Dall’Australia arriva una notizia che lascia ben sperare i nonni e le nonne di ogni paese. Secondo uno studio effettuato dagli scienziati della Edith Cowan University di Perth, mangiare piccante una volta alla settimana allontana il rischio di demenza senile.
Questo è un male molto diffuso che in Italia colpisce più di un milione di persone, e tra questi la maggior parte è costituita da anziani. La ricerca effettuata dagli scienziati australiani ha dimostrato gli effetti benefici della curcuma e, nello specifico, di un agente chimico presente al suo interno, la curcumina.
Curcuma: lo studio
Sembrerebbe infatti, che mangiare piatti a base di curcuma possa bloccare l’effetto del betamiloide, una proteina che attacca i neuroni. Lo studio è stato effettuato analizzando poco meno di cento persone affette da demenza senile, di un’età compresa tra i quaranta e i novanta anni, e i risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Nutrition.
La curcuma e la cucina speziata non sono però le uniche strade percorribili. Uno studio dell’università di Coventry su circa seimila inglesi di età compresa tra i cinquanta e gli ottanta anni, poi pubblicato sulla rivista Age and Ageing, ha reso noto che chi fa regolarmente sesso riesce a mantenere una maggior lucidità con il passare del tempo e degli anni. Questo si riscontra soprattuto negli uomini, dato che dalla ricerca è emerso che i maschietti più attivi sessualmente hanno risposto nel 23% dei casi meglio rispetto a quelli più pigri a letto. Quindi, cosa aspetti? Da oggi piatti speziati e tanto sesso per combattere la demenza senile.