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Testosterone: cos’è, come aumentarlo, basso o alto e integratori

Diana Catocchia by Diana Catocchia
10 Aprile 2025
in Salute
il busto di un uomo muscoloso e molto allenato
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Sommario

  • Testosterone: che cos’è e come si produce
  • Testosterone basso o alto: sintomi
  • A cosa serve il testosterone
  • Come aumentare il testosterone
  • Integratori per il testosterone
  • FAQ (domande comuni)
  • Conclusioni

Cos’è il testosterone? È un ormone prodotto principalmente dai testicoli negli uomini e in piccola parte dalle ovaie nelle donne. È fondamentale per lo sviluppo muscolare, la libido, l’energia e l’equilibrio dell’umore. Un testosterone basso può causare stanchezza, calo del desiderio sessuale, perdita di massa muscolare e sbalzi d’umore. Al contrario, un testosterone alto può provocare irritabilità, acne e comportamenti aggressivi.

Vuoi sapere come aumentare il testosterone in modo naturale? L’attività fisica regolare, soprattutto l’allenamento con i pesi, il sonno di qualità e la riduzione dello stress sono fondamentali. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: tra i cibi che aumentano il testosterone ci sono uova, tonno, avocado, frutta secca e spinaci.

Esistono anche integratori di testosterone, ma è importante assumerli solo sotto controllo medico, per evitare effetti collaterali. Se sospetti uno squilibrio ormonale, è sempre bene fare un esame del sangue e consultare uno specialista.

Testosterone: che cos’è e come si produce

Il testosterone è un ormone sessuale considerato tipicamente maschile, ma è importante anche per la salute delle donne. Nell’uomo viene prodotto principalmente nei testicoli, in particolare da alcune cellule chiamate cellule di Leydig.

La sua produzione è regolata da un sistema ormonale molto preciso: tutto parte dall’ipotalamo, una piccola zona del cervello, che rilascia un segnale chiamato GnRH. Questo stimola l’ipofisi, un’altra ghiandola nel cervello, a produrre l’ormone LH, che a sua volta “dice” ai testicoli di produrre questo ormone.

Il meccanismo è il seguente: l’ipotalamo trasmette alla ghiandola pituitaria quanto ormone produrre ed essa invia il messaggio ai testicoli o alle ovaie, da dove il testosterone, come altri ormoni, entra nel flusso sanguigno, raggiungendo altri organi.

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I livelli di testosterone oscillano durante il giorno: di solito è più alto al mattino e più basso la sera. La concentrazione nel sangue degli uomini è massima tra i 20 e i 30 anni, con una leggera diminuzione dopo i 35 (secondo le stime, scade annualmente di circa l’1%).

Invece, il livello totale di testosterone prodotto dal corpo delle donne è inferiore del 10-12% rispetto a quello degli uomini, raggiunge il suo picco intorno ai 20 anni, per poi diminuire gradualmente, così che, in menopausa, il corpo femminile ne produce la metà rispetto all’età fertile.

Il testosterone, come altri ormoni, è regolato da un “ciclo di feedback“: se il corpo nota troppa concentrazione nel sistema, “chiude il rubinetto” alla fonte (in questo caso, nel cervello) o trasforma l’eccesso in qualcos’altro, come l’estradiolo o il diidrotestosterone. I livelli di testosterone diminuiscono progressivamente dopo i 25-34 anni ed esso viene secreto in un ciclo giornaliero in cui al mattino si hanno i valori più alti ed alla sera più bassi.

livelli di testosterone nella vita

Testosterone basso o alto: sintomi

Con il passare degli anni, è normale che la produzione di testosterone subisca una graduale diminuzione. Questo calo fisiologico inizia in genere dopo i 40 anni e procede lentamente ma in modo costante: ogni anno si può registrare una leggera riduzione dei livelli di questo ormone. Tuttavia, oltre all’invecchiamento, esistono anche altre condizioni che possono contribuire a un abbassamento del testosterone, portando a quadri clinici di ipogonadismo.

Tra le cause più comuni ci sono alcune patologie, come il diabete di tipo 2, soprattutto quando associato a insulino-resistenza. Anche il sovrappeso e l’eccesso di grasso corporeo possono influenzare negativamente i livelli ormonali: il tessuto adiposo, infatti, è in grado di trasformare il testosterone in estrogeni, alterando il delicato equilibrio ormonale. A ciò si aggiunge il ruolo dello stress cronico, che attraverso l’aumento del cortisolo (l’ormone dello stress) può interferire con la normale produzione di testosterone.

Quando i livelli di testosterone si abbassano in modo significativo, è possibile che compaiano diversi sintomi, spesso sottovalutati o attribuiti ad altri fattori. Le persone possono sperimentare un senso di stanchezza persistente, mancanza di energia e calo della libido. Nei casi più evidenti si possono manifestare disfunzioni erettili, sbalzi d’umore, irritabilità o sintomi depressivi.

