Ravanelli: proprietà, benefici, controindicazioni e come si mangiano

mani di una persona mostrano un mazzo di ravanelli freschi

Sommario

Croccanti, colorati e leggermente piccanti, i ravanelli (o rapanelli) sono ortaggi primaverili spesso sottovalutati ma ricchi di virtù. Nello specifico sono vere e proprie radici commestibili ricche di micronutrienti salutari.

Le proprietà del ravanello, infatti, comprendono un alto contenuto di acqua, fibre alimentari e vitamina C, che aiutano a rinforzare il sistema immunitario. Tra i principali benefici dei ravanelli quindi spiccano l’azione depurativa, digestiva e diuretica, oltre al sostegno della salute del fegato e dell’apparato respiratorio.

Tipica verdura di stagione primaverile, i ravanelli sono versatili in cucina. Meglio crudi o cotti? Li puoi gustare sia crudi in insalata, sia cotti in padella o al forno per un contorno leggero o come ingredienti per le zuppe.

Ravanelli: cosa sono

Il ravanello è la radice della pianta Raphanus sativus, appartenente alla famiglia delle Brassicacee, come cavoli e broccoli. Ci sono diverse varietà, tra cui il daikon, il grande ravanello bianco tipico della cucina giapponese.

In Italia, invece, sono comuni i ravanelli rossi, tondi o allungati, con la punta bianca e il sapore piccante. Sono di stagione da aprile a settembre e sono perfetti da mangiare crudi o cotti per arricchire insalate, contorni e piatti unici.

Il gusto leggermente piccante dei ravanelli dipende dagli isotiocianati, composti chimici che si liberano quando la radice è tagliata o masticata. Tali sostanze attivano nel nostro cervello i recettori del calore, provocando la tipica sensazione pungente. Con la cottura, la piccantezza diminuisce e il sapore diventa più dolce e delicato.

Proprietà e benefici dei ravanelli

Le proprietà del ravanello sono numerose. È un ortaggio leggero, povero di calorie e ricco di acqua, fibre, antiossidanti e minerali. Aiuta la digestione stimolando la produzione di bile e succhi gastrici e favorisce la depurazione di fegato e reni.

Ma i benefici dei ravanelli comprendono anche l’azione antiossidante e antinfiammatoria dovuta ai composti solforati e alla vitamina C, che rafforzano le difese immunitarie e proteggono dallo stress ossidativo. Alcuni studi suggeriscono perfino un effetto positivo sul controllo della glicemia.

Ravanelli e pressione alta: si possono mangiare?

I ravanelli possono essere consumati anche da chi soffre di ipertensione, poiché sono ricchi di potassio, un minerale che aiuta a regolare la pressione arteriosa e contrastare l’eccesso di sodio.

Hanno inoltre un leggero effetto diuretico, utile per ridurre la ritenzione idrica. Come sempre, vanno inseriti in un’alimentazione equilibrata e non considerati un rimedio isolato.

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grafica sulle proprietà del ravanello e valori nutrizionali

Calorie e valori nutrizionali del ravanello

Il ravanello fornisce un gran apporto di acqua, essendone costituito per il 95% del suo peso. Inoltre, presenta un buon contenuto di fibra, soprattutto fibra insolubile. Queste caratteristiche lo rendono ideale per essere consumato come snack in qualsiasi momento della giornata.

È un alimento molto povero di calorie (solo 13 Kcal per 100 g) ma ricchissimo di vitamina C, acido folico e minerali come: potassio (ma anche sodio), calcio, ferro. Ha anche molte sostanze chimiche ricche di zolfo, preziose per la salute.

Composizione chimica per 100 g.

