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Ippocastano: proprietà, benefici, usi e botanica

Claudia Tartaglia by Claudia Tartaglia
5 Agosto 2024
in Terapie Naturali
il frutto dell'ippocastano su un tavolo
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Sommario

  • Ippocastano: cos’è
  • Proprietà dell’ippocastano
  • Proprietà terapeutiche e benefici dell’ippocastano
  • Proprietà cosmetiche dell’ippocastano
  • Controindicazioni dell’ippocastano
  • Ippocastano: modalità d’uso
  • Botanica
  • Conclusioni

L’ippocastano è una pianta arborea riconoscibile dalla caratteristica chioma maestosa ed elegante di colore verde brillante che si tinteggia di un variopinto giallo-aranciato nel periodo autunnale. Originario del Caucaso, lo troviamo spesso a scopo ornamentale per abbellire viali e parchi pubblici dell’Italia centro settentrionale.

Dalla corteccia e dai semi sono estratti principi attivi con proprietà interessanti per la salute dell’organismo.

In commercio troviamo fitopreparati a base di ippocastano utili in caso di emorroidi, insufficienza del microcircolo, vene varicose, edemi, gambe pesanti e ritenzione idrica. Invece, ad uso cosmetico, svolge un’efficace azione contro la caduta dei capelli. 

I preparati a base di tale arbusto vengono assunti prevalentemente sotto forma di tintura madre, capsule contenenti estratto secco, macerato glicerico e rimedi omeopatici.

Dal frutto dell’ippocastano, nel periodo autunnale, fuoriescono i semi dell’albero, chiamati castagne matte, che hanno una consistenza simile ad una castagna, ma a differenza di quest’ultima non sono commestibili. 

Ippocastano: cos’è

Il  nome scientifico dell’Ippocastano é Aesculus Hippocastanum e consiste in una pianta arborea dalla folta chioma appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. La pianta é molto resistente alle oscillazioni climatiche. Infatti, non teme il freddo, il vento, la nebbia né tantomeno la siccità.

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Il castagno d’India era coltivato come pianta ornamentale nel Caucaso, nella penisola balcanica e nell’Asia occidentale e successivamente introdotto in Italia in epoca romana a scopi decorativi e fitoterapici.

Il termine Ippocastano deriva dal connubio delle parole IPPOS e KASTANON che tradotto significa “castagno dei cavalli” in quanto nell’antichità i frutti della pianta venivano impiegati ad uso veterinario come curativi di determinate patologie equine. 

Comprende ben 25 differenti specie tra cui la più conosciuta è l’Aesculus Carnea che presenta una meravigliosa fioritura rosso rosea. 

Come si distinguono le castagne commestibili dalle castagne matte?

Sono 4 gli aspetti principali per distinguere i due frutti:

  1. L’ippocastano si trova in pianura o in altura, a differenza del castagno che giace ad una altitudine che va dai 300 ai 1200 metri.
  2. Le castagne sono i frutti dell’albero del Castagno mentre le castagne matte sono i semi dell’Ippocastano.
  3. Le capsule che contengono l’ippocastano presentano meno aculei rispetto a quelle che contengono le castagne commestibili, e queste ultime, contenute all’interno del riccio, non sono mai sole.
  4. I frutti del Castagno sono più piccoli, non molto arrotondati e con ciuffo apicale, metre le castagne d’India sono di dimensioni più grandi e più tonde.
una grafica sulle proprietà dell'ippocastano

Proprietà dell’ippocastano

Si devono alla presenza di composti bioattivi che sono i responsabili delle diverse virtù fitoterapiche di questa pianta. Tra questi: escina, saponine, tannini, flavonoidi, ecc.

Ma l’elemento più importante è l’escina. E’ un principio chimico derivante da una miscela eterogenea di saponine di origine vegetale. Il suo uso a scopo fitoterapico avviene in seguito ad un delicato processo di trasformazione per purificarla da residui tossici per l’organismo. 

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Tale componente presenta interessanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, vasocostrittrici e antiedegemiche utili per trattare: 

  • Emorroidi.
  • Edemi.
  • Contusioni.
  • Ematomi.
  • Fragilità capillare.
  • Vene varicose.
  • Gonfiori e senso di pesantezza agli arti inferiori.
  • Disturbi della coagulazione. 

