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Varicella: che cos’รจ, contagio, sintomi, complicazioni, diagnosi, trattamenti e prevenzione

Sylvie Pariset by Sylvie Pariset
23 Marzo 2020
in Patologie
Un neonato affetto da herpes sul viso
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Sommario

  • Varicella: che cos’รจ
  • Varicella: epidemiologia
  • Varicella: contagio
  • Varicella: sintomi
  • Varicella: complicazioni
  • Varicella: diagnosi
  • Varicella: trattamenti
  • Varicella: prognosi e decorso
  • Varicella: prevenzione

La varicella รจ unโ€™infezione acuta, soprattutto dellโ€™etร  pediatrica, causata dal virus varicella Zoster, o VVZ. La malattia si presenta con un esantema, ovvero con papule che si trasformano in vescicole, molto pruriginose. Sintomi dโ€™accompagnamento possono essere febbricola, mal di testa, disappetenza, mal di gola, tosse e diarrea.

Lโ€™incubazione dura da 2 a 3 settimane, in cui il paziente รจ asintomatico, e poi si verifica, per 2 giorni, la โ€œfase prodromicaโ€. Inoltre, il senso di malessere sfocia nella โ€œfase esantematicaโ€, o โ€œconclamataโ€, per cui, dal 23ยฐ al 26ยฐ giorno, avviene lโ€™eruzione cutanea. Infatti, sulla pelle, compaiono da 10 a 1.500 macchie rosse piatte, su tronco, testa, volto e poi su braccia e gambe. Ma, trascorse 6-8 ore, la macula da piatta diventa rilevata e si trasforma in una papula che poi diventa vescicola.

Soltanto nel 1875 รจ stato scoperto che la varicella non รจ una variante del vaiolo, ma una malattia a sรฉ. Epidemica nel mondo, in particolare nelle zone fredde, la malattia colpisce per il 90% i bambini dai 5 ai 10 anni.

Altamente contagiosa, la varicella si trasmette attraverso goccioline respiratorie, emesse con starnuti, tosse o baci. Inoltre, lo stesso materiale delle lesioni cutanee risulta un veicolo di contagio, anche per adulti che hanno avuto la varicella.

Ma per la diagnosi di varicella, รจ sufficiente constatare lโ€™eruzione cutanea caratteristica e molto di rado si eseguono esami di laboratorio. Antipiretici, pomate contro il prurito e antistaminici orali sono i trattamenti blandi per risolvere i sintomi dei casi comuni.

Antibiotici, per evitare infezioni batteriche, e antivirali sono indicati per i pazienti a rischio di complicanze, come gli immunodepressi.

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Lโ€™impiego del vaccino, costituito da virus vivi ma inoffensivi, รจ diventato obbligatorio per i nati dal 2017 in poi.

Varicella: che cos’รจ

Eโ€™ unโ€™infezione acuta, causa di epidemie, dovuta al virus della varicella-zoster, VVZ, e caratterizzata da unโ€™eruzione pruriginosa.

Lโ€™agente patogeno รจ detto anche Human Herpes virus 3 e fa parte dellโ€™ordine Herpesvirales.

Il virus appartiene alla famiglia Herpesviridae, sottofamiglia Alphaherpesvirinae, genere Varicellovirus. Quindi, il microorganismo รจ responsabile della varicella, diffusa in etร  pediatrica, e dellโ€™Herpes Zoster, o โ€œfuoco di Santโ€™Antonioโ€, tipico degli adulti.

Infatti, lโ€™uomo รจ lโ€™unico serbatoio del virus per cui la varicella passa da una persona allโ€™altra. Ma il virus non sopravvive a lungo fuori dallโ€™organismo umano e quindi il contagio avviene per contatto stretto. Inoltre, lโ€™infezione si propaga per trasmissione diretta attraverso le goccioline di saliva che contengono lโ€™Herpes virus 3.

Varicella e bambini

La varicella รจ altamente contagiosa, in particolare tra i bambini che spesso manifestano semplicemente lesioni su pelle e bocca.

Lโ€™eruzione cutanea della malattia รจ peculiare, costituita da pustole rilevate, che si trasformano in vescicole e poi croste. Difatti, alcuni piccoli presentano poche macchie rosse, altri invece le hanno dappertutto, compreso il cuoio cappelluto. Inoltre, la comparsa dellโ€™eruzione รจ a gittata e si accompagna soprattutto a malessere e a febbre e cefalea di livello moderato.

