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Come pulire le cozze: la guida illustrata

Tiziana Landi by Tiziana Landi
19 Aprile 2024
in Lezioni di cucina
Su un tavolo c'è tutto l'occorrente per pulire le cozze
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Come pulire le cozze bene per poter degustarle al meglio? Ecco una guida semplice e veloce.

Le cozze sono, tra i frutti di mare, buone, nutrienti e versatili. Ma per gustarle al meglio, occorre sapere come aprirle e pulirle correttamente.

Le cozze fresche sono molluschi che si riconoscono dal guscio nero lucido, ben chiuso e da un odore che ricorda il mare. Per pulirle serve un coltellino o una paglietta per rimuovere impurità e il bisso, cioè il cordoncino fibroso che fuoriesce dalla cozza.

Ecco allora passo passo come pulire le cozze per sbizzarriti in cucina con le mille ricette gustose e invitanti che le vedono protagoniste.

Un piatto di cozze con del pane accanto

Come pulire le cozze: guida all’acquisto

Per prima cosa scegliere con cura le cozze. Infatti, c’è da distinguere bene quelle d’allevamento e quelle di scoglio. Le seconde presentano attaccati al guscio i cosiddetti denti di cane, una specie di “vulcanetti” bianchi e duri (detti dente di cane) che indicano che le cozze sono di scoglio. Quindi è più complicato pulirle, ma sicuramente il palato ne trarrà beneficio, perché sono più saporite.

Sul mercato nazionale però sono più comuni i molluschi allevati che arrivano principalmente dalle coste di Ancona, La Spezia, Messina e Taranto, ma anche da quelle atlantiche della Spagna, Francia e Gran Bretagna.

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Ricordati sempre di preferire le cozze vendute in reti sigillate. Infatti, la legge consente al venditore di aprire le confezioni e tenere da parte l’etichetta e il bollo sanitario. Quindi prima di comprare le cozze, chiedi sempre al pescivendolo di mostrarti le certificazioni del caso.

Le cozze sono tra i frutti di mare più usati in cucina. Le puoi cucinare in tantissimi modi, dagli antipasti come le cozze alla marinara o gratinate al forno o il sautè di cozze e vongole, ai primi piatti come la pasta allo scoglio. Rispetto alle vongole, le cozze costano molto meno ma nonostante siano economiche ti consentono di preparare ottimi piatti per cene ad effetto.

Come pulire le cozze in modo semplice e veloce

Per pulire le cozze senza fatica ci vuole delicatezza, pazienza e manualità, non arrenderti subito. E’ quasi impossibile trovare pescivendoli che vendono le cozze già pulite, quindi occorre pulirle in casa, prima di poterle cucinare.

Ecco allora passo passo come si puliscono i gusci delle cozze per poi cucinarle come vuoi.

Cosa ti occorre? 1 kg di cozze, una bacinella d’acqua e una paglietta metallica o un coltellino.

Grafica su come pulire le cozze

(Foto 1) – Per prima cosa scarta le cozze aperte o con il guscio rotto. Poi bisogna pulire i gusci e togliere il bisso, cioè la parte fibrosa che fuoriesce dalla cozza. Come si toglie il filo delle cozze? Va tirato via delicatamente verso la parte tondeggiante, tenendo bene in mano il mollusco.

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(Foto 2) – Usa il dorso di un coltellino da cucina per raschiare via le incrostazioni e le impurità presenti sulla superficie esterna. In alternativa, puoi usare una paglietta metallica per strofinare energicamente il guscio.

(Foto 3) – Metti le cozze in una bacinella con acqua pulita.

Fotografie su come pulire le cozze

(Foto 4 e 5) – Dopo aver rimosso le impurità e il bisso, sciacqua accuratamente le cozze sotto l’acqua corrente, sfregandole con delicatezza per non danneggiare i gusci. Ora le cozze sono completamente pulite.

(Foto 6) – A questo punto, se ti serve aprire le cozze a crudo per la tua ricetta, posizionale fra le dita e usa un coltellino per fare scorrere la lama lungo il bordo del guscio, fino al punto di giuntura. Procedi con cautela per separare le due metà del guscio senza rompere il mollusco (e senza farti male) che dovrebbe restare intero, segno anche di freschezza del prodotto.

Se aprendole il frutto si separa su entrambe le valve della conchiglia vuol dire che non sono fresche. Il frutto, infatti, dovrebbe rimanere integro e pieno in una delle due metà di guscio.

Se invece vuoi preparare una buona impepata di cozze, una volta pulite, mettile in un tegame senza olio, accendi il fuoco medio-alto e copri con un coperchio. Lascia cuocere le cozze, agitando ogni tanto il tegame, fino a quando non si aprono.

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Ora sono pronte. Durante la cottura, puoi aggiungere peperoncino, aglio o una spruzzata di vino bianco per arricchire il sapore delle cozze.

Quanto tempo prima si devono pulire le cozze?

È importante acquistare cozze fresche, controllando la lucentezza dei gusci e se emanano un gradevole profumo di mare. Inoltre, controlla sempre la data di scadenza sulla confezione.

Le cozze devono essere necessariamente pulite prima della cottura. Dopo averle pulite è meglio cuocerle subito, altrimenti è possibile conservarle in una bacinella immerse in acqua fredda per non più di 8 ore.

Ma quali sono le cozze da scartare? Tutte quelle che si presentano già aperte e quelle che galleggiano. Le cozze da vive, infatti, sono organismi filtranti e saturi d’acqua. Ciò li rende pesanti e tende a mantenerli sul fondo del mare.

Man mano che perdono freschezza, consumano o perdono acqua e iniziano a galleggiare. Quindi le cozze che galleggiano dovrebbero essere aperte separatamente poiché potrebbero emanare un odore sgradevole e compromettere la qualità del piatto.

Conclusioni

Pulire le cozze è necessario per gustare le tue ricette preferite in tutta sicurezza. Inizia scartando quelle aperte o rotte. Sciacquale poi otto acqua fredda corrente, eliminando le impurità.

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Rimuovi la “barba” tirando con decisione verso la parte larga del mollusco e usa una spazzola rigida o un coltello per raschiare via le incrostazioni dal guscio.

Risciacqua nuovamente le cozze prima di cucinarle. Ora sono pronte per essere cucinate e gustate.

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Tiziana Landi

Tiziana Landi

Laureata in Scienze della Comunicazione, sono una giornalista specializzata in produzione di contenuti sui media digitali e tradizionali, content e social media marketing. Sono esperta di cucina light e alimentazione sana e all'interno di Melarossa mi occupo soprattutto di pianificazione editoriale e coordinamento redazionale.

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