Sommario
Il riso Venere è una varietà di riso integrale che deve il suo colore scuro alle antocianine, degli antiossidanti che contrastano i radicali liberi. Ha un sapore delicato ed è profumatissimo oltre ad essere ricco di sostanze nutritive: proteine, sali minerali, vitamine B1, B2 e PP. E’ anche ricco di fibre, che lo rendono un prezioso alleato dell’intestino, e ha una percentuale di ferro significativa.
Negli ultimi 20 anni, il riso venere spopola nelle cucine di tutto il mondo, da Oriente a Occidente. Questo riso integrale ha innumerevoli proprietà ed è davvero un alleato della nostra salute. Soprattutto se decidiamo di utilizzarlo in piatti leggeri e salutari, che si addicono alla perfezione al suo sapore inconfondibile e al suo colore scuro.
È una varietà di riso di origine orientale, caratterizzata dalla colorazione scura dei suoi chicchi. È anche conosciuto come Riso Proibito, perché nell’antica Cina solo gli appartenenti alle classi più agiate potevano permetterselo.
Il riso nero ha bisogno di una cottura prolungata, di almeno 35-40 minuti, e per renderlo ancora più saporito l’ideale è saltarlo in padella per qualche minuto, facendolo diventare leggermente croccante. Oppure cucinarlo insieme al riso bianco, per gustose insalate complete dal punto di vista nutrizionale: agli amidi del bianco si sommano infatti le proteine del nero, e con un condimento di verdure il piatto unico è fatto.
Riso venere: proprietà e caratteristiche
E’ uno scrigno di benessere, di norma si consuma grezzo senza subire alcun processo di raffinazione. Se si osservano i chicchi rotti notiamo che l’interno è bianco. Pertanto nel passaggio dal riso integrale al riso raffinato si perderebbe gran parte di questo caratteristico colore.
Infatti, sono proprio le caratteristiche del pericarpo, la parte più esterna del chicco, a rendere così importanti i benefici per la salute di questo tipo di riso. E’ proprio in questa parte, che va persa con la raffinazione, che troviamo le fibre e soprattutto gli antiossidanti che donano ai chicchi il loro particolare colore scuro.
Differenze con le altre varietà di riso
Una delle principali differenze tra il riso venere e il riso bianco e semi integrale è la maggior concentrazione di antiossidanti, tra cui gli antociani e gli acidi grassi essenziali che hanno proprietà antinfiammatorie.
Infatti, rispetto ai chicchi bianchi, hanno meno zuccheri e più fibre, una caratteristica importantissima che fa del riso venere un vero alleato della salute e del peso forma.
Poi, l’ottima presenza di fibre aiuta a stabilizzare i livelli di glicemia nel sangue e a evitare i picchi di insulina, responsabili degli attacchi di fame.
Scopri tutte le tipologie di riso, varietà, benefici e ricette.
Riso venere: valori nutrizionali
Ormai è chiaro a tutti, la dieta più è varia più aiuta a star bene. Quindi, sarebbe opportuno sostituire, almeno una volta a settimana, i cereali che consumiamo d’abitudine con una buona porzione di riso venere anche fino a 100 g.
Valori nutrizionali del riso venere per 100 g di prodotto crudo:
- Proteine: 7.8 g
- Lipidi: 1.3 g
- Colesterolo: 0
- Carboidrati: 80.4 g
- Amido: 71.1 g
- Zuccheri semplici: 2.2 g
- Fibre: 5.1 g
- Calcio: 13 mg
- Potassio: 280 mg
- Ferro: 1.1 mg
- Fosforo: 336 mg
- Zinco: 1.5 mg
- Magnesio: 101 mg
- Manganese: 3.1 mg
- Energia Kcal: 355 Kcal.