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Le pustole possono infettarsi e procurare piodermite, impetigine bollosa e altri disturbi della cute. Tuttavia, il virus a volte puรฒ anche determinare infezioni interne in vari organi, in particolare i polmoni.

Epidemia: stagionalitร 

Lโ€™epidemia di varicella di solito si verifica nella stagione invernale e allโ€™inizio di quella primaverile. Il virus ricompare a cicli alterni, di 3-4 anni, ma attualmente il ricorso allโ€™apposito vaccino ha ridotto molto la diffusione della malattia.

Comunque, chi ha avuto la varicella sviluppa lโ€™immunitร  per tutta la vita e non puรฒ piรน ammalarsi.

Tuttavia il virus rimane quiescente nellโ€™organismo di un soggetto che รจ guarito dalla malattia. Ma a volte, il microrganismo si puรฒ โ€œsvegliareโ€, ovvero si riattiva, in particolare in etร  avanzata, e provoca le vescicole da โ€œherpes zosterโ€.

Quindi, il paziente con il โ€œfuoco di Santโ€™Antonioโ€ torna anche ad essere contagioso, causando la varicella nelle persone non vaccinate.

varicella: epidemiologia

Varicella: epidemiologia

Storia della malattia

Oltre lโ€™uomo, la malattia affligge anche altri primati, come i gorilla e gli scimpanzรฉ. Alla sua comparsa tra gli umani, la varicella รจ stata scambiata per una variante del vaiolo.

La scoperta della reale portata della malattia si deve a un italiano, Gianfilippo Ingrassia, che lโ€™ha descritta nel XVI secolo. Ancora 100 anni dopo, lโ€™infezione era considerata vaiolo, anche se il medico inglese Richard Morton la denominรฒ โ€œchikenpoxโ€.

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Soltanto nel 1767 il medico inglese William Heberden comprese e provรฒ che si trattava di un altro tipo di malattia. Nonostante ciรฒ, fino agli inizi del XX secolo, gli scienziati non si trovarono dโ€™accordo sulle diversitร  tra vaiolo e varicella.

Successivamente, nel 1875 lโ€™austro-ungarico Rudolf Steiner mise fine alle contese dimostrando che la varicella รจ provocata da un virus specifico. Come prova, il ricercatore strofinรฒ materiale delle vescicole di un infetto sulla pelle di un sano che cosรฌ sviluppรฒ la malattia.

Scoperta varicella e herpes zooster

In seguito, dal 1920 agli anni โ€™60, la scienza ha cercato la connessione tra varicella ed Herpes Zoster. Nel 1958, il virologo americano Thomas Huckle Weller ha scoperto che alla base di entrambe le malattie cโ€™รจ il VVZ.

Un vaccino efficace รจ arrivato solo nel 1974 quando Michiaki Takahashi lo ha realizzato con virus vivi ed attenuati.

varicella. dati nel mondo e in Italia

Diffusione nel mondo

La varicella รจ endemica, presente in tutto il mondo e, senza vaccinazione, colpisce prima dellโ€™etร  adulta. Perรฒ esistono differenze tra Paesi, determinate dal tipo di clima, temperato o tropicale. Poichรฉ il virus รจ sensibile al calore, รจ stato ipotizzato che si possa diffondere meglio nelle zone piรน fredde.

Quindi, nei Paesi a clima temperato, la varicella รจ una delle semplici e tradizionali malattie dellโ€™infanzia. Infatti, in tali aree, il 90% dei casi riguarda bambini tra i 5 e i 10 anni dโ€™etร , forse in relazione alla scolaritร .

La densitร  della popolazione, lโ€™affollamento in aula e lโ€™appartenenza a famiglie numerose sono fattori che espongono al contagio. Tuttavia il 10% dei giovani rimane sensibile al virus, passibile di contagio.

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Invece nei Paesi Tropicali, la malattia รจ piรน frequente tra gli anziani e ha una prognosi piรน severa. Infatti facilmente negli adulti rimangono segni sulla pelle molto scuri e cicatrici piรน rilevate di quelle dei bambini.

