Bere poca acqua e l’aumento di istamina sembrano andare di pari passo. È quanto afferma uno studio dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology.
Che cos’è l’istamina
L’istamina è una sostanza chimica del nostro organismo coinvolta nelle attività digestive, nella riposta infiammatoria e, come neurotrasmettitore, in alcune attività cerebrali. È prodotta principalmente dai mastociti e granulociti basofili, cellule implicate nelle risposte allergiche e immunitarie. Un’eccessiva liberazione di istamina è responsabile di molte reazioni infiammatorie e malattie allergiche.
Secondo i dati statistici di Federasma, sono circa 9 milioni gli italiani che soffrono di allergie: il 16,9% soffre di rinite allergica, mentre il 6% dei giovani (dai 14 anni in poi) è asmatico. Tra gli allergeni, è il polline a occupare uno dei primi posti. È rilasciato da piante come graminacee, parietaria, betulle, cipresso, ulivo e quercia.
È essenziale una corretta idratazione
La quantità di acqua assunta quotidianamente migliora la respirazione, secondo l’American College of Allergy, Asthma and Immunology. Bere una giusta quantità di fluidi ed essere idratati durante le allergie stagionali è quindi molto importante. Recenti studi hanno, infatti, dimostrato che, in caso di disidratazione, l’organismo produce un livello più alto di istamina, favorendo l’insorgenza di allergie.
Bere molta acqua, quindi, aiuta non solo la nostra salute in generale, ma ci permette di espellere dal corpo sostanze estranee, compresi gli allergeni.
La prevenzione in un bicchier d’acqua
Una corretta idratazione svolge poi un ruolo indispensabile nel benessere generale: regola la funzione immunitaria, aiuta a mantenere la corretta produzione di muco, assicura la funzionalità epatica e renale e favorisce il senso di sazietà.
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