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Santolina o crespolina: proprietà, benefici, coltivazione e usi culinari, controindicazioni

Claudia Tartaglia by Claudia Tartaglia
4 Novembre 2021
in Terapie Naturali
Santolina. cos'è, benefici e proprietà, usi, coltivazione e controindicazioni
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Sommario

  • Cos’è la santolina
  • Principali specie della santolina
  • Coltivazione e cura della santolina
  • Proprietà terapeutiche della santolina
  • Usi della santolina
  • La santolina in cucina
  • Altri usi
  • Controindicazioni
  • Guida all’acquisto

La santolina, conosciuta anche con il nome di crespolina, è una pianta aromatica ed officinale appartenente alla famiglia delle Asteracee. Le foglie e i semi dell’arbusto hanno interessanti proprietà terapeutiche. Oltre a svolgere una formidabile azione digestiva, la santolina è rinomata per essere un buon antispasmodico e un vermifugo naturale.

Inoltre, il fogliame profumato della pianta si usa in cucina per aromatizzare ricette a base di pesce, sughi e salse. La crespolina è facilmente coltivabile e non richiede particolari cure di manutenzione.

Cos’è la santolina

La Santolina chamaecyparissus è un piccolo arbusto appartenente alla vasta famiglia delle Asteraceae, di cui fanno parte anche la calendula, la camomilla e i girasoli.

E’ conosciuta anche con il nome di Crespolina, con riferimento alla peculiare forma del fogliame.

L’etimologia scientifica del nome santolina è riconducibile a due termini latini: ‘sanctum’ e ‘linum’ che si traducono rispettivamente in santo e lino.

L’arbusto raggiunge in altezza i 60 cm e si protrae in larghezza per quasi 90 cm. Possiede un portamento eretto ma qualche volta si possono notare specie semi prostrate. La conformazione della santolina è tondeggiante e presenta fusti legnosi che accolgono il fogliame.

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Le foglie sono di piccole dimensioni, leggermente incise e ravvicinate tra di loro. Possiedono una tipica colorazione grigio-argento e rilasciano una piacevole profumazione particolarmente aromatica. Il fogliame cresce su rami ricoperti da una patina color bianco simile al feltro.

I fiori sono costituiti da una moltitudine di capolini privi di petali, dall’aspetto di bottoni, disposti su ogni stelo.  Il loro colore è di un particolare giallo vivace e si manifestano abbondantemente di anno in anno.

santolina: coltivazione

Principali specie della santolina

Il nome botanico della santolina è Santolina chamaecyparissus L. e si annoverano principalmente quattro tipologie di questa specie arbustiva.

Santolina chamaecyparissus ‘Lambrook Silver’

Pianta perenne e sempreverde che raggiunge i 40-50 cm in altezza. Inoltre, ha un fogliame particolarmente frastagliato, di colore argento e i fiori sono tinteggiati di giallo. Predilige un terreno leggero ed esposto al sole.

Chamaecyparissus ‘Lemon Fizz’

Specie perenne sempreverde, dotata di un fogliame di color giallo-verde che si erge  in altezza fino ai 40 cm. Predilige anch’essa un terreno leggero esposto al sole e il suo fiore è colorato di giallo.

Chamaecyparissus ‘erbacea’

In altezza non supera il mezzo metro e dà vita a cespugli folti, lanuginosi e di color argento. I fiori sono globosi e di colore oro e si manifestano in estate, in particolare tra luglio e agosto.

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Santolina rosmarinifolia ‘Rosmarinifolia’

Pianta perenne sempreverde dal fogliame verde scuro e dalla particolare profumazione resinosa. Il fiore è color panna e l’altezza massima raggiunta  è tra i 40 e i 50 cm. Predilige un terreno leggero ed esposto al sole.

La santolina solitamente predilige l’area mediterranea. Attualmente si coltiva anche in Italia a scopo per lo più ornamentale. Inoltre, è presente una specie selvatica che cresce su suoli aridi e sassosi fino a mille metri di altitudine.

santolina coltivazione

Coltivazione e cura della santolina

La santolina si coltiva prevalentemente a scopo ornamentale, il suo fogliame argenteo, particolarmente profumato, costituisce un ottimo elemento decorativo per siepi ed aiuole.

La riproduzione avviene o tramite semina o attraverso la tecnica della talea dei germogli.