Europa

In Europa, nel 2010, 18 Paesi hanno denunciato quasi 600.000 casi di varicella, in prevalenza:

  • Polonia
  • Spagna
  • Repubblica Ceca.

Ma il piรน alto numero dei casi ha riguardato bambini non vaccinati, di etร  inferiore ai 10 anni.

Italia

Invece in Italia, i dati regionali dal 2003 al 2013 mostrano una maggior incidenza della malattia al Nord, rispetto al Sud. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana guidano la classifica della propagazione annuale della varicella.

Particolarmente rilevante il fatto che nel 2013 in Lombardia siano stati accertati 24.417 ammalati, contro i 51 della Basilicata.

Inoltre, in un anno, 300.000 persone sviluppano lโ€™herpes zoster, in pratica 3 soggetti su 1.000 della popolazione totale.

Su 100 malati, 1 รจ ultra 65enne, ma, ad ogni etร , difficilmente il virus si riattiva piรน di 2 volte. Ma, in Italia, la varicella รจ soggetta a notifica dal 1934 per cui uno studio ha potuto rilevare un suo trend costante negli ultimi 10 anni.

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Altre ricerche mostrano che lโ€™infezione aumenta rapidamente fino a 9 anni dโ€™etร .

varicella: sintomi e contagio

Dati epidemiologici per fascia dโ€™etร 

Dati epidemiologici, riferiscono che lโ€™incidenza della malattia arriva al 22% nei piccoli tra i 6 mesi e i 4 anni. Infatti, la fascia pediatrica tra i 5 e i 9 anni รจ colpita al 62%, mentre quella  piรน alta rimane stabile e al ribasso.

Studi

Per molto tempo, la varicella รจ stata ritenuta una malattia benigna, senza valutare i costi sanitari ed economici connessi. Ma, solo in epoca recente, gli scienziati hanno associato la risposta immunitaria e lโ€™etร  al rischio di forme piรน severe.

Grazie a indagini approfondite, รจ stato scoperto il percorso che il virus effettua nellโ€™organismo. Infatti, dopo essere penetrato, il VVZ infetta le cellule della mucosa delle vie respiratorie e i linfonodi circostanti.

Da lรฌ il microrganismo passa nel sangue e arriva al fegato, alla milza e ai linfonodi dellโ€™area. Il virus, dopo essersi ulteriormente moltiplicato, ritorna nella pelle e nelle mucose dove instaura lโ€™esantema.

varicella:  contagio

Varicella: contagio

Modalitร  di trasmissione

La varicella, molto contagiosa, si trasmette per mezzo di goccioline respiratorie infette sparse nellโ€™aria con:

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  • tosse
  • baci
  • starnuti.

La saliva รจ il principale vettore del VVZ, soprattutto se emessa in luoghi chiusi e con molta gente. Inoltre, il virus puรฒ colpire anche per contatto diretto, attraverso il materiale contenuto nelle eruzioni cutanee, anche dellโ€™Herpes Zoster.

Perchรฉ avvenga sicuramente il contagio, il rapporto tra malato e sano deve essere ravvicinato, ripetuto e prolungato.

Facilmente il virus pasa dallโ€™uno allโ€™altro se vengono toccate le vesciche sulla pelle, in particolare rotte. Quindi, per questo motivo, รจ consigliabile ripulire la lesione aperta con garze e disinfettanti e poi ricoprirla.

Anche il contatto con chi soffre di Herpes Zoster o di alcune specie di Herpes labiale va evitato per impedire la propagazione del virus.

Al contrario, non sarebbe possibile la trasmissione indiretta del microorganismo, tramite portatori sani. Infatti, il virus risiede nel materiale dentro le lesioni e puรฒ essere rilasciato con le secrezioni del naso e della faringe infetti.

Incubazione e contagiositร 

Dopo lโ€™avvenuto contagio, lโ€™incubazione della varicella puรฒ durare da 14 a 21 giorni. Ma, durante questo periodo, il soggetto รจ asintomatico e non si rende conto dellโ€™infezione in atto.

Ma, a sua volta, lโ€™infetto diventa contagioso a partire da 2 giorni prima della comparsa delle macchie rosse.

