Sommario
Dolce, profumato e rinfrescante, il melone è uno dei frutti simbolo dell’estate ricco di proprietà tra cui acqua, potassio e vitamine, che lo rendono perfetto per idratarsi con gusto e ricaricare le energie. E le calorie? Poche: circa 30-35 ogni 100 grammi, a seconda della varietà.
Ce ne sono per tutti i gusti: dai classici meloni Cantalupo, dalla polpa arancione e sapore intenso, a quello giallo, dolce e compatto, fino al bianco o invernale, ideale nei mesi freddi. I meloni retati, invece, sono amati per la loro polpa succosa e zuccherina.
Protagonista assoluto delle tavole estive, è buono non solo fresco, mangiato al naturale: è delizioso anche trasformato in un cremoso gelato o sorbetto o in una granita, in una marmellata e perfino in un aromatico liquore, perfetto da gustare ghiacciato a fine pasto.
Versatile e leggero, questo frutto porta in tavola colore, freschezza e tutta la semplicità della buona frutta di stagione.
Cos’è il melone
Con il suo profumo dolce e la polpa succosa, è uno dei frutti più amati dell’estate. Appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa di zucche e cetrioli. Il suo nome, Cucumis melo, richiama origini antiche, e si riferisce tanto alla pianta quanto al frutto, che può avere la buccia gialla o finemente retata, e una polpa che va dal bianco latte all’arancio intenso, a seconda della varietà.
Ne esistono infatti molte, alcune tipicamente estive, altre capaci di conservarsi fino all’inverno.
Curiosamente, fino a fine Ottocento, godeva di fama incerta. Si temeva potesse essere indigesto o addirittura velenoso. La sua delicatezza lo rendeva facilmente deperibile e forse da qui nasce la credenza di consumarlo all’inizio del pasto o abbinarlo a cibi salati. È proprio così che nasce uno dei piatti estivi più amati: prosciutto e melone, un incontro di sapori in perfetto equilibrio mediterraneo..
Tipi di melone
Sono diverse le varietà del frutto, con gusto e consistenza simili, ma con differenti caratteristiche, anche nutrizionali, di forma e colore.
I più conosciuti e apprezzati, quelli dolci e tipicamente estivi, a loro volta si distinguono in reticolati (o retati, dalla polpa bianca o giallastra), invernali (dalla polpa bianca o rosata e buccia liscia) e meloni Cantalupo (con pericarpo liscio e polpa tipicamente arancione).
Tra le varietà spiccano anche i meloni gialli, dalla polpa tipicamente giallognola e con il pericarpo bianco e liscio.
Melone invernale
Come dice il nome stesso, è tipico dei mesi più freddi, e presenta un pericarpo liscio e giallo, mentre la polpa è bianca e carnosa. Ciò che lo distingue dai meloni estivi, a parte il colore, è anche il sapore. Infatti, ha un gusto più delicato ma meno dolce, e si conserva molto più a lungo.
Dal momento della raccolta (agosto-settembre) si possono conservare per molti mesi fino in inverno (dicembre o gennaio). L’aggettivo “invernale”, dunque, non si riferisce al momento della raccolta, quanto a quello del consumo. Il periodo ideale per gustarlo è tra settembre e novembre.
Melone cantalupo
Deve il suo nome all’omonimo paese del Lazio, Cantalupo, in provincia di Rieti, nel quale fu introdotta la coltivazione nel XV secolo da missionari provenienti dall’Asia. I meloni di questo gruppo sono quasi perfettamente sferici o leggermente allungati. La buccia è liscia o poco verrucosa, di colore verde-grigio, con solchi longitudinali marcati. La polpa ha colore aranciato o salmone ed è molto profumata.
Melone retato
I frutti sono ovali o tondeggianti, con buccia fittamente reticolata. La costolatura spesso manca o è poco marcata mentre la polpa è di colore giallo o arancione e molto profumata.
