La campionessa delle Mystics deve scegliere tra i soldi e la vita. Affetta dalla malattia di Lyme, teme il Covid e si rifiuta di andare in Florida per le finali Wnba. Ma se non lo fa, niente stipendio.
Elena nasce a Wilmingotn, nel Delaware, nel settembre del 1989. Ha origini italiane. Il suo bisnonno infatti era di Olevano Romano. Alta 1,96, è affetta dalla malattia di Lyme, un’infezione trasmessa dal morso di una zecca. Per il suo impegno di sensibilizzazione verso questa malattia, ha ricevuto un importante riconoscimento dalla Star Light Award dalla Lyme Research Alliance.
Nel 2017 sposa con grande clamore mediatico Amanda Clifton, una sua ex compagna di squadra, cercando così di aiutare chi nello sport teme il coming out. Agli invitati non ha chiesto regali, ma una donazione alle associazioni che si occupano di ricerca sulla malattia di Lyme. Stella del basket e testimonial Nike, Elena gira anche spot motivazionali con la sorella Lizzie, sordo cieca e affetta da paralisi cerebrale fin dalla nascita.
Se vuoi saperne di più sulla malattia di Lyme, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento: malattia di Lyme: cos’è, cause e fattori di rischio, sintomi, diagnosi, cure e prevenzione.
O i soldi o la vita
Il Covid 19 non molla e negli Stati Uniti i casi sono sempre più numerosi. Elena deve andare a giocare a Bradenton, in Florida, uno dei focolai della pandemia, per concludere la stagione Wnba. Indossare la sua maglia numero 11 per difendere il titolo sarebbe più che ovvio. Ma la paura è tanta.
“Per difendermi dalla malattia di Lyme prendo 64 pillole al giorno: 25 prima di colazione, 20 subito dopo, altre 10 prima di cena e 9 prima di coricarmi”, ha raccontato la campionessa in una lunga lettera pubblicata su The Player’s Tribune. “Nonostante ciò resto immunodepressa e, come tale, un soggetto ideale per contrarre il Covid. Sappiamo bene che il virus può perforare la bolla. I casi in Florida salgono, insieme al rischio di ammalarmi. Io amo giocare a basket, ma adesso è una questione di vita o di morte”.
Solo la commissione Wnba può decidere se può rinunciare al torneo senza perdere lo stipendio: 215 mila dollari, più gli introiti degli sponsor. Ma il verdetto è negativo: Elena deve giocare o niente soldi.
“Ho dato sangue, sudore e lacrime alla Lega. Mi sono battuta perché le cestiste fossero pagate di più. E ora l’accusa di voler intascare i soldi senza fare il lavoro per cui sono pagata mi fa molto, molto male”.
È questo il suo commento per la stampa. Ma Mike Thibault, allenatore delle Mystics, interviene a favore della sua campionessa e assicura che sarà pagata anche se decidesse di non giocare.
Cos’è la malattia di Lyme
È una patologia causata da un batterio, la Borrelia burgdorferi. Si tratta di una spirocheta identificata come la responsabile della malattia nel 1982, grazie agli studi del biologo americano Willy Burgdorfer (al quale si deve il nome). Sono le zecche, però, a veicolare la malattia. Nello specifico, succhiando il sangue di animali infetti, trasmettono l’infezione all’uomo e agli altri animali attraverso il morso. Per trasmettere l’infezione all’uomo, la zecca deve tuttavia aderire alla pelle per più di 24 ore. Solo così, i morsi ripetuti, del tutto indolori, favoriscono la trasmissione del batterio. Se non presa in tempo, con specifiche cure antibiotiche, il batterio si diffonde in tutto il corpo. E nell’arco di 2-6 mesi può causare quadri clinici anche gravi che comprendono patologie neurologiche, cutanee, articolari e cardiache.
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