Varietà di riso nero
La varietà di riso “proibito” più famosa è sicuramente il riso nero Venere, coltivato principalmente in Piemonte e nato negli anni ’90 al confine tra Novara e Vercelli. Il suo chicco è medio-piccolo, rotondo e aromatico. Durante la cottura del riso nero, questa varietà sprigiona sentori che ricordano il pane appena sfornato.
Sul mercato sono presenti molte altre varietà di riso nero, come il Nerone, ancora poco conosciuto, una varietà di riso caratterizzata da un chicco nero brillante.
Dall’incrocio tra il riso venere nero e un riso bianco aghiforme nasce il Riso Artemide, con chicchi affusolati nero violacei che durante la cottura sprigionano aromi floreali; viene prodotto esclusivamente nelle risaie di Casalbeltrame nel novarese.
Poi c’è il riso nero Gioiello, che in risaia ha foglie e pannocchie completamente nero-violacee. Il riso nero Moro ha caratteristiche simili al riso nero Venere, mentre l’Otello è una varietà di riso della Lomellina nata dall’incrocio tra riso nero cinese e riso Carnaroli.
L’ultima varietà di riso nero messa sul mercato è il riso nero Ebano, selezionato dal centro ricerche IRES di Nibbiola, Novara. Insomma si ha davvero l’imbarazzo della scelta!
Riso venere: quali sono i benefici per la salute?
Ma perché negli ultimi anni ha avuto così gran successo? Sarà per le tante ricette invitanti e colorate? Per le sue proprietà salutari? Di certo la risposta è nel mezzo, il riso venere è molto versatile ed è certamente un toccasana per la salute!
Inoltre, nell’ambito di una dieta bilanciata, il riso venere apporta certamente innumerevoli benefici, vediamoli insieme.
In seguito alla cottura ed al raffreddamento, il riso proibito fornisce “amido resistente”, grazie al quale abbassa moltissimo il suo indice glicemico, in quanto questa sostanza ha caratteristiche molto simili alle fibre, per cui, consumato freddo è ideale anche per soggetti diabetici.
Inoltre, il riso nero è un alimento ricco di fibre che aiutano a mantenere e sviluppare la flora batterica intestinale, favorendo la crescita di batteri “buoni”.
La sua caratteristica colorazione è dovuta all‘elevata presenza di antiossidanti all’interno del pericarpo che conferiscono al riso nero proprietà anti-age.
Poi, ha, come tutti gli altri tipi di riso, il vantaggio di non contenere glutine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da celiaci o da chi soffre di intolleranze.
Inoltre, potremmo affermare che il riso venere è amico del buon umore. Infatti, grazie alla sua ricchezza di vitamine del gruppo B, di minerali come il magnesio e il potassio e di triptofano, contrasta la stanchezza e lo stress, favorendo il benessere psicofisico.
Per quanto riguarda i sali minerali, il riso venere contiene maggiormente selenio, zinco, con ottime proprietà antinfiammatorie, poi manganese, ferro e calcio.
Inoltre, è un’ottima fonte di carboidrati e proteine, tra cui va annoverata la lisina, un amminoacido essenziale spesso carente nei cereali. Infine, i grassi sono pochissimi ma di ottima qualità, infatti, il riso nero contiene acido linoleico, appartenente alla famiglia degli acidi grassi Omega-6.
Tutti possono mangiare il riso nero?
In linea generale non ci sono controindicazioni al consumo di questo tipo di riso.
Tuttavia, per la sua gran quantità di fibre va fatta particolare attenzione per le persone che soffrono della Sindrome del colon irritabile, magari evitando di associare il riso venere con altre fonti di fibre.
Come cuocere e cucinare il riso venere
Il riso venere è molto versatile in cucina, dalle insalate fredde e veloci ai piatti etnici fino ad arrivare ai risotti più ricchi e complessi. Una versione sicuramente insuperabile è il riso venere saltato in padella con zucchine e gamberetti.
Purtroppo, la sua cottura prevede tempi un po’ più lunghi rispetto alle altre tipologie di riso, ma il risultato ripagherà di certo per l’attesa.
