Il diabete mellito (ovvero dolce) è una malattia metabolica cronica, caratterizzata da un aumento degli zuccheri nel sangue. Questa condizione è causata da un difetto di funzionalità o di produzione, da parte del pancreas, dell’insulina. Quali sono i sintomi del diabete ? E’ una malattia subdola per certi versi, in quanto alcuni dei sintomi compaiono quando è già presente da anni. Ma, in generale i sintomi del diabete sono tutti strettamente legati al fenomeno dell’iperglicemia.
Il mondo scientifico è concorde nel ritenere che il diabete – sia di tipo 1 sia di tipo 2 – non sia ereditario. Però, è chiaro che alcune persone nascono con una predisposizione maggiore allo sviluppo della malattia. Il diabete è da sempre associato a un consumo eccessivo di zuccheri. Non ci sono dubbi che avere un’alimentazione troppo ricca di zucchero non faccia bene. Infatti, aumenta il rischio di resistenza all’insulina ed è causa di sovrappeso, situazione che può stimolare possibili scompensi metabolici.
Una malattia molto diffusa in Italia, come mostrano i dati della Società Italiana di Diabetologia, che evidenziano una crescita del numero dei malati negli ultimi 20 anni: oggi gli italiani che soffrono di diabete sono circa 4 milioni.
Cos’è l’insulina
Per capire cos’è l’insulina bisogna prima spiegare cosa sono le Isole di Langerhans: agglomerati di cellule altamente vascolarizzate, situati nel pancreas e scoperti appunto dal patologo tedesco Paul Langerhans nel 1869. Sono cellule sensibili alla glicemia (il livello del glucosio nel sangue) e intervengono quindi nella secrezione di diversi ormoni atti a regolarla.
L’insulina è appunto un ormone prodotto dalle cellule beta all’interno delle isole di Langherhans, che consente all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule regolandone ingresso ed utilizzo. È indispensabile per il metabolismo degli zuccheri.
Quindi, quando il livello di glucosio nel sangue è troppo alto viene prodotta l’insulina, con la funzione di abbassare la glicemia grazie all’azione di diversi processi metabolici e cellulari.
Invece, quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete.
I valori della glicemia nel sangue
- Ipoglicemia: inferiore a 60 mg/dl
- normalità: glicemia a digiuno 60-99 mg/dl
- alterata glicemia a digiuno 100-125 mg 7dl
- intolleranza al glucosio: 140- 199 mg dopo 2 ore da prova da carico
- diabete : glicemia a digiuno superiore a 126 mg/ dl, superiore a 200 mg/dl dopo 2 ore dal test da carico.

Le cause del diabete
Le cause del diabete sono di diverso tipo e si distinguono anche per la tipologia specifica di patologia.
- Il diabete di tipo 1 è causato da un malfunzionamento del sistema immunitario. Questo, in risposta a uno stimolo di probabile natura virale o comunque infettiva, determina una risposta auto-aggressiva nei confronti del pancreas.
- Per il diabete di tipo 2, le cause della malattia sono da riportare a un insieme di fattori, tra cui la familiarità genetica e i fattori ambientali, insieme a stile di vita e abitudini alimentari.
Vediamo nel dettaglio alcune delle cause più diffuse nell’insorgenza di questa patologia.
Fattori genetici e ambientali
Se in famiglia hai casi di malati di diabete, questo non vuol dire che ti ammalerai anche tu. Però, dal momento che la familiarità ha il suo peso, è importante che tu ne tenga conto e conduca uno stile di vita sano.
Oltre alla familiarità, ci sono anche fattori ambientali che contribuiscono a scatenare il diabete.
Ad esempio, una condizione favorente è il freddo forse perché favorisce la diffusione di patologie virali. Si è notato che il diabete di tipo 1 si sviluppa più spesso d’inverno che d’estate.
Oppure lo svezzamento precoce: si è rilevata una minore incidenza della malattia in chi viene allattato al seno o viene svezzato più tardi. Infine, con l’avanzare dell’età, aumentano le possibilità di sviluppare il diabete mellito.

