Quale pannolino per il mio bambino? Lavabile o usa e getta? Ecco qualche dritta!
Se mettessimo uno sull’altro tutti i pannolini che consumiamo nei primi anni di vita di nostro figlio, creeremmo una torre alta almeno quanto un palazzo a tre piani! Un’immagine sconcertante che sollecita in noi genitori almeno tre tipi di preoccupazioni: i costi esorbitanti da sostenere, la salute della pelle di nostro figlio soggetta a arrossamenti e irritazioni, ma soprattutto l’ambiente.
In periodi di ritrovata coscienza ambientale, l’idea di produrre una quantità tale di rifiuti i cui tempi di degradazione sono lunghissimi (si parla di 400 anni in media per ogni pannolino) è inammissibile. I genitori più accorti spesso decidono di optare per i più sostenibili pannolini lavabili, convinti in questo modo di risolvere con un’unica soluzione tutti e tre i problemi: costi, inquinamento, salute. Ma un test condotto nel 2011 da Altroconsumo su 12 pannolini usa e getta e 2 pannolini di stoffa, che noi di Melarossa.it riportiamo, smentisce in parte le nostre aspettative.
I pannolini lavabili sono composti di diverse parti da sovrapporre, inclusa una mutandina esterna per evitare le perdite, questo li rende non soltanto meno traspiranti rispetto ai modelli migliori fra gli usa e getta, ma anche meno pratici da usare. Per la pelle del nostro bambino dunque il rischio di arrossarsi e irritarsi resta invariato, e in più per i genitori aumenta notevolmente il lavoro, visto che i pannolini devono essere lavati per poter essere riutilizzati. E in un periodo di grande fatica e poche ore di sonno non è cosa da poco.
Per quanto riguarda poi la sostenibilità, anche in questo caso Altroconsumo puntualizza: è vero che il volume di rifiuti diminuisce, ma aumenta il consumo di acqua e di energia, che dipende sicuramente dal comportamento dei genitori per quanto riguarda lavaggio (lavatrice piena o semivuota) e asciugatura (all’aria aperta o in asciugatrice). Insomma alla fine dei conti, anche se i pannolini lavabili restano più economici degli usa e getta, i vantaggi non sembrano poi così tanti.
A meno che non si seguano alcuni semplici consigli forniti proprio da Altroconsumo:
– prendere solo il numero di pannolini necessari, vale a dire 24 per il primo anno e 12-15 per il secondo;
– lavare sempre i pannolini in lavatrice ben piena con il resto del bucato, senza ammollo o prelavaggi e ad una temperatura di 30°-40°. Solo nel caso in cui il bambino presenti irritazioni o infezioni si può arrivare ai 90°;
– la mutandina esterna non deve mai essere lavata al di sopra dei 60°, una temperatura di 30° è più che sufficiente;
– usare un normale detersivo privo di cloro o sostanze sbiancanti;
– asciugare all’aria aperta e evitare di stirare;
– usare i pannolini per più bambini: l’impatto ambientale calerà sensibilmente.
Ecco la tabella che riassume i risultati dell’inchiesta di Altroconsumo sui pannolini ecologici: qual è il più sicuro per il vostro bambino?
Isabella Quercia