L’ideale, dal punto di vista della comodità, sarebbe quello di farlo bollire. Durante l’ebollizione l’acqua assume un colore viola scuro intenso. Quest’acqua può essere utilizzata per molte preparazioni in cucina: darà colore alle ricette, apportando importanti nutrienti.
Il riso nero cotto può essere passato in padella simulando un risotto, oppure condito con sughi di pesce o di formaggio.
Chi si sta chiedendo come cucinare il riso nero deve sapere che può tranquillamente lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente e conservarlo in frigorifero, condendolo come insalata di riso nei modi più classici o creativi, oppure per formare delle torte salate.
Principali modalità di cottura
Ma quali sono le principali modalità di cottura? Vediamole insieme.
- Riso Venere bollito: questa è la modalità di cottura più semplice, ma un po’ più lunga, prevede, infatti, 40 minuti di cottura; per ogni 100g di riso nero occorrono 500g d’acqua. Se si vuole ottenere u’insalata di riso venere basterà lasciarlo raffreddare.
- In pentola a pressione: questa è, invece, la modalità più veloce, bastano 10 minuti con una quantità d’acqua doppia rispetto alla quantità di riso.
- Pilaf: la cottura in forno prevede prima una veloce tostatura in padella con un filo d’olio e poi in forno a 200°C per circa 30 minuti con una quantità d’acqua doppia rispetto alla quantità di riso.
- Riso Venere come risotto: è un tipo di riso che si presta bene anche alla preparazione di risotti. Unico neo i tempi di cottura di 40 minuti. Quindi sarà importante regolarsi sulle quantità d’acqua da aggiungere poco a poco.
Le migliori ricette con il riso nero
1 – Riso venere con piselli e porri
Calorie totali: 1300 / calorie a persona: 650
Ingredienti per 2 persone
- 160 g riso venere
- 200 g salmone
- 1 porro
- 200 g piselli
- 1 cucchiaio olio extravergine di oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri come preparare il riso nero con salmone, piselli e porri.
2 – Insalata di riso venere, fragole e feta
Calorie totali: 1210 / calorie a persona: 600
Ingredienti per 2 persone
- 160 g riso venere
- 120 g fragole
- 110 g feta
- 50 g pinoli
- rucola un mazzetto
- 1 arancia
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- sale q.b.
- pepe q.b.
Scopri come preparare l‘insalata di riso venere con le fragole.
3 – Insalata di riso Night & Day
Calorie totali: 1200 / calorie a persona: 300
Ingredienti per 4 persone
- 180 g riso basmati
- 120 g riso venere
- 80 g zucchine
- 70 g speck in un’unica fetta
- 70 g peperone rosso
- 70 g peperone giallo
- 60 g asparagi in sostituzione fagiolini
- erba cipollina q.b.
- uno spicchio d’aglio q.b.
- prezzemolo q.b.
- sale q.b.
- peperoncino q.b.
Scopri come preparare l‘insalata di riso Venere.
Origine e storia del riso venere
Il riso Venere ha una lunga storia alle spalle. Creato nel 1997 dal Centro Ricerche Sapise è stato sviluppato dall’incrocio tra un riso tipico della Pianura Padana ed una varietà asiatica di riso nero.
Le sue origini vanno ricercate lontane dalla nostra penisola, propriamente in Cina nel XIX secolo. Molto difficile da coltivare, proprio per la sua rarità si riteneva un riso molto prelibato riservato al palato dell’imperatore e la sua corte.
Oggi vediamo la produzione del riso Venere a Vercelli, Novara e Oristano.
Il nome “Venere” è riconducibile alla mitologia greca, in particolare fa riferimento alla amata e desiderata Dea Romana dell’amore, bellezza e fertilità, proprio perché si riteneva che il riso nero fosse un potente afrodisiaco.
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