Melone: proprietà nutrizionali
Con la sua dolcezza delicata e la freschezza che conquista al primo morso, è un frutto che sa di estate. Composto per circa il 90% da acqua, è naturalmente dissetante, leggero e poco calorico. Ma non lasciarti ingannare dalla sua semplicità: è anche ricco di fibre, che regalano un piacevole senso di sazietà senza appesantire.
A cambiare, tra le varietà estive e quelle invernali, è soprattutto la composizione nutrizionale. In ogni caso, resta una miniera di sali minerali preziosi – potassio, zinco, calcio, fosforo e magnesio, che lo rendono rigenerante, ideale quando il caldo si fa sentire.
Le vitamine non mancano: abbonda la vitamina C, soprattutto nelle varietà estive, insieme ai folati e alle vitamine del gruppo B. E poi c’è il betacarotene, protagonista della sua polpa arancione, che stimola la produzione di melanina, protegge la pelle e intensifica l’abbronzatura. Un frutto che nutre, rinfresca e ci accompagna con gusto sotto il sole.
Valori nutrizionali per 100 g
MINERALI | |
Sodio (mg) | 8 |
Fosforo (mg) | 13 |
Ferro (mg) | 0.3 |
Potassio (mg) | 333 |
Calcio (mg) | 19 |
Magnesio (mg) | 11 |
Zolfo (mg) | 12 |
Iodio (ug) | 4 |
VITAMINE | |
Tiamina (mg) | 0.05 |
Riboflavina (mg) | 0.04 |
Niacina (mg) | 0.60 |
Vitamina C (mg) | 32 |
Vitamina B6 (mg) | 0.11 |
Folati (µg) | 5 |
Vitamina E (mg) | 0.10 |
Vitamina A (µg) | 189 |
Vitamina K (µg) | 2.50 |
Fonte: Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Calorie del melone
Il melone fa ingrassare? Assolutamente no, se consumato con equilibrio. Questo frutto estivo è tra i più leggeri: apporta appena 30-35 calorie per 100 grammi, grazie all’alto contenuto di acqua e al basso tenore di zuccheri rispetto ad altri frutti.
È dolce, saziante e rinfrescante, ideale nelle giornate più calde o come spuntino leggero. Inoltre, le sue fibre aiutano la digestione e aumentano il senso di sazietà. Inserito in un’alimentazione varia e bilanciata, è un alleato prezioso per chi desidera mantenere la linea, senza rinunciare al gusto e ai piaceri semplici dell’estate.
Quante fette di melone si possono mangiare?
E’ perfetto a colazione, come spuntino o a fine pasto: fresco, leggero e naturalmente dolce. La porzione ideale corrisponde a 2-3 fette, circa 150 grammi, ma nulla vieta, nelle giornate più calde o quando la voglia di frutta chiama, di concedersi anche mezzo frutto, soprattutto se si sta seguendo un’alimentazione equilibrata e si ha una vita attiva.
Si può, inoltre, mangiare anche tutti i giorni, sempre però senza esagerare con le quantità.
Benefici per la salute
Non è solo buono, è un piccolo scrigno di benessere che profuma d’estate. Fresco, dolce e dissetante, è perfetto in una dieta equilibrata: ha pochissime calorie, tanta acqua, ottime fibre e sali minerali che aiutano a combattere la ritenzione idrica e a ritrovare leggerezza.
Le varietà estive, ricche di betacarotene, regalano benefici che vanno oltre il gusto: proteggono la pelle, stimolano l’abbronzatura e rafforzano le difese immunitarie. Il mix di vitamina C, carotenoidi e flavonoidi combatte lo stress ossidativo e aiuta il corpo a difendersi dalle infiammazioni silenziose che, nel tempo, possono danneggiare cuore, arterie e sistema immunitario.
Ricco di potassio, sostiene la salute del cuore e della circolazione. Fa bene alla vista, nutre la pelle e sostiene i tessuti grazie alla vitamina A. In più, è utile contro la sindrome metabolica, regola l’intestino e può migliorare la sensibilità all’insulina, anche nei soggetti con diabete.
