Il frutto del melograno, la melagrana, è tipico della stagione autunnale e matura a partire dal mese di ottobre. Quello è il momento migliore per acquistarlo.
Qual è il sapore della melagrana? E’ succosa e asprigna, ricca di antiossidanti, rinforza il sistema immunitario e apporta un carico di fitoestrogeni. Non solo, è un concentrato di bellezza e di proprietà benefiche, ideale per fare il pieno di salute.
I suoi benefici sono straordinari, provala sgranata e mangiata semplicemente con un po’ di limone. Prova a preparare il succo di melograno in casa e potrai gustare un succo al 100% di melagrana, per godere al massimo di tutti i benefici di questo frutto.
I semi si abbinano perfettamente a diverse ricette, sia dolci che salate, dalle insalate ai piatti di carne e pesce, dalle macedonie di frutta agli yogurt.
Scopri proprietà nutrizionali, benefici, come sgranare la melagrana e ricette con il melograno.
Cos’è la melagrana?
La melagrana è il frutto del melograno (Punica granatum), un piccolo albero che appartiene alla famiglia delle Punicacee.
Gli arbusti di melograno sono resistenti alla siccità e crescono tranquillamente nelle zone aride o con un clima tipicamente mediterraneo, e non soffrono le gelate.
Il frutto è la melagrana, ma è chiamata anche granata o, impropriamente, con lo stesso nome della pianta.
Il sapore, più o meno acidulo e dolciastro, varia in relazione alla varietà, così come la forma, il colore e il profumo. Anche le condizioni di coltivazione influiscono sulle caratteristiche organolettiche del frutto.
Giunge a maturazione tra ottobre e novembre, a seconda delle varietà e dei luoghi di crescita. La varietà Wonderfull è la melagrana più coltivata nel mondo; la pianta si coltiva in Messico, e negli USA, in Arizona e in California.
Esistono migliaia di varietà di melograno. Si conoscono più di 500 cultivar di melograno, ma molte di queste potrebbero essere varietà molto simili, se non identiche, ma con nomi diversi.
Melagrana o melograno?
Sono due parole spesso usate in modo intercambiabile, ma indicano concetti diversi che è utile chiarire.
Il melograno è l’albero (nome scientifico Punica granatum) appartenente alla famiglia delle Lythraceae, originario delle regioni comprese tra l’Iran e il Nord dell’India, ma oggi coltivato in molte zone del mondo, come quelle mediterranee. Può raggiungere un’altezza di circa 4-6 metri e produce fiori di un caratteristico colore rosso acceso.
La melagrana è invece il frutto del melograno. Ha forma rotonda, di dimensioni variabili, con una buccia spessa e coriacea che può avere diverse sfumature di colore, dal giallo-rossastro al rosso intenso.
All’interno del frutto, sono presenti numerosi semi avvolti da una polpa succosa e traslucida, chiamati arilli, che rappresentano la parte commestibile.
È apprezzata sia per il suo sapore dolce-acidulo che per le sue proprietà nutrizionali, poiché ricca di vitamine, minerali e antiossidanti.
Proprietà della melagrana
E’ un frutto ricco di proprietà nutrizionali benefiche per la salute. È una fonte eccellente di antiossidanti, in particolare polifenoli come gli antociani, che aiutano a combattere lo stress ossidativo e riducono il rischio di malattie croniche.
Contiene vitamine C e K, che supportano il sistema immunitario e la salute ossea, oltre al potassio, che contribuisce al controllo della pressione sanguigna.
I semi della melagrana sono anche una buona fonte di fibre alimentari, utili per la digestione, e hanno un basso contenuto calorico, quindi ideali per una dieta equilibrata.
Inoltre, è una miniera di fitoestrogeni, composti vegetali simili agli estrogeni prodotti dal corpo, che sono utili per dare sollievo ai disturbi legati alla menopausa ma hanno anche un effetto antiossidante, che rallenta l’invecchiamento e previene arterosclerosi e malattie cardiache.
Succo di melagrana fresco: valori nutrizionali (100 g)
MINERALI | |
Sodio (mg) | 1 |
Potassio (mg) | 200 |
Calcio (mg) | 3 |
Fosforo (mg) | 8 |
Zinco (mg) | 0.12 |
Magnesio (mg) | 3 |
Selenio (µg) | 0.5 |
Iodio (µg) | 1 |
Manganese (mg) | 0.13 |
Ferro (mg) | 0.2 |
VITAMINE | |
Tiamina – B1 (mg) | 0.02 |
Riboflavina – B2 (mg) | 0.03 |
Niacina – B3 (mg) | 0.20 |
Vitamina B6 (mg) | 0.31 |
Folati totali (µg) | 6 |
Vitamina C (mg) | 8 |
Vitamina E (mg) | 0.60 |
Vitamina K (µg) | 16.40 |
Vitamina A (µg) | 6 |
(Fonte dati: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
Benefici del succo di melograno e dei semi
Quali sono i benefici della melagrana, a cosa fanno bene i suoi semi?
