Sommario
L’autodifesa è un insieme di tecniche di difesa ispirate a diverse discipline delle Arti Marziali. Queste tecniche sono state per molto tempo esclusivamente riservate ad una pratica sportiva o ad un insegnamento militare. Ma da qualche anno, grazie alla federazione FIJLKAM, il Metodo Globale Autodifesa è diventato di moda e puoi trovare numerosi corsi in tutta Italia.
Il Metodo Globale Autodifesa è una pratica aperta a tutti, dal principiante all’esperto nelle Arti Marziali. È una disciplina preparatoria per fronteggiare un’eventuale aggressione in cui la gestione della distanza e l’apprendimento di tecniche efficaci sono elementi chiave.
Lo scopo dell’autodifesa è quello di sapersi proteggere ma sempre con uno spirito civico e nel pieno rispetto delle leggi italiane sulla legittima difesa. I corsi di autodifesa ti insegnano a reagire a diverse attacchi (frontali, laterali, da dietro) ma anche agli assalti (spinte, strangolamenti, ecc.). Infine uno degli elementi maggiori di questa disciplina è l’apprendimento dell’autostima.
Spesso, nel quotidiano, si parla di autodifesa o difesa personale, due termini per indicare, nella maggior parte dei casi, l’esigenza di proteggere sé stessi da aggressioni di vario genere. A questo concetto esclusivamente individualistico, è necessario aggiungere che la tutela fisica e psichica riguarda la tutela individuale ma va estesa anche a terze persone in eventuale difficoltà. Nell’era moderna, e nel mondo occidentale in particolare, la trasformazione della società pone frequentemente problematiche legate ai concetti di violenza, prevaricazione, aggressività.
Proprio per questo, la FIJLKAM, l’organizzazione ufficiale che raccoglie la maggior parte delle discipline di combattimento, acronimo di Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, ha pensato di creare un sistema specifico di autodifesa.
Metodo globale di autodifesa: che cos’è
Autodifesa vuole dire “ difendere se stessi”.
MGA rappresenta la sintesi delle principali discipline federali quali:
- Judo
- Karate
- Lotta
- Aikido
- Jujitsu.
È un metodo costruito, quindi, sui concetti fondamentali dell’autodifesa che riguardano situazioni pericolose di vario genere, con distanze, spazi e tempi diversificati. Per imparare a difenderti, ti insegnano:
- attacchi del Karate
- corpo a corpo del Judo
- leve articolari dell’Aikido e del Ju-Jitsu.
I corsi sono aperti a tutti, uomini e donne anche se la maggioranza dei partecipanti è femminile.
Non è richiesta nessuna condizione fisica specifica quindi il metodo globale è accessibile a tutti. Durante le lezioni, gli insegnanti, spesso professori di arti marziali o ex militari, ti insegnano come usare il tuo corpo, la tua voce, le tue forze per dissuadere o mandare al tappeto un aggressore.
Autodifesa: i corsi della Federazione
Per individuare il Metodo Federale, bisogna pensare ad un sistema multidisciplinare composto da tasselli che riguardano diverse conoscenze marziali, le cui peculiarità specifiche evidenziano anche il concetto chave di distanza, che caratterizza i vari sistemi di combattimento.
MGA è un compendio delle discipline federali più importanti, che hanno caratteristiche di combattimento diverse tra loro. Tali differenti peculiarità, permettono di affrontare situazioni di rischio e di aggressione caratterizzate da condizioni di repentina variabilità.
Infatti, prevedono diverse modalità di attacco nella:
- forma
- distanza
- schemi di esecuzione.
Proprio come le differenze tra Judo, Lotta, Karate, Jujitsu, Aikido.
Infatti, un insegnante tecnico di Judo e di Lotta può insegnare al meglio il modo di controllare un avversario e di fronteggiare una difficile situazione a terra.
Nel Karate, puoi capire il sistema di apprendimento più valido per colpire con gli arti superiori e quelli inferiori.
Invece, il Jujitsu indica il sistema per l’esecuzione delle tecniche di leve articolari e degli strangolamenti.
E non ci sarà migliore insegnante di un maestro di Aikido per apprendere l’esecuzione di:
- squilibri
- canalizzazione dell’energia
- atterramento di uno o più aggressori.
