Sommario
L’eritema solare è quell’infiammazione della pelle che tutti, più o meno, rischiamo non appena arriva l’estate. Al primo caldo o raggio di sole, cerchiamo infatti di dimenticare l’inverno nascondendo le sue fatiche dietro un’abbronzatura intensa. Non c’è dubbio che la “tintarella” ci faccia apparire più belle, sane e serene…ma a che prezzo? Come possiamo beneficiare del sole senza rischiare l’eritema solare?
Eritema solare: cos’è
L’eritema solare è una manifestazione infiammatoria della pelle dovuta a un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV, in assenza di protezione solare o in presenza di una protezione solare inadeguata rispetto al proprio fototipo.
L’eritema si manifesta poche ore dopo l’esposizione e la sua gravità è variabile: può essere di lieve entità ma può diventare come un’ustione di primo o secondo grado.
Anche le parti del corpo non reagiscono tutte allo stesso modo: gli occhi, il naso, le labbra sono più sensibili rispetto a braccia e gambe.
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La struttura della pelle
Per capire come reagisce la pelle in caso di eritema vediamo brevemente come è formata la cute.
La cute è composta da 3 parti:
- l’epidermide, che ne rappresenta lo strato più superficiale, è costituita da cellule epiteliali dette cheratinociti. L’epidermide è divisa in strati che dipendono dallo stato di maturazione dei cheratinociti. Lo strato basale è adiacente al derma: è un unico strato di cheratinociti di forma cilindrica e rappresenta lo strato germinativo da cui dipende il continuo rinnovamento dell’epidermide. Tra i cheratinociti dello strato basale troviamo i melanociti, deputati alla produzione della melanina. Una volta secreta, la melanina viene trasferita ai cheratinociti.
- Al di sopra delle cellule basali, troviamo lo strato spinoso che, normalmente, ha uno spessore di circa 5 file di cellule. Al di sopra delle cellule spinose, procedendo nella cheratinizzazione delle cellule, troviamo lo strato granuloso, costituito da 1 o 2 file di cellule. Lo strato superficiale dell’epidermide è lo strato corneo, solitamente di uno spessore equivalente a 3-4 cellule. Si tratta di cellule prive di nucleo, cariche di filamenti di cheratina.
- Il derma è posto al di sotto dell’epidermide ed è composto di due parti, il papillare, situato a contatto con l’epidermide, ed il reticolare, situato tra papillare e ipoderma. Il derma contiene collagene, fibre elastiche e glicosamminoglicani, che conferiscono al derma le sue caratteristiche di resistenza alla trazione, estensibilità, idratazione e turgore. Nel derma troviamo anche gli annessi cutanei, ossia follicoli piliferi e ghiandole sebacee.
Eritema solare: le cause
L’eritema solare rappresenta un danno acuto della pelle. In seguito a questo danno si ha vasodilatazione e liberazione di sostanze quali:
- prostaglandine
- Alcune citochine
- Istamina
- Ossido nitrico.
Tutte queste sostanze innescano un processo infiammatorio apprezzabile ad occhio nudo con l’arrossamento della pelle.
Ma il danno non si limita qui: l’eritema solare è essenzialmente dovuto ai raggi UVB che, per il loro elevato livello di energia, inducono un danno diretto al DNA delle cellule basali dell’epidermide.
Inoltre, proseguendo l’esposizione solare, anche gli UVA interagiscono con specifiche molecole cutanee, inducendo reazioni di ossidazione che a loro volta creano un ulteriore danno cellulare.
Come abbiamo accennato all’inizio l’eritema solare è dovuto ad un’esposizione solare eccessiva o prolungata in assenza di protezione solare o con una protezione solare non adeguata alla propria carnagione.
Ogni persona reagisce in modo diverso alle radiazioni ultraviolette. Il fototipo ci permette di avere una corretta esposizione al sole in base alle nostre caratteristiche e alla risposta che abbiamo ai raggi solari.
Il fototipo
ll fototipo di una persona è una classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla base della qualità e quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle.
Si distinguono 6 fototipi.
- Avene
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Fototipo 1
Capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione chiara o lentigginosa. Estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza mai.
2
Capelli biondi o castano, occhi e carnagione chiari. Spesso con lentiggini, molto sensibile al sole, si scotta facilmente e si abbronza con difficoltà.
3
Capelli castani, occhi marroni o chiari, carnagione moderatamente scura. Può scottarsi ma si abbronza
Fototipo 4
Capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra. Si scotta di rado e si abbronza facilmente.
Fototipo 5
Capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno-olivastra, si abbronza intensamente.
6
Capelli neri, occhi neri, carnagione nera.
Fattori di rischio
Sono di certo più a rischio i soggetti con carnagione chiara, capelli biondi o rossi ed occhi chiari.
Ma, il rischio di eritema non è solo correlato al fototipo ma anche alla quantità di raggi UV assorbita.