Inoltre, la varicella puรฒ essere trasmessa fino a che le lesioni apparse per ultime non sono guarite, ovvero presentano la crosta. Comunque un soggetto con varicella risulta piรน contagioso dopo lโ€™esordio dei sintomi.

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In sintesi, la possibilitร  di infettare gli altri continua per tutta la malattia, anche se diminuisce del 70% gradatamente lungo il decorso.

Quindi chi รจ affetto dal virus rimane contagioso finchรฉ tutte le vescicole non si sono trasformate in croste.

varicella: sintomi

Varicella: sintomi

Segni

Dal 22ยฐ al 24ยฐ giorno, il contagiato entra nella โ€œfase prodromicaโ€ in cui inizia ad avvertire un senso di malattia generale. Tuttavia, di solito, i bambini al di sotto dei 10 anni non hanno disturbi in questo lasso di tempo.

Invece, gli adulti giร  allโ€™inizio della malattia possono manifestare sintomi, anche gravi.

Lieve rialzo della temperatura, leggero mal di testa e perdita dellโ€™appetito sono in genere i segnali dellโ€™insorgenza della varicella.

Alcuni pazienti possono accusare anche:

  • naso gocciolante
  • mal di gola
  • tosse
  • dolore addominale
  • nausea.

Inoltre, durante la malattia, i linfonodi ai lati del collo possono ingrossarsi e diventare dolenti.

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Fase conclamata e remissiva

Dopo 24-36 ore dalla comparsa dei segnali della โ€œfase prodromicaโ€, il paziente passa alla โ€œfase esantematicaโ€, o โ€œconclamataโ€.

Eruzione cutanea

Infatti, dal 23ยฐ al 26ยฐ giorno, nella varicella, si verifica lโ€™eruzione cutanea, con trasformazioni graduali e peggiorative delle lesioni.

Sulla cute, appare un rash fugace, formato da macchie rosse non rilevate, in un numero che puรฒ variare da 10 a 1.500.

Solitamente le macule sulla pelle si manifestano dapprima sul tronco, sulla testa e sul volto e piรน tardi su braccia e gambe. Inoltre, nella varicella, le eruzioni non risparmiano nemmeno:

  • palmi delle mani
  • piante dei piedi
  • mucose.

Al fiorire delle macchie rosse puรฒ accompagnarsi uno stato di irritabilitร  e uno sgradevole prurito. Difatti, sembra che lo stimolo a grattarsi sia causato dalla sollecitazione del virus sulle terminazioni nervose.

Vescicole

Dopo circa 6-8 ore, ogni lesione da piatta diventa rilevata e si trasforma in una papula. In poco tempo, lโ€™eruzione cambia aspetto e le macchie diventano vescicole, allโ€™inizio chiare e poi pustolose. Le vescicole della varicella sono riconoscibili per la forma a lacrima, su uno sfondo eritematoso.

La successiva pustola รจ rotondeggiante, circondata da un fondo rosso e piena di liquido, ed รจ molto pruriginosa. Infine, ogni pustola si โ€œasciugaโ€ e viene praticamente ricoperta da una crosta secca.

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Per vari giorni, nel malato continuano a svilupparsi, a ondate, altre formazioni pustolose cutanee e croste. Infine, passata lโ€™acne dellโ€™eruzione, il paziente entra nella โ€œfase remissivaโ€, che porta alla guarigione dal 31ยฐ giorno in poi.

varicella e herpes zooster

Varicella: complicazioni

Gravi conseguenze a seguito della varicella sono piรน frequenti in:

  • neonati
  • adulti maturi
  • soggetti con sistema immunitario compromesso.

Impetigine

La piรน classica complicanza รจ lโ€impetigineโ€, ovvero lโ€™infezione da parte dei batteri delle lesioni cutanee, con placche e prurito. Ma, nelle persone con scarse difese immunitarie, lโ€™infezione puรฒ propagarsi agli organi, soprattutto polmoni, cervello, cuore e articolazioni.

Apparato respiratorio

Le complicanze polmonari si sviluppano in circa 1 paziente su 400, in particolare adolescenti e adulti. Allโ€™apparato respiratorio, la varicella causa:

  • tosse
  • irritazione
  • fame dโ€™aria, ovvero difficoltร  di respiro.