Aggressione e autodifesa
Il vantaggio dell’aggressore, del rapinatore, di chi compie crimini in generale per abitudine, è sempre evidente ed ha una sua naturale supremazia per diversi motivi.
Eccone alcuni:
- effetto sorpresa
- imprevedibilità
- rapidità dell’evento
- strategia del crimine
- abitudine all’evento
- numero degli aggressori.
Le difficoltà nell’affrontare alcune di queste problematiche, possono essere senz’altro ridotte a termini più accettabili con un allenamento specifico, il condizionamento tecnico e fisico e con una buona prevenzione. Tra questi problemi però ce n’è uno difficilmente superabile, quello della consuetudine dell’evento.
Un delinquente abituale, di piccolo o grosso calibro che sia, conosce la situazione in cui verrà a trovarsi, semplicemente perché è una circostanza già sperimentata più volte. Corpo e mente individuano quello stato di fatto e si adattano più facilmente e più velocemente allo stress cui vanno incontro.
Lo stato emotivo è più controllato e il rendimento globale nell’esprimere gesti violenti è senz’altro superiore rispetto a chi non ha mai sperimentato tale stato d’animo o lo ha vissuto rare volte. In genere, la paura, quell’emozione necessaria all’uomo al fine di riconoscere il pericolo e garantirgli incolumità e sopravvivenza, nasce anche dal non individuare subito uno stato di estrema difficoltà.
La paura irrazionale per fatti non bene identificati o del tutto sconosciuti rappresenta un freno estremamente pericoloso alla reazione risolutiva nel corso di un’emergenza.
Un po’ come il terrore del buio per i bambini che cessa nell’accendere la luce, come l’ansia per un esame che diminuisce man mano che se ne affrontano altri, un colloquio di lavoro o degli esami clinici che se ripetuti possono essere affrontati con maggiore sicurezza e determinazione.
Come prevenire e reagire
È bene inoltre tenere presente alcuni punti essenziali:
- individuare la geografia del luogo
- cercare zone ampie in cui organizzare i propri movimenti
- in ambienti urbani, evitare spazi ristretti, per esempio tra auto parcheggiate
- non fermarsi
- effettuare movimenti rapidi tra gli aggressori
- evitare e contrastare gli attacchi nel modo più veloce possibile
- non scendere sul terreno di scontro dell’avversario
- prediligere e sfruttare, quindi, le proprie capacità migliori, anche quella della velocità di abbandono del luogo del conflitto
- cercare una via di fuga.
Perché praticare l’autodifesa
La pratica comune è fondamentale per l’acquisizione di sicurezza e autostima, elementi cardine per la formazione del carattere e della volontà. Pur essendo considerate discipline individuali, le Arti Marziali comprendono l’esercizio collettivo in cui ognuno si confronta, di volta in volta, con gli altri. L’esempio e la visione di quanto eseguito dagli altri allievi, vengono assunti quasi come linfa vitale per il rafforzamento delle proprie capacità, fisiche e interiori.
Le persone portate al teppismo e dedite alla delinquenza, organizzano il “branco”, gruppo vigliacco e odioso, pianificato spesso per perpetrare condotte abiette ed esecrabili ai danni di deboli e indifesi di entrambi i sessi.
Perché allora le persone sane ed oneste, che hanno diritto a vivere la propria esistenza in serenità e sicurezza non possono fare lo stesso? Formare “il branco buono” è possibile ed è un sacrosanto diritto di chi crede nella libertà e nel rispetto del prossimo. Attenzione, non inteso come novello gruppo di “giustizieri della notte”, ma come unione di persone che alimentano uno spirito di forza derivante dall’attività e dall’azione collettive attuate in palestra.
Attraverso questa più rassicurante visione della società e del modo di viverla, anche le violenze consumate all’interno delle mura domestiche, possono essere più facilmente prevenute, ostacolate e vinte.
Queste sono le regole fondamentali da seguire:
- Sicurezza
- Prevenzione
- Educazione
- Informazione.
- Nel termine “Sicurezza”, è racchiusa l’essenza e la pratica della difesa personale, fatta da allenamento e condizionamento fisico e mentale.
