In una dieta sana, come quella mediterranea, si raccomanda sempre di consumare molte fibre.
Sono elementi che favoriscono la digestione e il corretto funzionamento dell’intestino, contribuiscono a regolare la presenza di zuccheri e colesterolo nel sangue e prevengono perfino alcune forme di tumori.
Ora, una nuova ricerca pubblicata su Nature Communications, spiega che il loro consumo potrebbe essere molto importante anche durante la gravidanza, poiché le fibre vegetali vengono scomposte nell’intestino in elementi in grado di influenzare il sistema immunitario.
Lo studio
Un team di ricercatori australiani ha indagato sul ruolo delle fibre e dei batteri intestinali durante la gravidanza. Ha scoperto che un livello ridotto di acetato, prodotto principalmente dalla fermentazione delle fibre nell’intestino, è associato alla preeclampsia.
La preeclampsia è una sindrome comune e piuttosto grave, che si manifesta in circa il 10% delle gravidanze.
Interferisce con lo sviluppo immunitario del bambino nel grembo materno.
I suoi sintomi sono alta pressione sanguigna, proteine nelle urine e grave gonfiore nella madre.
Secondo lo studio, la preeclampsia influenza lo sviluppo di un importante organo immunitario del feto: il timo.
Nelle gravidanze con preeclampsia, infatti, il timo risulta molto più piccolo. E le cellule che genera, legate alla prevenzione delle allergie e delle patologie autoimmuni come il diabete, rimangono più basse nei bambini dopo la preeclampsia, anche quattro anni dopo il parto.
Le conclusioni dei ricercatori
Secondo i ricercatori promuovere il consumo di fibre durante la gravidanza può essere efficace per prevenire l’insorgere di problemi più importanti più avanti nella vita.
La scoperta, inoltre, spiegherebbe il rapido aumento delle allergie e delle condizioni autoimmuni nelle popolazioni occidentali. Molte delle nostre diete, concludono infatti gli studiosi, sono sempre più dominate da cibi altamente trasformati, che hanno un livello di fibre molto basso.
Fonte: Università di Sidney