Scuole chiuse per Coronavirus e bambini a casa fino al 15 marzo. Una misura, disposta dal Governo per contenere la diffusione di Covid-19, che per mamme e papà di tutta Italia significa dover riorganizzare totalmente la vita familiare per far fronte a questa emergenza: assentarsi dal lavoro per badare ai figli, per chi ha la possibilità di farlo, chiedere aiuto ai nonni oppure a una baby sitter. Ma anche inventarsi delle attività in cui coinvolgere i bambini, che senza la scuola hanno tantissimo tempo libero. E’ importante agire nel modo giusto, per non creare situazioni che potrebbero favorire la diffusione del virus invece di contenerla, vanificando gli sforzi fatti con la chiusura delle scuole.
Ecco qualche consiglio per le famiglie, dato all’Adnkronos Salute da Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Waidid) e docente di Pediatria all’università di Parma.
Feste in casa e gruppo numerosi: meglio evitarli
La regola più importante, suggerisce Esposito, è “evitare gli assembramenti e non organizzare feste ‘passatempo’ in casa, o farlo limitando il numero di bambini a 2 o 3, sempre gli stessi di giorno in giorno”. Giochi e altre attività di gruppo, infatti, per quanto importanti per distrarre e far socializzare i bambini, oltre che per mantenere una parvenza di normalità in un momento di grandi stravolgimenti per loro, potrebbero infatti contribuire a diffondere il contagio.
“Poi – aggiunge ancora Esposito – si può distinguere fra i bambini che vivono nelle zone rosse o ad alto tasso di diffusione del virus e quelli che risiedono in aree dove non ci sono stati casi”.
“Le situazioni che ora devono essere evitate – spiega ancora Esposito – sono quelle di promiscuità. Mischiarsi in gruppi di molte persone e in situazioni diverse è sconsigliabile. Per i bambini questo è particolarmente vero perché fanno spesso da ‘vettore’ di infezioni, magari anche senza avere sintomi. Portano a casa i germi e possono contagiare i genitori o anche i nonni”.
Sì alle passeggiate all’aperto, ma “in solitaria”
“Chi vive nelle aree a rischio, non solo le zone rosse ma anche le regioni con una diffusione significativa del Coronavirus, come ad esempio l’Emilia Romagna – spiega l’esperta – è invitato a rimanere in casa. Sono consentite passeggiate ‘in solitaria’, magari genitore-bimbi, che possano permettere di prendere un po’ d’aria senza organizzare assembramenti. Oltretutto all’aria aperta il rischio di contagio è anche minore. I parchi pubblici, pur se molto frequentati, con le temperature abbastanza rigide di questi giorni possono essere considerati sicuri. Molto più rischioso giocare insieme in casa, ricreando in qualche modo l’ambiente di una scuola“.
Protezione per i nonni, specie se over 65
Fondamentale, per l’esperta, è anche tutelare i nonni che accudiscono i nipotini per dare una mano a mamme e papà. Se sono over 65, è meglio coinvolgerli solo se sono in buona salute. Importantissimo anche adottare le giuste precauzioni nel “passaggio di consegne”, cioè quando i bambini vengono accompagnati dai nonni, specie se i genitori fanno lavori che potrebbero esporli a un rischio di contagio.