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Obesità nella mezza età aumenta il rischio di demenza

Carolina Peciola by Carolina Peciola
7 Luglio 2020
in Salute
obesita demenza senile
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Cerchi un motivo in più per perdere il peso in eccesso? Eccolo: l’obesità nella mezza età – ovvero a partire dai 50 anni – aumenta la possibilità di essere colpiti da demenza.

Sono le conclusioni a cui è giunto un ampio studio condotto da ricercatori britannici che confermano risultati simili già pubblicati di recente.

Lo studio

L’obiettivo era scoprire se ci fossero dei fattori di rischio influenzati dallo stile di vita per i casi di demenza, così da poter mettere in atto delle strategie anche in termini di salute pubblica.

Il gruppo di ricercatori britannici, con a capo Dorina Cadar, ricercatrice senior all’University College London, ha preso in esame i dati di quasi 6000 persone di età pari o superiore ai 50 anni, che facevano parte di uno studio inglese sull’invecchiamento.

Ebbene, i risultati hanno dimostrato che le persone di mezza età obese hanno un rischio maggiore del 31% di ammalarsi di demenza rispetto alle persone di mezza età che hanno un peso nella norma.

Non solo, mentre il rischio era uguale tanto per gli uomini quanto per le donne, per queste ultime era maggiore se avevano un’obesità addominale.

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L’obesità addominale è quella condizione in cui il grasso è concentrato appunto sull’addome. Diversi studi hanno dimostrato che questo tipo di grasso è un fattore di rischio importante per alcune patologie, come il diabete e il rischio cardiovascolare.

Inoltre, le donne sono particolarmente predisposte all’obesità addominale dopo la menopausa.

I ricercatori hanno anche sottolineato che questo rischio più elevato per le donne era indipendente dalla presenza di altri fattori. L’età, l’educazione, lo stato civile, il fumo, la predisposizione genetica, il diabete e l’ipertensione non sono fattori rilevanti.

obesita correllata demenza

Qual è il legame?

Già per l’Alzheimer era stato dimostrato che l’infiammazione provocata da diabete di tipo 2, obesità e ipertensione rappresenta un fattore di rischio.

Anche nel caso del legame tra obesità e demenza, precedenti studi avevano supposto che questo potrebbe dipendere dall’influenza diretta dell’obesità sulle citochine e gli ormoni derivati dalle cellule adipose. O, anche, indirettamente attraverso un effetto avverso sui fattori di rischio cardiovascolari.

Alcuni ricercatori hanno anche suggerito che l’eccesso di grasso corporeo può far aumentare il rischio di demenza. Questo, attraverso percorsi metabolici e vascolari che contribuiscono all’accumulo di proteine amiloidi o a lesioni al cervello.

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La buona notizia

Come hanno spiegato gli autori dello studio, perdere il peso in eccesso può significativamente ridurre il rischio.

I risultati di questo studio offrono la possibilità di una nuova strategia di prevenzione per la demenza. Inoltre, forniscono un motivo in più per considerare l’obesità non solo una questione estetica, ma una vera e propria malattia. E un fattore di rischio rilevante anche per altri tipi di patologie.

Infine, la dottoressa Cadar suggerisce a tale scopo di ridurre il peso fino ad arrivare a livelli ottimali. Per far questo, adottare una corretta alimentazione, come la dieta mediterranea, svolgere un’appropriata attività fisica e ridurre il consumo di alcol per per l’intero arco della vita adulta.

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Carolina Peciola

Carolina Peciola

Carolina Peciola è giornalista, editor, consulente editoriale e lavora nel mondo dell’editoria da trent'anni. Si occupa soprattutto di salute, benessere, alimentazione, cucina, fenomeni sociali. Scrive per riviste in edicola e testate online, cura l’editing di libri, realizza pubblicazioni per ragazzi.

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