Infine, è prezioso per le donne in gravidanza grazie al contenuto di acido folico, fondamentale per lo sviluppo del feto. E la sua polpa, densa e idratante, può essere usata anche per maschere viso naturali, per rinfrescare e nutrire la pelle sotto il sole.
Chi soffre di glicemia può mangiare il melone?
Anche chi convive con il diabete di tipo 2 può gustare questo frutto, purché con moderazione e all’interno di un’alimentazione ben bilanciata. La porzione consigliata è di circa 100 grammi, nel rispetto del fabbisogno giornaliero di zuccheri e carboidrati.
Fresco, ricco d’acqua e povero di grassi, è meglio consumarlo lontano dai pasti principali, per evitare picchi glicemici, e al naturale, senza zuccheri aggiunti o abbinamenti troppo calorici.
Un buon consiglio è consumarlo in associazione a una fonte di proteine o grassi buoni, come un piccolo pezzo di Parmigiano o qualche mandorla. In questo modo l’assorbimento degli zuccheri sarà più graduale e bilanciato.
Come si conserva?
Una volta raccolto, continua a maturare, per questo è bene conservarlo separato dagli altri alimenti, sia per evitare che ne assorbano l’aroma intenso, sia per non accelerare eccessivamente la maturazione della frutta vicina.
Intero, può restare in frigorifero per 3 o 4 giorni, ma la temperatura non deve mai scendere sotto i 3-4 °C, altrimenti potrebbero comparire macchie rossastre e un fastidioso rammollimento della polpa. Una volta tagliato, invece, andrebbe consumato entro 24-36 ore per goderne appieno il sapore e la freschezza.
Meglio diffidare dei frutti che hanno affrontato lunghi viaggi: spesso vengono colti acerbi e risultano poco saporiti.
Come capire quando è maturo
Per scegliere un frutto davvero maturo bisogna lasciarsi guidare da tutti i sensi, come si fa con gli ingredienti migliori in cucina. Il colore della buccia deve virare verso il giallo ocra o il marroncino, mai rimanere sul verde. Il peduncolo, ovvero il punto in cui era attaccato alla pianta, deve essere ancora presente e di colore verde: se è secco, significa che il frutto è stato raccolto da troppo tempo.
I meloni buoni si riconoscono anche dal profumo, che dev’essere intenso, dolce, immediatamente percepibile. Al tatto, premendo con le dita alle due estremità, si dovrebbe sentire una leggera cedevolezza, ma senza esagerazioni. Se è troppo morbido, potrebbe essere andato oltre il punto ideale. Se il picciolo, invece, si stacca con troppa facilità e appare avvizzito, è probabile che il frutto sia stato maturato artificialmente con etilene.
E se, bussando con le nocche, il suono è secco e rimbombante, la polpa sarà ancora dura e poco succosa. Il segnale giusto? Un suono basso, pieno e ovattato.
Quando non si deve mangiare il melone?
Se mangiato in grandi quantità, può provocare uno squilibrio elettrolitico a causa dei bassi rapporti sodio/potassio. La conseguenza più immediata può essere la comparsa di crampi o di disturbi gastrointestinali. Inoltre, è un frutto dagli effetti lassativi.
Prudenza nel consumo di melone è raccomandata a chi è diabetico, poiché possiede un alto indice glicemico, e alle persone che soffrono di disturbi gastrici quali acidità e difficoltà digestive.
Conclusioni
Il melone è molto più di un frutto estivo: è un alleato prezioso per il benessere quotidiano. Le sue proprietà lo rendono rinfrescante, idratante e ricco di nutrienti utili, come vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Con appena 30-35 calorie per 100 grammi, è perfetto per chi cerca gusto e leggerezza. Versatile in cucina, si presta a preparazioni dolci e salate, ed è ideale anche per chi segue una dieta equilibrata. Inserirlo nella propria alimentazione significa scegliere semplicità, sapore e salute, con la freschezza tipica dell’estate.
Fonti
- Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia e CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
- Plants – Nutritional Composition and Health Benefits of Various Botanical Types of Melon (Cucumis melo L.)