Il frutto intero essiccato, oltre ad essere usato come ornamento e addobbo natalizio per le sue ottime capacità di conservazione, vanta proprietà medicinali.
Ad esempio, la scorza dei frutti, ricca di tannino, se tagliata a pezzetti e fatta essiccare all’aria, può essere ridotta in polvere da utilizzare come decotto. Ha proprietà tenifughe, astringenti e sedative nelle dissenterie.
Contrasta la ritenzione dei liquidi e la sensazione di gonfiore.
I suoi semi, ricchi di antiossidanti, conferiscono al frutto anche proprietà antinfiammatorie. In più, sembrerebbero migliorare la circolazione sanguigna.
Contengono acido oleico (come l’olio di oliva) e l’acido grasso essenziale linoleico e (se non si soffre di diverticoli) si possono masticare come snack spezza fame.
Un pieno di antiossidanti
Il melograno rosso è ricco di due fitocomposti con azione antiossidante: il licopene e le antocianine. Questo gruppo di colore, tipicamente fornisce anche la vitamina C, un nutriente importantissimo in grande quantità.
Se assunta giornalmente in almeno 200 mg (il fabbisogno medio europeo è di 90 mg al giorno per gli uomini e 80 mg per le donne), questa vitamina contribuisce al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario, alla normale formazione del collagene e alla normale funzione delle ossa, di cartilagini, gengive, pelle e denti.
Inoltre, favorisce l‘assorbimento del ferro presente negli altri alimenti.
Contro le infiammazioni
Sembra che soprattutto il succo di melagrana, grazie ai polifenoli come l’acido ellagico (in particolare la punicalagina), sia in grado di portare benefici a chi soffre di Alzheimer poiché svolge un’azione antinfiammatoria che agisce anche contro l’artrite e i processi degenerativi della cartilagine.
A questi benefici si unisce l’effetto antiossidante necessario a combattere lo stress ossidativo che accelera i processi degenerativi cellulari.
Combattere depressione
Agisce sugli stati depressivi, stimolando la produzione di serotonina. Per questo la melagrana è indicata durante la menopausa.
Azione ipotensiva
Grazie ai flavonoidi ed al contenuto di potassio, ha un potere ipotensivo. È un frutto che protegge il cuore e le arterie, preservando l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenendo le malattie cardiovascolari.
Inoltre, la melagrana aiuta a contrastare osteoartrite e colesterolo alto.
Aiuta le vie urinarie
Il melograno può supportare la salute delle vie urinarie, contribuendo a ridurre la formazione di calcoli renali grazie alle sue proprietà antiossidanti.
Uno studio americano ha esaminato un campione di adulti tra i 18 e i 70 anni con calcoli renali, ai quali sono stati somministrati 1.000 mg di estratto di melograno per 90 giorni.
I risultati hanno mostrato che l’estratto era in grado di inibire il meccanismo di formazione dei calcoli. Servono comunque altri approfondimenti.
Alleata dell’apparato digerente
Può aiutare la salute dell’apparato digerente, favorendo un microbioma intestinale equilibrato. Recenti ricerche indicano che il benessere dell’apparato digerente, strettamente legato ai batteri intestinali, è fondamentale per la salute generale.
Studi in provetta hanno dimostrato che il melograno può aumentare i livelli di batteri benefici come Bifidobacterium e Lactobacillus, suggerendo potenziali effetti prebiotici che favoriscono un microbioma intestinale più sano.
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Come scegliere le melagrane
Al momento dell’acquisto è preferibile scegliere i frutti più pesanti a parità di dimensioni.
Il peso specifico è un indice della quantità di succo presente nel frutto. La forma della melagrana matura non è tonda, ma ha un aspetto irregolare con lati più pronunciati e squadrati, generati dalla pressione esercitata dai semi contro la parete del frutto.
Tutta la superficie deve essere dura, integra, ma non coriacea. Non deve presentare parti molli, ma altresì non deve resistere troppo ad una pressione della mano o ad una leggera scalfittura. La buccia a maturazione raggiunta tende a spaccarsi naturalmente per liberarsi dei semi.
Anche il colore può essere un valido aiuto nella preferenza delle melagrane da acquistare. Preferibilmente l’esocarpo deve essere brillante. Nella buccia meglio optare per colori intensi, con tonalità che vanno dal rosso vivace al rosato scuro, quasi marrone.
Il periodo autunnale, da metà ottobre, è il momento migliore per gustare le melagrane al giusto grado di maturazione.
Come sgranare il melograno?
Sgranare il melograno può sembrare complicato, ma con qualche trucco diventa molto più semplice e veloce.
Un metodo veloce è con il cucchiaio dopo averlo tagliato in 2 (orizzontalmente) e battendo la buccia con il dorso di un cucchiaio di legno o metallo per far cadere i chicchi nella ciotola.
Invece per sgranare il melograno senza sporcarsi, c’è il metodo del taglio a croce efficace per non sporcarsi e non rompere gli arilli. Devi incidere la buccia in verticale in 4 o 6 spicchi e allargare il frutto che si aprirà a fiore; per poi staccare i chicchi con le dita, meglio se in una ciotola d’acqua.
