Sommario
Le taccole, note anche come piattoni, sono legumi teneri e piatti, noti anche come piselli mangiatutto. A differenza dei fagiolini, di cui si mangia solo il baccello ancora immaturo, le taccole si consumano interamente, compresi i piccoli semi all’interno. Hanno un sapore delicato, leggermente dolce, e sono molto versatili in cucina.
Ma cosa sono le taccole esattamente e come si cucinano? Dopo averle lavate e private delle estremità, si possono lessare, saltare in padella o cuocere al vapore. Tra le ricette più amate ci sono le taccole al pomodoro, semplici da preparare e perfette come contorno leggero o base per piatti unici a base di cereali. Sono ottime anche abbinate a uova, tofu o pollo per un piatto equilibrato e ricco di fibre.
La differenza con i fagiolini sta nella consistenza (più morbida) e nel gusto più dolce. Perfette per variare la dieta e fare il pieno di benessere con gusto.
Taccole: cosa sono?
Sono le “cugine” dei fagiolini e, come loro, pur somigliando a degli ortaggi, appartengono alla grande famiglia dei legumi. In realtà sono piselli raccolti prima della completa maturazione e, come altri legumi mangiatutto, si consumano interamente: baccello e piccoli semi all’interno.
I nomi cambiano a seconda delle regioni, ma sono conosciute anche come piselli mangiatutto, piselli della neve o piselli baccelli. Le maggiori produzioni si trovano al centro Italia, in particolare tra Marche ed Emilia Romagna.
Esistono due varietà principali: le Pisum sativum var. saccharatum, dal baccello piatto e verde brillante, spesso chiamate “piattoni” in Lombardia ed Emilia, e le Pisum sativum var. macrocarpon, con baccelli più tondeggianti e semi più sviluppati, dal colore verde pallido o tendente al giallo. Anche il gusto cambia: le prime hanno un sapore rustico ed erbaceo, mentre le seconde risultano più dolci e delicate.
Taccole o fagiolini? Anche se a prima vista possono sembrare simili, taccole e fagiolini sono ortaggi diversi. Le taccole, dette anche piselli mangiatutto, appartengono alla famiglia dei piselli e si consumano intere, con il baccello piatto e tenero. I secondi, invece, sono i baccelli immaturi del fagiolo, più sottili e allungati, e si mangiano senza semi.
Le taccole hanno un gusto più dolce e delicato, mentre il fagiolino è più croccante e vegetale. Entrambi sono poveri di calorie, ricchi di fibre e perfetti per piatti leggeri e gustosi.
Ricette con le taccole e usi in cucina
Le taccole si trovano in commercio fresche, surgelate o già cotte in barattolo. Sono un ingrediente super versatile che si presta a moltissime preparazioni, dall’insalata di taccole ai contorni, come le taccole al forno, passando per primi piatti e ripieni.
Sono molto amate nella cucina orientale e sono perfette saltate in padella con ortaggi, zenzero, carote, cipollotto e salsa di soia o cotte al vapore.
Per cucinarle al meglio: 15 minuti in acqua bollente salata se sono fresche, 10 se surgelate, oppure 10 minuti al vapore. Chi le preferisce croccanti può saltarle in padella per 15 minuti (solo 5 se sono in scatola e già lessate). Si abbinano perfettamente a carne, pesce, uova e formaggi, ma anche a cereali come riso, farro o bulgur.
Buonissime in umido con pomodoro, gratinate al forno o semplicemente condite con olio e limone. Da provare con gamberi saltati, riso e la salsa che più ti piace.
Sono perfette anche per i primi piatti primaverili, per un sughetto leggero o abbinate al salmone affumicato, buone sia calde che fredde. E se ami il couscous alle verdure, ricordati di aggiungerle: danno un tocco in più che fa la differenza.
Piattone e taccola: idee sfiziose
Hai mai pensato di usare questi due ortaggi al posto dei classici fagiolini per condire la pasta? Basta tagliarli a striscioline sottili, scaldarli in padella con un filo d’olio extravergine, aggiungere qualche pomodorino o le verdure che hai in casa e condire la tua pasta preferita. Ottima anche la variante con fagiolini e tonno o con un cucchiaio di pesto per dare profumo e sapore.
Si prestano anche a gustose insalate: lessali, condiscili ancora tiepidi con olio, sale e aceto (di vino o balsamico, a seconda dei gusti). Per una versione più ricca, aggiungi un cucchiaino di pesto e qualche patata lessa: otterrai un piatto unico fresco, leggero e nutriente, perfetto per la pausa pranzo estiva.
E se cerchi un contorno che piaccia anche ai più piccoli, prova i piattoni al sugo di pomodoro: semplici, veloci e davvero gustosi. Un modo sfizioso per portare in tavola una verdura di stagione che fa bene e conquista al primo assaggio.
Come pulire le taccole?
Per gustarle al meglio è importante sceglierle fresche e tenere. Al momento dell’acquisto, meglio controllarne la provenienza: quelle coltivate in Italia sono generalmente più morbide e meno filamentose rispetto a quelle importate dal Nord Africa.
