Sintomi della celiachia negli adulti e nei bambini: quali sono i segnali e cosa fare?

Donna in campo di grano con una camicia di jeans si tiene la pancia . Scritta in inglese, sintomi della celiachia

Sommario

I sintomi della celiachia sono il campanello di allarme di una di quelle condizioni che non si vedono subito, ma che il corpo racconta a modo suo. Ogni persona la vive in modo diverso, ma spesso i segnali arrivano proprio dall’apparato digerente: pancia gonfia, aria, diarrea o stitichezza, a volte anche perdita di peso senza motivo. Tutto questo succede perché l’intestino, a causa dell’infiammazione, fa sempre più fatica ad assorbire i nutrienti.

Il glutine, presente in grano, orzo e segale, è il colpevole che innesca la reazione autoimmune. Nei bambini può rallentare la crescita, mentre negli adulti si manifesta anche con sintomi più “insospettabili” come stanchezza, dolori alle articolazioni o mal di testa ricorrenti. E poi c’è la celiachia silente: nessun disturbo evidente, ma l’intestino continua comunque a subire danni, senza che ce ne accorgiamo.

Scoprire la celiachia il prima possibile fa davvero la differenza. Una volta ricevuta la diagnosi, seguire una dieta senza glutine diventa il primo gesto di cura verso sé stessi. Imparare a conoscere i cibi giusti e scegliere con attenzione ciò che si mette in tavola permette di evitare conseguenze serie come anemia, osteoporosi o difficoltà a livello ormonale.

La buona notizia? Con le giuste accortezze, si può vivere bene e senza rinunce. Basta sapere da dove cominciare.

Cos’è la celiachia?

La celiachia è una malattia autoimmune che si manifesta in chi ha una predisposizione genetica e viene a contatto con alimenti contenenti glutine. È una patologia complessa, che non si presenta allo stesso modo per tutti e spesso resta silenziosa per molto tempo.

Il glutine è quella proteina che dà elasticità e consistenza agli impasti di pane, pasta, pizza e dolci fatti con frumento, orzo o segale. Ma in chi soffre di celiachia scatena una reazione immunitaria anomala, che non si limita a combattere il glutine, ma finisce per danneggiare anche le pareti dell’intestino, compromettendo l’assorbimento dei nutrienti.

Quando questo accade, possono comparire sintomi della celiachia, che sono intestinali ma anche meno evidenti come stanchezza, dolori articolari, anemia o disturbi nella crescita, soprattutto nei più piccoli. In alcuni casi, invece, tutto resta in silenzio, ma il danno prosegue sotto traccia.

Per questo è fondamentale riconoscere la celiachia il prima possibile e intervenire con una dieta senza glutine, che oggi permette di vivere bene e senza rinunce, se seguita con attenzione.

Spesso si fa confusione tra celiachia e intolleranza al glutine, ma sono due condizioni diverse. Entrambe provocano fastidi dopo il consumo di glutine, ma mentre nella celiachia l’intestino subisce un danno vero e proprio, con possibili conseguenze anche serie, nella sensibilità al glutine non celiaca non si rilevano lesioni intestinali, anche se i sintomi possono essere simili.

In entrambi i casi, la soluzione passa dalla tavola: una dieta priva di glutine, costruita con cura e consapevolezza, resta il modo più sicuro per proteggere la salute e tornare a stare bene.

grafica sui sintomi della celiachia

Sintomi della celiachia

Sono diversi e variano da persona a persona e possono essere sia gastrointestinali che extra intestinali. Riconoscere questi segnali è fondamentale per intervenire tempestivamente con la diagnosi e la giusta dieta d’esclusione.

Sintomi gastrointestinali

I sintomi più comuni legati all’apparato gastrointestinale sono:

  • Dolore addominale: sensazione di fastidio intensa e persistente legata all’infiammazione delle pareti intestinali.
  • Gonfiore: la sensazione di addome gonfio e disteso dopo i pasti è molto frequente nei soggetti colpiti da celiachia.
  • Diarrea cronica: la malattia celiaca può condurre a casi di diarrea persistente e spesso difficili da trattare. Questa condizione di diarrea cronica può degenerare in casi di malnutrizione generica o specifica, oltre a risultare molto invalidante per la vita di tutti i giorni.
  • Stitichezza: essendo alterate tutte le funzioni intestinali, possono verificarsi anche casi di stitichezza o stipsi, che possono peggiorare la situazione di gonfiore e dolori intestinali.

