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Il meteo ci darà tregua per qualche giorno con piogge e temporali che abbasseranno le temperature. Ma il caldo ha intenzione di tornare. Se non riesci più a sopportare l’afa, soprattutto se in casa non hai un condizionatore, devi trovare rimedi alternativi.
Oltre a consumare cibi che possano aiutarti a combattere il caldo, a uscire soltanto nelle ore più fresche e a idratarti molto, per dormire meglio puoi fare qualcosa anche per la tua casa. Come? Grazie alle piante!
Le piante sono delle ottime alleate contro il caldo. Sono dei “parasole” naturali, perché assorbono calore all’atmosfera e aiutano a rinfrescare l’aria.
Se non si ha lo spazio per avere degli alberi, ti è sufficiente riempire il davanzale di piante in vaso. Anche loro, in proporzione, contribuiranno ad abbassare la temperatura di casa.
Ma quali piante puoi scegliere? Ecco quelle che dovresti avere in casa!
1- Sansevieria
È una pianta adatta anche a chi non ha il pollice verde. La Sansevieria, più conosciuta come “lingua della suocera“, ha infatti bisogno di poche attenzioni.
Contribuisce a pulire l’aria di casa dagli agenti inquinanti e aumenta il livello di ossigeno, combattendo l’aria secca e migliorando l’umidità dell’aria.
La Sansevieria va innaffiata ogni 5-7 giorni in estate e ogni 12-15 giorni durante l’inverno. Più in generale, chiede acqua solo quando il terriccio è asciutto. Però attenzione: non ama i ristagni idrici e le vaporizzazioni.
2- Aloe vera
L’aloe vera, oltre a essere efficace per le scottature e per altri rimedi di bellezza, è utile per purificare l’aria. Basta metterne due piante in una camera per notare subito che il calore diventa meno opprimente.
L’aloe ama le posizioni soleggiate, o comunque alla luce, e predilige terreni leggermente acidi. Devono avere un ottimo drenaggio, perché soffre estremamente dei ristagni d’acqua.
Per coltivarla in maniera ottimale si possono mettere sul fondo del vaso almeno 2-3 centimetri di ghiaia, così le radici non marciranno.
Vuole poca acqua e, tra un’annaffiatura e l’altra, è bene far passare qualche giorno. Il terreno, infatti, dovrà essere piuttosto asciutto.
3 – Dracena
La dracena è il famoso “tronchetto della felicità” ed è una pianta da appartamento molto diffusa.
Rinfresca l’aria e assorbe anche le sostanze inquinanti che si trovano in casa. Assorbe infatti grandi quantitativi di anidride carbonica, rilasciando ottime quantità d’ossigeno.
Non ama la luce diretta e vuole un terreno sempre umido, ma non ama i ristagni d’acqua. Il terreno deve essere quindi morbido e drenante.
Vuole una buona illuminazione, ma non luce diretta, che potrebbe rovinarne le foglie. Per l’annaffiatura, dall’autunno alla primavera è sufficiente darle acqua una volta a settimana, mentre in estate si può raddoppiare l’apporto.
4 – Palma areca
Anche la palma areca cattura le particelle nocive, rendendo l’aria più salutare e fresca.
Perché stia veramente bene in casa bisogna prestare molta attenzione all’acqua che si usa per innaffiarla, perché deve essere il meno calcarea possibile.
Il terreno deve essere sempre umido, ma senza ristagni e ben drenato. In caso di grande caldo si possono nebulizzare le foglie.
Vuole una buona esposizione alla luce, ma non luce diretta. Ama molto l’aria, per cui è buona norma arieggiare il locale per lasciarla “respirare”. Occhio, però, alle correnti d’aria, soprattutto fredde. Non sono gradite!
5 – Edera
Anche l’edera è tra le piante che purificano l’aria. E se posta davanti alle porte trattiene i raggi del sole, rendendo la casa più fresca.
Non richiede particolare manutenzione, se non un terreno ben drenante, per evitare i ristagni d’acqua.
Per l’esposizione preferisce di solito la mezza ombra, anche se questa dipende dalla varietà scelta.
Finché non avrà raggiunto dimensioni ragguardevoli, l’edera va annaffiata costantemente. Poi, le sarà sufficiente anche solo l’acqua piovana.
E poiché è una pianta rampicante, se coltivata in vaso va potata periodicamente.
6 – Felce
La felce è ottima da tenere in casa per rinfrescare l’aria. Bisogna però nebulizzare le foglie, soprattutto in estate, e non esporla direttamente ai raggi del sole.
La felce ha la fama di pianta difficile. Ama l’ombra, detesta le fonti di calore. E il suo terreno deve essere sempre un po’ umido.
Per l’annaffiatura d’inverno è sufficiente darle acqua due volte a settimana. Bisogna fare attenzione a usare acqua a temperatura ambiente e decalcificata, come quella del ferro da stiro. Se il calcio si deposita sulle radici impedisce alla pianta di “bere”.
Una volta a settimana è bene ruotare il vaso di 180 gradi. La pianta crescerà su tutti i lati e tutte le fronde prenderanno la luce!
7 – Pothos
Il Pothos è una pianta dalle grandi foglie ovali o cuoriformi, lucide e leggermente cerose. Spesso è presente negli uffici e nelle case perché libera l’aria dalla formaldeide e dal monossido di carbonio.
Ha bisogno di luce, mai diretta, ma tollera bene la sua mancanza, così come quella di acqua.
Il pothos va annaffiato con moderazione, anche nella stagione estiva, perché non ama i ristagni. Bastano due o tre volte alla settimana perché sia in perfetta forma.
In inverno, invece, va annaffiato poco. Bisogna lasciar seccare i due terzi superiori del terreno prima di tornare a dare acqua.
Un buon modo per innaffiarlo è immergere il vaso, così come si fa per le orchidee.