuata tra agosto e settembre. Deve prevedere che le barbabietole appena raccolte, vengano rapidamente inviate allโ€™industria di raffinazione per essere lavorate. Se non si rispettassero i giusti tempi, si rischierebbe di perdere buona parte del saccarosio come conseguenza di un processo fermentativo.
  2. La barbabietola viene tagliata a fettucce e fatta passare in un impianto di acqua a 60-70ยฐC. In questo modo, lโ€™acqua, lentamente, si arricchisce di saccarosio diventando uno sciroppo (noto come sugo). Tutto il materiale di scarto non viene eliminato bensรฌ riutilizzato in zootecnia.
  3. Il sugo viene filtrato e depurato.
  4. Il sugo viene addensato sottoponendolo a temperature tra 80 e 125ยฐC. In questo modo la concentrazione del saccarosio arriva al 65-70% (la concentrazione del vero e proprio sciroppo di saccarosio).
  5. Nel processo di cristallizzazione, il saccarosio viene separato dallโ€™acqua. La definitiva differenziazione si ottiene con un ciclo di centrifugazione.
  6. Lโ€™essiccazione รจ il passaggio finale. In questo stadio di lavorazione, ottenuto sfruttando lโ€™aria calda, si elimina tutta lโ€™acqua presente.

Saccarosio estratto dalla canna da zucchero

Anche in questo caso, il processo estrattivo prevede 6 passaggi chiave.

  1. Le canne vengono separate dalle altre parti vegetali, pulite ed inviate allโ€™industria di raffinazione.
  2. I fusti vengono schiacciati e sfibrati passando allโ€™interno di appositi mulini. In questo modo, si riesce ad estrarre buona parte del succo, anche grazie allโ€™ausilio dellโ€™acqua.
  3. Il succo viene privato dalle impuritร  presenti al suo interno mediante una serie di passaggi di riscaldamento, depurazione e filtrazione. Lโ€™intero processo prende il nome di chiarificazione e il prodotto finale รจ un fluido molto chiaro noto come sugo.
  4. Da questo punto in poi, la procedura prevede dei passaggi in tutto e per tutto simili a quelli previsti per la barbabietola (dal punto 4 al punto 6).

Principali produttori al mondo

Va detto che il saccarosio รจ il composto organico puro prodotto in maggiori quantitร  nel Mondo.

Infatti, si stima che ne vengano prodotte fino a 70 milioni di tonnellate allโ€™anno.

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Di queste quantitร , circa 45 milioni di tonnellate vengono ottenute a partire dalla canna da zucchero. โ€˜Solamenteโ€™ la restante parte viene ottenuta dalla barbabietola da zucchero.

Il primo Paese al Mondo produttore di zucchero da barbabietola รจ lโ€™Europa (21,6 milioni di tonnellate, dato del 2005). Riguardo lo zucchero di canna, il Brasile domina a livello mondiale con una produzione di 27,1 milioni di tonnellate (dato del 2005).

Lo zucchero ha una storia talmente lunga e densa di eventi, che potrebbe tranquillamente occupare un capitolo allโ€™interno di un libro di storia. Proviamo a riassumere i passaggi piรน importanti.

saccarosio: storia

La storia dello zucchero

Saccarosio prima della nascita di Cristo

La storia dello zucchero ha radici molto antiche. Infatti, si ritiene che il Saccharum officinarum provenga dalla Nuova Guinea dove, secondo i botanici, sarebbe stato addomesticato intorno allโ€™8000 a.C.

Una volta scoperte le sue proprietร , questa pianta ha avuto unโ€™ampia diffusione in tutta la zona delle Filippine, dellโ€™India e dellโ€™Indonesia.

Intorno al 5000 a.C., in Asia, sono iniziate le prime lavorazioni della canna da zucchero per estrarre il saccarosio. Per osservare le prime tracce del saccarosio in Europa, รจ necessario attendere il 500 a.C., grazie ai Persiani.

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Questi ultimi distillavano la canna da zucchero per ottenere uno sciroppo denso. Successivamente, questo veniva fatto seccare su delle foglie per ottenere i cristalli di zucchero.

Lo zucchero dallโ€™anno 0 al 1000 d.C.

Va sottolineato che un ruolo chiave nella diffusione cosmopolita del saccarosio fu degli Arabi, giร  nel VI secolo d.C.

Fu grazie a loro che la coltivazione della canna da zucchero venne estesa in Europa. Invece, bisogna attendere il IX per osservare la prima apparizione della canna da zucchero in Italia, per la precisione in Sicilia, sempre grazie agli Arabi.

Lo zucchero dallโ€™anno 1000 d.C. al 1500 d.C.