Sintomi non gastrointestinali

L’apparato gastrointestinale non è l’unica parte del corpo a risentire dei sintomi della celiachia. Esistono, infatti, anche altri tessuti e organi che possono essere colpiti dell’azione dannosa della celiachia, creando sintomi extra intestinali come:

  • Stanchezza e affaticamento: a causa del malassorbimento intestinale dei nutrienti si possono avere problemi nella creazione di energia per il corpo e quindi si viene colpiti da spossatezza e stanchezza fisica e mentale.
  • Anemia da carenza di ferro: uno dei primi segnali della patologia celiaca è proprio un ridotto assorbimento di ferro, che genera stati di stanchezza e pallore, tipici di questo tipo di anemia.
  • Perdita di peso: sempre correlata a un cattivo assorbimento dei nutrienti a livello intestinale, la perdita di peso corporeo può essere improvvisa e costante nel tempo.
  • Dermatite erpetiforme: anche la cute può risentirne e generare sintomi come il prurito e le bolle su gomiti, ginocchia e altre aree del corpo, tipiche della dermatite.
  • Afte: molto frequente è anche la comparsa di afte a livello della mucosa orale, causate da problematiche correlate all’assorbimento di vitamine del gruppo B a livello intestinale.

Quali sono i sintomi della celiachia negli adulti?

A seconda che si tratti di adulti o bambini, i sintomi provocati dalla celiachia possono essere leggermente differenti e per questo li analizzeremo per migliorare sempre di più la capacità di diagnosi precoce di questa condizione.

Negli adulti è possibile riscontrare sintomi specifici, come:

  • Problemi di fertilità: quando la celiachia non viene diagnosticata o trattata correttamente, può portare a problemi legati alla fertilità maschile e femminile. A causa degli squilibri alimentari e del forte grado di infiammazione, le donne possono sperimentare difficoltà nel concepimento o addirittura aborti spontanei, mentre gli uomini andare incontro a problemi di riduzione della libido.
  • Ciclo mestruale irregolare: le donne colpite da celiachia possono sperimentare cicli mestruali irregolari, con periodi assenti o troppo abbondanti, spesso a causa di squilibri ormonali. In casi estremi, la malattia può portare ad amenorrea, cioè all’assenza totale del ciclo.
  • Sintomi neurologici: depressione, ansia e sbalzi d’umore sono molto frequenti nei soggetti colpiti da celiachia non trattata. Infatti, è proprio la carenza di micronutrienti come ferro e vitamina B12, ad influenzare negativamente il sistema nervoso centrale.
  • Osteoporosi e dolore agli arti: per via del malassorbimento specifico di calcio e vitamina D si possono predisporre gli adulti celiaci a una maggiore possibilità di sviluppare osteoporosi e riduzione della densità minerale ossea.

Sintomi della celiachia nei bambini

Nei bambini, i sintomi della celiachia sono legati allo sviluppo e all’accrescimento fisico e mentale.

Quando i piccoli vengono colpiti dalla celiachia, spesso, è difficile diagnosticarla e i sintomi vengono confusi con altre patologie o problematiche tipiche di quell’età. Di seguito alcuni dei sintomi della celiachia più comuni nei bambini:

  • Crescita ritardata: uno dei sintomi più evidenti nei bambini celiaci è la crescita rallentata o addirittura bloccata rispetto ai propri coetanei. La malattia, infatti, impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti necessari per lo sviluppo fisico, influenzando l’altezza e il peso del soggetto.
  • Irritabilità: molto spesso, i bambini colpiti da celiachia possono manifestare irritabilità, cambiamenti d’umore e nervosismo. Questo può derivare dal disagio intestinale (diarrea, crampi e dolori) e dal malassorbimento di nutrienti essenziali per l’equilibrio psicologico.
  • Problemi di concentrazione: molti soggetti in età scolare possono manifestare sintomi legati alla concentrazione e ai processi mnemonici e di apprendimento.
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Sintomi celiachia: quando consultare un medico?

Se si sospetta la celiachia, quali sono gli esami da fare? Per prima cosa è fondamentale consultare il medico prima di escludere il glutine dalla dieta, perché eliminarlo in anticipo può nascondere i sintomi e ritardare la diagnosi. In presenza di disturbi compatibili o di casi in famiglia, è importante effettuare controlli precoci per evitare complicanze come osteoporosi o infertilità.

La diagnosi si basa su analisi del sangue per la ricerca di anticorpi specifici (anti-transglutaminasi e anti-endomisio) e, se positivi, su biopsia intestinale, che verifica i danni alla mucosa. In alcuni casi si ricorre anche al test genetico per individuare la predisposizione familiare (geni HLA-DQ2 o DQ8).