Encefalite

Invece lโ€™infezione cerebrale, o encefalite, รจ piรน rara e procura:

  • instabilitร  nel camminare
  • cefalea
  • vertigini
  • confusione
  • crisi epilettiche.

Quando il virus attacca il cuore, nellโ€™infezione cardiaca, sopravvengono disturbi cardiocircolatori, tra cui il soffio.

Infiammazione articolare

Lโ€™infiammazione articolare, dopo la varicella, รจ rivelata da forti dolori alle articolazioni. Infatti, una grave complicanza cutanea รจ segnalata da gonfiore e arrossamento di aree della pelle, accompagnati da forte dolore.

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Inoltre, una superinfezione batterica delle lesioni cutanee puรฒ subentrate nei pazienti piรน deboli, con polmonite e glomerulonefrite dei reni.

Varicella dopo i 50 anni

Soprattutto dopo i 50 anni, รจ possibile il risveglio del virus che, anche per decenni, rimane dormiente e asintomatico nel SNC.

Infatti, superata la varicella, il soggetto continua ad ospitare il VVZ nei gangli nervosi sensitivi dei nervi spinali e cranici. Durante lโ€™infezione primitiva, il virus si diffonde nel circolo ematico e infetta molte cellule nervose, restando lรฌ quiescente.

La riattivazione avviene se una persona non vaccinata entra in contatto con le vescicole non ancora secche di un malato di varicella.

Herpes zooster

Lโ€™herpes zoster puรฒ insorgere anche condividendo asciugamani ed indumenti infetti o frequentando piscine e facendo sport di contatto.

Ma una volta su 10 si verifica lโ€™infezione e lโ€™interessato ridiventa contagioso, causando la varicella in chi non รจ vaccinato. Dopo il contagio, il virus ripercorre a ritroso le fibre nervose fino alla pelle, dove compaiono vescicole pruriginose, piene di liquido.

Quindi, lโ€™eruzione a grappolo รจ circoscritta allโ€™area cutanea del nervo infettato e puรฒ essere preceduta da:

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  • febbre
  • diarrea
  • formicolio
  • prurito.

Ma, dopo 5 giorni, le vescicole iniziano a seccarsi, formando la crosta, e il paziente gradatamente guarisce in circa 2 settimane.

Decorso

Il โ€œfuoco di Santโ€™Antonioโ€ raramente si puรฒ presentare piรน di 2 volte nello stesso individuo e dare complicazioni.

A seconda del decorso del nervo colpito, possono manifestarsi:

  • encefalite
  • paralisi del nervo facciale
  • alterazione di vista o equilibrio.

Inoltre, in pochi soggetti, in particolare anziani, dopo la malattia, puรฒ persistere in zona un dolore cronico, o nevralgia post-erpetica. Perรฒ, lโ€™infezione del nervo facciale, che innerva lโ€™occhio, puรฒ implicare problemi seri, fino alla compromissione della vista.

Infine, il virus รจ piรน pericoloso per i soggetti deboli, come immunodepressi, affetti da malattie autoimmuni o in cura chemioterapica.

Bambini e sindrome di Reye

Quasi esclusivamente nei soggetti al di sotto dei 18 anni dโ€™etร  con la varicella puรฒ comparire la โ€œSindrome di Reyeโ€. La grave e poco comune complicanza inizia 3-8 giorni dopo lโ€™esordio dellโ€™eruzione ed รจ potenzialmente letale.

La Sindrome origina anche da altre infezioni virali ed รจ facilitata nei bambini che assumono lโ€™aspirina. Ma, senza il farmaco, meno di una decina di piccoli, tra i 4 e i 12 anni, presenta annualmente la complicanza.

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Il bambino malato di varicella e con la Sindrome accusa improvvisamente nausea e vomito violenti. Dopodichรฉ, nel giro di 24 ore, il piccolo diventa confuso, disorientato, agitato e, a volte, arriva alle convulsioni, al coma e al decesso.

Inoltre, nella Sindrome di Reye, anche il fegato puรฒ degenerare, con problemi di coagulazione del sangue ed emorragie.

Lโ€™entitร  dellโ€™edema cerebrale determina la prognosi che puรฒ essere infausta per il 20% dei casi. I guariti dalla Sindrome di solito recuperano completamente la salute, ma alcuni possono subire danni cerebrali, come il ritardo mentale.