Proprietà terapeutiche e benefici dell’ippocastano

Gli estratti di ippocastano sono preziosi alleati dei nostri vasi sanguigni. Sono molto utilizzati nei disturbi anali (emorroidi esterne, ragadi e prurito anale), ma la loro efficacia si estende al trattamento di disturbi circolatori di diversa natura.

Ecco i principali impieghi.

Antinfiammatorio naturale

Svolge un’azione di drenaggio del sovraccarico dei liquidi presenti tra una cellula e un’altra che crea un processo infiammatorio e dannoso per tessuti e cellule, dovuto ad un accumulo di scorie. L’ippocastano, grazie alle sue proprietà, elimina i materiali di scarto che giacciono nei tessuti.

Poi, è ben nota è l’efficacia dell’Aesculus nella cura delle emorroidi.

Tale potenzialità è dovuta all’azione dell’escina che agisce su più fronti per debellare la patologia vascolare del canale anale. Grazie alle sue proprietà lenitive, decongestionanti e vaso protettrici, il castagno d’India è in grado di combattere gli enzimi elastasi e ialuronidasi, che sono i diretti responsabili della fragilità dei vasi sanguigni, ripristinando la loro naturale resistenza.

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Azione flebotonica

I preparati fitoterapici a base di ippocastano sono utili per prevenire disturbi che interessano la corretta funzionalità del microcircolo, tonificando ed irrobustendo lo strato intermedio (tonaca) di vene e  capillari. 

Vasoprotettore naturale

Le proprietà dell’escina rafforzate dalla presenza dei flavonoidi, rendono il castagno d’India un efficiente rimedio per irrobustire la struttura di vene e capillari ed incrementare il tono venoso diminuendo la permeabilità dei capillari. Quindi, non solo consente di eliminare il ristagno dei liquidi presenti nell’edema ma riduce anche l’accumulo di ritenzione idrica. 

Azione anticoagulante

I trattamenti a base di ippocastano possono alleviare i seguenti disturbi: pesantezza agli arti inferiori, gonfiori e crampi.

Infatti, le sue notevoli proprietà vanno a colpire la causa del malessere. Quindi, attraverso l’azione drenante si riduce il volume del gonfiore localizzato e vengono decongestionati i vasi sanguigni mentre attraverso una corretta stimolazione del microcircolo vengono riassorbiti i liquidi che non sono stati condotti verso gli organi emuntori. 

Proprietà cosmetiche dell’ippocastano

Anche nel campo della bellezza l’ippocastano si distingue per i tanti benefici e gli usi. Eccone alcuni.

Azione anticellulite

La sua efficacia nella lotta alla cellulite è dovuta alla presenza dell’escina che agisce su più fronti. Infatti, le proprietà antinfiammatorie permettono di decongestionare i tessuti e viene così eliminato il ristagno dei liquidi in eccesso nei tessuti. Inoltre, migliora la funzionalità del microcircolo rafforzando vasi e capillari.

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I fitocomplessi vengono estratti dalla corteccia, dalle foglie e dai semi dell’ippocastano e sono in grado di lavorare anche quando l’accumulo di ritenzione idrica abbia dato vita a processi degenerativi.

Oltre a contrastare la cellulite, gli estratti dalla pianta risultano utili anche nella riduzione dei cuscinetti localizzati. 

Azione rinforzante e anticaduta dei capelli

L’impiego dell’Ippocastano é spesso riscontrabile negli shampoo per la cura dei capelli. Infatti, sgrassa i capelli in maniera non aggressiva e senza interferire sulla cute, ed è utile nei casi di chiome che tendono a sporcarsi velocemente.

Inoltre, rinforza il fusto pilifero donando maggiore compattezza e luminosità e stimola la ricrescita dei capelli. Solitamente le lozioni cosmetiche a base di ippocastano vengono formulate per contrastare la caduta dei capelli. 

Controindicazioni dell’ippocastano

Si sconsiglia l’uso di fitopreparati a base di ippocastano nei casi di allergia ai principi attivi, in gravidanza o allattamento e qualora si soffra di disordini gastrointestinali. In quest’ultimo caso, si possono manifestare: nausea, vomito, diarrea e costipazione. 

Inoltre, per chi segue terapie antiaggreganti o anticoagulanti, è bene chiedere preventivamente consiglio al proprio medico curante in quanto la pianta officinale contiene cumarine ad azione antitrombotica. 

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una boccetta con tintura madre di ippocastano e due frutti accanto

Ippocastano: modalità d’uso

I principi attivi della castagna d’India impiegati a scopi fitoterapici sono prevalentemente presenti nella corteccia e nei semi della pianta.