- Con la “Prevenzione”, tendiamo a garantire la nostra e l’altrui incolumità attraverso opportuni e adeguati comportamenti atti ad una appropriata condotta di auto-tutela.
- “L’Educazione”, alla base delle Arti Marziali, garantisce il senso di rispetto per gli altri, ma esalta anche il concetto del grande valore da attribuire a se stessi e al prossimo, inteso come coscienza e consapevolezza del dono prezioso della vita umana.
- “Informazione” delle situazioni di rischio più comuni e della conoscenza approfondita degli strumenti e delle tecniche che si andranno a mettere in atto.
Autodifesa: livelli di apprendimento
Esistono tre livelli di apprendimento:
Basic
Studio degli spostamenti e dei movimenti elementari per evitare colpi su varie parti del corpo, evitare bloccaggi e contrattaccare con tecniche di semplice acquisizione al fine di risolvere situazioni di rischio di bassa pericolosità.
Adatto a tutti e a tutte.
Intermediate
Apprendimento in condizioni più complesse per livello di criticità e allenamento al fine di poter sostenere contesti sfavorevoli con maggiore variabilità delle azioni offensive portate dagli aggressori.
Adatto a chi ha appreso e consolidato il livello precedente ed è dotato di capacità fisiche più che sufficienti per poter sostenere carichi di lavoro più elevati.
Advanced
Allenamento su situazioni estremamente critiche che prendono in esame:
- velocità
- ripetizione dei colpi e degli attacchi
- assalti multipli e organizzati
- aggressioni con armi da punta e da taglio
- minacce con armi da fuoco.
Questo livello è destinato agli istruttori di elevate capacità fisiche e tecniche. Viene svolto anche un programma specifico destinato agli operatori delle Forze dell’Ordine, Forze di Polizia, militari e professionisti della sicurezza in genere che vogliono avvalersi di esperti in grado di formare i loro istruttori in materie tecnico-professionali.
Autodifesa: gli obiettivi
L’autodifesa serve soprattutto a difendersi. Quindi, parliamo di contesti di criticità in cui può presentarsi un “corpo a corpo” e devi contrastare colpi di vario genere come calci e pugni. In questi casi, è necessario risolvere un’aggressione portata al suolo o in spazi ristretti. Per questo motivo, è indispensabile conoscere anche adeguate tecniche di attacco.
Ma questa pratica può anche essere assimilata ad un’attività sportiva. Infatti, nell’autodifesa, usi l’insieme del corpo e soprattutto braccia e gambe. Quindi potenzi i muscoli ma lavori anche sull’agilità, la reattività e migliori i tuoi riflessi.
L’autodifesa è quindi uno sport molto completo.
Infatti, non impari solo a colpire o a schivare i colpi ma anche ad usare l’astuzia per destabilizzare il tuo aggressore. Ovviamente, l’autodifesa non ti preserva da tutte le forme di aggressione ma ti aiuta ad affrontarle. Grazie alle tecniche prese dalle arti marziali, sei in grado di schivare un colpo, mettere una distanza di sicurezza tra te e l’aggressore, fuggire, colpire, ecc.
Perché iscriversi ad un corso di autodifesa e per chi è
I corsi di autodifesa non sono solo sedute di allenamento ma vanno visti come preparazione ad un eventuale attacco per aiutarti a reagire nel modo giusto e a non farti dominare dalla paura. Purtroppo, il pericolo può arrivare in qualsiasi momento, quando si è deboli o distratti e devi essere pronto a far fronte ad un numero sconosciuto di avversari. Ma all’opposto di un incontro sul ring, l’obiettivo non è vincere ma sopravvivere, ed è quello che l’autodifesa ti insegna.
Molto si è detto sulla differenza tra gli sport da combattimento, con norme arbitrali ben definite e, invece, le situazioni di combattimento reali dove l’unica regola è che non ci sono regole! Non potendo, però, ricreare in palestra una situazione vera al cento per cento (ci sarebbero feriti e traumatizzati di vario tipo durante gli allenamenti) è fondamentale acquisire la forma mentis di un combattente, unita alla pratica in gruppo, alla tecnica specifica e al concetto di rafforzamento del carattere.