Quasi tutti i bambini superano indenni la varicella senza problemi e solo 2 su 100.000 purtroppo muoiono.

Neonati

Di solito, i neonati vengono protetti passivamente dalla malattia grazie alla madre, se lei perรฒ ha incontrato il virus in precedenza. Gli anticorpi materni, acquisiti tramite malattia o vaccino, passano al figlio attraverso la placenta e lo rendono immunizzato.

Oltre la scorta di anticorpi, anche lโ€™allattamento al seno difende il piccolo, che di rado potrร  avere una lieve infezione.

Varicella in gravidanza

Al contrario, la madre infettata dal virus nel primo trimestre di gravidanza o 5 giorni prima o dopo il parto contagia il neonato.

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Allโ€™inizio della gestazione, il virus puรฒ provocare nel feto la sindrome della โ€œvaricella congenitaโ€ con malformazioni. Infatti, nel 2% dei casi danni al cervello, tra cui:

  • idrocefalo
  • encefalite
  • microcefalia
  • ritardo mentale.

Inoltre, i problemi dati agli occhi dallโ€™infezione possono essere:

  • cataratta
  • atrofia ottica
  • corioretinite
  • microftalmia.

Anche disfunzioni neurologiche possono affliggere il piccolo, con danni al midollo spinale, soprattutto nelle parti cervicale e lombosacrale.

Inoltre, lโ€™infetto puรฒ subire deficit motori o della sensibilitร  e abolizione dei riflessi profondi dei tendini.

Sindrome di Horner

A volte, nei bambini, si puรฒ manifestare la sindrome di Horner, con squilibrio tra sistema nervoso simpatico e parasimpatico, soprattutto negli occhi.

Anche la cute puรฒ essere compromessa, con esiti cicatriziali e ipopigmentazione. Alterata funzionalitร  della vescica e dello sfintere anale nel malato possono accompagnarsi o meno allโ€™ipoplasia degli arti.

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Invece nel periodo del parto, lโ€™infezione trasmessa dalla madre potrebbe determinare nel figlio una grave โ€œvaricella neonataleโ€.

Le conseguenze piรน temibili di questo stato sono la sepsi e la polmonite, anche con esito mortale fino al 30%.

varicella: diagnosi

Varicella: diagnosi

Lโ€™aspetto tipico delle lesioni cutanee della varicella non lascia dubbi sullโ€™infezione. La malattia puรฒ essere distinta dal vaiolo in quanto presenta pustole di calibri diversi, a differenza di quelle vaiolose, tutte uguali. Quindi in genere non sono necessarie indagini di conferma e supplementari.

Tuttavia a volte si ricorre a un esame di laboratorio per cercare nel sangue gli anticorpi contro il virus. Lโ€™indagine permette di differenziare la risposta a unโ€™infezione acuta in corso da quella dopo una pregressa malattia.

Oppure, per lโ€™analisi diagnostica, viene raccolto liquido dalle vescicole in cui poter isolare il microrganismo. Tramite uno striscio, detto di Tzanck, oppure per immunofluorescenza diretta o con la coltivazione del liquido si puรฒ riscontrare il VVZ.

Herpes zooster

Invece la diagnosi di herpes Zoster puรฒ risultare difficile prima della comparsa delle vescicole. Tuttavia il dolore iniziale caratteristico, limitato a unโ€™area di un solo lato del corpo, puรฒ essere il segnale decisivo.

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Perรฒ la localizzazione del dolore puรฒ ingannare in quanto, a seconda del nervo coinvolto, puรฒ essere attribuita ad altro, come lโ€™appendicite.

Una volta apparse le vescicole, lungo il nervo colpito, la diagnosi diventa certa e gli esami di laboratorio non sono richiesti.

Varicella fetale

La โ€œvaricella fetaleโ€ puรฒ essere riconosciuta per mezzo dellโ€™ecografia oppure tramite un esame particolare. Il PCR (reazione a catena della polimerasi) del liquido amniotico รจ usato raramente per il rischio di aborto spontaneo da amniocentesi.

varicella: cura

Varicella: trattamenti

I casi piรน leggeri di varicella richiedono soltanto il trattamento dei sintomi fastidiosi, ad esempio con antipiretici.