Si puliscono facilmente: basta eliminare le estremità e poi cuocerle in acqua bollente salata. Una volta pronte, si lasciano raffreddare e si possono gustare semplicemente condite oppure aggiunte ad altre ricette. Proprio come si fa con i fagiolini, c’è un trucco da chef per mantenere il loro bel verde brillante: appena scolate, tuffale subito in una ciotola con acqua e ghiaccio per bloccare la cottura e preservare colore e consistenza.
Il trucco per capire se sono davvero fresche? Devono essere sode e “scrocchiare” quando le spezzi, proprio come i fagiolini.
In frigo resistono anche una settimana se chiuse in un contenitore ermetico o avvolte nella carta assorbente. Per conservarle più a lungo, puoi congelarle in sacchetti per alimenti: in freezer durano fino a 10-12 mesi.
Taccola: valori nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale, si colloca a metà strada tra un legume e un ortaggio. A differenza dei legumi maturi come piselli e fagioli, noti per l’elevato contenuto proteico utile nelle diete vegetariane e vegane, la taccola ha un profilo più simile a quello degli ortaggi comuni.
Rispetto ai piselli maturi, contiene più acqua e circa la metà delle proteine e dei grassi, mantenendo invece un contenuto simile di carboidrati, principalmente sotto forma di zuccheri semplici, senza amido. Sono una buona fonte di vitamine del gruppo B, pro-vitamina A e vitamina C, presente in quantità persino superiori a quelle dell’arancia. Tuttavia, la vitamina C è sensibile al calore e può ridursi con cotture troppo prolungate.
Il contenuto di minerali è interessante e ben bilanciato: ferro, potassio, fosforo e manganese sono presenti in buone quantità, anche se la presenza di fitati può limitarne l’assorbimento. In ogni caso, ammollo e cottura aiutano a ridurne l’impatto.
Ricchi di fibre, questi ortaggi favoriscono la digestione e aiutano a regolare l’assorbimento degli zuccheri. Tra i composti vegetali utili troviamo anche saponine, clorofilla e fitoestrogeni, che contribuiscono all’effetto antiossidante e benefico complessivo di questo alimento.
Taccola: benefici per la salute
Sono leguminose ricche di benefici per l’organismo e si distinguono per l’elevata presenza di composti antiossidanti come fenoli, flavonoidi e vitamina C, che rafforzano il sistema immunitario e aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo.
Hanno buone proprietà cardiovascolari grazie al contenuto di fibre, minerali come potassio, calcio e magnesio, e alla capacità di contribuire alla riduzione del colesterolo LDL. Inoltre, il loro indice glicemico moderato e la ricchezza di fibre le rende adatte a chi soffre di diabete o segue una dieta dimagrante, poiché aiutano a controllare la fame e i picchi glicemici.
Le fibre migliorano anche il transito intestinale e la salute del microbiota, mentre le saponine riducono l’assorbimento degli zuccheri. I folati presenti favoriscono il buon umore, migliorano il sonno e riducono lo stress.
Inoltre, i fitoestrogeni possono aiutare a regolare gli squilibri ormonali e supportare la fertilità, soprattutto se accompagnati da una buona dose di vitamina C.
Taccola: controindicazioni
Hanno poche controindicazioni, ma vanno evitate in caso di allergia o intolleranza alle leguminose. Contengono acido fitico, che in grandi quantità può ridurre l’assorbimento di minerali come ferro, calcio e zinco: per chi ha carenze già presenti è meglio consultare il medico.
Fortunatamente, ammollo e cottura riducono questo composto, quindi è consigliabile non consumarle crude. Inoltre, chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe prestare attenzione all’elevato contenuto di vitamina K della taccola, che può interferire con la coagulazione: anche in questo caso, meglio parlarne prima con il medico.
FAQ (domande comuni)
1 – Che verdura sono le taccole?
Sono legumi “mangiatutto”, ovvero piselli raccolti immaturi, di cui si mangia anche il baccello.
2 – Che differenza c’è tra taccole e fagiolini?
La taccola ha il baccello piatto e un sapore dolce; i fagiolini sono più sottili, croccanti e con gusto più vegetale.
3 – Come si chiamano in italiano le taccole?
In italiano si chiama taccola, ma sono note anche come “piselli mangiatutto” o “piselli della neve”.
4 – Qual è il periodo delle taccole?
Sono di stagione in primavera, con raccolta che va da aprile a giugno.
Conclusioni
La taccola è un legume tenero e piatto, questi legumi sono conosciuti anche come “piselli mangiatutto” perché si consumano interamente, baccello compreso. Hanno poche calorie, sono ricche di fibre, vitamine (soprattutto C, A e K) e minerali preziosi come ferro e potassio.
Delicate nel gusto e facili da cucinare, si possono lessare, cuocere al vapore o saltare in padella. Ottime da sole o in abbinamento a cereali, pesce, carne e altre verdure. Un alimento leggero, versatile e perfetto per piatti di stagione.
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Fonti
- Healthline – What’s the Difference Between Snow and Sugar Snap Peas?
- BDA – Banca dati di composizione degli alimenti