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A livello fisico, è frequente osservare un aumento del grasso, soprattutto a livello addominale e pettorale, accompagnato da una perdita progressiva di massa muscolare. In alcuni casi, la densitometria ossea può rilevare una riduzione della densità minerale, con conseguente aumento del rischio di osteoporosi.

Riconoscere questi segnali è importante per intervenire in modo adeguato, anche con l’aiuto di un medico specialista che possa valutare la situazione attraverso esami specifici e, se necessario, proporre un percorso terapeutico mirato.

A cosa serve il testosterone

E’ un ormone fondamentale per molte funzioni dell’organismo, sia negli uomini che nelle donne. A livello muscolare, stimola la sintesi proteica, aumenta la massa e la forza, favorisce un metabolismo più attivo e una distribuzione del grasso tipicamente maschile. Agisce anche sul cervello, migliorando memoria, libido, umore e funzioni cognitive, mentre a livello cardiovascolare contribuisce ad aumentare il flusso sanguigno e la frequenza cardiaca.

Supporta la produzione di globuli rossi, la salute delle ossa, la vitalità degli spermatozoi e la funzione erettile, oltre a influenzare la crescita del pene e la produzione di collagene e capelli. Interviene anche nei reni stimolando l’EPO, l’ormone che regola la produzione di globuli rossi.

Nel corso della vita, il testosterone accompagna diverse fasi dello sviluppo maschile: dalla formazione degli organi sessuali in età fetale, ai cambiamenti della pubertà, fino al mantenimento di libido, massa muscolare e densità ossea nell’età adulta.

Anche nelle donne ha un ruolo importante: influenza il desiderio sessuale, la forza muscolare, la densità ossea e contribuisce all’equilibrio ormonale del ciclo mestruale. In entrambi i sessi, stimola la produzione di globuli bianchi, fondamentali per le difese immunitarie.

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Come aumentare il testosterone

Il testosterone va aumentato solo quando i suoi livelli risultano davvero troppo bassi, cioè sotto i 300 ng/dL, e sempre dopo una diagnosi medica. In questi casi, il trattamento è di tipo farmacologico e deve essere prescritto da un medico specialista, come un andrologo, un urologo o un endocrinologo.

La terapia non è priva di rischi: ad esempio, può aumentare l’ematocrito, cioè la densità del sangue, e anche se non è provato, c’è il sospetto che possa aumentare il rischio di coaguli. Per questo motivo, il medico potrebbe richiedere controlli periodici per tenere sotto controllo emoglobina e altri valori.

Non esiste un legame certo tra terapia con testosterone e cancro alla prostata, ma è bene sapere che per trattare alcune malattie prostatiche si usano ancora farmaci che ne riducono la produzione.

Il testosterone può essere assunto in modi diversi: attraverso la pelle (cerotti o gel), con iniezioni, per bocca, per via nasale o tramite piccoli impianti sottocutanei. L’efficacia è simile in tutti i casi.

Esiste anche un modo naturale per stimolare il testosterone: l’allenamento di forza. Fare esercizio fisico, soprattutto attività che aumentano la massa muscolare, aiuta a mantenere livelli ormonali più alti. Chi si allena con regolarità e ha una buona composizione corporea tende ad avere più testosterone rispetto a chi è sedentario, in sovrappeso o con poca massa muscolare.

Ci sono anche comportamenti da evitare per non abbassare i livelli di testosterone: il consumo di alcol, l’uso di droghe, il poco sonno, lo stress cronico e la depressione influiscono negativamente.

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Anche l’obesità, la resistenza all’insulina e una dieta troppo restrittiva o povera di grassi possono abbassare il testosterone. Allo stesso modo, avere una massa grassa troppo bassa, come accade in chi si sottopone a diete estreme, può compromettere la produzione dell’ormone, così come accade quando il grasso è in eccesso.

Cibi che aumentano il testosterone

Per sostenere la produzione di testosterone, l’alimentazione gioca un ruolo chiave. Seguire una dieta bilanciata, ricca di proteine, grassi “buoni” e carboidrati complessi, è essenziale. In particolare, è importante includere alimenti ricchi di zinco, come carne rossa, frutti di mare, semi e frutta secca: questo minerale è infatti fondamentale per la sintesi del testosterone.

Anche la vitamina D ha un effetto positivo sui livelli ormonali: esporsi al sole in modo regolare o assumere integratori può aiutare. Infine, gli acidi grassi omega-3 presenti nel pesce azzurro, come il salmone, insieme ai grassi monoinsaturi contenuti in avocado e olio extravergine d’oliva, contribuiscono a favorire una buona funzione ormonale.

Valori normali di testosterone negli uomini e nelle donne

L’intervallo di riferimento per il testosterone totale dipende dall’età e dal sesso ed è compreso tra i seguenti valori (ng/dL).