Rimedi e farmaci per allievare il prurito

Sulla superficie delle lesioni cutanee, il prurito intenso viene ridotto dal tamponamento con garze umide. Meglio ancora funzionano il ricorso a pomate antiprurito e lโ€™assunzione di antistaminici per via orale. Sempre per alleviare il prurito, possono essere somministrati per via orale anche altri farmaci adeguati.

Al limite, i pazienti dovrebbero indossare guanti di cotone in modo da non grattarsi e spandere il virus. In effetti, i rimedi che prevengono il grattamento limitano il diffondersi dellโ€™infezione e la formazione di cicatrici durature.

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Al contrario, non sono raccomandabili il talco mentolato, che ritarda le croste, e lโ€™acido acetilsalicilico, che favorisce la Sindrome di Reye.

Inoltre, per evitare sovrainfezioni batteriche, la pelle deve essere lavata spesso con acqua e sapone. Anche le mani devono essere mantenute ben pulite e le unghie tagliate per ridurre al minimo le lesioni da prurito. Per lo stesso motivo, tutti gli indumenti e la biancheria indossati dal malato devono essere sempre puliti e asciutti. Ma, se sopraggiunge unโ€™infezione da batteri, possono essere utili gli antibiotici.

Farmaci antivirali

A volte, contro la varicella vengono prescritti farmaci antivirali, come:

  • aciclovir
  • famciclovir
  • valaciclovir.

Questi medicinali sono adatti a:

  • bambini con deficit del sistema immunitario
  • adolescenti
  • adulti
  • pazienti a rischio di complicanze.

Allโ€™opposto, gli antivirali non devono mai essere somministrati alle donne in stato di gravidanza.

Comunque occorre prudenza nella loro prescrizione poichรฉ possono interferire con le difese immunitarie e procurare ricadute. Per essere efficaci, i farmaci antivirali vanno assunti entro 24 ore dallโ€™esordio della varicella. In questo modo possono abbassare la febbre e far diminuire il numero delle lesioni cutanee.

Terapia per herpes zooster e sindrome di Reye

La stessa terapia viene utilizzata per lโ€™Herpes Zoster, soprattutto negli anziani e negli immunodepressi. In associazione con gli antivirali, per il โ€œfuoco di Santโ€™Antonioโ€ spesso si impiegano corticosteroidi e, per lenire il dolore, analgesici. In caso di complicanze รจ indispensabile il ricovero in ospedale, anche in terapia intensiva nelle manifestazioni piรน serie.

Invece, per la Sindrome di Reye, non esistono cure mirate. Ma, per prevenire emorragie, i piccoli ricevono vitamina K o trasfusioni di plasma.

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Inoltre, per ridurre la pressione allโ€™interno del cranio, vengono usati farmaci come:

  • mannitolo
  • corticosteroidi
  • barbiturici.
varicella: prognosi e decorso

Varicella: prognosi e decorso

Il periodo peggiore della varicella, con i sintomi piรน marcati, dura di solito dai 4 ai 7 giorni.

Lโ€™andamento sfasato delle lesioni, per cui si presentano in tempi e stadi diversi, rappresenta il quadro denominato โ€œeffetto a cielo stellatoโ€.

In media, nuove pustole smettono di comparire entro il quinto giorno della fase e molte sono crostose dopo il sesto giorno. Lo sviluppo dellโ€™esantema comporta che la maggior parte delle lesioni scompaia in meno di 20 giorni.

Il piรน delle volte, la maggior parte delle croste non permane per piรน di 3 settimane.

Varicella: cicatrici

Tuttavia, in alcuni casi, le pustole possono rimanere sulla pelle come  segni indelebili, sotto forma di cicatrici. Invece, le lesioni del cavo orale si rompono rapidamente, lasciano piaghe torpide, o ulcere, e rendono la deglutizione dolorosa.

Le ulcere possono apparire anche nelle palpebre, in bocca, nella gola, nel retto e nella vagina.

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Talvolta le lesioni sulle corde vocali, o laringe, e nella parte superiore dellโ€™apparato respiratorio possono dare grave difficoltร  respiratoria.