Oltre a ciò, MGA prevede allenamenti specifici per l’innalzamento dello stress fisico e psicologico e la conoscenza delle leggi che regolamentano la Legittima Difesa nel nostro Paese.
Corsi di MGA: per chi
Anziani e corsi con programmi limitati per bambini
Uno dei vantaggi dell’autodifesa è che quasi tutti possono praticarla. Infatti, l’insegnante adatta il suo corso in funzione della corporeità, condizione fisica, età delle persone.
Anche i bambini possono frequentare le lezioni perché non si lavora sulla forza ma sulla tecnica. Ma con programmi limitati a risolvere situazioni semplici, con tecniche per liberarsi dalle prese, un migliore equilibrio e informazioni sulla prevenzione di situazioni pericolose. Nei corsi per bambini non sono previste tecniche vere e proprie, né colpi.
Anche le persone anziane possono praticare l’autodifesa senza rischiare di farsi male. Tuttavia, è consigliato parlarne col proprio medico prima di iniziare e presentare un certificato di idoneità alla pratica non agonistica alla prima lezione. Il Metodo Globale Autodifesa si basa quindi, per la maggior parte, su tecniche realizzabili da tutti.
Infine, gli allungamenti, gli esercizi di rilassamento, il lavoro sull’equilibrio e sull’autostima sono molto benefici per le persone anziane.
Autodifesa femminile
La cronaca di oggi racconta frequentemente storie di violenze, prevaricazioni e gravi delitti nei confronti dell’universo femminile. Da questo e dall’analisi degli attuali programmi tecnici, scaturisce l’esigenza sempre più pressante di un metodo diversificato per uomini e donne.
La collaborazione spontanea offerta da parte di numerosissime atlete olimpioniche di tutte le discipline FIJLKAM, ha suggerito l’idea di dedicare alle donne un programma specifico e più adattabile. Nasce così MGA Donna, frutto del lavoro di un gruppo selezionato di Maestre, coordinate dalla Commissione Nazionale e supportate dalla consulenza di esperti interni ed esterni alla Federazione.
In tutti i corsi, gli insegnanti e le insegnanti MGA Donna, provenienti anche dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, studiano ed applicano le tecniche più appropriate per prevenire e contrastare le forme di violenza più ricorrenti nella quotidianità.
Le aggressioni simulate sono spesso tratte dai processi penali e dagli episodi che hanno dato luogo ad interventi delle forze dell’ordine.
Particolare attenzione è dedicata alle situazioni che accadono nell’intimità e commesse tra le mura domestiche, al fine di prevenire l’uso della violenza e comunque consentire alle vittime di sottrarsi alle aggressioni prima che possa intervenire la forza pubblica.
Il progetto introduce alla pratica e alla conoscenza delle tecniche di MGA Donna, è adatto a tutte le età e viene svolto, altresì, per contribuire allo sviluppo della cultura del rispetto.
Concetto base di ogni convivenza, realizzato anche attraverso l’individuazione delle risorse ottimali per la prevenzione e il contenimento di ogni forma di violenza fisica e morale nei confronti delle donne nel contesto lavorativo, in quello familiare e nell’ambito delle relazioni.
Se vuoi saperne di più, scopri il progetto MGA donna.
Autodifesa: allenamento e educazione al movimento
Nella grande offerta di metodi per garantire la sicurezza personale, spesso si tende a proporre sistemi che mirano soprattutto all’insegnamento di movimenti, tecniche e modi di colpire senza tener conto dell’età, del sesso e delle capacità intrinseche di chi richiede corsi di autodifesa. Questo perché il tempo dedicato nella maggior parte delle proposte non è sufficiente ed è associato maggiormente a caratteristiche commerciali che non all’effettiva realizzazione dell’obiettivo finale.
Nella strutturazione di un percorso formativo riveste fondamentale importanza l’educazione e la gestione del corpo nella sua postura e nel mantenimento di una posizione di buon equilibrio sia da fermo che negli spostamenti.
Ma anche lo sviluppo di alcune capacità fisiche di base quali per esempio la coordinazione, una discreta rapidità, i riflessi programmati in risposta a stimoli precisi e il mantenimento di un atteggiamento di difesa naturale attraverso la giusta posizione di gambe e braccia.