La separazione dei semi può essere favorita eseguendola in acqua. I semi separandosi vanno a fondo, mentre le membrane galleggiano.
Ricette con il melagrano
La melagrana è un frutto molto versatile e puoi usarla in cucina per arricchire tantissimi piatti. I piccoli semi succosi, sono spesso aggiunti alle insalate per dare un tocco di colore e una nota dolce-acidula.
Il succo fresco o ridotto in sciroppo, invece, è ideale per marinare carni come l’anatra o il maiale, per dare alla carne un sapore unico e intenso. È anche utilizzato per preparare salse e condimenti che accompagnano perfettamente piatti di pesce o insalate di cereali.
E’ ottima anche nei dolci, come guarnizione per torte, gelati e yogurt, poiché aggiunge un elemento croccante e rinfrescante.
Le scorze dei frutti poi hanno anche proprietà aromatiche e vengono utilizzate per dare il gusto amarognolo a Vermouth e aperitivi.
1 – Marmellata di melagrana. La marmellata di melagrana (spesso impropriamente chiamata marmellata di melograno) è una delle confetture casalinghe più gustose e versatili. Facile da preparare, seguendo le giuste indicazioni, ha un gusto acidulo che si sposa particolarmente bene coi formaggi stagionati.
2 – Spremuta di melagrana. Per preparare il succo di melagrana in casa, esistono diversi metodi, puoi usare uno semplice spremiagrumi, una centrifuga o un estrattore.
3 – Risotto al melograno: ha un gusto delicato e sorprendente; la cremosità del risotto si sposa con la nota fresca e leggermente acidula del melograno.
4 – Liquore al melograno: digestivo casalingo molto aromatico, dal colore rosso rubino intenso e dal gusto fresco, leggermente acidulo e dolce. Puoi farlo facilmente in casa seguendo un procedimento simile a quello del limoncello, usando i chicchi del melograno.
5 – Virgin Bellini. Il Virgin Bellini è un cocktail italiano, fresco e analcolico, da gustare durante l’aperitivo estivo. Non è troppo calorico e incompatibile con la dieta perché analcolico. Infatti è proprio l’assenza di alcol a rendere questo cocktail light adatto a tutti.
6 – Indivia gratinata con noci e gorgonzola. Saporita, profumata e con poche calorie: la ricetta dell‘indivia belga gratinata senza glutine, con noci, gorgonzola e semi di melagrana, sembra fatta apposta per soddisfare la voglia di buono… anche a dieta.
Controindicazioni
Sebbene sia diffusa la convinzione che sia un frutto terapeutico, i semi della melagrana contengono zuccheri e apportano calorie, per questo non è indicato per un consumo libero soprattutto in chi soffre di diabete.
Può essere pericoloso se assunto in eccesso, soprattutto sotto forma di estratti di corteccia. Un’intossicazione da melagrana si manifesta con sintomi come sonnolenza, cefalea, vertigini e difficoltà respiratoria, legati all’uso eccessivo di questi estratti.
Il succo di melagrana, inoltre, può interferire con l’assorbimento di alcuni principi attivi contenuti nei farmaci. L’effetto più frequente delle sostanze contenute nel nostro frutto è quello di impedire alle molecole dei farmaci di penetrare nelle cellule.
Se si prendono medicinali, insomma, è il caso di fare attenzione alle interazioni.
FAQ (Domande comuni)
1 – Quanta melagrana si può mangiare al giorno?
In generale, mezza–una melagrana al giorno (circa 150–200 g di chicchi) è una dose equilibrata per beneficiare delle proprietà senza eccedere. In alternativa, un bicchiere di succo fresco (150–200 ml) equivale più o meno allo stesso apporto.
2 – Il melograno è adatto per la stitichezza?
Può essere utile in caso di stitichezza, ma non è un lassativo diretto: funziona più come supporto grazie alle sue fibre e all’acqua contenuta nei chicchi.
3 – Come conservare la melagrana fino a Natale?
E’ un frutto che si conserva bene quindi puoi tranquillamente tenerlo fino a Natale in frigorifero nel cassetto della frutta, non lavato e intero. Il frutto resiste anche fino a 1–2 mesi.
Puoi anche preparare i chicchi in anticipo e congelarli: la sera della vigilia basterà tirarli fuori un’oretta prima e saranno pronti da usare per dolci, insalate o cocktail.
Conclusioni
La melagrana è un frutto ricco di proprietà benefiche per la salute. Grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, come polifenoli e flavonoidi, aiuta a combattere i radicali liberi, proteggendo le cellule dall’invecchiamento e riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
Le sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche favoriscono la depurazione dell’organismo, contribuendo al benessere generale.
Grazie a queste proprietà, la melagrana è considerata un superfood ideale per una dieta equilibrata.
Dal colore brillante ai chicchi succosi, ogni seme racchiude energia e nutrimento. Bastano pochi gesti per aprirlo e trasformarlo in protagonista di insalate, dolci o semplicemente di una merenda sana.
Fonti