Comunque, la quasi totalitร  degli infetti guarisce senza danni oppure conseguenze. Tuttavia, prima dellโ€™avvento del vaccino, alcune decine di bambini morivano ogni anno a causa delle complicanze.

Lโ€™infezione รจ piรน grave negli adulti, con un tasso di mortalitร  di circa 30 su 100.000.

Inoltre la varicella รจ letale nel 15% dei soggetti con alterazioni del sistema immunitario.

Cicatrici e herpes zooster

In merito allโ€™herpes Zoster, studi recenti hanno evidenziato che i pazienti guariti mostrano piรน cicatrici che in passato. Un tempo queste malformazioni rimanevano sulla cute soltanto di quanti rompevano le vesciche troppo presto.

Il fenomeno attuale viene fatto risalire alle creme antiprurito, molto lesive, oppure al virus diventato piรน aggressivo.

varicella: vaccino

Varicella: prevenzione

Precauzioni anti contagio

La profilassi della varicella prevede 1 settimana di isolamento nelle forme leggere e circa 2 settimane in quelle piรน gravi. Quando non ci sono piรน febbre e tosse, il paziente deve attendere ancora fino a 2 giorni prima di uscire.

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Ma se sono ancora presenti vesciche, lโ€™interessato deve coprirle delicatamente con cerotti o garze in modo che non si rompano. Inoltre, la reclusione di chi รจ infetto, aiuta a impedire la propagazione della varicella ai soggetti che non lโ€™hanno ancora avuta.

Altra precauzione anti-contagio รจ lโ€™impiego di disinfettanti, come la candeggina, per uccidere il virus negli ambienti dei malati.

Alle persone non immunizzate e ad alta probabilitร  di complicazioni e alle gravide esposte al virus possono essere dati anticorpi. Queste immunoglobuline specifiche combattono con efficacia il virus della varicella-zoster.

Vaccino contro la varicella

Il mezzo piรน potente per neutralizzare lโ€™agente patogeno รจ il vaccino costituito da virus vivi ma inoffensivi. In Europa, il vaccino รจ stato introdotto nel 1984, ma la prima vaccinazione universale si deve agli Stati Uniti nel 1996.

Comunque, dal 1999 al 2003, in Italia lโ€™encefalite da varicella ha rappresentato il 27% delle ospedalizzazioni degli infetti. Invece, in questo periodo, il 10% dei ricoveri dei giovani adulti malati รจ stato provocato dalla polmonite da VVZ.

Alcuni studi, come quello dellโ€™Osservatorio di Epidemiologia ARS Toscana, hanno fatto una valutazione economica sulla vaccinazione.

Nei Paesi con obbligo alla vaccinazione, si รจ visto un notevole risparmio in termini di salute e di finanze.

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Vaccino obbligatorio in Italia

In Italia, la vaccinazione anti-varicella รจ diventata obbligatoria per i nati dal 2017 in avanti.

Il vaccino riduce del 50% il rischio di contagio e del 60% quello di contrarre una nevralgia post-erpetica. Tuttavia la vaccinazione, che stimola le difese immunitarie, non previene completamente la varicella ma ne determina sintomi piรน leggeri.

Il vaccino puรฒ essere somministrato per via sottocutanea in 2 dosi, la prima tra i 12 e i 15 mesi dโ€™etร  e lโ€™altra a 5-6 anni.

Inoltre, a partire dai 65 anni, questo puรฒ essere somministrato insieme al vaccino anti-pneumococcico.

Quando il 95% della popolazione รจ vaccinata, grazie allโ€immunitร  di greggeโ€, tutti sono protetti, compresi i giovani piรน vulnerabili.

Tuttavia, non vengono vaccinati gli immunodepressi, le donne gravide e chi รจ affetto da tumori del midollo o del sistema linfatico.

Con la consulenza del dottor Manrico Cimoli, specialista in pediatria a Massa Carrara, e di Rosanna Ercole Mellone, divulgatrice della nutrizione e del benessere.

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varicella: sintomi e trattamenti

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Sylvie Pariset

Giornalista, francese di origini, ma italiana dโ€™adozione, sono stata allenatrice sportiva e attrice per diversi anni prima di approdare nellโ€™Editoria. Sono appassionata di salute e benessere, ma scrivo anche di fitness, lifestyle e alimentazione sana.

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