Contenuto di un corso base
Questi i principali contenuti di un corso base di MGA:
- studio dello stress psicofisico in situazioni a rischio, metodologie di allenamento psicologico e fisico;
- conoscenza ampliata del concetto di difesa – come e perché difendersi;
- tipologie di violenze, abusi e forme di stress – in ambiente domestico, lavorativo, esterno;
- conoscenza di sé, delle proprie modalità relazionali e dei propri “confini”;
- adattamento e meccanismi di difesa;
- sensazioni ed emozioni come principi di prevenzione;
- azioni e reazioni, la mente e il corpo;
- uso difensivo, tecniche di colpi con gli arti inferiori e superiori per difesa: uso dei pugni, avambracci, gomiti, calci, ginocchia, ad uso difensivo;
- tecniche di difesa da strangolamenti e prese al corpo frontali, laterali, posteriori in posizione seduta, in piedi e al suolo;
- allenamenti sotto stress per sviluppare la difesa fisica e psicologica in ambiente domestico, al chiuso, all’aperto;
- allenamento alla difesa con l’utilizzo di oggetti comuni: chiavi, giornali, sciarpe, pettine, bottiglie, penne, ecc.;
- aspetti legali della Difesa Personale nel nostro Paese;
- psicologia del crimine, del confronto e dell’aggressione, con particolare attenzione alla difesa personale femminile e al bullismo.
Come comportarti in caso di aggressione
Victor Lyalko, noto maestro di arti marziali, ha scritto un libro in cui ha descritto i metodi più efficaci di autodifesa per aiutare le donne in caso di attacco. Melarossa, si è ispirato al suo libro e ti propone alcune mosse semplici ed efficaci per affrontare le aggressioni.
1 – Memorizza i punti vulnerabili
Non importa quanto sia grande o pesante il tuo attaccante: puoi battere chiunque se sai dove si trovano i suoi punti più vulnerabili. I principali sono gli occhi, il naso, la gola, il petto, le ginocchia e l’inguine.
2 – Mosse più semplici ed efficaci
Una delle migliori mosse che farà tremare o cadere in ginocchio chi ti attacca, è afferrargli il polso. Prendi il mignolo e l’anulare con una mano, il medio e l’indice con l’altra e piega il polso in avanti.
Se non riesci ad afferrare la sua mano, colpiscilo con un pugno o con un dito tra le clavicole o nel pomo di Adamo.
3 – La zona più ovvia per difenderti è l’inguine
Colpire l’inguine paralizzerà letteralmente l’attaccante: così avrai abbastanza tempo per scappare.
4 – Attacco frontale: che fare
Se sei stata afferrata frontalmente e non riesci a sollevare le mani, procedi come segue: sposta le mani in avanti e stringile sul bacino. Questo creerà abbastanza spazio tra te e l’attaccante.
Successivamente, colpisci il naso dell’attaccante con la fronte. Questo lo farà allontanare. Ora colpiscilo all’inguine con il ginocchio.
5 – Valuta la distanza tra te e l’aggressore
Se c’è abbastanza spazio tra te e l’aggressore, c’è un modo per proteggerti con il palmo della mano.
Raddrizza il braccio sinistro e colpisci l’attaccante sul mento e sul naso con il braccio destro. Poi, colpiscilo all’inguine. In questo modo, l’attaccante sarà disorientato per lungo tempo e non sarà in grado di muoversi.
6 – Aggressione da dietro
Gli aggressori spesso arrivano da dietro perché questo è il modo più semplice per tenere le braccia della vittima in modo che non possa spostarle.
Per liberarti, piegati rapidamente all’indietro e prova a colpire l’aggressore con la parte posteriore della testa. Se non riesci a farlo, non preoccuparti: l’obiettivo è far si che l’aggressore metta una sposti una gamba in avanti.
Ora piegati rapidamente in avanti, afferra la sua gamba e sollevala tirandola in alto. L’attaccante perderà l’equilibrio.
6 – Aggressione laterale
Il colpo di gomito è uno dei colpi più pericolosi in tutti i tipi di arti marziali. Questo è esattamente il colpo di cui hai bisogno se vieni avvicinata di lato. Infatti, I colpi di gomito sono così forti che disorientano qualsiasi avversario.