Uomini – Fascia di etàValori (ng/dL)
7–9 anni< 9
10–11 anni2 – 57
12–13 anni7 – 747
14–15 anni33 – 585
16–17 anni185 – 886
18–39 anni300 – 1080
40–59 anni350 – 890
Oltre 60 anni300 – 720
Donne – Fascia d’etàValori (ng/dL)
7–9 anni< 15
10–11 anni2 – 42
12–13 anni6 – 64
14–15 anni9 – 49
16–17 anni8 – 63
18–30 anni11 – 59
31–40 anni11 – 56
41–51 anni9 – 55
Oltre la menopausa6 – 25

Integratori per il testosterone

Secondo gli studi disponibili, aumentare il testosterone in modo naturale, senza ricorrere a farmaci, è molto difficile. Attualmente esistono diversi integratori alimentari pensati per stimolare la produzione di testosterone, ma questo non significa che siano tutti davvero efficaci.

A volte gli endocrinologi iniziano a prescrivere testosterone sia come sostituzione terapeutica (ad esempio negli uomini e nelle donne più in là con gli anni o affetti da ipogonadismo) sia per trattare i sintomi di molte malattie croniche degenerative.

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Anche gli atleti agonisti integrano il testosterone per avere muscoli più grandi o migliori prestazioni. Però, alte dosi di testosterone, se assunte per un lungo periodo di tempo, possono portare a:

  • Acne e pelle grassa.
  • Sbalzi d’umore che vanno dall’ostilità all’euforia.
  • Crescita (nelle donne) o caduta dei capelli.
  • Mascolinizzazione dei tratti del viso.
  • Ispessimento della voce (nelle donne).
  • Aumento del seno negli uomini (l’eccesso di testosterone può trasformarsi in estrogeni).
  • Atrofia testicolare.
  • Interruzione del ciclo mestruale ed aumento dell’incidenza di disturbi riproduttivi.

Per questo motivo, in questo ambito delicato, l’uso di farmaci, pillole ed integratori va sempre regolato dal parere di un medico che sia in grado di capire i disturbi di ogni singolo paziente e stabilire una terapia sotto la sua supervisione, per evitare di scompensare l’equilibrio fisiologico.

FAQ (domande comuni)

1 – Cosa fa il testosterone in un uomo?
Regola lo sviluppo sessuale, la libido, la produzione di sperma, la massa muscolare, la forza, la densità ossea e l’umore.

2 – Cosa fare per aumentare il testosterone?
Fare attività fisica regolare, dormire bene, ridurre lo stress, evitare alcol e obesità. In alcuni casi, il medico può prescrivere una terapia ormonale.

3 – Come si capisce se si ha poco testosterone?
Stanchezza, calo del desiderio sessuale, disfunzione erettile, perdita di massa muscolare, aumento del grasso addominale e sbalzi d’umore sono i sintomi più comuni. La conferma arriva da un esame del sangue.

4 – Quali sono i cibi ricchi di testosterone?
Non esistono cibi “ricchi di testosterone”, ma alcuni favoriscono la sua produzione: carne rossa magra, uova, frutti di mare, noci, semi, avocado, spinaci e pesce azzurro.

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Conclusioni

Il testosterone è un ormone fondamentale per la salute maschile, ma è presente anche nelle donne, seppur in quantità minori. Negli uomini regola la libido, la produzione di sperma, la massa muscolare, la forza fisica e la densità ossea.

I suoi livelli tendono a diminuire con l’età o a causa di alcune condizioni come stress cronico, obesità o disturbi ormonali. Quando è troppo basso, può provocare stanchezza, calo del desiderio sessuale e cambiamenti dell’umore. Può essere aumentato con l’attività fisica, una dieta equilibrata e, se necessario, con terapie prescritte da uno specialista dopo attenta valutazione.

Fonti
  1. Frati P, Busardò FP, Cipolloni L, Dominicis ED, Fineschi V. Anabolic Androgenic Steroid (AAS) related deaths: autoptic, histopathological and toxicological findings. Curr Neuropharmacol. 2015 Jan;13(1):146-59. doi: 10.2174/1570159X13666141210225414. PMID: 26074749; PMCID: PMC4462039.
  2. Pivonello R, Menafra D, Riccio E, Garifalos F, Mazzella M, de Angelis C, Colao A. Metabolic Disorders and Male Hypogonadotropic Hypogonadism. Front Endocrinol (Lausanne). 2019 Jul 25;10:345. doi: 10.3389/fendo.2019.00345. PMID: 31402895; PMCID: PMC6669361.
  3. Perroni F, Fittipaldi S, Falcioni L, Ghizzoni L, Borrione P, Vetrano M, Del Vescovo R, Migliaccio S, Guidetti L, Baldari C. Effect of pre-season training phase on anthropometric, hormonal and fitness parameters in young soccer players. PLoS One. 2019 Nov 25;14(11):e0225471. doi: 10.1371/journal.pone.0225471. PMID: 31765396; PMCID: PMC6876839.

  

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Diana Catocchia

Diana Catocchia

Sono nata a San Benedetto del Tronto. Ho frequentato il liceo scientifico e poi ho fatto la facoltà di Medicina terminata nel 2017. Collaboro con Melarossa per articoli di salute perché mi piace divulgare e spiegare le patologie.

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