SALI MINERALIQ.tà
Ferro, mg0,9
Calcio, mg39
Sodio, mg59
Potassio, mg240
Fosforo, mg29
Zinco, mg0,09
VITAMINE IDROSOLUBILI 
Vitamina B1, Tiamina, mg0,03
Vitamina B2, Riboflavina, mg0,02
Vitamina C (mg)18
Vitamina B3, Niacina, mg0,4
Vitamina B6, Piridossina, mg0,07
Folati totali, µg38

I ravanelli fanno ingrassare? Quanti se ne possono mangiare al giorno?

Assolutamente no. I ravanelli sono tra gli ortaggi meno calorici e possono essere consumati regolarmente nelle diete ipocaloriche. Una porzione da 100-150 grammi al giorno (circa 6-10 ravanelli) è ben tollerata.

Chi soffre di colite o intestino sensibile dovrebbe però limitarne il consumo, perché possono causare gonfiore o meteorismo.

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Usi in cucina

I ravanelli si gustano soprattutto crudi, in pinzimonio o nelle insalate, ma sono ottimi anche cotti in padella o al forno. Le foglie si possono usare per preparare zuppe, minestre, crocchette o un originale pesto di foglie di ravanelli.
Tra le ricette con ravanelli cotti più sfiziose ci sono:

1 – Zuppa di spinaci con avocado e ravanelli croccanti. La zuppa è un piatto leggero e nutriente. Ricca di fibre, vitamine e grassi buoni, unisce la cremosità dell’avocado alla freschezza dei ravanelli per un contrasto gustoso e salutare.

2 – Acqua detox ravanelli e sedano. L’acqua detox è una bevanda rinfrescante e depurativa, ideale per favorire la diuresi e combattere la ritenzione idrica. Ricca di sali minerali e antiossidanti, aiuta a purificare l’organismo in modo naturale e leggero.

3 – Insalata di ravanelli. L’insalata è un contorno fresco, leggero e ricco di proprietà. Croccante e leggermente piccante, stimola la digestione e apporta vitamine, fibre e antiossidanti. Perfetta da sola o abbinata ad altri ortaggi di stagione.

Quali sono le controindicazioni del ravanello?

Non sembrano esserci particolari controindicazioni per il consumo del ravanello.

Tuttavia, un consumo eccessivo può nuocere a chi già soffre di irritazione delle mucose gastriche o intestinali. È consigliato un consulto medico prima dell’assunzione da parte dei soggetti che soffrono di gastrite, ulcera, colite e malattie ai reni e alle vie urinarie.

Inoltre, possono aumentare la minzione e determinare un leggero effetto lassativo.

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FAQ (domande comuni)

1 – A cosa fanno bene i ravanelli?

Alla digestione, depurano fegato e reni, favoriscono la diuresi e aiutano a regolare la pressione grazie al potassio. Sono ricchi di vitamina C e antiossidanti, utili per il sistema immunitario.

2 – Quali sono le controindicazioni del ravanello?

Possono causare gonfiore o irritazione gastrica in chi soffre di colite, gastrite o ulcera. Da consumare con moderazione anche in caso di disturbi renali.

3 – Come si possono mangiare i ravanelli crudi?

Si mangiano crudi in pinzimonio, tagliati nelle insalate o grattugiati come condimento per piatti freddi e tartare.

4 – Quando non mangiare i ravanelli?

Meglio evitarli durante episodi di gastrite o colite acuta, in caso di ulcera o sotto indicazione medica per patologie renali.

Conclusioni

Il ravanello è un ortaggio croccante e leggermente piccante dalle proprietà digestive, depurative e diuretiche, utili per favorire il benessere di fegato, reni e intestino.

Con pochissime calorie, si prestano a diete ipocaloriche e regimi dimagranti. Possono essere consumati crudi in insalata, ma anche cotti al forno o saltati in padella. Le loro foglie, spesso scartate, sono commestibili e ideali per preparare pesti, zuppe o frittate.

Fonti
  1. Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia, CREA Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione.
  2. Raphanus sativus (Radish): their chemistry and biology – Scientific World Journal
  3. Mayo Clinic – Radishes: Big flavor in a small package

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