Fattori di rischio e predisposizione genetica

Quali sono le possibilità di essere celiaco? La celiachia è genetica? Essendo una malattia autoimmune complessa, la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale, ma solo l’esposizione al glutine può scatenarla.

I geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8, presenti nella maggior parte delle persone affette, indicano una predisposizione, ma non la certezza di sviluppare la malattia. Il rischio aumenta se ci sono familiari stretti celiaci o se si soffre di altre patologie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 o la tiroidite di Hashimoto.

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Cura e dieta senza glutine

L’unico trattamento è una dieta rigorosamente senza glutine per tutta la vita. È importante eliminare tutti gli alimenti che contengono glutine, anche in piccole quantità, per prevenire complicazioni.

Alcuni consigli includono: leggere attentamente le etichette, usare alternative senza glutine come pasta di riso o mais, evitare contaminazioni incrociate e avvisare i ristoranti delle proprie esigenze.

Pur seguendo una dieta priva di glutine possono persistere i sintomi della celiachia. Questo fenomeno, chiamato celiachia refrattaria, può essere causato da diversi fattori:

  • Contaminazioni accidentali: la presenza di piccole quantità di glutine o la contaminazione crociata possono far perdurare i sintomi della celiachia nonostante si stia seguendo una dieta.
  • Danni intestinali non ancora risanati: se la celiachia è stata diagnosticata tardivamente, l’intestino potrà risultare molto danneggiato e potranno volerci mesi, se non anni, prima di avere una guarigione completa e la remissione dei sintomi.
  • Disturbi associati: alcuni pazienti con celiachia possono avere altre condizioni, come la sensibilità al glutine non celiaca, intolleranza al lattosio o sindrome dell’intestino irritabile (IBS), che possono causare sintomi simili.

Se i sintomi persistono può essere necessario consultare il gastroenterologo per studiare la situazione e scoprire le falle all’interno della propria dietoterapia.

FAQ (domande comuni)

1 – Quali sono i primi sintomi della celiachia?
I primi sintomi della celiachia che compaiono sono quelli di natura gastrointestinale e possono includere gonfiore addominale, diarrea cronica, dolori addominali, perdita di peso e stanchezza. Alcuni pazienti possono sviluppare da subito anche sintomi extra intestinali come anemia e problemi alla pelle (dermatite e afte).

2 – Come riconoscere i sintomi della celiachia?
Riconoscere i sintomi della celiachia può essere davvero complicato, poiché possono variare da persona a persona e includere sintomi gastrointestinali ed extra intestinali. Inoltre, molti dei sintomi sono sovrapponibili ad altre condizioni patologiche di salute, come affaticamento, depressione, anemia e problemi di fertilità. Se si sospetta di avere la celiachia, bisogna subito consultare un medico per eseguire tutti i test necessari.

3 – Cos’è la celiachia silente?
La celiachia silente è una forma di celiachia senza sintomi evidenti, in cui l’intestino è comunque danneggiato dal glutine. Viene spesso scoperta per caso, tramite esami del sangue o biopsie intestinali.

Conclusioni

Riconoscere i sintomi della celiachia è fondamentale per prendersi cura della propria salute e prevenire problemi che, con il tempo, potrebbero diventare più seri. Che si tratti di disturbi intestinali oppure di segnali più sfumati come stanchezza che non passa, anemia o piccoli cambiamenti che non si spiegano, è importante ascoltare il proprio corpo e non minimizzare. I sintomi, anche se leggeri, non vanno ignorati né mascherati con soluzioni improvvisate o diete fai-da-te.

Solo un medico può aiutare a fare chiarezza, guidando passo dopo passo verso una diagnosi corretta. Gli esami del sangue e, se serve, una biopsia intestinale, sono strumenti preziosi per capire davvero cosa sta succedendo. Se la diagnosi è celiachia, niente panico: una dieta senza glutine, seguita con costanza e consapevolezza, è il trattamento più efficace. E oggi, con le tante alternative disponibili, si può mangiare bene e vivere serenamente.

Intervenire per tempo è un atto di amore verso sé stessi: significa evitare carenze nutrizionali, proteggere le ossa e il benessere generale. Perché, quando si conosce il problema, affrontarlo diventa possibile. E vivere meglio.

I contenuti sono stati redatti da Melarossa in collaborazione con Céréal. Nell’articolo sono presenti prodotti a fini promozionali.

Fonti
  • National Institute of diabets and digestive and Kidney diseases – Celiac Disease
  • Mayo Clinic – Celiac Disease
  • Istituto superiore della SanitàCeliachia

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