Col gomito, colpisci la tempia, la mascella o il naso dell’aggressore con il gomito. L’aggressore sarà costretto a fare qualche passo indietro. A quel punto, colpiscilo nella pancia o nel petto.
Benefici dell’autodifesa
La pratica dell’autodifesa ti insegna a difenderti senza bisogno di diventare un esperto di arti marziali. Grazie ad una metodologia semplice ed efficace, è possibile, dopo qualche lezione, imparare le tecniche di base. Oltre a questo, puoi anche imparare a reagire di fronte all’aggressione fatta ad una terza persona. Infatti, gli elementi fondamentali dell’apprendimento sono:
- confondere l’aggressore
- proteggersi durante un’aggressione
- difendere una persona aggredita.
Benefici mentali
Un aspetto importante nell’allenamento di MGA è la preparazione mentale. Infatti, allenandoti, prepari il tuo corpo e la tua mente a far fronte ai pericoli per la tua sicurezza o la vita. Di fronte ad un’aggressione, lo stress rende difficile adattarsi a circostanze che non avevi mai incontrato prima. Ed è per questo motivo, che sapersi difendere è fondamentale. Allenandoti e preparandoti ad una possibile aggressione, aumenti le tue chances di sopravvivenza se ti dovessi trovare in pericolo.
Quando riesci ad affrontare nel modo giusto lo stress, hai la giusta mentalità per affrontare il pericolo e per salvare te ma anche gli altri.
Benefici fisici
Praticare l’autodifesa è un ottimo allenamento e fa bene a:
- cuore
- ossa
- muscoli
- sistema respiratorio
- sistema immunitario
Migliora la concentrazione
Durante le lezioni, imparerai a prendere decisioni efficaci e ad agire con determinazione di fronte a possibili pericoli. Questa fiducia ritrovata avrà delle ripercussioni nella tua vita quotidiana. Ti sentirai più disciplinato ed orientato verso un obiettivo ma avrai anche una maggiore capacità nel prendere cura di te stesso.
Socializzazione
Praticare l’autodifesa ti aiuterà a costruire col gruppo che frequenti delle relazioni interpersonali basate sulle sfide e le esperienze condivise e ti aiuterà a creare una rete di sostegno che va al di là dell’allenamento.
Autodifesa: disciplina sportiva
Pur avendo in programma un’estensione futura sportiva e agonistica, MGA è stato creato esclusivamente quale ausilio per gli insegnanti tecnici di tutte le discipline FIJLKAM che organizzano corsi specifici riguardanti la sicurezza, di vario livello e per esigenze diverse.
La garanzia e la tutela del lavoro organizzativo e tecnico dell’attività MGA su tutto il territorio del nostro Paese è stata evidenziata dalla Commissione Nazionale con la comunicazione di linee guida in continuo aggiornamento e dalla realizzazione di materiale multimediale di supporto.
Tale opera costante è regolamentata e sviluppata in tutte le regioni attraverso lo svolgimento di corsi per la realizzazione di una piena, costruttiva e univoca opera professionale. Gli elementi base utilizzati sono tra i più efficaci e completi, rappresentati dalle nostre discipline tradizionali che si sono evolute con scienza ed intelligenza.
Oggi, con l’autodifesa, tali insegnamenti rappresentano la realizzazione di una sapiente ed efficace tecnica, frutto di menti esperte e creative attraverso il Metodo Globale Autodifesa, la versione moderna di un’arte millenaria.
Controindicazioni e precauzioni
Come per tutti gli sport, il consiglio è di consultare il tuo medico prima di iscriverti ad un corso. Tuttavia, non ci sono controindicazioni nella pratica dell’autodifesa.
Il consiglio è di parlare col maestro il primo giorno, se hai:
- protesi
- problemi cardiaci
- malattie delle ossa (artrite, lombalgia, osteoporosi, ecc.)
Con la collaborazione di Enzo Failla, maestro federale sportivo, istruttore esterno della Polizia di Stato fin da 1983 e formatore di istruttori di diverse altre Forze dell’Ordine. Inoltre è l’autore del libro ” La difesa personale”, edizione Libritalia.net.
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