Nel primo caso, è necessaria la presenza di un clima particolarmente temperato e di un semenzaio costituito da terriccio e sabbia. In alternativa si possono collocare i semi direttamente nel terreno, all’aperto, in maggio.

La recisione delle talee va effettuata nel periodo estivo, i germogli devono misurare all’incirca 6/8 cm in lunghezza. Necessitano di essere posizionate a radicare in un composto costituito da torba e sabbia. In aggiunta, il rinvaso delle talee va fatto durante il mese di aprile dell’anno successivo e la messa a dimora dev’essere eseguita a settembre.

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La pianta predilige ambienti luminosi, esposti ai raggi diretti del sole. Essendo una specie rustica, la santolina tollera climi particolarmente secchi o aridi cosi come le basse temperature. Nel caso in cui si scenda al di sotto dei 15 gradi, si raccomanda di procedere con la pacciamatura.

Tale tecnica consiste nell’aggiungere uno strato di materiale biodegradabile sul terreno onde evitare lo sviluppo di erbe infestanti e garantire una corretta umidità del suolo.

Consigli

La pianta non richiede cure particolari, basta annaffiarla ogni due settimane, durante il periodo estivo. Per il resto dell’anno è sufficiente l’apporto idrico fornito dall’acqua piovana.

L’arbusto predilige terreni sabbiosi, di tipo calcareo e abbondantemente drenati e cresce rigoglioso in qualsiasi substrato compreso quello arido, argilloso e magro.

La potatura va effettuata successivamente alla fioritura con lo scopo di promuovere il sopraggiungere di nuovi getti basali e di conferirle un aspetto rigoglioso e tondeggiante.

santolina: benefici

Proprietà terapeutiche della santolina

La droga è costituita dal fogliame e dai semi della pianta medicinale.

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Un ottimo digestivo

Al pari della camomilla, la santolina è in grado di favorire i processi digestivi. Risulta particolarmente efficace quando la digestione è compromessa dalla presenza di disturbi che colpiscono l’apparato gastrointestinale.

Quali gastrite, flatulenza e bruciori di stomaco. Inoltre, la crespolina si usa anche nel trattamento dell’atonia gastrica. E’ una condizione patologica caratterizzata da un’eccessiva dilatazione dello stomaco dovuta ad un’introduzione eccessiva di cibo o ad un problema di svuotamento gastrico.

Le proprietà toniche e digestive sono ascrivibili al sapore amaro della pianta officinale.

Azione antispasmodica

Le sommità fiorite della crespolina sono in grado di ridurre la frequenza delle contrazioni della muscolatura liscia. Difatti, la pianta si impiega con successo nel trattamento della sintomatologia dolorosa che colpisce le donne nel periodo mestruale.

La santolina è in grado di lenire il dolore anche grazie all’azione sedativa da essa esercitata.

Vermifugo naturale

La santolina è un ottimo vermifugo in grado di inibire la proliferazione dei parassiti che infestano il nostro organismo. Le proprietà vermifughe sono presenti nei semi della pianta aromatica.

Azione repellente

La particolare profumazione rilasciata dalla santolina non è gradita dagli insetti.

Per tale motivo le foglie della pianta fungono da ottimo repellente in grado di tenere alla larga zanzare e mosche.

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Inoltre, la pianta svolge un’eccellente azione antitarme. Per beneficiare di tale effetto è sufficiente inserire un mazzetto essiccato di foglie di santolina in un sacchettino di stoffa, chiuderlo con un nastrino di raso e collocarlo all’interno dell’armadio.

santolina: usi e benefici

Usi della santolina

Ad uso interno si può assumere un infuso o un decotto dalle proprietà digestive, antispasmodiche e vermifughe.

E’ possibile applicare sulla cute alcune gocce di olio essenziale per beneficiare di un piacevole effetto rilassante. Inoltre, è possibile ottenere un’azione repellente semplicemente strofinando alcune foglie di santolina sulla pelle.

Uso interno

Tisana alla santolina per facilitare la digestione

Aggiungere un grammo di santolina in taglio tisana in 100 ml di acqua bollente. Filtrare la soluzione ed attendere dai 5 ai 7 minuti. Consumare una o due tazzine dopo i pasti principali.

Decotto ad azione antispasmodica

Lasciare bollire 2 grammi di sommità fiorite fresche di crespolina (preferibilmente raccolte in giugno) in 100 ml di acqua. Dopodiché filtrare con un colino a maglie strette e consumare due tazzine al giorno.

