Il caldo estivo, soprattutto nelle grandi città, rende difficile fare qualsiasi cosa. E, perfino in casa, è difficile trovare il giusto refrigerio per respirare un po’.
La soluzione più economica, a portata di mano quasi per tutti, è il ventilatore. Consuma poco – sicuramente meno di un condizionatore – e a volte lo teniamo acceso anche di notte. Ma potrebbe essere una pessima idea.
Le indicazioni del ministero della Salute
In un opuscolo dedicato a come migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate, il ministero della Salute consiglia infatti di fare attenzione ai ventilatori meccanici.
È vero infatti, si legge nel documento, che danno sollievo, ma accelerano soltanto il movimento dell’aria. E la temperatura, che viene percepita come più bassa, non scende realmente.
Pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi.
Il consiglio, dunque, è quello di posizionare i ventilatori a una certa distanza, senza indirizzarli direttamente sul corpo. Soprattutto, chiarisce ancora il ministero, in caso di persone malate e costrette a letto.
Quando poi la temperatura di casa è superiore ai 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato, perché non è efficace nel combattere gli effetti del caldo e può aumentare il rischio di disidratazione.
Di notte? Meglio spegnerlo
Durante la notte, con il ventilatore acceso, rischiamo di peggiorare la disidratazione del nostro corpo. È infatti più difficile alzarsi per bere e ci si ritrova facilmente con bocca e occhi secchi. Insieme, probabilmente, a un bel mal di gola.
Se poi siamo tra quelli che se lo puntano addosso, il rischio è quello di compromettere la mobilità del corpo nel giorno seguente.
AAA refrigerio cercasi!
Che fare allora? Se di giorno non riusciamo proprio a farne a meno, accendiamo il ventilatore e posizioniamolo alla giusta distanza, puntandolo verso l’alto o il basso e attivando l’opzione rotazione.
Il ministero, dal canto suo, consiglia di potenziare la ventilazione naturale, aprendo le finestre durante le ore meno calde della giornata, magari proprio di notte, per consentire il rinnovo dell’aria interna con aria esterna più fresca.
Infine, per abbassare la temperatura interna di casa possiamo posizionare strategicamente alcune piante, in grado di assorbire il calore dall’ambiente e rinfrescare l’aria.
Leggi qui per sapere quali piante scegliere!
Fonte: Ministero della Salute