Regalati una pausa di gioia e benessere riscoprendo il valore terapeutico della risata. Nel 1995 Madan Kataria, medico indiano, decise di applicare praticamente le diverse teorie scientifiche che descrivevano i benefici della risata sulla salute della mente e del corpo. Molti lo guardarono con divertito scetticismo. Ma ad ormai 19 anni di distanza, lo yoga della risata si è diffuso ed è praticato in tutto il mondo.
In Italia, l’Associazione Nazionale Yoga della Risata, presieduta da Laura Toffolo, si impegna dal 2008 nella diffusione e promozione di questa pratica. Basta andare sul loro sito (www.yogadellarisata.it), per scoprire qual è il Club della Risata più vicino a te, scoprire le occasioni di formazione e gli eventi a cui puoi partecipare per conoscere e praticare lo yoga della risata.
Yoga della risata: che cos’è?
E’ un metodo efficace per ridere senza motivo, facendo emergere la gioia in chi lo pratica e quindi una felicità assoluta che non ha bisogno di stimoli esterni.
L’idea di fondo è quella rivoluzionaria di potersi concedere una risata anche quando non hai voglia, per fare bene al corpo, alla mente e allo spirito. Si parte dal principio che se immagini un’emozione, la produci attivamente e fai credere alla mente che stiamo bene e che ci stiamo divertendo.

Benefici dello yoga della risata
Rilassa il corpo, agendo sul diaframma che è collegato con il sistema nervoso parasimpatico. Attraverso la risata introduciamo più ossigeno, utile sia per rendere più forte il nostro sistema respiratorio, sia per mantenere in buona salute i tessuti organici nel tempo. La risata agisce sul sistema immunitario, fortificandolo, e stimola i muscoli addominali, oltre che il diaframma, favorendo la produzione di ormoni del benessere come la serotonina, oltre che le endorfine.
Se siamo più rilassati naturalmente anche la nostra mente lo è e gli effetti sull’umore sono immediati. Lo yoga della risata, poi, nasce come tecnica di gruppo e quindi contribuisce a migliorare le relazioni e insegna a prendersi cura degli altri.
Come praticare lo yoga della risata
Dovremmo praticare le tecniche di risata almeno 10-15 minuti al giorno per avere degli effetti chimici positivi. Tutto sta poi nella nostra capacità di usare lo yoga della risata come stimolo per migliorare la nostra vita, applicando quello che si impara anche nella quotidianità.
Cosa serve per iniziare? La volontà di farlo, attivando consapevolmente la risata senza nessuna ragione. Ed è forse più semplice che impegnarsi nello yoga. La risata è qualcosa di immediato e universalmente accettato, che si può fare tutti i giorni e molti si avvicinano con più facilità a questa pratica piuttosto che allo yoga.
È però successo che chi ha cominciato con lo yoga della risata si sia poi avvicinato anche alla meditazione e abbia poi deciso di frequentare un corso di yoga. Effettivamente anche Madan Kataria, ideatore del metodo, ha aggiunto esercizi di respirazione e meditazione per potenziare gli effetti di questa pratica.

Come è organizzata una sessione e dove farlo?
Esistono i Club della risata che sono potenzialmente gratuiti, perché si chiede un contributo di appena 5 € per partecipare ad un’ora di yoga della risata. Le nostre sessioni di solito iniziano con degli esercizi di respirazione basati sulle tecniche yoga e dei vocalizzi Ho-Ho – Ha- Ha -Ha, battendo le mani a ritmo per attivare la risata.
Seguono poi esercizi di stretching e riscaldamento seguiti dalle diverse tecniche di risata. Si proseguono gli incontri con la meditazione della risata, durante la quale ci si mette seduti in silenzio aspettando che la risata arrivi oppure si stimola con la tecnica calcutta, e si finisce con del rilassamento guidato.
In cosa consiste la tecnica Calcutta? Si mettono le mani davanti giunte davanti al petto, si spingono in avanti vocalizzando Ho-Ho e poi verso il basso vocalizzando Ha-Ha. Si ripete questo mantra ritmicamente per stimolare la risata, ma anche ad esempio per scaricare la rabbia.
Esistono risate più efficaci di altre? Ognuno può ridere come vuole e noi accogliamo qualsiasi tipo di risata. Vanno bene le risate con la a, con la u, con la i, quelle a risucchio. Certamente non deve essere una risata isterica, ma gentile. E se all’inizio non siamo in grado di farla, possiamo aiutarci ripetendo Ha-Ha-Ha, per liberarla.


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