La diffusione dello zucchero ha avuto un vero e proprio picco a partire dal XI secolo sebbene limitato ad Asia, Europa ed Oceania.

Per osservare la prima comparsa della canna da zucchero in America, รจ necessario invece attendere la scoperta dellโ€™America da parte di Cristoforo Colombo.

Il XV secolo rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella storia dello zucchero. Infatti, con la sua diffusione nelle Americhe, in particolare in Brasile, Cuba e Messico, si diede il via alle prime coltivazioni in unโ€™area geografica chiave.

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Infatti, ad oggi, sono questi i territori in cui si produce la maggiore quantitร  mondiale di zucchero da cucina (e derivati).

La diffusione dello zucchero nellโ€™America centro-meridionale modificรฒ in modo sostanziale il mercato dello zucchero.

Infatti, i primi produttori di questa sostanza (Arabi ed Europei), smisero di produrlo. Di conseguenza, nacque un fiorente traffico d’importazione, che rese il prodotto, per quanto di lusso, piรน comune.

Con questo passaggio chiave, prese avvio il mercato della pasticceria. Ciรฒ anche grazie alla scoperta di abbinamenti culinari unici quali quello dello zucchero con il cacao, con la vaniglia, con il latte e con il caffรจ.

Questa evoluzione modificรฒ sostanzialmente la storia dello zucchero nellโ€™alimentazione nei successivi 500 anni.

Saccarosio, dallโ€™anno 1500 d.C. a 2000 d.C.

Si deve ad un agronomo francese, Olivier de Serres, la scoperta della barbabietola da zucchero (Beta vulgaris subsp. vulgaris convar. vulgaris var. altissima) come pianta alternativa alla canna per la produzione del saccarosio.

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Tale scoperta risale al 1575 d.C. Nonostante ciรฒ, questa fonte alternativa di zucchero impiegรฒ molto tempo a diffondersi. Sebbene sembri paradossale, fu un conflitto a sancirne la diffusione.

Nello specifico, mi riferisco allโ€™atavico conflitto tra Francia e Inghilterra, per la precisione nel periodo napoleonico. Difatti, allโ€™inizio del 1800 d.C., il blocco delle importazioni inglesi (decreto di Berlino, 1806), rese necessario sviluppare un nuovo metodo di estrazione dello zucchero.

Fu proprio in questo periodo che la barbabietola da zucchero iniziรฒ la sua diffusione in Europa. Proprio per questo motivo, ad oggi, lโ€™Europa รจ la prima produttrice di saccarosio da barbabietola, con piรน di 21 milioni di tonnellate annue.

Una spinta ulteriore a questa diffusione fu data dalle marmellate. La scoperta della bontร  del pane con la marmellata viene fatta risalire al 1870. Ad oggi si ritiene che questa prelibatezza sancรฌ la vera e propria esplosione della diffusione dello zucchero in Europa.

Zucchero ai giorni dโ€™oggi

Lo โ€˜strapotereโ€™ economico dello zucchero nonchรฉ il suo ampio utilizzo nellโ€™industria alimentare, ha iniziato ad essere incrinato negli ultimi 50 anni. Ciรฒ รจ dovuto soprattutto allโ€™aumento di patologie connesse con un abuso di questa sostanza.

Le varie campagne di promozione della riduzione del consumo di zuccheri semplici ha visto il suo apice nella formulazione di quella che viene conosciuta come โ€˜sugar-taxโ€™.

Questa tassa (o sovrapprezzo), fu ideato per ridurre il consumo di bibite ad alto contenuto di zuccheri.

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Difatti, prevedeva un aumento medio tra il 10 e il 15% del prezzo dello zucchero, da infliggere ai produttori di prodotti e generi alimentari molto ricchi di questa sostanza.

La sua introduzione non fu Mondiale ma molti Stati di tutti e cinque i continenti, decisero di imporre questa tassazione aggiuntiva.

La sugar tax italiana stabilisce unโ€™aliquota unica di 10 centesimi al litro per le bibite che contengono piรน di 25 grammi di zucchero su 1000 millilitri, dato che corrisponde a circa 3 centesimi per una lattina da 330 millilitri.

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saccarosio: cos'รจ, alimenti, pericolo di un eccesso, alternative allo zucchero

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Lorenzo Traversetti

Lorenzo Traversetti

Sono un Dottore di ricerca in Biologia con formazione specifica nell'indirizzo della Biologia della Nutrizione, perfezionata ulteriormente mediante la frequentazione di un Master di II livello presso l'Universitร  di Camerino. Sono fautore del fatto che la salute dell'uomo rappresenti uno dei principali veicoli del benessere personale e che essa non possa prescindere da una sana e corretta alimentazione, bilanciata nell'apporto nutrizionale nonchรฉ equilibrata.

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