L’ippocastano viene impiegato in fitoterapia ad uso topico sotto forma di pomate o creme e ad uso interno attraverso: tisane, capsule con estratto secco, tintura madre, macerato glicerico gemmoterapico e rimedio omeopatico “Aesculus hippocastanum 5CH”.

  • Pomata o crema. E’ impiegata per trattare: gonfiore agli arti inferiori, edemi, capillari fragili, varici e crampi. Applicare sulla parte interessata due volte al giorno con massaggi circolari fino a completo assorbimento.
  • Capsule ad estratto secco. Sono indicate per stimolare la funzionalità del microcircolo e trattare: emorroidi, ulcera varicosa, insufficienza venosa, flebopatie, tromboflebite. Posologia: da 2 a 4 capsule a seconda dello stadio della patologia da trattare, accompagnate da abbondante acqua, da assumere dopo i pasti.
  • Tintura madre. Viene utilizzata prevalentemente per trattare problemi al microcircolo e migliorare il sistema digerente. Posologia: 40 gocce mescolate in un po’ d’acqua da consumarsi da una a tre volte al giorno. 
  • Aesculus hippocastanum 5CH. Il rimedio omeopatico Aesculus Hippocastanum 5CH si presenta in granuli translucidi ed è utile nel caso di sintomatologie dai disturbi già indicati. La posologia standard per gli stati acuti è da 2 a 3 globuli ogni due ore mentre per la fase cronica è di 5 granuli 3 volte al giorno lontano dai pasti. Tuttavia, si raccomanda comunque di chiedere il parere professionale di un medico omeopatico in base al proprio quadro diagnostico. Raccomandazione: i globuli non vanno toccati con le dita, vanno sciolti sotto la lingua o quantomeno in bocca, non devono essere assunti in concomitanza con il consumo di pietanze che contengano menta o caffè. 

Botanica

L’aesculus Hippocastanum è una pianta arborea maestosa ed elegante coltivata principalmente a scopo ornamentale per abbellire parchi pubblici o viali.

Si presta ad essere coltivato fino ai 1200 m.s.l nelle zone dal clima temperato e predilige i terreni fertili. In Italia é presente prevalentemente nell’area centro-settentrionale. 

La sua altezza raggiunge i 30 metri e dal tronco si erge la sua imponente chioma densa e tondenggiante che ricorda la forma di una cupola. Il tronco é di color bruno di forma cilindrica, di conformazione non regolare e tende a squamarsi con il passare del tempo. 

Le foglie palmate presentano delle nervature in superficie ben evidenti e sono costituite da piccole foglioline lanceolate. Una caratteristica particolare é la duplicità del colore: verde accesso nella parte superiore e una tonalità più pallida nella parte inferiore. Col sopraggiungere della stagione autunnale si tinteggiano di giallo aranciato. 

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Il periodo di fioritura si preannuncia tra aprile e maggio con inflorescenze a forma piramidale che vanno dal bianco al lilla. I fiori hanno una profumazione caratteristica e piacevole ed una conformazione tubuloso-campanulata. 

Il frutto consiste in una capsula giallo-verde a forma sferoidale munita di aculei che raggiunta la maturazione (da settembre ad ottobre inoltrato) si schiude lasciando cadere semi di colore marrone scuro della consistenza di una castagna. Quest’ultima viene chiamata Castagna matta ed è tossica per l’essere umano a causa della presenza di una particolare saponina, mentre viene spesso consumata da diverse specie animali.

Conclusioni

L’ippocastano (Aesculus hippocastanum) è una pianta nota per le sue proprietà terapeutiche, in particolare per la salute delle vene e della circolazione. I suoi semi, foglie e corteccia contengono escina, una sostanza con proprietà antinfiammatorie e vasoprotettrici, utile nel trattamento di vene varicose, emorroidi e insufficienza venosa cronica.

L’estratto di ippocastano viene spesso utilizzato in integratori e creme per migliorare la circolazione sanguigna e ridurre il gonfiore e il dolore alle gambe.

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Fonti

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  • Healthline.
  • WebMD.
  • NIH.

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Claudia Tartaglia

Claudia Tartaglia

Diplomanda in naturopatia, esperta in erboristeria, alimentazione naturale, aromaterapia, oligoelementi, autoguarigione, tecniche di rilassamento e medicina ayurvedica. Nutre una forte passione per la medicina non convenzionale e la sua divulgazione.

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