Tra insalate, verdure fresche e ricette leggere è facile pensare che, in estate, siamo più bravi e attenti alla nostra alimentazione.
Eppure, la bella stagione è anche il momento perfetto da passare spesso fuori casa, con gli amici, tra aperitivi, cene e feste. Un drink qui, un apericena là, il gioco è presto fatto.
Come sopravvivere, allora, alle tentazioni e al rischio continuo di assumere calorie in eccesso e contemporaneamente non diventare antisociali? Per Melarossa lo abbiamo chiesto al biologo e nutrizionista Lorenzo Traversetti.
Estate significa meno controllo, meno orari, meno rigidità, dunque anche più concessioni, anche in materia di alimentazione. Si presta meno attenzione al rispetto dei 5 pasti giornalieri e ai corretti abbinamenti tra gli alimenti. Spesso, ciò è dovuto anche al fatto che ci si sente più liberi anche riguardo gli orari in cui mangiare.
Proprio questa libertà fa sì che, per esempio, lo spuntino del pomeriggio venga spesso sostituito dall’aperitivo con gli amici. Ma è una pessima abitudine, spiega ancora Traversetti:
Se da un lato è vero che le relazioni sociali devono essere mantenute, è altrettanto vero che un aperitivo canonico, anche senza scegliere bevande alcoliche, apporta un surplus di zuccheri e grassi, dunque un boom di calorie, non controbilanciato da un corretto apporto nutrizionale. È dunque inevitabile inserire l’aperitivo tra le eccezioni che, ovviamente, possono far parte di una settimana ma che non dovrebbero eccedere la volta settimanale.
Ma allora come si fa a scegliere? Ecco qualche consiglio del nutrizionista, da tenere sempre a mente!
Aperitivi con gli amici
Quadratini di torte rustiche, cucchiai di paste fredde, insalate di riso e farro. Ma anche, a volte, verdure fresche e frutta, servite con affettati e salse. E poi pizza, pane e patatine fritte. Gli aperitivi sono un mondo vastissimo, ricco di scelta, ma anche di calorie. Che insieme a quelle contenute nei drink possono facilmente sballare l’apporto calorico giornaliero.
Che fare? Spiega il nutrizionista Lorenzo Traversetti:
Va precisato che la parola aperitivo sottende un’infinità di possibili combinazioni di bevande e cibi, alcune delle quali fortemente sconsigliate, altre invece tali da permettere di difendersi in modo onesto, strizzando comunque un occhio alla linea e, soprattutto, al concetto di alimentazione sana.
Prima di tutto, suggerisce quindi il nutrizionista, bisogna provare a scegliere una bevanda che non sia troppo ricca in zuccheri o dall’alto potere alcolico. E un’ottima scelta potrebbero essere una centrifuga o un estratto.
Oppure, se proprio non riusciamo a rinunciare a qualcosa di alcolico, un calice di vino o di prosecco, Meglio ancora una birra piccola. La birra contiene infatti tra le 30 e le 60 kilocalorie per 100 ml. Inoltre, la scelta di una birra chiara, fresca sarebbe ottima anche come opzione contrasta-caldo.
Nel piatto, invece, se gli snack prevedono frutta secca è bene scegliere quella, purché non sia tostata e salata. No, quindi, a pistacchi e arachidi. In alternativa, scegliere ricette che contengano frutta e verdura, ma senza eccedere in salse.
Se invece abbiamo optato per un apericena, consiglia ancora Traversetti, un’ottima scelta sono i piatti a base di cereali in chicco. Le insalate di orzo o di farro sono infatti ricche dal punto di vista nutrizionale, ma povere di eccessi calorici.
Non saltare gli spuntini e arrivare idratati
Quando scegliamo di fare aperitivo saltiamo spesso lo spuntino previsto tra il pranzo e l’aperitivo stesso. La conseguenza, spiega ancora il nutrizionista, è che rischiamo di ritrovarci davanti agli snack con una fame enorme, rischiando di vanificare tutti i buoni propositi a non esagerare.
Poiché anche in estate sarebbe indicato fare piccoli pasti ogni circa 3 ore, è bene fare una buona merenda. Una porzione di frutta, un po’ di affettato e poco pane, a metà pomeriggio, ci consentiranno di arrivare al tavolo dell’aperitivo senza lo stimolo della fame.
La giusta idratazione ci salverà dall’eccesso. Se avremo bevuto tanto durante il giorno, all’ora dell’aperitivo ci sarà sufficiente una birra piccola. In caso contrario, invece, è facile che dopo la prima birra ne prenderemo un’altra. Rendendo la nostra uscita ad alto tasso alcolico e calorico.
Aperitivo, apericena o cena?
La regola chiave, spiega ancora il nutrizionista, è sempre di dare ascolto allo stomaco.
Se siamo riusciti a fare il giusto spuntino intorno alle 17, molto meglio un aperitivo, scegliendo un estratto o una centrifuga e abbinando della frutta secca o dei pop-corn. Altrimenti, consiglio vivamente di orientarsi verso un apericena, L’offerta di cibi sarà sicuramente più ampia, ma si tratterà sicuramente di portate maggiormente complete e bilanciate.
Se l’intento è di stare insieme con gli amici, dice ancora il nutrizionista, tra tutte le possibilità la migliore resta quella di vedersi a cena.
Ci darebbe maggiori possibilità di organizzare il pasto in modo corretto, senza eccedere in calorie e permettendo comunque di vivere al meglio l’attività “mondana”. Da evitare, però, il dolce a fine pasto. Che spesso prendiamo esclusivamente per gola.
Facciamo due passi!
Prima e dopo l’aperitivo una bella passeggiata fa sempre bene. Oltre a far bene al punto di vista relazionale – spiega Traversetti – camminare è sempre una buona strategia, perché aiuta a vincere la sedentarietà. Che in estate, per via del caldo, tende a vincere con troppa frequenza.