Infatti, un elemento importante è l’ora del giorno in cui ci si espone al sole: tra le 10 e le 16, il sole è più pericoloso, soprattutto laddove siano presenti superfici riflettenti la luce, come neve, specchi d’acqua e sabbia.
Inoltre, occorre considerare a rischio i bambini sotto i tre anni di età. Sotto l’anno di vita non andrebbero mai esposti direttamente.
Al di sopra dell’anno si possono esporre prima delle 11 e dopo le 17 e sempre adeguatamente protetti con capellino, occhiali e filtro ad alta protezione specifico per l’età pediatrica.
Anche gli anziani sono più vulnerabili nei confronti del sole.
I sintomi dell’eritema solare
La forma lieve di eritema solare si manifesta con un arrossamento che scompare spontaneamente dopo qualche giorno.
La pelle scottata appare arrossata, calda e soggetta a prurito per l’aumento dell’afflusso di sangue nello strato cutaneo più superficiale. Possono manifestarsi senso di bruciore e secchezza cutanea.
Invece, nelle forme più importanti, quando l’eritema è intenso, si presenta come un’ustione di primo grado con:
- arrossamento
- Rigonfiamento (edema)
- Vescicole
- Bruciore
- Ipersensibilità al tatto e prurito.
In questo caso, a distanza di qualche giorno la pelle desquama. Se l’eritema è molto esteso e intenso può essere accompagnato da:
- febbre
- Brividi
- Nausea
- Cefalea
- Vertigini.
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I pericoli dell’eritema
Lo abbiamo accennato prima:l’eritema solare è solo la parte visibile del danno acuto indotto dai raggi UV.
I raggi UV inducono un danno cellulare mutageno. La pelle possiede meccanismi di riparazione dei danni a carico del DNA: la proteina P53 che blocca la replicazione delle cellule danneggiate oppure, se il danno è di grande entità, ne induce l’apoptosi, ossia la morte programmata.
Il reiterarsi dei danni nel tempo porta a danni cronici che si evidenziano con:
- fotoinvecchiamento
- Immunosoppressione
- Fotocarcinogenesi.
Inoltre, un’esposizione solare sregolata costituisce un fattore di rischio importante per lo sviluppo dei tumori cutanei.
- Melanoma
- Carcinoma basocellulare
- Carcinoma spinocellulare.
In particolare, studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione fra esposizioni solari acute ed intermittenti e rischio di melanoma, mentre i cosiddetti tumori cutanei non-melanoma si associano maggiormente alle esposizioni croniche e continue.
Negli anni le scottature predispongono alla comparsa di macchie cutanee e possono provocare un invecchiamento precoce della pelle: questo significa che essa perde la sua naturale elasticità provocando la comparsa di rughe.
Come curare l’eritema
In caso di eritemi di lieve entità, sarà sufficiente applicare prodotti idratanti e lenitivi a base di arnica, aloe, camomilla. Acqua corrente fredda e borse del ghiaccio possono aiutare a contrastare il bruciore.
Richiedono più attenzioni, invece, gli eritemi solari con vescicole e bolle. In tal caso sarà opportuno rivolgersi al dermatologo che potrà indicare medicazioni con creme antibiotiche e cortisoniche.
Per alleviare prurito e bruciore può rendersi necessario l’uso di FANS ed antistaminici per bocca.
Rimedi naturali contro l’eritema
Se compare l’eritema solare è importante:
- bere molta acqua per reidratare la pelle.
- Utilizzare impacchi freddi sulla zona irritata.
- Immergere in acqua fresca la parte colpita da eritema per alleviare il senso di calore e il prurito.
- Applicare creme idratanti con sostanze naturali come l’aloe vera, l’amido e la camomilla.
Cosa non bisogna fare
E’ importante evitare il fai da te in caso di eritemi intensi con vescicole o bolle: in questo caso è necessario rivolgersi al medico curante o al dermatologo.
Dopo di che non bisogna esporsi al sole finché l’eritema solare non si è risolto.
Come prevenire l’eritema solare
Per non incorrere nella comparsa di un eritema solare è consigliabile agire con un’adeguata prevenzione:
- Indossare indumenti freschi che coprono la pelle e la proteggono dall’esposizione diretta ai raggi solari.
- Utilizzare creme solari con un fattore protettivo alto o comunque adatto al proprio fototipo.
- Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, ossia tra le 11 e le 16, quando la concentrazione di raggi ultravioletti è più alta.
- Abituare la pelle al sole in modo graduale, iniziando con periodi di esposizione brevi che diventeranno progressivamente più lunghi.
- Scegliere in anticipo un’alimentazione ricca di sostanze che preparano la cute, come carotenoidi, betacarotene, vitamina A, vitamina E, vitamina C e antiossidanti.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimenti su: come prevenire l’eritema solare.
Articolo scritto con la consulenza della dottoressa Emanuela Carrera, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia
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