Abitudini alimentari: il peso dei grassi saturi
Un’alimentazione scorretta è un fattore di rischio molto importante per lo sviluppo del diabete di tipo 2. In particolare, ciò che davvero accresce la possibilità di contrarre questa malattia è una dieta eccessivamente ricca di grassi saturi.
Infatti, quando il nostro organismo riceve grassi saturi in eccesso, questi vanno a interagire con recettori cellulari che possono dar luogo a lipotossicità e stress ossidativo. In poche parole, si genera un danno cellulare.
Tra le cellule facilmente colpite da stress ossidativo ci sono le cellule beta del pancreas, ovvero le cellule deputate alla produzione di insulina.
Per riassumere, i fattori legati all’alimentazione e allo stile di vita di maggiore rilievo sono:
- dieta troppo ricca di zuccheri semplici. L’assorbimento di questi zuccheri, infatti, richiede una quantità di insulina molto elevata. Coloro che sono predisposti al diabete mellito arrivano dunque a “esaurire” la capacità, già limitata per motivi genetici, delle cellule che producono insulina.
- Sedentarietà. Una delle cause più importanti del diabete di tipo 2 è una vita eccessivamente sedentaria: sono moltissimi ormai gli studi che dimostrano come una regolare attività fisica ostacoli l’insorgenza di questa patologia.
- Colesterolo alto e ipertensione. Anche in questo caso, molte ricerche dimostrano come una quantità eccessiva di colesterolo cattivo nel sangue (LDL) rispetto a quello buono (HDL) sia un fattore importante nello sviluppo del diabete di tipo 2. Allo stesso modo, chi soffre di ipertensione è più predisposto a sviluppare la patologia.
- Obesità. Naturalmente, l’aumento del peso corporeo comporta un aumento dei trigliceridi. Questi, una volta in eccesso, si accumulano anche nelle cellule pancreatiche, fattore che diminuisce la funzione di queste ultime, provocando la malattia: un dato particolarmente vero nei casi di obesità.

L’insulino-resistenza
L’insulino-resistenza è una condizione caratterizzata dalla diminuzione degli effetti biologici dell’insulina. In altre parole, ciò che accade è che le cellule del nostro organismo diventano insensibili all’azione dell’insulina, dando luogo a un’iperglicemia persistente. La conseguenza è che il pancreas viene stimolato a secernere quantità sempre maggiori di insulina, determinando così l’iperinsulinemia.
Nella fase iniziale di questa condizione, la maggiore produzione di insulina riesce a compensare la resistenza delle cellule, mantenendo così i livelli di glicemia nella norma. Purtroppo, nello stadio avanzato, le cellule del pancreas che producono l’insulina non riescono ad adeguarsi, con la conseguenza di un aumento della glicemia post prandiale (valore numerico che indica quanto glucosio è presente nel sangue dopo due ore dal termine di un pasto).
Quindi, possiamo considerare l’insulino-resistenza come l’anticamera del diabete: una corretta diagnosi è importante per scongiurare l’insorgenza della malattia.Inoltre, ci sono condizioni transitorie che possono favorire la resistenza all’insulina, come:
- infezioni
- infiammazioni
- aumento di peso
- gravidanza
- uso di alcuni farmaci come il cortisone.
I sintomi del diabete
Tra i sintomi del diabete di tipo 1 più evidenti abbiamo:
- poliuria. È l’aumento della quantità di urina emessa nell’arco delle 24 ore e, in particolare, durante le ore notturne;
- Polidipsia. Un aumento anomalo della sete. Questo, in particolare, dipende dal sintomo precedente, la poliuria, che causa un’eccessiva espulsione di liquidi;
- Polifagia paradossa. È l’aumento dell’appetito e dell’assunzione di alimenti che però, anziché provocare un aumento del peso, provoca invece un dimagrimento;
- Affaticamento e stanchezza. Un senso improvviso e anomalo di stanchezza e l’affaticamento cronico sono alcuni fra i sintomi più evidenti del diabete;
- Vista offuscata. Un altro sintomo “riconoscibile” è quello dell’improvviso offuscamento della vista.
A questi si sommano altri disturbi e sintomi che si sviluppano dopo l’insorgenza della malattia:
- cefalee
- guarigione lenta delle ferite
- prurito
- tendenza a sviluppare infezioni
- irritabilità.
I sintomi del diabete di tipo 2 coincidono, almeno in parte, con i sintomi del diabete di tipo 1. Quindi:
- poliuria
- polidipsia
- affaticamento
- ferite che non guariscono facilmente
- calo della vista
- cefalea
- irritabilità
- facilità a sviluppare infezioni.
L’unico sintomo non presente in coloro che soffrono di diabete di tipo 2 è la polifagia.
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