Polvere di santolina vermifuga

Ricavata dai semi della pianta aromatica, è un’ottima soluzione contro la parassitosi intestinale.

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Assumere due grammi del rimedio miscelati in un cucchiaino di miele.

Azione topica

Olio essenziale di santolina

Estratto dai fiori della santolina chamaecyparissus, si utilizza per alleviare i disturbi di origine nervosa.

Per beneficiare di un effetto calmante del sistema nervoso, aggiungere qualche goccia di olio nel diffusore di essenze in aggiunta ad una fragranza agrumata. Utile per placare stati nervosi, insonnia e favorire il rilassamento.

L’olio essenziale di santolina penetra rapidamente l’epidermide. Pertanto basta applicare poche gocce del rimedio sulla cute, per donare al paziente un’immediata sensazione di rilassamento e tranquillità.

Rimedio repellente e anti-prurito

L’odore intenso della pianta esercita un effetto repellente, in grado di tenere alla larga gli insetti non desiderati. Inoltre, allevia la sensazione pruriginosa scatenata dalla puntura. E’ sufficiente strofinare una manciata di foglioline sulla zona sofferente.

santolina: usi in cucina

La santolina in cucina

La pianta aromatica non è molto impiegata nell’arte culinaria nostrana, ma il fogliame essendo particolarmente profumato ben si presta ad arricchire pietanze a base di pesce. Solitamente si utilizza in sostituzione alla menta.

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Inoltre, le foglie possono fungere da aromatizzatore di salse, sughi e secondi piatti alla brace o alla griglia. Il particolare sapore, che si può definire tra il limonato e l’aromatico, dà un valore aggiunto alle pietanze senza sovrastare il gusto degli altri ingredienti.

Le infiorescenze essiccate della santolina si prestano a guarnire torte, mousse e panna cotta, similmente alla lavanda.

L’essiccazione è molto semplice e consiste nell’appendere a testa in giù il vegetale, in un luogo buio, areato e asciutto. In alternativa, si possono disporre le infiorescenze su una superficie orizzontale, costituendo così un unico strato.

Altri usi

Giardinaggio

Con l’arbusto argenteo si possono realizzare bordure ed aiuole, ammantare giardini rocciosi e dar vita a siepi basse, dalla piacevole fragranza. Spesso, la santolina si coltiva in giardino in associazione ad altre piante aromatiche, con lo scopo di tenere alla larga zanzare ed altri insetti indesiderati.

Antitarme naturale

Era un’usanza delle nostre nonne, utilizzare la crespolina per allontanare l’infestazione di tarme negli armadi, in quanto la pianta funge da repellente contro gli insetti.

Si procedeva con l’essiccazione delle foglie e dei rametti per poi conservarli in un recipiente di vetro, per parecchi mesi.

santolina: controindicazioni

Controindicazioni

La santolina può dare origine ad una reazione allergica nelle persone che presentino un’ipersensibilità nei confronti delle piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae/Compositae. Tra queste rientrano: ambrosia, calendula, crisantemi, margherite, girasoli e tarassaco. 

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Qualora sussista un preesistente quadro allergico nei confronti di tali specie, si raccomanda di consultare il proprio medico curante prima di consumare preparati a base di santolina.

Non ci sono chiare indicazioni circa la sicurezza nell’assumere la pianta medicinale durante la gravidanza o l’allattamento, per precauzione si sconsiglia l’utilizzo.

Guida all’acquisto

La santolina in taglio tisana e l’olio essenziale della pianta medicinale sono acquistabili presso erboristerie e rivenditori specializzati.

La droga in taglio tisana dev’essere conservata in un contenitore a chiusura ermetica, lontano da fonti di luce e di calore.

L’etichetta dell’olio essenziale di santolina deve indicare il nome botanico della pianta medicinale, contenere la dicitura “olio essenziale naturale e puro” nonché il lotto di produzione e la scadenza.

Fonti
  1. Integrated Taxonomic Information System.
  2. Pubmed.

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santolina: cos'è, benefici, usi e coltivazione

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Claudia Tartaglia

Claudia Tartaglia

Diplomanda in naturopatia, esperta in erboristeria, alimentazione naturale, aromaterapia, oligoelementi, autoguarigione, tecniche di rilassamento e medicina ayurvedica. Nutre una forte passione per la medicina non convenzionale e la sua divulgazione.

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